Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

venerdì 25 gennaio 2019

Al cuor non si comanda!!!!!

harley davidson fat bob by hd jesi route 76harley davidson fat bob by hd jesi route 76

harley davidson fat bob by hd jesi route 76

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Non è uno Sportster e non è una moto nelle “corde” di questo blog. Ma non si può non votare  HD Jesi......


Ho iniziato a presentare le moto della Battle Of the Kings da quella che per me è la più bella realizzazione: The Answer, lo Sportster da flat-track costruito da Roberto Demaldè, patron di HD Parma e la sua “crew”. Moto che, ovviamente ho votato e di cui ho inserito un link all'interno del post. In questa sede è superfluo soffermarmi sul grande lavoro effettuato dal buon Roberto, così come sulle sue realizzazioni passate a base Sportster nelle quali ha prestato sempre la massima attenzione agli aspetti tecnici in modo da privilegiarne il sapore sportivo.

Questa volta il discorso è diametralmente opposto. Lo “Speed Bob” (questo il nome della realizzazione sulla base del Fat-Bob) è una simpatica trovata ma nulla di più. In pratica è stata data un'anima racing alla moto curando l'aspetto cromatico, montando un codone monoposto ed installando un kit Screamin'Eagle stage 1. 

Il vero motivo per cui ho dato il secondo voto si chiama HD Jesi e Luca Fava!!!!!

Conosco Luca da quando aveva l'officina Triumph di Jesi. Parliamo della fine degli anni novanta. Una persona d'altri tempi di cui avevo un certo ricordo. Poi, come spesso accade, ci siamo persi di vista per incontrarci nuovamente circa un paio di anni addietro, quando lo sono andato a trovare in Agosto durante le mie vacanze nelle Marche. Il ricordo che avevo è stato confermato sia in quell'incontro, sia circa un anno dopo quando non ho esitato un attimo a spedirgli il mio Sportster per fare dei lavori. 

Luca Fava non solo ha una grande capacità a livello tecnico, ma una persona umile ed onesta pronta a suggerirti ed aiutarti in ogni situazione (premetto che non mi è stato regalato nulla dei lavori effettuati)

Ho avuto poi modo di conoscere Elia (suo figlio), Stefano (che si occupa delle vendite) e scambiare qualche parola con gli altri della concessionaria, scoprendo che il buon Luca ha dato un “print” a tutta l'azienda, dove il duro lavoro e l'onestà nei confronti del cliente rappresentano forse il valore primario. 

Non voglio nulla togliere agli altri dealer (….praticamente dai tempi in cui sono scomparse le vecchie Numero Uno non ne conosco quasi più nessuno...), ma apprezzando le grandi doti umane e tecniche di Luca e della sua “famiglia” (questo secondo me è il termine da utilizzare per i suoi collaboratori), percepisco ogni singolo lavoro fatto su qualsiasi moto, apprezzandone la bontà. Continuate così!!!!! 

giovedì 24 gennaio 2019

Vulcano!!!!!

vulcano sportster 1200 roadster cafe racer by hd granada

vulcano sportster 1200 roadster cafe racer by hd granada

vulcano sportster 1200 roadster cafe racer by hd granada

vulcano sportster 1200 roadster cafe racer by hd granada


HD Granada offre la sua visione del 1200 Roadster per la Battle Of The Kings 2019.


Mai nome poteva essere quanto più azzeccato. Quando mi sono imbattuto in questo Sportster costruito in Spagna ho capito subito che non si trattava di una vera preparazione racing ma, per lo più, di un bel lavoro a livello estetico. Nonostante ciò la moto mi è piaciuta non poco. Non so se dipenda solo dall'abbinamento cromatico, ma sembra di essere al cospetto di una vera moto da corsa pronta a dar filo da torcere ad altre moto ben più competitive. 

Eppure, guardando bene, si nota che, a parte lo scarico due-in-uno di tipo artigianale, il filtro dell'aria Screamin'Eagle aperto, gli ammortizzatori posteriori e qualche altro particolare come le pedane arretrate, la moto ha ben poco a livello tecnico per poter parlare di una trasformazione racing. 

Il codone proviene dal vasto catalogo ufficiale HD (come anche i semi-manubri). Costruito appositamente è stato solo l'ampio cupolino che dona un sicuro effetto scenico.


lunedì 21 gennaio 2019

The answer!!!!!

the answer sportster 1200 flat track by hd parma

the answer sportster 1200 flat track by hd parma

the answer sportster 1200 flat track by hd parma

the answer sportster 1200 flat track by hd parma

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Roberto Demaldè e la crew di HD Parma strabiliano ancora una volta con questo Sportster che si candida seriamente a diventare il Re del 2019.


Il nome dato a questo Sportster contiene il “perchè” alla sua creazione. E' la risposta che il buon Roberto, in qualità di dealer HD, vuol dare al vuoto che la Company non si decide a colmare: uno Sportster con le ruote artigliate.

