Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

Visualizzazione post con etichetta 1200S. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 1200S. Mostra tutti i post

martedì 23 giugno 2020

Gamma Sportster 1999






In pieno fervore Buell, i modelli Sportster del 1999 sono il frutto di scelte assai mirate.


In catalogo sono presenti appena cinque modelli, del quale il 1200S rappresenta la versione spinta in grado di sovrapporsi, per alcuni aspetti, alle ben più sportive Buell (delle quali condivide lo stesso cuore).
Come tutti gli Sportster prodotti fino al 2004 (fino a quando è stato modificato il telaio per intenderci), anche i modelli del 1999 sono molto ricercati sul mercato dell'usato. I prezzi espressi in Lire servono per far notare la differenza tra i vari modelli e per aiutare, eventualmente, anche nella valutazione dell'usato.

883 standard: lo Sportster basico per eccellenza viene venduto in versione monoposto, con il motore satinato ed il classico serbatoio “peanut” da 12,5 litri. Il prezzo era di Lire 17.500.000

883 Hugger: versione dall'assetto più basso (71 cm) ottenuto accorciando ammortizzatori e forcella, senza rinunciare al comfort di marcia. Rispetto alla standard le differenze riguardano unicamente l'assetto, mentre il prezzo è lo stesso.

Custom 53: cerchio anteriore da 21 pollici e posteriore da 16 pollici di tipo lenticolare, carter del motore sabbiati, sella tipo “badlander” e manubrio “drag-bar” sono gli elementi essenziali di questo modello Sportster, il cui nome fa riferimento alla cilindrata 883 espressa in “cubic inches”. Il prezzo sale a Lire 19.000.000. Qualcosina in più rispetto alla versione standard ma giustificati da alcuni particolari (come la sella biposto e le pedaline del passeggero) unitamente al grande appeal che mette in mostra.

1200 Custom: mantiene le stesse prerogative del Custom 53, ma con cilindrata che sale a 1200 unitamente al prezzo (Lire 23.000.000). In questo caso l'aumento è considerevole rispetto al Custom 53.

1200S: è il modello sportivo per eccellenza dello Sportster dall'introduzione del motore Evolution. La caratteristica principale risiede nel motore con testata a doppia candela che eroga circa dieci cavalli in più rispetto al motore 1200 standard, grazie anche a differenti alberi a cammes ed alla doppia accensione di tipo “single-fire” (che fornisce la scintilla non contemporaneamente ad entrambi i cilindri ma ad ognuno separatamente, quando il pistone si trova nella posizione ottimale).
Troviamo montati anche degli ammortizzatori sportivi. Il prezzo dell'epoca è di Lire 22.000.000. Si tratta di un modello molto ricercato.  


mercoledì 17 giugno 2020

Dallo Sportster Sport 1200 allo Sportster 1200S









Sul finire degli anni novanta entrò in produzione lo Sportster 1200 S con testata a doppia candela e maggiore potenza. Nel frattempo, però, l'importatore italiano Carlo Talamo aveva provveduto a “vitaminizzare” lo Sport 1200 con motore tradizionale.  Vediamone i passaggi.....


Iniziamo con il dire che Carlo Talamo, dopo i primi momenti di difficoltà prima con l'importazione Harley-Davidson eppoi con quella Trimuph, ha avuto un forte ascendente sui vertici sia della casa americana che di quella inglese. Diverse sue intuizioni si sono poi tramutate in modelli di serie alcuni dei quali con numeri di vendita notevoli (vedasi su tutte l'Harley-Davidson Night-Train).

Non sappiamo se ciò si sia verificato anche con il modello Sportster 1200S, ma è certo che a Milwaukee compresero la necessità di avere uno Sportster in grado di soddisfare le esigenze degli Harleysti con vocazione sportiva, sebbene proprio  in quegli anni (1997) si fossero affacciate sul mercato le Buell. Un dato su tutti può far comprendere la situazione: molti dei clienti iniziali della Numero Uno erano motociclisti con un buon polso destro, trascinati sul bicilindrico americano da Carlo Talamo. Gente che amava darci dentro. Alla Numero Uno iniziarono a progettare kit per diversi modelli che ne miglioravano la prestazioni di ciclistica e motore. Lo Sportster, ovviamente, fu attenzionato in maniera particolare.

