Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.
Sezioni
giovedì 3 giugno 2021
Little HD
lunedì 5 aprile 2021
Low Art
Sul finire degli anni novanta lo stile di Arlen Ness si era ormai affermato nella vecchia Europa. Moto curate in maniera maniacale, dove l'ampio utilizzo di alluminio billet era uno degli aspetti che connotavano questo genere. Anche se si stavano iniziando a vedere le prime cafe racer (e relative elaborazioni), qualcuno continuava sulla vecchia strada che, solo parecchi anni più tardi, sarebbe stata definitivamente abbandonata, salvo qualche sporadica realizzazione.
Le pagine di Freeway Magazine del 1999 immortalano questo splendido Sportster elaborato da Hard Core Custom Cycles di Assemini (Cagliari). Telaio e forcellone realizzati direttamente in casa, tenendo a mente parametri ben precisi come un'ampia inclinazione del cannotto di sterzo ed aspetto “low”.
Motore Sportster del 1998 elaborato in maniera pesante facendo ricorso a pistoni Wiseco per portare la cilindrata a 1200, imbiellaggio e carburatore S&S, camme Andrews, scarichi Bub (abbastanza utilizzati in quegli anni per elaborazioni simili). Il motore, così come il resto della moto, non è stato solo elaborato, ma assai curato nella parte estetica (eliminate alcune alette di raffreddamento nella parte bassa dei cilindri.....).
Ovviamente vengono utilizzate ovunque parti in alluminio realizzate a mano.
Attualmente si sono affermate elaborazioni e moto in chiave scrambler e street-tracker, sicuramente dettate anche da esigenze pratiche, ma quanto mancano preziosismi come questo Sportster Low......
venerdì 29 gennaio 2021
Black Wings
mercoledì 16 dicembre 2020
Nata per vincere
Fecero subito tendenza e molti si cimentarono nella costruzione di moto simili, utilizzando per lo più i Big Twin da 1340 cc (che Ness spesso elaborava all'inverosimile....).
Raramente si sono viste realizzazioni su base Sportster come questa.
Il motore Sportster 883 (elaborato fino a 1200 cc tramite pistoni Wiseco, con l'aggiunta di un carburatore S&S Super B e scarichi “fishtail”) è stato inserito in un telaio rigido, con una grande inclinazione del cannotto di sterzo, abbinato ad un cerchio posteriore lenticolare ed uno anteriore a raggi (entrambi da 16 pollici). Il tutto corredato da alluminio a profusione.
sabato 3 ottobre 2020
Stella fortuna!
La Buell S1 provata da Marco Lucchinelli nel lontano 1998 (qui il video) è oggetto di una rivisitazione radicale dopo oltre venti anni di onorato servizio.
mercoledì 6 maggio 2020
Forza Bruta!!!
Un tranquillo Sportster del 2001 viene trasformato in una moto da teppista!!!
lunedì 9 marzo 2020
Sportster "STP" Richard Petty
Di questa moto mi ero occupato in prima persona per la rivista Special Cafe nel lontano 2012. Dopo tanti anni incrocio di nuovo la sua strada...
domenica 29 dicembre 2019
Furiosa!!!!!
Indole sportiva e spunti custom caratterizzano questo Sportster con motore bombardato!
martedì 4 giugno 2019
Buell DAWG
Se c’è una Buell che sicuramente ha riscosso successo questa è la S1 Lightning prodotta sul finire degli anni novanta. Una moto che montava lo stesso motore 1200 dei modelli Sportster di serie, opportunamente elaborato in alcuni componenti per ottenere aumento di potenza e coppia. Simile motore era abbinato ad un telaio in tubi ed una ciclistica “svelta”, con quote simili a quelle di una “duemmezzo” a due tempi da gran premio, molto agile ma poco stabile alle alte velocità.
A fronte di questo difetto si tratta di una moto nata sotto una buona stella, ora estremamente ricercata. Rimaneggiare il telaio, quindi, è molto difficile. La Framecrafters, azienda specializzata in telai racing, ha lavorato il telaio posteriormente in modo da sagomarlo come la sella. Ha provveduto poi a costruire un nuovo serbatoio del carburante dalle stesse forme ma dal profilo più piatto.
