Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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venerdì 28 febbraio 2020

Se volete una Buell......




E' dal lontano 2009 che Buell ha cessato la produzione. Gli estimatori del marchio sono ancora molti, ma gestire una Buell può rivelarsi un'impresa tragica. Ecco qualche piccolo consiglio.....


Iniziamo facendo finta di voler comprare una Buell ma non sapere a chi rivolgersi, salvo i più conosciuti portali di vendita.
Per prima cosa sarebbe il caso di sentire esperti sul caso per farsi illustrare le problematiche dei vari modelli

Tra le persone conosciute in questi anni mi sento di consigliare immediatamente di parlare con Toto Giudice di Milano (il famoso Mr. Buell Man), trovandolo al lavoro da Moto Officina Autorizzata a Milano (oppure scrivendogli su facebook). Toto ha messo le mani fin dagli inizi sulle prime Buell arrivate in Italia direttamente per Carlo Talamo, disputando anche il Campionato italiano BOT sul finire degli anni novanta.  

Altra persona che conosce molto bene la materia e che ultimamente si occupa di restauri ed elaborazioni Buell in Italia è Pierluigi Alghisi (cercatelo su facebook) presentato su questo blog tempo addietro. 


Si tratta di grandi appassionati e persone molto umili che credono in quello che fanno ed hanno molta cura di chi si rivolge a loro. Naturalmente ci sono anche altre persone esperte di Buell, come Andrea Arco (tanto per fare un altro esempio). Ci si può rivolgere anche ai dealer ufficiali Harley-Davidson. 

Per farvi un'idea su modelli ed elaborazioni varie, prima ancora di entrare nel dettaglio con i professionisti del settore, potrete consultare l'apposita sezione all'interno di questo blog,  sbirciare il blog dell'amico Paolo Ghirindelli, Duecilindri .

Entrando nel dettaglio, sappiate che rispetto allo Sportster (che ha costi di gestione praticamente inesistenti) la Buell è molto dispendiosa, specialmente i modelli della serie XB con il telaio che funge dal serbatoio del carburante. Rispetto ai primi modelli degli anni novanta che avevano motori Sportster elaborati e montati su telai artigianali, i modelli XB hanno motori di "derivazione Sportster". Cioè si è partiti da quella base mutandone diversi componenti. Ciò rende anche più difficile la reperibilità dei ricambi. Considerate che strutturalmente i modelli XB hanno problemi di raffreddamento del cilindro posteriore che si è rotto su molti esemplari, così come molti hanno avuto problemi di malfunzionamento della pompa dell'olio che ha causato rotture nel motore.
Di seguito vi indico qualche sito internet dove potrete trovare i ricambi per Buell e farvi un'idea. 




mercoledì 6 novembre 2019

Se vuoi fare del cross barra la casella X1!!!!

buell x1 cross cw zon

buell x1 cross cw zon

buell x1 cross cw zon

buell x1 cross cw zon

buell x1 cross cw zon

buell x1 cross cw zon

buell x1 cross cw zon


Volete fare del cross con una moto davvero unica ???? Basta prendere una Buell.....



Pensavo di averle viste tutte ma anche questa volta, così come è avvenuto in passato, mi sono dovuto ricredere.
Se non mi fossi messo a studiare attentamente la moto non solo non mi sarei reso conto che montava un motore Sportster-Buell, ma probabilmente l'avrei scambiata per una moderna moto da cross di piccola cilindrata quando, in realtà, anche il telaio (seppur rimaneggiato) è quello originale.

Si tratta di un lavoro, a mio avviso, semplicemente incredibile.  Può o meno piacere, ma si deve riconoscere il merito a chi l'ha progettata e costruita per aver saputo creare una vera moto da cross partendo da un mezzo lontano anni luce da questa specialità.    
Il telaio, elemento fondamentale per questa vera e propria trasformazione, è stato pesantemente rimaneggiato nella parte centrale-posteriore, cui è stato abbinato un nuovo forcellone molto lungo dotato di un diverso leveraggio dell'ammortizzatore e la trasmissione finale a catena con una corona di ampio diametro. La sella poggia su tubi imbullonati alla parte anteriore. Il serbatoio dell'olio in alluminio, riposizionato sul lato sinistro del telaio, è di nuova concezione così come quello del carburante. La forcella è quella originale, allungata, dotata di molle più dure per evitare ondeggiamenti alle alte velocità.
A parte lo scarico ed un filtro dell'aria aperto il motore è rimasto di serie.
Assolutamente da rivedere l'abbinamento cromatico che non rende merito alla Buell.
Vi è venuta voglia di fare del cross ?????


