Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

martedì 15 marzo 2016

Il Maestro del custom: Roberto Totti!!!!!












Sono oltre quarant'anni che costruisce motociclette, realizzando degli esemplari di pregevole fattura per la qualità delle lavorazioni meccaniche e l'innovatività delle idee che ne stanno alla base. Ha lavorato su ogni genere di moto e molte delle sue realizzazioni hanno fatto storia, tra le quali diversi Sportster.  Da qualche tempo si è dedicato all'insegnamento della nobile arte del custom. Ha risposto volentieri a diverse domande su custom ed Harley-Davidson Sportster.


Quando si incontra Roberto Totti ciò che colpisce immediatamente è la sua estrema serietà e pacatezza, unita alla grande professionalità che si percepisce fin dai primi sguardi. Disponibile come pochi e lontano anni luce da molti  “divi” dell'era del custom 2.0 (quella digitale per intenderci), assomiglia più ad un professore universitario vecchio stampo che ad un artigiano in grado di plasmare a piacimento metalli ed altri materiali per poi costruirvi splendide moto.
Calibra ogni parola,  non permettendosi di criticare in maniera gratuita nessuno.
E' un'enciclopedia vivente. Ascoltarlo parlare diventa un'esperienza quasi mistica da protrarre ininterrottamente, per la vastità e la profondità degli argomenti conosciuti legati al mondo della moto.


1957 Legend  “Sei uno dei primi customizer al mondo. Durante questo lungo periodo di attività hai avuto modo di lavorare su molte moto di estrazione diversa: lo Sportster è stato scelto per delle precise qualità che ha in ordine a special che volevi costruire oppure, semplicemente, ti sei imbattuto in quei determinati modelli e da lì hai pensato come elaborarle ????” 
Roberto Totti: “La mia carriera inizia nel 1973, la prima Sportster arriva negli anni 90. La scelta è stata casuale, dovuta più che altro alle richieste dei miei clienti. I miei progetti nascono infatti dalle moto che mi vengono sottoposte e che io elaboro sulla base delle idee che ne traggo.”

1957 L. “Hai esplorato una infinità di stili e tendenze con le tue realizzazioni. In molti casi hai anche anticipato i tempi (vedasi le moto costruite per correre sul lago salato di Bonneville come, ad esempio, la “Spirit of Record”, il tuo Sportster arancio-nero con la carenatura “a campana” in stile anni '50) : c'è qualcosa che ancora deve essere inventato in questo senso ???”
R.T. “Sicuramente sì, e come sempre si parte dal reinterpretare alcuni stili del passato. E' il caso del tuo esempio, le moto con la carena a campana degli anni 50. Dopo la mia Spirit of Record sono in molti quelli che hanno cominciato a interessarsi a questo stile. Un filone che ancora non è stato quasi assolutamente toccato, per esempio, è il settore cruiser anni sessanta/settanta. Ci sto tornando su, dopo la mia “Apollo 2”.

1957 L. “Secondo te quale sarà il futuro del custom, specialmente in Italia ???  Ci saranno delle precise tendenze, magari originate anche da necessità pratiche (come le scrambler nelle grandi città)?”
R.T. “Il futuro del custom italiano seguirà le mode americane. In questo momento il custom attraversa un periodo di grande popolarità ma contestualmente di profonda crisi di idee e progetti innovativi. A trainare i progetti custom credo saranno aziende di altri settori commerciali che vorranno pubblicizzare il loro lavoro e i loro prodotti attraverso le moto.”


1957 L. “Hai utilizzato lo Sportster per fare le più svariate special. Cosa ha di particolare questa moto rispetto alle altre?” 
R.T. “E' innanzitutto una moto più commerciale di altre per cui è più facile immaginare una special su base 883 che possa piacere a un più ampio pubblico. Inoltre Harley-Davidson è un brand storicamente più orientato di altri alla customizzazione, quindi il suo pubblico medio è più abituato a ricercare personalizzazioni.”


1957 L. “Ricordo di una tua XR 750 apparsa sulla rivista “Freeway Magazine” (versione italiana) negli anni novanta. Cosa mi dici di questa moto?”
R.T. “Probabilmente fai riferimento alla mia XR 750 Springsteen che ha vinto il campionato Dirt Track nel 1976. In effetti, questa moto sembra uno Sportster come ingegneria di motore ma è un progetto molto diverso.”


1957 L.  “C'è un modello Sportster che secondo te ha avuto molto successo (e magari vorresti che fosse costruito nuovamente dalla Harley-Davidson) ? 
R.T. ”Sicuramente lo stile Ironhead è uno dei miei preferiti, con i quali si realizzavano dei bellissimi custom Frisco.”


1957 L. “Parliamo di tecnica motoristica. Quando hai costruito le tue special su base Sportster, spesso sei intervenuto anche pesantemente sulla meccanica: quali sono i  “limiti di sicurezza” dell'elaborazione del motore Sportster (mi riferisco ai modelli Evolution) per far sì che non perda la sua proverbiale affidabilità e longevità? Se puoi entra anche nello specifico.” 
R.T. “Qualsiasi motore elaborato è a rischio rottura, per cui non si rischia con lo Sportster più di quanto non si rischi con qualsiasi altro motore. Mi piacerebbe elaborare uno Sportster senza aumentarlo di cilindrata ma facendo del tuning sopraffino sulle varie parti del motore, per acquisire una potenza elevata senza montare i grossi pistoni, tipici di molte elaborazioni.” 


1957 L. “Se non sbaglio, ancora non hai creato una special partendo da una Buell (con motore Harley-Davidson ovviamente....): come mai?”
R.T. “No, non sbagli. In effetti non mi è mai capitato perchè le Buell nascono già special, per cui sono in pochi quelli che vogliono personalizzarle ancora di più e in maniera anche tecnicamente più approfondita.”


1957 L.  “Stai facendo dei corsi di meccanica sui vari motori: ne farai prima o poi uno specifico sugli Sportster Evolution?”  
R.T. “Stiamo incrementando e migliorando progressivamente l'offerta di corsi della School of Engines by Tottimotori per dare sempre un più ampio ventaglio di possibilità agli appassionati. Ci sarà sicuramente in futuro un corso dedicato ai motori Sportster.”


1957 L. "Ultima domanda: tra gli Sportster che hai elaborato ve ne è uno che ti è rimasto nel cuore?"
R.T. "Tra quelle che ho elaborato, la No Chrome è la mia preferita perchè è una moto carica di contenuti tecnici, dal telaio ai radiatori d'olio, dal forcellone alla marmitta."
 

Se lo volete contattare:  http://www.tottimotori.com/