Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

Visualizzazione post con etichetta Supertrapp. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Supertrapp. Mostra tutti i post

martedì 15 ottobre 2019

Sogno cafe racer

sportster evolution 1100 xlcr style

sportster evolution 1100 xlcr style


Comprare un XLCR 1000 in ottimo stato (ammesso di trovarne qualcuno) può risultare un sogno per molti umani.....


…...e dato che Harley-Davidson ancora non lo rimette in produzione, può essere un'ottima idea costruirsene una replica in casa utilizzando come base un moderno e più affidabile motore Evolution. Il difficile è trovare il serbatoio che rispecchi le forme originali (XLCR Evolution kit), per il resto non vi sono grossi problemi.


Si parte da uno Sportster 1100 (cilindrata insolita) del 1987 con cambio a quattro rapporti e trasmissione finale a catena, che ha beneficiato a livello motoristico solo di uno scarico Supertrapp due-in-uno e di un filtro dell'aria in carbonio (...ma cosa c'entra su questa moto???)  “S&S style”. 


La ciclistica, come il motore, non ha visto interventi radicali ma solo miglioramenti: forcella con steli da 39mm all'interno dei quali si è lavorato sulle molle, ammortizzatori posteriori Progressive ed una coppia di cerchi in alluminio da 18 pollici completano l'opera. 


Vale la pena investire non troppo denaro per costruirsi la moto dei propri sogni anche se in versione “replica” ?????


martedì 23 luglio 2019

Desert Racer: è tempo di correre verso l'estate!!!!!!

the frijole 883 desert sportster

the frijole 883 desert sportster

the frijole 883 desert sportster

the frijole 883 desert sportster

the frijole 883 desert sportster


the frijole 883 desert sportster


Non capita tutti i giorni di voler partecipare ad una competizione così dura nel deserto con uno Sportster. Solitamente la scelta cade su qualche  “mono” o su un motore bicilindrico di ultima generazione assai più leggero e potente. Paradossalmente, proprio la difficoltà della competizione ha permesso di costruire una moto parecchio valida sotto molteplici aspetti. 


Come avviene nella maggior parte di situazioni simili, ovvero di moto che debbono essere utilizzate nel deserto o correre sulla terra battuta, la scelta è caduta su uno Sportster con telaio pre-2004 (più leggero e stretto delle successive versioni) che, sebbene elaborato tenendo a mente modelli come la Honda XR400 e la Yamaha XT500, ha mantenuto la sua identità (il serbatoio del carburante è quello originale senza alcuna modifica).  


Su una moto che deve affrontare il deserto, di fondamentale importanza sono le sospensioni. Ecco la forcella di una Honda CRF250, opportunamente rinforzata per sopportare il maggior peso dello Sportster (215 kg), che lavora su cerchio da 21 pollici con pinza Tokico a quattro pistoncini. Posteriormente sono stati montati una coppia ammortizzatori Elka Stage-5 da diciassette pollici aumentando, così, l’altezza dello Sportster. 


Il motore su un’elaborazione di questo tipo è l’aspetto meno importante, poiché l’affidabilità dello stesso è l’aspetto più importante. Per cui niente diavolerie: un paio di alberi a cammes non particolarmente spinti, un carburatore Mikuni HSR ed uno scarico due-in-uno, alto ma molto vicino al motore, con piccolo terminale Supertrapp sono sufficienti. Ovviamente ci sono tutta una serie di componenti e parti assolutamente indispensabili per questo tipo di moto come il paramotore, la trasmissione finale a catena e la strumentazione specifica. 



E’ tanto difficile per la Harley-Davidson replicare una moto simile ????


giovedì 6 giugno 2019

Thunder Sportster!!!!

thunder sportster by hd speed shop firenze

thunder sportster by hd speed shop firenze

thunder sportster by hd speed shop firenze

thunder sportster by hd speed shop firenze

thunder sportster by hd speed shop firenze

Precisiamo subito che la moto non è stata elaborata “in via ufficiale” dalla concessionaria, ma da un suo meccanico che dopo qualche tempo ha deciso di venderla. 


Eppure l'influenza di Carlo Talamo e delle moto concepite alla Numero Uno è notevole: pochissimi stravolgimenti alla linea, ma interventi mirati su ciclistica e motore (abbinati ad un sobria verniciatura) in modo da esaltarne la guidabilità. 


Quando Fabrizio di Livorno mi ha scritto mandando le foto, un brivido è corso lungo la schiena, riportando immediatamente i pensieri agli anni novanta.


