Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

giovedì 5 agosto 2021

Devil Inside



Negli anni novanta il "custom", almeno nel Vecchio Continente era abbastanza standardizzato: chopper nel Nord Europa, qualche bobber in quella continentale ma, per lo più, moto elaborate senza seguire uno stile ben definito (qualcuno si ispirò ad Arlen Ness). 

Gli Sportster, come detto più volte, spesso venivano incattiviti abbinando la ciclistica di "jap" sportive ad un motore con il basamento di serie elaborato in maniera più o meno importante. Trionfava, comunque, l'alluminio billet e qualche azienda anche in Italia (come PSP) era entrata nel mercato. 

Vedere qualche Sportster dall'aspetto selvaggio, magari con finiture "black" di moda oggi, era molto difficile. Altrettanto difficile era trovare chi verniciasse il telaio originale, come lo Sportster di queste pagine, nato nel 1996 in Francia. A parte la forcella di un Suzuki GSX-R ed un paio di ammortizzatori posteriori Fournales, la ciclistica è originale. L'elaborazione del motore segue la prassi consolidata dell'epoca con cilindrata portata a 1200 e carburatore Mikuni. 

Insolito lo scarico Devil Gun utilizzato sugli Sportster che correvano la "French Cup".