martedì 4 giugno 2019

Buell DAWG

buell s1 dawg by framecrafters

buell s1 dawg by framecrafters

buell s1 dawg by framecrafters

buell s1 dawg by framecrafters

buell s1 dawg by framecrafters



Se c’è una Buell che sicuramente ha riscosso successo questa è la S1 Lightning prodotta sul finire degli anni novanta. Una moto che montava lo stesso motore 1200 dei modelli Sportster di serie, opportunamente elaborato in alcuni componenti per ottenere aumento di potenza e coppia. Simile motore era abbinato ad un telaio in tubi ed una ciclistica “svelta”, con quote simili a quelle di una “duemmezzo” a due tempi da gran premio, molto agile ma poco stabile alle alte velocità. 


A fronte di questo difetto si tratta di una moto nata sotto una buona stella, ora estremamente ricercata. Rimaneggiare il telaio, quindi, è molto difficile. La Framecrafters, azienda specializzata in telai racing, ha lavorato il telaio posteriormente in modo da sagomarlo come la sella. Ha provveduto poi a costruire un nuovo serbatoio del carburante dalle stesse forme ma dal profilo più piatto. 


Poiché il motore è stato elaborato tramite pistoni Wiseco che portano la cilindrata a 1250 ed ha raggiunto la potenza di 100 hp alla ruota (grazie anche ad un leggero lavoro delle teste), è stato necessario intervenire su forcella (a steli rovesciati, dotata di pinze ad attacco radiale) e freni (una coppia “a margherita” invece del disco singolo). Scarico basso Jardine ed il radiatore dell’olio sono indispensabili dopo aver elaborato il motore in questo modo. Grazie all’aumento di potenza non esagerato è stato possibile mantenere la trasmissione finale a cinghia.


domenica 26 maggio 2019

Buell Samco V-1 Warbird

buell xb samco warbird

buell xb samco warbird

buell xb samco warbird


“Warbird” è una moto totalmente artigianale prodotta dalla azienda statunitense Samco  sulla base di un motore Buell XB, traendo ispirazione dalla Ducati Monster e dalla Buell S1 (ovviamente!!!) 


Tutto ruota attorno al bellissimo telaio in traliccio progettato e realizzato dalla americana Framecrafters che si caratterizza per la presenza di tubi di grosso diametro che confluiscono fino alla zona di attacco del motore dove vi sono piastre in alluminio che fungono da elemento di rinforzo


Il forcellone segue lo schema costruttivo del telaio essendo costituito da tre tubi sovrapposti in modo da conferire maggiore rigidità. Internamente l’ammortizzatore si ancora al telaio nella zona alta, centralmente. 


La Framecrafters ha progettato anche il serbatoio del carburante, quello dell’olio e l’air-box. Progetto simile si è visto in Inghilterra dalla Redmax . La moto costa intorno ai 30.000 Dollari e si può anche elaborare il motore. Si può anche pensare a costruirla dopo aver comprato una qualsiasi Buell XB ma, almeno in Italia, ci sarebbero problemi di conformità con il Codice della Strada. Ma per divertirsi in pista…..

giovedì 28 febbraio 2019

Dal CAD alla strada!!!!

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project


Vagando su internet mi sono imbattuto in questi disegni digitali che mi hanno fatto riflettere molto. Non solo si ha la netta percezione che la parola “FINE” del marchio Buell nel cuore degli appassionati sia assai lontana, ma che ci potrebbero essere ancora dei numeri interessanti di vendita


Osservate da vicino le varie proposte ed avrete anche voi la stessa sensazione. E' vero che dal disegno alla trasformazione vera e propria ci passa un mondo, ma è altrettanto vero che degli aggiustamenti del progetto originale possono essere fatti senza problemi. 


Prendiamo ad esempio la cafe-racer su base XB con la “B” in stile BSA stampata sul finto serbatoio ed in bella evidenza. Sarebbe così difficile da riprodurre nella pratica ???? La risposta è una sola: no. Vogliamo parlare anche della versione totalmente spogliata con la sigla “383” sulla trave del telaio-serbatoio del carburante ????? Ancora più semplice!


