Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

giovedì 4 aprile 2019

1956 KHK

harley davidson khk 1956







Il lavoro non è stato semplice dato che non si è partiti dal modello KHK originale ed ha comportato una lunga ricerca di parti. 


Il motore è quello del modello K (il KHK è la versione più potente dove la lettera “K” sta per kit) che è stato revisionato a fondo (come accade spesso in questi casi) con parti originali. Pistoni, valvole e molle sono standard. 


Un discorso a parte meritano gli alberi a cammes presenti sull’esemplare, di cui non è stato possibile comprendere la natura: se fossero quelli del modello K o quelli più spinti presenti sul KHK. Il carburatore montato è un Linkert DC-12 abbinato al filtro dell’aria originale. 


La moto è tornata a nuovo attraverso la sostituzione di numerose parti in alluminio e l’eliminazione della ruggine in altre, così come la carrozzeria che è nuova e non di serie. La verniciatura è Pepper Red.


martedì 26 marzo 2019

Tommy's K Model

tommy s k model

tommy s k model

tommy s k model

tommy s k model

tommy s k model


A dispetto degli anni, questo modello K è stato portato a nuovo con pochi interventi e ben mirati, il cui scopo principale è stato quello di operare un restauro della moto quanto più fedele possibile al modello originale. 


Data l’età il motore, seppur in buono stato, è stato necessariamente revisionato a causa di un eccessivo consumo dell’olio. 


Il telaio ha subito una leggera modifica nella zona di attacco del motore. Allo stesso modo qualche altro elemento non è uguale all’originale, come le pedane, i vari cavi ed i parafanghi. Un K da usare tutti i giorni!!!


martedì 19 marzo 2019

MX 1000 !!!!!

mx1000 ironhead sportster cross

mx1000 ironhead sportster cross

mx1000 ironhead sportster cross

mx1000 ironhead sportster cross


Sembra impossibile ma ultimamente si vedono sempre più Sportster con il tassello. Non si tratta di scrambler o flat-tracker, ma di moto preparate per affrontare terreni più impervi, situazione assai difficile per lo Sportster, stante la mole ed il peso della moto. 


Certo, di elaborazioni se ne vedono di tutti i tipi e lo Sportster si presta benissimo a questa situazione, ma un conto creare una moto per un “custom show”, un conto è utilizzarla. Qualcuno si è addirittura divertito a preparare vecchi Ironhead 1000 degli anni settanta per portarli sui campi da cross (!!!!!)


La ricetta è relativamente semplice: telaio rinforzato nella parte posteriore, parafanghi in metallo, sospensioni con maggiore escursione, cerchio anteriore da 21 pollici, lungo sellone, motore originale ma con filtro dell'aria aperto e doppio scarico libero che corre alto, grafiche anni settanta.
Una volta elaborato il vecchio Ironhead la parte più difficile è portarlo in pista.....




mercoledì 13 marzo 2019

Land Speed Racer

sportster xlch 1000 land speed racer

sportster xlch 1000 land speed racer

sportster xlch 1000 land speed racer

sportster xlch 1000 land speed racer

sportster xlch 1000 land speed racer


La passione per la velocità può diventare un vero e proprio demone da cui non si può scappare, che ti avvolge con i suoi tentacoli facendoti spingere oltre il pensabile. Non importa cosa tu abbia e quale sia la competizione (….ammesso che ve ne sia una...). L'importante è spingersi sempre oltre, provare, sperimentare e trovare soluzioni. Il film ispiratore nel nuovo millennio non può che essere “Indian la Grande Sfida”, con le eroiche gesta di Burt Munroe!


Si può comprendere, quindi, chi decida di immolare al culto del record un vecchio Sportster Ironhead del 1972. 
Un bel turbo montato sul lato destro (per contenere le vibrazioni), una accurata revisione generale del motore, e l'utilizzo di un carburatore Mikuni HSR42, abbinato a filtro dell'aria e scarico due-in-uno libero, sono il biglietto da visita di questo Sportster che ha avuto sostanziali interventi anche su ciclistica e le sovrastrutture.


Il telaio originale è stato modificato nella zona del cannotto di sterzo in modo da avere maggior interasse e la fisionomia tipica delle moto di Arlen Ness, ma si è dovuto lavorare anche nella parte posteriore per ospitare un differente forcellone in tubi molto più rigido e lungo dell'originale. La forcella (di serie) è stata abbassata, intervenendo su molle e pompanti. Il cerchio anteriore è rimasto di serie, mentre posteriormente si provveduto a montarne uno di tipo lenticolare, da 16 pollici, proveniente da un Fat-Boy.   


Da lodare la bellissima trovata del vero e minuscolo serbatoio del carburante proveniente da una Bultaco celato da una copertura in alluminio battuta a mano.

