Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 27 maggio 2020

Nudo e Crudo





Un XLCH del 1966 semplificato all'inverosimile.


Se in Italia le Harley-Davidson sono per lo più oggetto di moda e vanto, in altri paesi vengono considerate per ciò che sono: moto dall'indubbio fascino, robuste all'inverosimile, da utilizzare tutti i giorni migliorandone alcuni aspetti. Non è rado, così, che quando ci si imbatta in qualche vecchio modello di Milwaukee si opti per grosse elaborazioni, piuttosto che per un restauro fedele all'originale.

Certamente, modelli iconici andrebbero riportati come erano in origine, senza stravolgimenti e vederne alcuni quasi irriconoscibili può lasciare l'amaro in bocca, ma in alcuni frangenti il senso pratico della vita può prevalere su tutto.

Lo Sportster Ironhead in questione è un esempio di questa concezione. Spogliato di tutto ed alleggerito, telaio originale sostituito con un'unità di tipo rigido dotato di sella singola con le molle, carrozzeria ridotta all'osso e motore originale, salvo due scarichi drag-pipes che fanno fare la voce grossa ad motore messo a punto a dovere. Una moto da utilizzare tranquillamente tutti i giorni....