Perchè Harley-Davidson continua ad ignorare ????Voi avete qualche risposta ????? Per favore: se l'avete datemela perchè non ci sto capendo nulla...... 


martedì 26 febbraio 2019

BMX Sportster

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style


Difficile vedere preparazioni su base Sportster con una attenta cura agli aspetti tecnici, specialmente se riguardano il telaio. Logicamente quando se ne trova una si rimane parecchio incuriositi.
Sebbene, all'apparenza, possa sembrare un comune Sportster con la parte posteriore del telaio segata ed una insolita verniciatura, in realtà il lavoro è molto più importante. Siamo in presenza di una preparazione che si avvicina molto alle Buell S1.  Proprio da una Buell, nello specifico una X1, è stato prelevato interamente l'avantreno: forcella, cerchio e freno, montati sullo Sportster 1200 del 2005 (il modello a carburatore con il nuovo telaio).


Il telaio, come detto, è stato pesantemente rimaneggiato subendo, oltre alla verniciatura, una generale opera di “molding”, cioè di eliminazione di tutte le piccole imperfezioni. La parte posteriore è stata accorciata, provvedendo a creare gli attacchi per l'ammortizzatore sotto al telaio e nel forcellone (di serie). La batteria è rimasta nell'originaria posizione, mentre è stato spostato il serbatoio dell'olio che ora si trova tra la trave superiore del telaio ed il serbatoio del carburante


Stranamente il motore è rimasto di serie salvo, ovviamente un filtro dell'aria aperto ed uno scarico due-in-uno dall'andamento insolito, interamente  realizzato a mano. A corredo numerose altre parti ben studiate come le pedane da cross provenienti da una Honda CRF 250, il serbatoio del carburante recuperato in qualche mercatino e l'insolito radiatore dell'olio.
Il bianco di sovrastrutture e cerchi si abbina benissimo all'azzurro cielo del telaio.


martedì 19 febbraio 2019

BSB: Blast Show Boardtracker

buell blast boardtracker

buell blast boardtracker

buell blast boardtracker

buell blast boardtracker


Quando ho letto che questa moto è stata comprata usata negli States per appena 800 Dollari ho avuto un sussulto. E' vero che non conoscevo lo stato del mezzo, ma il motore era intatto. E parliamo sempre di un'unità Harley-Davidson (….anche se prodotta con il marchio Buell....), attorno alla quale è stato costruito tutto il resto. 


Come si può notare dall'ultima foto, il telaio è stato costruito su misura ed è di tipo rigido, con il forcellone infulcrato nel motore. La trave superiore del telaio ospita l'olio motore e sopra vi è stato apposto il serbatoio del carburante.

 

buell blast boardtracker frame


Visivamente sembra un tutt'uno. Nella costruzione del telaio si è optato per una geometria di sterzo abbastanza  “aperta” con un angolo di 35 gradi e l'adozione di una coppia di cerchi da 21 pollici dotati di quaranta raggi. Questa soluzione ciclistica è imposta dalla necessità di avere una moto rispondente quanto più possibile ai dettami del board-track, dove era fondamentale la stabilità a scapito della maneggevolezza. 


La forcella è di tipo “springer”. Soluzione abbastanza singolare è l'adozione di una coppia di dischi freno di piccolo diametro sulla forcella (abbinati ad un altro uguale sulla ruota posteriore). L'impianto elettrico è stato costruito praticamente da zero ed è contenuto all'interno di una scatola di alluminio posta sotto la sella, mentre la batteria (alta scelta assai strana) è stata posizionata sotto al telaio, quasi a contatto con l'asfalto. 


Come detto il motore è rimasto di serie eccetto il corto scarico e la bellissima mimetizzazione del corpo farfallato dell'iniezione elettronica, che ora sembra un vecchio carburatore. La moto è così ben curata che si fatica a trovare qualche dettaglio fuori posto.


La solita, ultima, considerazione: ma perchè Harley-Davidson non mette nuovamente in produzione questo bel “mono” con marchio Buell ????


martedì 8 gennaio 2019

BBB: Buell Blast Boardtrack

buell blast boardtrack

buell blast boardtrack

buell blast boardtrack


Ritorno alle origini del motociclismo statunitense per questo “mono” Buell, che non lascia dubbi sulle intenzioni del suo autore.