Nel 1997 lo Sportster Sport 1200 era il modello di punta per gli sportivi di Milwaukee con un motore (uguale per tutte le versioni da 1200 cc) che sviluppava una cinquantina di cavalli. Ciò che, ovviamente, faceva la differenza era la ciclistica con ammortizzatori e forcella regolabili, cerchi in lega e doppio freno a disco anteriore. Alla Numero Uno svilupparono un kit motore che faceva salire la potenza di circa venti cavalli, facendola arrivare più o meno attorno ai settanta cavalli. Il kit era composto da: scarico due in uno Supertrapp, testate Buell, carburatore e filtro aria Screamin' Eagle da 40mm, diversa centralina elettronica (che faceva salire il regime di rotazione massimo da 6000 a 6.800 giri). La ciclistica non cambiò, ma cambiò radicalmente il prezzo. Se la moto di serie venne venduta a 22 milioni di vecchie Lire, quella kittata arrivò a quasi 28 (!!!!!!!). Per una spesa così importante non poteva non cambiare il carattere dello Sport 1200 che diventò brutale, ad iniziare dalla voce di scarico e dal notevole aumento di vibrazioni oltre i 4000 giri.

Nel 1998 arrivò lo Sportster 1200 S con profonde innovazioni su accensione (testata a doppia candela e quattro bobine esterne), e camera di scoppio (ridisegnata con una differente angolazione tra le valvole ed un maggior rapporto di compressione del motore che passa da 9,0:1 a 10,0:1) la potenza che aumentò di circa cinque cavalli rispetto alla versione con motore a singola candela. Si trattò di un aumento nell'ordine del 10-15% che si tradusse, però, in un notevole incremento della fluidità di erogazione. 

I tecnici della Numero Uno intervennero anche su questa versione con un kit (meno impegnativo rispetto a quello concepito per lo Sport 1200) che prevedeva centralina, carburatore Screamin'Eagle da 40mm, relativo filtro dell'aria e scarico due-in-uno Vance & Hines. La potenza, anche in questo caso, salì di quasi venti cavalli. 

La differenza tra i due motori era di circa 5/6 cavalli anche tra le versioni kittate.

Sono due versioni, specialmente il 1200S, rare, ancor quelle dotate di kit della Numero Uno che possono raggiungere cifre ragguardevoli grazie anche al notevole “appeal” che trasmettono.

venerdì 17 aprile 2020

Le pubblicità Sportster di Carlo Talamo


















In questi giorni Marzia Ogna ha avviato una bella iniziativa all'interno del gruppo Facebook dedicato a Carlo Talamo. Voglio contribuire pure io con alcune sue pubblicità dedicate allo Sportster e Buell.


Sulle pubblicità prodotte dai vari dealer Harley-Davidson sullo Sportster fin qui pubblicate mi sono in qualche modo espresso, preferendone alcune ad altre. 

Questa volta NO. Il motivo per me è relativamente semplice. Tutte le pubblicità fatte da Carlo Talamo (quindi anche quelle riguardanti Triumph) contengono qualcosa di geniale e sublime. Per me, quindi, è impossibile preferirne alcune. L'unico parametro di valutazione può essere dato, semmai, dal tipo di mezzo su cui verte. 

Benchè abbia conosciuto Carlo Talamo in un periodo di dieci anni (dal 1992 al 2002) ed abbia avuto la fortuna di incontrarlo e parlarci molte volte, non gli ho mai chiesto delle sue pubblicità, così come delle numerose special che creava. Mi limitavo (allora come ora) ad ammirare rimanendo a bocca aperta dinanzi a questo “genio”. Questo Leonardo del mondo delle due ruote che sapeva (e  sa tutt'ora) suscitare emozioni fortissime con le sue opere d'arte.

Godetevi queste pubblicità. Anzi, i suoi insegnamenti di vita.  



lunedì 20 gennaio 2020

"Japanese" racer



Ancora una volta arriva dal Giappone l'ennesimo Sportster studiato per non sfigurare nei circuiti.


E' un dato di fatto che in oriente abbiano una visione di vita diversa da quella occidentale, europea in particolare, anche se le due culture stanno attingendo l'una dall'altra. Una visione che si riflette anche nel modo di concepire il custom, specialmente per quanto riguarda le Harley-Davidson.
Parlando di Sportster, accanto allo stile “old-school” che si concretizza maggiormente sui vecchi Ironhead, si affiancano elaborazioni in cui l'aumento delle prestazioni diviene l'elemento trainante. Non tutti sanno che in Giappone si utilizzano le Harley anche per girare in pista.....

An-Bu Custom è uno dei maestri che trova ispirazione per le sue realizzazioni nel mondo delle corse, costruendo moto adatte a passare qualche ora tra i cordoli.
L'ultimo Sportster è un 1200 del 2003 (a carburatore ovviamente!!!!) vestito interamente in alluminio con carenatura avvolgente, serbatoio e codone che richiamano le moto da corsa degli anni settanta, oltre una serie di dettagli come il contagiri inserito all'interno di un cruscotto, la sella ribaltabile che permette di accedere alla batteria alloggiata all'interno del codone, le pedane arretrate in alluminio ricavato dal pieno dal disegno racing.