Come sulle precedenti creazioni, non si tratta di una moto da portare in bella mostra in qualche “salotto” (anche se è molto curata), ma di un mezzo da utilizzare tutti i giorni, dove l'aspetto prestazionale è stato esaltato migliorando alcuni aspetti del modello di riferimento.

La base di partenza è una Roadster 1200, rivisitato in chiave flat-track. Una delle caratteristiche principali di questo tipo di moto è data dalla presenza di cerchi da 19 pollici. Sul modello di serie i cerchi sono da 19 pollici all'anteriore e da 18 al posteriore (su quasi tutti gli altri modelli Sportster il cerchio posteriore è da 16 pollici, mentre sul Superlow è da 17). Ragion per cui il cerchio posteriore viene sostituito con uno da 19 pollici, della stessa misura di quello anteriore.

Se la forcella non subisce alcun intervento, posteriormente gli ammortizzatori di serie lasciano il posto a degli Screamin'Eagle Piggyback. Poiché il 1200 dello Sportster è ricco di coppia e potenza, per non comprometterne l'affidabilità si monta un filtro dell'aria aperto Screamin'Eagle Stage 1,  abbinato ad uno scarico due in uno Vance & Hines.

Bellissima è la linea data dalla scelta di adottare il serbatoio del carburante di un Forty-Eight debitamente modificato, abbinato ad un codone da flat-track con faro a led integrato. Il tutto è stato armonizzato in modo da avere una linea pulita e senza interruzioni. Ottima la scelta del faro anteriore, così come lodevole è l'abbinamento cromatico.

Saremmo curiosi di sapere se Roberto deciderà di realizzarne una piccola serie, magari provvedendo anche ad omologare il cerchio posteriore da 19 pollici.

Ora non rimane che votarla cliccando sul link qui sotto:

https://customkings.harley-davidson.com/it_IT/bike_detail/76



giovedì 10 gennaio 2019

Quota Zero!

zero sportster xl1200s cafe racer old style by anbu customs

zero sportster xl1200s cafe racer old style by anbu customs

zero sportster xl1200s cafe racer old style by anbu customs

zero sportster xl1200s cafe racer old style by anbu customs

zero sportster xl1200s cafe racer old style by anbu customs

zero sportster xl1200s cafe racer old style by anbu customs

zero sportster xl1200s cafe racer old style by anbu customs


Un altro bellissimo Sportster cafe racer costruito dall'artigiano nipponico An-Bu, secondo una ricetta ormai collaudata.


Una delle prerogative del paese del “Sol Levante” risiede nella costanza delle azioni e nella politica dei piccoli passi. Un pragmatismo lontano spesso anni luce dal modo di agire tipicamente occidentale. Non deve stupire, quindi, che il custom spesso non riservi innovazioni sostanziali, ma solo piccoli affinamenti e migliorie. 

“Zero” è una bellissima cafe racer su base XL 1200 S, dove l'elemento portante della trasformazione è dato dalle bellissime sovrastrutture in vetroresina con un inedito colore azzurro pastello intriso di grigio. La posizione di guida è quella tipica degli anni sessanta, con una posizione di guida molto allungata e manubri spioventi. In generale pochissimi interventi rispetto al modello di serie. 

Ammortizzatori performanti, molle forcelle progressive e lo scarico due-in-uno con terminale aperto, il radiatore dell'olio supplementare per raffreddare i bollenti spiriti, sono l'unica concessione al vecchio 1200 Sportster a quattro candele che già produce una giusta quantità di cavalli-vapore.
Nel mezzo alcuni preziosismi come le pedane arretrate in alluminio ricavate dal pieno e la bellissima sella nera in alcantara.
 


martedì 8 gennaio 2019

BBB: Buell Blast Boardtrack

buell blast boardtrack

buell blast boardtrack

buell blast boardtrack


Ritorno alle origini del motociclismo statunitense per questo “mono” Buell, che non lascia dubbi sulle intenzioni del suo autore.


Spesso quando si vedono delle moto elaborate può risultare difficile comprendere quale sia la strada intrapresa da chi l'ha costruita e le sue reali intenzioni.
Non in questo caso: si tratta di una vera moto da board-track costruita seguendo gli schemi tipici dell'epoca ed evitando di mettere mani al motore, l'unico componente di serie rispetto al modello originale.

Il telaio è stato costruito partendo da quello originale, del quale è stata tenuta solo la parte anteriore, alla quale sono stati saldati gli altri tubi che compongono la struttura. Ovviamente una vera moto da board-track deve avere i cerchi da 21 pollici, una posizione di guida quanto più sdraiata possibile ed, in generale, il minimo indispensabile per poter circolare. Ecco allora che l'impianto elettrico è stato semplificato, al serbatoio del carburante è stata data una forma stretta e squadrata in modo da poter montare anche un comando a mano del cambio (e relativa frizione a pedale), il corto ed alto scarico un vero e proprio “must”,  la grossa corona posteriore con la tradizionale trasmissione finale a cinghia in bella evidenza per esaltarne l'aspetto vintage. 

