Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

martedì 7 novembre 2017

Sportster Evolution - 1986

sportster evolution first model 1986

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sportster evolution engine 1986

sportster evolution adversiting 1986

Arriva il nuovo motore interamente in alluminio!


Gli anni ottanta rappresentarono un periodo molto importante per la Harley-Davidson. Dopo l'acquisizione dalla AMF da parte di un discendente dei fondatori, tale Willie G. Davidson, unitamente ad una cordata di dirigenti della azienda, si cercò di dare nuovi impulsi alla Company attraverso un rinnovo della gamma ed un allargamento della rete di vendita. 

Nel 1984 prese vita il progetto Evolution, dapprima introdotto progressivamente sui Big Twin da 1340 cc e nel 1986 sugli Sportster, con le cilindrate 883 e 1100. A Milwaukee credettero talmente tanto in questa nuova unità da improntare aggressive campagne promozionali: la nuova moto non solo venne venduta al prezzo di quella precedente ma, nel 1987, si propose ai clienti una permuta a “costo zero”, che permetteva entro due anni di cambiare una Harley di maggiore cilindrata con lo Sportster, tramite una supervalutazione dell'usato pari all'intero costo iniziale

La doppia cilindrata per gli Sportster fu pensata per una serie di motivi. Da una parte, a livello di marketing, la cilindrata 883 richiamava i primi modelli ma, dall'altra, rispetto ai 1000 cc che avevano equipaggiato gli Sportster negli ultimi anni, vi era una notevole perdita di potenza e coppia.  Se la scelta degli 883 cc fu fortunata, non altrettanto lo fu quella dei 1100 cc. Questo motore rimase in listino solo un paio di anni e, nel 1988, venne sostituito definitivamente dal 1200. I motore 883 e 1200 equipaggiano tutt'ora i modelli Sportster in produzione.

Il nuovo motore Sportster, salvo per il fatto che era interamente in alluminio, mantenne intatte le caratteristiche costruttive del vecchio Ironhead: quattro alberi a cammes nel basamento, distribuzione ad aste e bilancieri con testata a due valvole, singolo carburatore da 40mm posto in mezzo ai cilindri, motore a “corsa lunga”, cioè con la corsa maggiore dell'alesaggio, raffreddamento ad aria, lubrificazione carter a secco con serbatoio dell'olio separato e situato sotto alla sella sul lato destro. 

Fino al 1991 il cambio fu a quattro rapporti e la trasmissione finale a catena. Dopo vennero introdotti i cinque rapporti e la trasmissione finale a cinghia dentata, entrambi ancora oggi presenti sui modelli in produzione.

Le cilindrate 883 e 1100 differivano principalmente, oltre che per la potenza che andava dai 46 ai 63 cv, anche per un differente rapporto alesaggio/corsa.  Per la cilindrata 883 le misure erano 76,3x97, mentre sulla 1100 era stato aumentato solo l'alesaggio, arrivato ad 85mm con la corsa rimasta invariata. Quando la cilindrata salì a 1200, venne aumentato ulteriormente solo l'alesaggio, arrivando ad 87mm. 

Nel corso degli anni queste misure hanno subito piccolissime variazioni, per assestarsi su 76,2x96,8 per la cilindrata 883 e 88,9x96,8 per la cilindrata 1200.