E' proprio l'alluminio a farla da padrone su questo XLCH 1000. Non si tratta di lavorazioni e fresature, ma di elementi battuti a mano per tutta la carrozzeria  ed altre parti, come i “fogli” a copertura di batteria e serbatoio dell'olio. Il tripudio dell'old school!!!!!!


mercoledì 6 marzo 2019

Ironhead Sportster drag-tracker

sportster ironhead drag tracker

sportster ironhead drag tracker

sportster ironhead drag tracker

sportster ironhead drag tracker

sportster ironhead drag tracker


Non si conosce la storia di questa moto, ma sono sicuro che si tratti di una intuizione e di niente progettato a tavolino o, peggio ancora, al CAD. Certamente non deve essere stato facile costruire questo Sportster, dal momento che si è dovuto smontare pezzo per pezzo l'esemplare originale. Il motore ha uno scarico “home made” due-in-uno ed è stato montato un carburatore Weber a doppio corpo con il collettore che “spara” verso l'alto unitamente a cornetti di aspirazione incastonati in una parte del piccolo serbatoio. Per far risaltare maggiormente il vecchio Ironhead, si è pensato di lucidare tutto il motore. 


Il telaio non solo ha subito gli interventi più evidenti nella parte posteriore, ma è stato lavorato anche nella zona del cannotto di sterzo. Grazie alla lavorazione del telaio nella parte posteriore, è stato possibile abbinare un forcellone di nuova concezione abbinato ad un mono-ammortizzatore Sachs che lavora centralmente come sulla maggior parte delle moto di moderna concezione. 


La scelta di un cerchio posteriore da 15 pollici (prelevato da una Ford del 1932....) è abbastanza inusuale anche se risponde a logiche dell'Hot-Rod, mentre rientra nella quasi normalità l'adattamento di una forcella proveniente da una Honda CBR900.


Bellissimo il pinstriping effettuato sul serbatoio, così come l'alloggiamento dei cornetti di aspirazione del carburatore Weber. I pneumatici Firestone contribuiscono notevolmente all'aspetto aggressivo di questo Ironhead 1000.  


giovedì 28 febbraio 2019

Dal CAD alla strada!!!!

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project


Vagando su internet mi sono imbattuto in questi disegni digitali che mi hanno fatto riflettere molto. Non solo si ha la netta percezione che la parola “FINE” del marchio Buell nel cuore degli appassionati sia assai lontana, ma che ci potrebbero essere ancora dei numeri interessanti di vendita


Osservate da vicino le varie proposte ed avrete anche voi la stessa sensazione. E' vero che dal disegno alla trasformazione vera e propria ci passa un mondo, ma è altrettanto vero che degli aggiustamenti del progetto originale possono essere fatti senza problemi. 


Prendiamo ad esempio la cafe-racer su base XB con la “B” in stile BSA stampata sul finto serbatoio ed in bella evidenza. Sarebbe così difficile da riprodurre nella pratica ???? La risposta è una sola: no. Vogliamo parlare anche della versione totalmente spogliata con la sigla “383” sulla trave del telaio-serbatoio del carburante ????? Ancora più semplice!


Perchè Harley-Davidson continua ad ignorare ????Voi avete qualche risposta ????? Per favore: se l'avete datemela perchè non ci sto capendo nulla...... 


martedì 26 febbraio 2019

BMX Sportster

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style


Difficile vedere preparazioni su base Sportster con una attenta cura agli aspetti tecnici, specialmente se riguardano il telaio. Logicamente quando se ne trova una si rimane parecchio incuriositi.
Sebbene, all'apparenza, possa sembrare un comune Sportster con la parte posteriore del telaio segata ed una insolita verniciatura, in realtà il lavoro è molto più importante. Siamo in presenza di una preparazione che si avvicina molto alle Buell S1.  Proprio da una Buell, nello specifico una X1, è stato prelevato interamente l'avantreno: forcella, cerchio e freno, montati sullo Sportster 1200 del 2005 (il modello a carburatore con il nuovo telaio).


Il telaio, come detto, è stato pesantemente rimaneggiato subendo, oltre alla verniciatura, una generale opera di “molding”, cioè di eliminazione di tutte le piccole imperfezioni. La parte posteriore è stata accorciata, provvedendo a creare gli attacchi per l'ammortizzatore sotto al telaio e nel forcellone (di serie). La batteria è rimasta nell'originaria posizione, mentre è stato spostato il serbatoio dell'olio che ora si trova tra la trave superiore del telaio ed il serbatoio del carburante


Stranamente il motore è rimasto di serie salvo, ovviamente un filtro dell'aria aperto ed uno scarico due-in-uno dall'andamento insolito, interamente  realizzato a mano. A corredo numerose altre parti ben studiate come le pedane da cross provenienti da una Honda CRF 250, il serbatoio del carburante recuperato in qualche mercatino e l'insolito radiatore dell'olio.
Il bianco di sovrastrutture e cerchi si abbina benissimo all'azzurro cielo del telaio.