Poche le concessioni alla modernità: forcella tradizionale, freni a disco ed alimentazione originale ad iniezione elettronica celata dal grosso filtro dell'aria.  


mercoledì 2 gennaio 2019

Buell o "Bucati" ?????

buell s1 sport 999

buell s1 sport 999

buell s1 sport 999

buell s1 sport 999


La Ducati 999 non è stata tra i modelli sportivi più apprezzati in assoluto sia a livello estetico che in termini di guidabilità. Ma qualcuno deve averla pensata diversamente.....


…..tanto è vero che ha deciso di utilizzare parti di una 999 da montare sulla Buell S1 del 1996 appena uscita da un brutto incidente. L'aspetto più evidente del lavoro è dato dalla parte posteriore del telaio e dal codone prelevati da una Ducati 999 ed adattati non senza qualche difficoltà, visto che si è dovuto mettere mano all'unità originale della S1 (verniciato in rosso Ducati) creando opportune staffe di attacco saldate, rivedendo il posizionamento dell'impianto elettrico e, soprattutto, dovendo costruire un nuovo serbatoio dell'olio interamente in alluminio posizionato sotto al codone.

Nonostante i grossi interventi nella parte posteriore, si è riusciti a lasciare la batteria dove era posizionata in origine. Al posto del forcellone originale se ne è montato uno proveniente da una Buell X1, al quale è stata abbinata una trasmissione finale a catena. Anche la forcella Showa è di una X1. Il lavoro, tuttavia, non si è fermato qui. E' stata creata una staffa in modo da variare il posizionamento dell'ammortizzatore posteriore che ora non è sotto al telaio e parallelo a terra, ma leggermente più basso nella parte anteriore.

I cerchi sono stati progettati da una azienda canadese (Trillion Industries) ed hanno uno specifico disegno, mentre i freni sono Brembo GP anteriormente (posteriormente sono rimasti di serie). Il serbatoio del carburante è di una Buell S1 White Lightning.

Per rendere più sportiva questa S1 era indispensabile intervenire sul motore. La cilindrata è stata portata a 1474 cc, tramite cilindri in alluminio con trattamento in nikasil e pistoni forgiati che elevano il rapporto di compressione a 10,5:1. Per mantenere un elevato livello di affidabilità, è stato necessario bilanciare l'albero motore. Sono state lavorate le teste e montate valvole dal diametro maggiore, unitamente a cammes performanti della Crane ed aste regolabili. Con queste modifiche al motore è stato necessario montare un carburatore Mikuni HSR48 (!!!!!!!!!) con collettore S&S e scarico racing Buell. La moto così configurata ha la potenza di 105 cv rilevati al banco. Una vera bestia!


venerdì 21 dicembre 2018

Buell quando torni ?????










Si avvicina il Natale e proviamo a scrivere la famosa lettera nella speranza che qualcuno ascolti.....


Caro Babbo Natale, anche questa volta ti disturbo con qualcosa di assurdo. Ma lo debbo fare, ragion per cui ti chiedo scusa anticipatamente. Per favore convinci i vertici Harley-Davidson a rimettere in produzione moto con il marchio Buell. Non è così difficile. Certo, si tratta di rinunciare ad alcune prerogative tecniche caratterizzanti il marchio, ma chi nella sua vita non è sceso a compromessi almeno una volta ????? 

Sai, moto del genere mancano nel panorama motociclistico e non sarebbe cosa più facile a Milwaukee la produzione di moto innovative con questo marchio. Cosa c'entrano i modelli Street 750 con la filosofia HD ????? E le nuove moto presentate che vedranno la luce entro il 2020 ???? Ne vogliamo parlare ???? Mi rendo conto che ti limiti a portare regali e questo, forse, esula dal tuo compito, ma per favore provaci. Io te lo chiedo comunque. E provo anche a stuzzicarti. 

Pensa se venisse messa nuovamente in produzione la Buell Blast. In questo periodo in cui i monocilindrici non troppo evoluti sembrano poter dire la loro sul mercato, una moto del genere potrebbe fare faville: robusta, grezza e......Buell.  

Ed una sportiva Buell con il motore della Street 750 ???? Per non parlare, poi, di un “must”: motore Sportster su ciclistica “svelta”, come negli anni novanta. Ti solletica quanto ti ho detto ???? Pensa pure a quante Buell customizzate nascerebbero. Guarda solo alcune di quelle pubblicate su questo blog. Per favore non cestinare la lettera dopo la lettura delle prime due righe. Aspetta la fine e vedi. Io, comunque, attendo questo piccolo regalo.

D'altronde non penso che il viaggio a Milwaukee sia proibitivo.....