La base di partenza è un 1200 R a carburatore del 2004. La ciclistica ha visto il montaggio di molle di tipo  “progressive” sulla forcella, una coppia di ammortizzatori posteriori dotati di serbatoio separato dell'olio provenienti dalla XR 1200 ed un ammortizzatore di sterzo montato lateralmente sul lato sinistro. Come si può ben immaginare, freni e cerchi sono originali.


Il motore è stato oggetto di una accurata elaborazione (in linea con la tendenza degli anni novanta all'interno della Numero Uno) mirante ad esaltarne le prestazioni senza comprometterne in alcun modo l'affidabilità.


All'unità Sportster 1200 originale sono stati abbinati alberi a cammes Andrews N3, carburatore Mikuni 42 con filtro dell'aria a cono della Screamin' Eagle (unico elemento dei giorni nostri), scarico Supertrapp per i modelli pre-2003 opportunamente adattato, centralina Dynatek.


Cupolino, soffietti forcella e qualche mano supplementare di nero completano l'opera di questo Sportster che emoziona tantissimo chi, come il sottoscritto, ha vissuto a piene mani gli anni della Numero Uno e di Carlo Talamo, potendo osservare sotto una lente privilegiata tutte le Harley-Davidson (….eppoi le Triumph della Numero Tre.....) elaborate. 


Fabrizio mi dice che ha comprato la moto già così elaborata. Non resta che fargli i migliori elogi per la scelta!!!!


martedì 6 novembre 2018

Double team!!!!

sportster 1200 s street tracker by momiaged speed

sportster 1200 s street tracker by momiaged speed

sportster 1200 s street tracker by momiaged speed

sportster 1200 s street tracker by momiaged speed


Se volete realizzare un bellissimo street-tracker su base Sportster uno dei modelli più indicati è il 1200S (meglio a quattro candele).


Quando apparve sul mercato, a metà degli anni novanta, il 1200S rappresentò il modello in grado di solleticare il palato degli harleysti dalla manetta pesante. Gli interventi riguardarono ammortizzatori posteriori, forcella rivisitata, ritocchi estetici ed un motore accordato per offrire il meglio tra i 2500 ed i 4000 giri. Poi venne prodotta la versione con testata a doppia candela, ma non restò in produzione molto.

Per elaborare questo Sportster non si è dovuto ricorrere a chi sa quale stratagemma, ma solo seguire la strada tracciata da molti, con una variante a livello ciclistico, un solo cerchio da 19 pollici montato posteriormente (solitamente chi usa la moto sugli ovali in terra battuta monta anche il cerchio anteriore da 19 pollici). 

Il motore ha visto l'adozione di testate Buell, carburatore Mikuni da 42mm a valvola piatta con filtro dell'aria S&S, doppio scarico alto Supertrapp, accensione Twin Tec.
La ciclistica, invece, a parte un paio di ammortizzatori posteriori Ohlins ed una rivisitazione della parte interna della forcella, non ha subito alcun intervento. 

Una street-tracker che si rispetti deve avere nella leggerezza uno dei punti cardini, specialmente se la si vuole utilizzare anche sul qualche ovale per divertirsi a derapare. Logico, quindi, far ricorso ad una struttura in vetroresina composta da serbatoio (8 litri) e codone ed è stato segato il telaio nella parte posteriore per avere un aspetto racing. Come ribadito più volte è una pratica che andrebbe evitata per una serie di motivi (tra cui quelli legali), ma qui siamo in Giappone......



mercoledì 29 agosto 2018

Icon Roach


icon roach sportster evolution postatomico

icon roach sportster evolution postatomico

icon roach sportster evolution postatomico

icon roach sportster evolution postatomico

icon roach sportster evolution postatomico

Quando l'uomo avrà quasi terminato la sua opera di distruzione resterà molto poco. Ma sarà tardi.....


Scarseggeranno le materie prime e le poche città rimaste avranno perso la loro identità, depredate di tutto il possibile. Pochi insediamenti urbani intorno a quelli che erano centri popolati da abitanti ed, in diversi casi, da una miriade di turisti.
Le strade, già dissestate a causa della grave crisi finanziaria mondiale, diventeranno quasi impraticabili e molti mezzi dovranno essere parecchio rimaneggiati per adattarsi alla nuova situazione, dato che sarà praticamente impossibile comprarne di nuovi. 

I ragazzi di Icon 1000, per non farsi trovare impreparati all'imminente fine del mondo, hanno escogitato questo Sportster in grado di solcare senza problemi ogni tipo di strada, mimetizzandosi nel degradato contesto urbano. Partendo da uno dei primi esemplari con motore Evolution, un 883 del 1986 con cambio a quattro rapporti e trasmissione finale a catena, sono stati effettuati tutta una serie di accorgimenti fondamentali per adattare lo Sportster alle nuove condizioni. 

