Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

martedì 27 novembre 2018

Buell: fine della storia!!!!


Per lungo tempo ci siamo chiesti se fosse un futuro per il marchio Buell e le intriganti motociclette. Dopo aver parlato con Pierluigi Alghisi, uno dei massimi esperti sull'argomento in Italia, possiamo dire che è davvero finita. Purtroppo......


Per tanto tempo ci siamo illusi che potessero arrivare buone notizie dagli Stati Uniti, ma sono state vane attese. Nel 2009 Buell ha cessato ufficialmente la produzione delle motociclette e, nonostante vi sia stato un tentativo di rinascita, possiamo dire che si è trattato di una delle tante iniziative imprenditoriali fine a se stesse. Le Buell sono e rimarranno moto d'elite (come ci ha sottolineato il nostro interlocutore), a meno che il genio di Erik Buell non partorisca qualcun'altra idea. Ma è assai improbabile.

1957 Legend: “Peccato per come siano andate le cose. E pensare che quando Carlo Talamo, sul finire degli anni novanta, iniziò ad importare le Buell creando un apposito brand, in molti pensarono finalmente di aver trovato una Harley-Davidson sportiva. Lo stesso Carlo Talamo puntò molto su questo marchio. Ti racconto un paio di aneddoti. Carlo era talmente fissato con la Buell che mi descrisse, uno di quei giorni in cui te lo trovavi all'improvviso alla Numero Uno di Roma, come riuscì ad impossessarsi della prima S1. Aveva appena assistito alla presentazione alla stampa in Inghilterra quando, mentre si trovava seduto su l'unica S1 disponibile, gli disse all'importatore inglese che avrebbe voluto vendere le Buell in Italia e che voleva intanto comprarsi quell'esemplare. Il tizio gli rispose che se fosse andato a Milano con quell'esemplare vestito così come era (si stava nel pieno della stagione invernale e Carlo aveva solo un leggero giacchetto Harley-Davidson in cotone: quello nero con la banda arancio) se la sarebbe potuta tenere. Carlo partì a razzo ed arrivò a Milano dopo molte ore tutto tremante!!!! L'amico Fabrizio Farinelli mi ha raccontato un altro piccolo aneddoto. Pare che Carlo Talamo, a bordo della sua S1 fosse imprendibile per chiunque sul tratto di strada che da Grosseto porta fino a Scansano. Lui stesso  provò qualche volta a stargli dietro (…..e Farinelli ha la manetta pesante.....) senza riuscirci.....”
Pierluigi Alghisi: “Per molti la Buell era considerata la base ideale per realizzare delle ottime cafe-racer. Parliamo dei modelli M2, S1, S3, e X1. Quelle che, per intenderci, avevano il motore 1200 Sportster pompato a dovere. Ma fin dall'inizio apparvero i primi problemi di meccanica......”

1957 Legend: “Ricordo di un amico che alla fine si vendette la White Lightning per disperazione. Mille problemi vari e la staffa di supporto del motore che si ruppe diverse volte.”
Pierluigi Alghisi: “Mi riferivo proprio a problemi del genere.....”

1957 Legend: “Ho comprato una M2 Cyclone nuova nel 1997 e l'ho tenuta fino al 1999 senza avere un problema, a parte la rottura dei gommini di supporto del forcellone. Problema immediatamente risolto in garanzia dalla Numero Uno, sebbene la garanzia stessa fosse scaduta già da un paio di mesi. Sulla moto avevo montato un terminale Supertrapp ed un filtro dell'aria aperto. Feci a manetta il viaggio di ritorno da Milano fino a Roma sull'autostrada senza avere il minimo problema. E l'avevo strapazzata per due giorni dopo aver partecipato nel 1998 al primo Triumph-Buell Day in pista sul circuito di Vairano di Vidigulfo.....” 
Pierluigi Alghisi: “E ti ha detto bene! Molte persone hanno rotto i motori per molto meno.....”.

1957 Legend: “E' davvero finita ?”
Pierluigi Alghisi: “Si. Nel 2019 saranno dieci anni dalla cessata produzione e terminerà per Harley-Davidson anche l'obbligo di produrre le parti di ricambio e diventerà davvero dura.”

1957 Legend: “Eppure quando il marchio Buell fu acquistato da Harley-Davidson si parlò di grandi progetti per il futuro.”
Pierluigi Alghisi: “E' vero, ma forse il problema è da ricercare nella non capacità di rinnovamento dello stesso Erik Buell che aveva voce sulle scelte progettuali. Mi spiego meglio. Scelte come il serbatoio del carburante nella trave del telaio ed un solo freno a disco di tipo perimetrale sono soluzioni tecniche all'avanguardia, ma che devono avere una loro logica. Erik Buell, invece, si fissò sulle sue idee. Ti faccio un esempio. Le moto con i motori raffreddati a liquido sono delle vere e proprie belve con quasi 200 cavalli, ma mantengono il singolo freno a disco di tipo perimetrale. Usandole anche in pista ti rendi conto che funzionano, pur se a fatica, ma vallo a spiegare a chi si compra la moto.......”  

1957 Legend: “Fino ad un anno addietro se giravi sui portali di vendita di moto trovavi diverse Buell, ora pochissime: come te lo spieghi ?”
Pierluigi Alghisi: “La risposta è relativamente semplice. Le moto usate in circolazione iniziano ad avere parecchi chilometri, dai trentacinquemila in su. Chi vende non può chiedere grosse cifre perchè spesso si deve mettere le mani sulla moto spendendo belle cifre. Rifare un motore costa attorno ai tremila Euro. E' meglio a quel punto smembrarla e venderla a pezzi dato che iniziano scarseggiare per il motivo che ti ho detto, sebbene aziende come gli olandesi della Twin Motorcycles continuino a produrne in proprio. Io stesso che ho molti contatti in giro per il mondo, ho difficoltà  in tal senso.  Non hai idea dei motori su cui ho messo mano.....”

1957 Legend: “Quali sono i problemi che capitano più spesso ?”
Pierluigi Alghisi: “Di tutto. Dall'impianto elettrico alla pompa dell'olio, alle cinghie della trasmissione finale che si rompono.

1957 Legend: “Possibile che in Harley-Davidson non ci abbiano pensato ???? E' dovuto alla scarsità dei materiali oppure ad altro ????”
Pierluigi Alghisi: “Se pensi che le prime versioni (M2, S1 ecc.) avevano il motore dello Sportster potenziato, dovresti fare delle opportune riflessioni. Sullo Sportster il motore gira ad un regime di rotazione di poco superiore ai cinquemila giri, mentre sulle Buell siamo nettamente più su. Anche sui modelli della serie XB, sebbene si tratti di un'unità riprogettata, il concetto è sempre quello di origine.....”  

Non resta allora che godersi quei pochi esemplari rimasti in circolazione augurandosi che a Milwaukee decidano di mettersi una mano sulla coscienza e di riportare in auge questo glorioso marchio.