Poiché il motore è stato elaborato tramite pistoni Wiseco che portano la cilindrata a 1250 ed ha raggiunto la potenza di 100 hp alla ruota (grazie anche ad un leggero lavoro delle teste), è stato necessario intervenire su forcella (a steli rovesciati, dotata di pinze ad attacco radiale) e freni (una coppia “a margherita” invece del disco singolo). Scarico basso Jardine ed il radiatore dell’olio sono indispensabili dopo aver elaborato il motore in questo modo. Grazie all’aumento di potenza non esagerato è stato possibile mantenere la trasmissione finale a cinghia.
martedì 14 maggio 2019
Sportster S1 883
E’ faccenda risaputa che uno dei paesi ove vi sono grandi cultori del marchio Buell sia il Giappone, con una infinità varietà di preparazioni a tema, anche se trovare uno Sportster rivisto in chiave Buell è assai difficile.
Motore a parte (pistoni Wiseco che portano la cilindrata a 1200 cc, con scarico due-in-uno libero su carburatore originale e filtro dell’aria aperto) questa realizzazione e relativamente semplice.
La parte importante del lavoro è avvenuta sulla parte posteriore del telaio attraverso l’eliminazione dei supporti del parafango subito dopo gli ammortizzatori e la saldatura di un “archetto” che accorcia notevolmente il profilo dello Sportster.
La soluzione più indicata per chi volesse costruirsi una replica S1 è quella di imbullonare l’archetto sui supporti del parafango in modo da avere una modifica reversibile per l’eventuale vendita della moto.
A parte questo aspetto, basta una sella corta, una coppia di semi-manubri (oppure un manubrio alto), pedane arretrate ed un serbatoio del carburante dalle specifiche forme per sognare di guidare una vera e rara Buell S1!!!!!
giovedì 18 aprile 2019
Sportster Old Tracker
Ispirato ai vecchi KR da competizione, il 1200S già di per se performante è stato potenziato tramite pistoni Wiseco (che portano la cilindrata a 1218) ed alberi a cammes Andrews N4, con un innalzamento del rapporto di compressione. Il carburatore è il classico Mikuni a valvola piatta da 42mm, dotato di filtro dell’aria aperto. I due corti scarichi da oltre due pollici sprovvisti di silenziatori (….a cosa servono sulle piste da dirt-track????) danno la giusta voce allo Sportster.
Il telaio è artigianale e di tipo rigido, abbinato ad una forcella “springer” e cerchi da 19 pollici dotati di pneumatici specifici per il dirt-track Maxxis DTR-1. Sul telaio si è lavorato con estrema cura, togliendo tutte le imperfezioni derivanti dalle varie lavorazioni e verniciandolo della stessa tonalità della carrozzeria e di molte altre parti. Il serbatoio del carburante in alluminio sagomato come quelli delle moto da board-track, anche è collocato sopra la trave superiore del telaio e non appeso sotto, come le moto di un tempo.
Anche il serbatoio dell’olio è collocato in maniera convenzionale nel telaio, pur se con un’insolita forma a botte che abbraccia la trave posteriore del telaio sopra alla quale è collocata la sottile sella in cuoio dotata di molle. La tabella porta numero sulla forcella e qualche altro dettaglio come i comandi a manubrio sono il giusto corredo di questo che potremmo chiamare “KR Sportster”.
mercoledì 26 aprile 2017
Blondes more have a fun!!!!!
Prima che la Harley-Davidson mettesse in produzione la Iron 883, il nero sugli Sportster era quasi un'eresia, ma ogni tanto qualcuno si cimentava nella difficile operazione di far sembrare la “piccola” di Milwakee più scura della notte.
Rovistando tra le vecchie riviste, abbiamo trovato questo Sportster e ci è preso un tonfo al cuore. La moto è apparsa sulla rivista Freeway n.18 del 1995, riportandoci indietro a quel tempo e, come una sorta di flashback istantaneo, gli anni novanta sono davanti ai nostri occhi alla velocità di un dragster e con il rombo di uno scarico Supertrapp.
Le preparazioni degli Sportster avevano connotati ben precisi e per lo più andavano nella direzione di un chopper a telaio rigido o di un custom con molte cromature, vernici appariscenti e motori elaborati.
Questa 883 è un palese oltraggio a quel periodo e per questo ci ha attirato. A parte il grosso lavoro per rendere nere le parti e la classica elaborazione del motore con cilindrata portata a 1200 tramite pistoni Wiseco forgiati, carburatore S&S e scarico Supertrapp, non si è in presenza di una moto che strabilia. Però riguardandola oggi, con lo spirito del tempo, fa venire qualche lacrimuccia.
Così come l'articolo scritto dal buon Luca Mattioli, dal quale traspare il fervore di quegli anni, magici per molti versi.