Le sovrastrutture sono state ridotte al minimo eliminando il parafango anteriore e sostituendo quello posteriore con un codino da flat-track sul quale è stata approntata una sorta di sella che definire tale è quasi una esagerazione. Anche faro anteriore è finito nel cesto della spazzatura ed al suo posto è stato montato un faro PIAA, che offre notevole profondità, su un rullo con gancio traino (….nella nuova era di non di rado molti mezzi debbono essere trainati nei modi più ingegnosi.....)

La verniciatura (…..se così si può chiamare...) ha i toni della guerriglia urbana resi ancor più evidenti da un paio di pneumatici da flat-track Maxxis DTR-1 montati su cerchi in lega da 19 pollici che lavorano in abbinamento a molle forcella ed ammortizzatori della Progressive Suspension.

Per muoversi velocemente nelle città distrutte ed evitare di essere preda di disperati occorre avere motori potenti ma estremamente longevi.

Pistoni forgiati che portano la cilindrata a 1200, filtro dell'aria aperto ed un paio di scarichi Supertrapp alti diventano fondamentali per spremere qualche cavallo in più dal vecchio Sportster senza comprometterne l'affidabilità.

Pronti per affrontare la nuova era di decadenza!

martedì 3 luglio 2018

El Cochino!!!!

sportster bobber old school el cochino

sportster bobber old school el cochino

sportster bobber old school el cochino

sportster bobber old school el cochino

sportster bobber old school el cochino

sportster bobber old school el cochino

sportster bobber old school el cochino


Le mani dell'uomo plasmano forme e metallo creando una perfetta armonia in questo Sportster dal sapore antico.


Tra le varie scuole di pensiero all'interno del mondo custom, l'old school è una delle più affascinanti, ma anche la più difficile da interpretare e realizzare.
La costruzione di questo bobber sulla base di uno Sportster 883 del 1987 ha richiesto molto tempo dal momento che, tranne motore e telaio, le uniche parti rimaste originali seppur elaborate, il resto è stato costruito su misura o proveniente da qualche altra moto.

Partiamo proprio dal motore dello Sportster, che è rimasto praticamente di serie salvo un carburatore S&S Super E, dotato di un filtro dell'aria ricavato dal clacson di una Lambretta (!!!!!!!!!!!) ed uno scarico due-in-uno con terminale Supertrapp.

Il telaio, come di consueto il molte elaborazioni di questo tipo, è stato lavorato unicamente nella parte posteriore attraverso l'eliminazione dei supporti parafango e lo spostamento del punto di ancoraggio degli ammortizzatori sul forcellone. 

La forcella è tipo Springer che lavora su un cerchio Akront da 16 pollici provvisto di freno a tamburo. Anche posteriormente troviamo un cerchio Akront da 16 pollici ma il freno, in questo caso, è della ISR, azienda nota (soprattutto negli anni novanta) che fornisce un kit in cui la pinza agisce sulla corona della catena e non sull'apposito disco di un impianto frenante di tipo tradizionale.

Codone, serbatoio del carburante e piccolo parabrezza anteriore, sono il frutto di ore ed ore passate battendo il ferro e sagomandolo. Discorso analogo si deve fare per la bellissima sella in pelle dotata di cuciture. 

Trovare un difetto nel “Cochino” è quasi impossibile. Forse si può criticare solo il posizionamento della bobina sotto al supporto della batteria, ma si tratta di poca cosa. Tutto è armonizzato alla perfezione!!!! Sicuramente uno dei migliori (se non il migliore) bobber “old school” su base Sportster che abbiamo visto.

giovedì 2 novembre 2017

Harley-Davidson XR 1000 flat-track

harley davidson xr 1000 flat track side right

harley davidson xr 1000 flat track side right

harley davidson xr 1000 flat track engine

Ritorno alle origini per questo XR 1000 che viene restaurato e migliorato attraverso un lavoro certosino.


Decidere di mettere le mani su una vecchia moto può essere non solo un'impresa, ma anche una grossa responsabilità, specialmente se di modelli ne sono stati prodotti appena 1800. In passato era stata presentata una XR 1000 rivisitata in chiave street-tracker, che aveva molti spunti interessanti.

Questa XR 1000 da flat-track la possiamo considerare come una sorta di evoluzione. E' stato curato molto l'aspetto che, contrariamente al tipo di moto, non è più rude ma aggraziato. 
Vi è abbondanza di parti lucidate e cromate, nonché un ampio utilizzo di alluminio billet per numerose componenti come cerchi, forcellone e freni. Una verniciatura a più strati. Un serbatoio Storz in alluminio.  Il tutto abbinato alla ricerca delle prestazioni, dato che è stata sostituita la forcella originale con una più performante sempre della Storz, sono stati montati freni flottanti con pinza a doppio pistone della Performance Machine ed un paio di scarichi Supertrapp della stessa forma degli originali.