Ovviamente gli interventi hanno riguardato anche la ciclistica, con il montaggio di un paio di ammortizzatori posteriori Progressive, trasmissione finale a catena, cerchi in lega da 18 pollici (con Pneumatici Dunlop Alpha 14), freni Brembo e rivisitazione interna della forcella originale con olio più denso e differenti molle.

Il motore Evolution 1200 è praticamente di serie, dal momento che vede solo il montaggio di uno scarico due-in-uno ed un filtro dell'aria S&S. Scelta dettata per avere una maggior durata possibile, sebbene lo Sportster vada spesso in pista. 



venerdì 13 dicembre 2019

Qualche Sportster della Numero Uno

carlo talamo e lo sportster in una pubblicità della numero uno

Carlo Talamo e le sue pubblicità fanno ancora sognare specialmente chi ha avuto la possibilità di vivere quel periodo e di conoscerlo. Vediamone alcune riguardanti lo Sportster.


883 del 1991: l'introduzione del cambio a cinque rapporti e la trasmissione finale a cinghia dentata rende lo Sportster una moto appetibile ed assai fruibile destinata ad ottenere un gran numero di vendita (cosa che poi effettivamente avverrà). 



883 del 1997: piccolissimi aggiornamenti. La moto è presentata nella sua essenzialità.


883 Anniversario del 1994:  Carlo Talamo costruisce una piccola serie di Sportster (dieci in totale ed oggi assai richiesti) per festeggiare i dieci anni dalla nascita della Numero Uno. La base da cui si parte è il modello 883 standard sul quale spicca la livrea bianca con il famoso logo sul serbatoio della “Number One", i cerchi Marvic a tre razze scomponibili, forcella Ceriani a steli rovesciati con diametro da 43 mm e piastre di sterzo in allumino ricavato dal pieno, pinza e disco flottante della ISR, numerosi altri particolari in carbonio sparsi sulla moto (come il copri filtro dell'aria) ed un manubrio diverso completavano l'opera di una moto unica. La moto ebbe un grande successo. Trovarne una è quasi impossibile.


883 Hugger del 1996: la versione Hugger si contraddistingueva per l'assetto ribassato che la rendevano adatta praticamente a tutti. In quegli anni la Harley-Davidson iniziò ad intravedere nel pubblico femminile il possibile destinatario dei modelli Sportster, anche se in maniera alquanto timida. La pubblicità è oltremodo aggressiva, mostrando una versione accessoriata con accessori originali unitamente ad una serie di servizi offerti dalle concessionarie Numero Uno.


Trofeo 883 Short Track: nel 1996 viene presentato il relativo trofeo che si corre con 883 Sportster preparati in maniera non esagerata. Pur evidenziando un trofeo su pista Carlo Talamo non tradisce la filosofia della sua comunicazione.

883 R Stradale 1998:  lo Sportster 883R, così come lo si conosce, venne presentato nel 2003. Anni prima, tuttavia, Carlo Talamo ebbe l'intuizione di preparare una versione stradale della moto che correva in pista. Forcella ed ammortizzatori WP, freni Brembo, pneumatici specifici da flat-track, scarico Supertrapp due-in-uno abbinato a kit carburatore ed accensione Screamin Eagle, codone racing con tabelle portanumero, mascherina anteriore, manubrio racing, trasmissione a catena.  Di questa moto non sono stati fatti molti esemplari, anche se è possibile trovarne qualcuno che ha partecipato al trofeo, successivamente immatricolato.




1200 Sport S del 1997: il motore con testata a doppia candela caratterizza questo modello che promette fuoco e fiamme sull'asfalto. Carlo Talamo la presenta in tutta la sua essenzialità, abbinandola a scarico due-in-uno Vance & Hines e carburatore Screamin Eagle. Si tratta di una moto molto riuscita, ma forse un poco troppo avanti con i tempi.



Alcune delle ultime pubblicità sullo Sportster fatte da Carlo Talamo.






martedì 24 settembre 2019

XR 750 Style: flat-track rules!!!!

sportster 1200 S xr 750 replica

sportster 1200 S xr 750 replica

sportster 1200 S xr 750 replica

sportster 1200 S xr 750 replica

sportster 1200 S xr 750 replica


La leggendaria XR 750 ispira questo Sportster costruito in Giappone sulla base di un moderno motore Evolution. 