Spesso quando si vedono delle moto elaborate può risultare difficile comprendere quale sia la strada intrapresa da chi l'ha costruita e le sue reali intenzioni.
Non in questo caso: si tratta di una vera moto da board-track costruita seguendo gli schemi tipici dell'epoca ed evitando di mettere mani al motore, l'unico componente di serie rispetto al modello originale.

Il telaio è stato costruito partendo da quello originale, del quale è stata tenuta solo la parte anteriore, alla quale sono stati saldati gli altri tubi che compongono la struttura. Ovviamente una vera moto da board-track deve avere i cerchi da 21 pollici, una posizione di guida quanto più sdraiata possibile ed, in generale, il minimo indispensabile per poter circolare. Ecco allora che l'impianto elettrico è stato semplificato, al serbatoio del carburante è stata data una forma stretta e squadrata in modo da poter montare anche un comando a mano del cambio (e relativa frizione a pedale), il corto ed alto scarico un vero e proprio “must”,  la grossa corona posteriore con la tradizionale trasmissione finale a cinghia in bella evidenza per esaltarne l'aspetto vintage. 

Poche le concessioni alla modernità: forcella tradizionale, freni a disco ed alimentazione originale ad iniezione elettronica celata dal grosso filtro dell'aria.  


mercoledì 2 gennaio 2019

Buell o "Bucati" ?????

buell s1 sport 999

buell s1 sport 999

buell s1 sport 999

buell s1 sport 999


La Ducati 999 non è stata tra i modelli sportivi più apprezzati in assoluto sia a livello estetico che in termini di guidabilità. Ma qualcuno deve averla pensata diversamente.....


…..tanto è vero che ha deciso di utilizzare parti di una 999 da montare sulla Buell S1 del 1996 appena uscita da un brutto incidente. L'aspetto più evidente del lavoro è dato dalla parte posteriore del telaio e dal codone prelevati da una Ducati 999 ed adattati non senza qualche difficoltà, visto che si è dovuto mettere mano all'unità originale della S1 (verniciato in rosso Ducati) creando opportune staffe di attacco saldate, rivedendo il posizionamento dell'impianto elettrico e, soprattutto, dovendo costruire un nuovo serbatoio dell'olio interamente in alluminio posizionato sotto al codone.

Nonostante i grossi interventi nella parte posteriore, si è riusciti a lasciare la batteria dove era posizionata in origine. Al posto del forcellone originale se ne è montato uno proveniente da una Buell X1, al quale è stata abbinata una trasmissione finale a catena. Anche la forcella Showa è di una X1. Il lavoro, tuttavia, non si è fermato qui. E' stata creata una staffa in modo da variare il posizionamento dell'ammortizzatore posteriore che ora non è sotto al telaio e parallelo a terra, ma leggermente più basso nella parte anteriore.

I cerchi sono stati progettati da una azienda canadese (Trillion Industries) ed hanno uno specifico disegno, mentre i freni sono Brembo GP anteriormente (posteriormente sono rimasti di serie). Il serbatoio del carburante è di una Buell S1 White Lightning.

Per rendere più sportiva questa S1 era indispensabile intervenire sul motore. La cilindrata è stata portata a 1474 cc, tramite cilindri in alluminio con trattamento in nikasil e pistoni forgiati che elevano il rapporto di compressione a 10,5:1. Per mantenere un elevato livello di affidabilità, è stato necessario bilanciare l'albero motore. Sono state lavorate le teste e montate valvole dal diametro maggiore, unitamente a cammes performanti della Crane ed aste regolabili. Con queste modifiche al motore è stato necessario montare un carburatore Mikuni HSR48 (!!!!!!!!!) con collettore S&S e scarico racing Buell. La moto così configurata ha la potenza di 105 cv rilevati al banco. Una vera bestia!


venerdì 21 dicembre 2018

Buell quando torni ?????










Si avvicina il Natale e proviamo a scrivere la famosa lettera nella speranza che qualcuno ascolti.....


Caro Babbo Natale, anche questa volta ti disturbo con qualcosa di assurdo. Ma lo debbo fare, ragion per cui ti chiedo scusa anticipatamente. Per favore convinci i vertici Harley-Davidson a rimettere in produzione moto con il marchio Buell. Non è così difficile. Certo, si tratta di rinunciare ad alcune prerogative tecniche caratterizzanti il marchio, ma chi nella sua vita non è sceso a compromessi almeno una volta ????? 

