Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 4 ottobre 2023

Hooligan Enduro - 2003 Sportster 883 Desert Sled




Rusty Butcher è un nome conosciuto tra gli scavezzacollo americani su due ruote. Dopo aver iniziato a fare evoluzioni di vario tipo su terra in sella a Sportster elaborati secondo precisi criteri, ora è diventato un vero e proprio "brand" che trova seguaci in molte parti. Il marketing di questa azienda ruota attorno ad azioni selvagge fatte a bordo di Sportster, elaborati secondo precisi criteri e facilmente distinguibili

Questo Sportster è stato costruito principalmente per lunghi raid nel deserto, motivo per il quale si è reso necessario prima di tutto alzare il baricentro della moto attraverso un lavoro sulle sospensioni che ha visto il montaggio di una forcella prelevata da una  Honda CRF 450, un paio di ammortizzatori posteriori Racetech con interasse da 16,5 pollici, cerchi Excel da 21 pollici all'anteriore e 18 pollici al posteriore, pneumatici tassellati, trasmissione finale a catena.

Prima di fare questi abbinamenti con le sospensioni, la moto è stata smontata tutta. Il telaio è stato prima sottoposto a "molding" (azione consistente nell'eliminare tutte le imperfezioni dello stesso in seguito alla sua realizzazione) eppoi verniciato in bianco. 

Simile di attenzione ha avuto il motore che, dopo essere stato elaborato con il montaggio di un kit S&S, composto da pistoni e cilindri, in grado di aumentare l'originaria cubatura da 883 a 1200 centimetri cubici, è stato interamente verniciato in nero opaco. Ovviamente si è reso necessario abbinare uno scarico due-in-uno ed un filtro dell'aria aperto (sempre S&S), montato però sul carburatore originale.

Le sovrastrutture sono in materiale plastico ed serbatoio del carburante è un Carducci Dual Sport da circa 22 litri, costruito sulla base dei primi modelli in alluminio.


https://www.youtube.com/watch?v=1pg-p5k-MR0



martedì 9 ottobre 2018

Vincent Sportster

vincent sportster

vincent sportster

vincent sportster

vincent sportster

vincent sportster

vincent sportster

vincent sportster


Un vecchio Sportster Ironhead assume le sembianze di una gloriosa inglese.


Vincent è tra quei marchi che hanno segnato la storia del motociclismo, ed in particolare della produzione britannica, dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino quasi agli anni sessanta. Moto che, rispetto alle dirette concorrenti, si distinguevano soprattutto per il motore con i cilindri a “V”, caratteristica inusuale per le moto inglesi

Durante l'epopea della “cafe racer” molti furono gli esemplari di Vincent cannibalizzati con motori inseriti in telai Norton (da qui le famose Norvin), oppure pesantemente elaborati.

In passato abbiamo trattato di Sportster rivisti in chiave cafe racer (Sporton, Dresda Davidson, Sportster Norton Manx, Norley) secondo i dettami delle moto inglesi dell'epoca, tra i quali spicca persino una Buell della serie XB (Buell Norton Manx Neo Retrò), moto assai curate ed ottimamente rifinite, talvolta anche riviste nel motore con un incremento di potenza, ma esemplari unici.
Questo Sportster Vincent, invece, fa parte di una piccola serie prodotta tra il 1991 ed il 1993 da una azienda californiana di nome Classified Motorcycle Company e, da quanto si conosce, l'unico su base Ironhead.

Il progetto è stato abbastanza complesso, dal momento che è stato inserito il motore Sportster Ironhead in un telaio Sportster che ospitava il motore Evolution (per cui più recente), mantenuto originale con persino lo stesso forcellone.

La forcella è Ceriani, così come il faro anteriore in ceramica, mentre le molle della forcella sono prodotte dalla Race Tech. Per i cerchi si sono scelti due Akront in alluminio a raggi da 18 pollici al posteriore e 19 all'anteriore su cui sono stati montati pneumatici Dunlop di primo equipaggiamento negli anni novanta.
Parafanghi e serbatoio sono in alluminio (il posteriore è dotato di un faro Lucas da sette pollici) ed è stato montato un portapacchi ancorato ad un archetto aggiunto al telaio. Il motore è stato verniciato a polvere nella parte inferiore ma non ha subito interventi, tranne un carburatore S&S con filtro dell'aria aperto ed uno scarico due-in-uno con il classico terminale a bottiglia, presente su molte moto inglesi dell'epoca ed attuali.

I costi di realizzazione di questa piccola serie, ma non sembrano esagerati. Sarebbe bello se ne venisse prodotta un'altra serie.


giovedì 26 aprile 2018

Sportster Norton Manx

sportster norton manx

sportster norton manx

sportster norton manx

sportster norton manx

Il motore di uno Sportster all'interno di uno splendido telaio Norton Manx, con un unico difetto: cerchi e forcella moderni.....


Gli Sportster cafe racer vecchio stile mi attraggono come il miele con gli orsi. In passato ne ho proposto, tra l'altro, Norley e Burton. Moto ottimamente costruite a partire da telaio che, nel primo caso, diventa un vero e proprio kit da comprare.

Anche questa volta propongo una moto che mi colpisce, a partire dal telaio Replica Norton Featherbed, solo che in questo caso è stata data particolare attenzione all'aspetto tecnico rispetto a quello stilistico, comunque ottimamente concepito. Cerchio in lega anteriore e forcella provengono da una Suzuki GSXR 750, mentre cerchio posteriore (anche questo in lega) e forcellone arrivano direttamente da una Buell X1, sul quale è stata abbinata una trasmissione finale a catena. Gli ammortizzatori posteriori sono della Race Tech, mentre il serbatoio del carburante, quello dell'olio (incastrato nella parte posteriore del telaio), il codone con la sella e qualche altra parte come il cupolino, sono stati realizzati su misura. Il motore è un 1200 stock, salvo un filtro dell'aria a rete ed uno scarico due-in-uno aperto. A corredo altri particolari ben abbinati come i semi-manubri, il supporto del faro e degli strumenti.

Anche se porta la scritta Norton sul serbatoio del carburante, questo Sportster è più lontano dall'originale rispetto alle altre due realizzazioni, ma se ne distingue per l'aspetto più massiccio e vicino ai giorni odierni. Spunto interessante per chi volesse costruire un'altra bellissima cafe racer a tema