Riuscire a trovare una XR 750 è un'impresa difficile oltre che assai dispendiosa, può venire in mente, allora, di costruirsene una in casa utilizzando uno Sportster 1200 S del 2001, miscelando abilmente parti aftermarket, con elementi realizzati in casa. Il gioco di per se non è difficile, dato che non sono stati apportati piccoli cambiamenti al modello di serie, intervenendo in maniera leggera sul motore ma non sul telaio che rimane di serie, così come dalla forcella.

Tutto parte dal gruppo serbatoio del carburante-sella-codone, fedele replica dell'originale, abbinato a tabelle porta numero ed una mascherina anteriore con faro integrato (elemento di diversità rispetto alla XR750). I cerchi originali (in lega) vengono sostituiti da una coppia di Excel da 18 pollici, scelta incomprensibile per una moto che deve essere la replica di una moto da flat-track, ma che può avere un senso logico in chiave di utilizzo stradale e giornaliero. 

Per scelta del costruttore, la coppia di dischi freno originali lasciano il posto ad un unità Brembo dello stesso diametro dotata di pinza a quattro pistoncini  ritenuta ugualmente performante ma con un effetto ottico diverso. Tale scelta comporta anche il montaggio di una diversa pompa del freno. Pedane arretrate della Misumi Engineering, così come il kit di trasmissione finale a catena in luogo dell'originale a cinghia dentata. Il forcellone rimane originale ma viene ancorato ad una coppia di ammortizzatori racing più lunghi.

Il motore resta di serie, salvo un carburatore FCR con filtro dell'aria K&N, abbinato ad uno scarico due-in-uno con terminale conico leggermente rialzato.


martedì 25 giugno 2019

Cento anni!!!!!! Gamma Sportster 2003

sportster model year 2003

sportster model year 2003


883 Standard: il modello di accesso alla gamma Harley-Davidson, proposta oltre che nell'evocativa livrea, anche in antracite, nero vivid, rosso e bianco perlato.


883 Hugger: dotata di basse sospensioni che limitano l'altezza da terra a 688mm (contro i 711mm della 883 Standard). Per il resto non si differenzia dalla versione di accesso anche per le colorazioni.


883R: entrata nella famiglia Harley-Davidson nel 2002, è il modello che subisce meno le influenze commemorative con solo due loghi su motore e parafango.


883 Custom: cerchio anteriore da 21 pollici a raggi e posteriore da 16 lenticolare, comandi avanzati, basamento del motore satinato, drag-bar su riser dritti, assetto ribassato. Oltre che nella livrea celebrativa è disponibile nei colori: antracite, vivid black, bianco, rosso e blu perlato. 


1200 Custom: caratteristiche molto simili alla sorella di minore cilindrata da cui se ne differenzia per i cilindri neri, il motore satinato ed il cerchio posteriore lenticolare cromato.


1200 Sport S: è lo Sportster più performante in assoluto, con il motore dotato di testata a quattro candele che sprigiona quasi novanta cavalli, il doppio freno a disco anteriore e gli ammortizzatori posteriori regolabili. Proposto anche in versione perlata con gli scarichi neri, ma non bicolore.


giovedì 18 aprile 2019

Sportster Old Tracker

sportster old tracker by bike garage kokoro

sportster old tracker by bike garage kokoro

sportster old tracker by bike garage kokoro

sportster old tracker by bike garage kokoro

sportster old tracker by bike garage kokoro


Ispirato ai vecchi KR da competizione, il 1200S già di per se performante è stato potenziato tramite pistoni Wiseco (che portano la cilindrata a 1218) ed alberi a cammes Andrews N4, con un innalzamento del rapporto di compressione. Il carburatore è il classico Mikuni a valvola piatta da 42mm, dotato di filtro dell’aria aperto. I due corti scarichi da oltre due pollici sprovvisti di silenziatori (….a cosa servono sulle piste da dirt-track????) danno la giusta voce allo Sportster.

Il telaio è artigianale e di tipo rigido, abbinato ad una forcella “springer” e cerchi da 19 pollici dotati di pneumatici specifici per il dirt-track Maxxis DTR-1. Sul telaio si è lavorato con estrema cura, togliendo tutte le imperfezioni derivanti dalle varie lavorazioni e verniciandolo della stessa tonalità della carrozzeria e di molte altre parti. Il serbatoio del carburante in alluminio sagomato come quelli delle moto da board-track, anche è collocato sopra la trave superiore del telaio e non appeso sotto, come le moto di un tempo.

Anche il serbatoio dell’olio è collocato in maniera convenzionale nel telaio, pur se con un’insolita forma a botte che abbraccia la trave posteriore del telaio sopra alla quale è collocata la sottile sella in cuoio dotata di molle. La tabella porta numero sulla forcella e qualche altro dettaglio come i comandi a manubrio sono il giusto corredo di questo che potremmo chiamare “KR Sportster”.