Sai, moto del genere mancano nel panorama motociclistico e non sarebbe cosa più facile a Milwaukee la produzione di moto innovative con questo marchio. Cosa c'entrano i modelli Street 750 con la filosofia HD ????? E le nuove moto presentate che vedranno la luce entro il 2020 ???? Ne vogliamo parlare ???? Mi rendo conto che ti limiti a portare regali e questo, forse, esula dal tuo compito, ma per favore provaci. Io te lo chiedo comunque. E provo anche a stuzzicarti. 

Pensa se venisse messa nuovamente in produzione la Buell Blast. In questo periodo in cui i monocilindrici non troppo evoluti sembrano poter dire la loro sul mercato, una moto del genere potrebbe fare faville: robusta, grezza e......Buell.  

Ed una sportiva Buell con il motore della Street 750 ???? Per non parlare, poi, di un “must”: motore Sportster su ciclistica “svelta”, come negli anni novanta. Ti solletica quanto ti ho detto ???? Pensa pure a quante Buell customizzate nascerebbero. Guarda solo alcune di quelle pubblicate su questo blog. Per favore non cestinare la lettera dopo la lettura delle prime due righe. Aspetta la fine e vedi. Io, comunque, attendo questo piccolo regalo.

D'altronde non penso che il viaggio a Milwaukee sia proibitivo.....

martedì 18 dicembre 2018

Blastard!!!!

blastard buell blast flat track

blastard buell blast flat track

blastard buell blast flat track

blastard buell blast flat track

blastard buell blast flat track


Non è un semplice “mono” da flat-track ma qualcosa di più: una Buell Blast trasformata a dovere.


Questo è un altro esempio di come la Buell Blast sia una moto che dovrebbe essere in produzione ora poichè farebbe la felicità di molti customizer.
Chi l'ha pensata e trasformata, ha avuto vita facile nel creare una moto che si rifacesse a quelle da flat-track degli anni sessanta/settanta seppur, in questo caso, l'intervento sul telaio di serie è stato importante.

La parte posteriore è stata tagliata e vi si è lavorato per accogliere un forcellone più lungo che permettesse di montare anche un cerchio con pneumatico più largo dell'originale. Anteriormente, invece, è stato rinforzato nella zona di attacco del motore e lavorato nella parte superiore per accogliere un diverso serbatoio del carburante. 

Il motore, che di serie ha poco più di 30 cv, ha raggiunto la ragguardevole potenza di circa 60 cv attraverso l'adozione di una testata del bicilindrico Buell da 1000 cc con valvole più grandi. E' stato montato un carburatore Kehin-FCR ed uno scarico libero. Incredibilmente, la cilindrata è rimasta di serie, così come la forcella (rivisitata solo internamente).

I cerchi sono da 19 pollici, come si addice alle moto da flat-track, mentre la tradizionale trasmissione finale a cinghia dentata è stata sostituita da una catena che lavora su una corona di grande diametro per avere molto spunto. 

La zona del cannotto di sterzo è stata accuratamente studiata in modo da avere una linea più pulita possibile, posizionando accuratamente i vari cavi e montando solo un piccolo contagiri. Come si conviene ad una vera moto da flat-track, il freno anteriore è stato eliminato, mentre poteriormente vi è solo un piccolo disco sul quale lavora un pinza freno a singolo pistoncino.
Il telaio bianco e le sovrastrutture (create in casa) arancioni sono il giusto tocco per l'aspetto vintage di questa Blastard, che vorremmo prodotta in serie.

E qui si apre una piccola e polemica parentesi.

Ultimamente il flat-track è diventato un vero e proprio  “must”.  Sembra che improvvisamente tutti si siano ricordati che esista questo sport ed esistano moto concepite per esso. Di conseguenza assistiamo ad una miriade di elaborazioni ma, soprattutto, di motociclette di serie di dubbia qualità, provenienti da non si sa quale costruttore che, spesso nasconde solo la classica “cinesata”, cioè il giocattolo poco costoso dalla durata ancor minore. 
Non è il caso che aziende importanti come Harley-Davidson (...che ha la possibilità di produrre velocemente una moto come la Blast, oltretutto con il marchio Buell....) scendano in campo con mezzi di valore ??????