Questa XR 1000 è stata completamente rivisitata e migliorata in ogni sua parte. Si tratta di un tipo di intervento migliorativo che, tuttavia, travalica i confini della originalità che si dovrebbe mantenere su questa moto quando si interviene.


venerdì 20 ottobre 2017

XR 750 TT Road Racer Replica

xr 750 tt road racer replica side right

xr 750 tt road racer replica side left

xr 750 tt road racer replica cockpit

xr 750 tt road racer replica supertrapp mufflers


xr 750 tt road racer replica engine

Una replica della moto con cui fece diverse corse sui circuiti asfaltati il campione Jay Springsteen.


Questa XR 750 in versione TT l'abbiamo scovata per sbaglio in vendita nel web e ci ha subito colpito, pur non capendo se fosse una moto totalmente originale oppure una delle tante  “repliche” di famose moto da corsa. Ma la questione non era rilevante dato che, osservandola bene, era comunque ben costruita e fedele al modello originale. Poi abbiamo scoperto che, effettivamente, era stata assemblata attraverso parti acquistate o fatte in casa. Non era, quindi, stata prodotta totalmente dalla Harley-Davidson.  
Il motore è quello della XR 750 acquistato già montato. Questa XR 750 sembra che sia stata utilizzata dallo stesso Springsteen in diverse gare per moto d'epoca. 

Messa all'asta, ha avuto una base di partenza di 45.000 dollari, pari a circa 38.000 Euro.




giovedì 19 ottobre 2017

XR 750 "Mert Lawwill" - 1972

xr 750 mert lawwill 1972 side right

xr 750 mert lawwill 1972 side left

xr 750 mert lawwill 1972 engine

xr 750 mert lawwill 1972 front end

xr 750 mert lawwill 1972 front end

Una XR 750 molto particolare, in quanto monta un telaio che si ritiene fosse quello del celebre campione di flat-track degli anni '70, celebrato nel film di Steve McQueen “On any Sunday”.


Da poco abbiamo raccontato la storia della XR 750: un modello creato dalla Harley-Davidson appositamente per le corse.  Dopo la prima versione del 1970 con motore in ghisa e carburatore singolo, ne venne creata nel 1972 un'altra (quella di maggior diffusione) dotata di motore in alluminio e doppio carburatore sul lato destro, soprannominata “Alloy XR”.

La XR 750 che presentiamo è una di quelle con motore in alluminio, sulla quale il restauro è stato ridotto al minimo, dato che la moto era in ottime condizioni. Gli interventi hanno riguardato principalmente le sovrastrutture, usando decals e vernici originali.

Per il resto, a parte il telaio in tubi del celebre campione, non vi sono interventi di rilievo, dato che monta forcella Ceriani e doppio carburatore Mikuni. Forse l'unica difformità rispetto alla moto dell'epoca è nella scelta di utilizzare un doppio scarico alto Supertrapp.

Non si conosce il prezzo di questa XR 750, ma è ragionevole presumere che sia molto alto. Azzardiamo una cifra: superiore ai 50.000 Euro.    


mercoledì 16 agosto 2017

"Notone"

notone sportster old cafe racer grey by red max  side right

notone sportster old cafe racer grey by red max  side left

notone sportster old cafe racer grey by red max  engine

notone sportster old cafe racer grey by red max  seat

notone sportster old cafe racer grey by red max  tank


Richiama da vicino le Norton che tanto imperversarono lungo le strade di Londra negli anni che furono, ma si tratta di un'altra ottima cafe-racer su base Sportster.


Come accade in questi ultimi tempi, si vedono concetti e stili di moto ampiamente estremizzati e spesso rimaneggiati al punto tale da far rimanere confusi. Le stesse cafe-racer sono state oggetto di numerosi interventi tali da perderne, in alcuni casi, l'originaria radice. 

“Notone”, invece, è una moto che riporta senza alcun minimo tentennamento a quelli che sono i canoni caratteristici delle cafe-racer: manubri bassi in modo da avere una posizione distesa, lungo serbatoio, pedane arretrate e coda corta con sella singola (….al massimo il secondo posto può essere di fortuna....). A livello tecnico, invece, il concetto viene adeguato ai tempi odierni, laddove le cafe-racer non presuppongono una estremizzazione tecnica. 

Il motore della 883R del 2003 viene dotato di scarico Supertrapp due-in-uno e filtro dell'aria aperto, interventi minimi per liberarne al meglio la potenza a disposizione. 
Discorso analogo per la ciclistica, che vede il montaggio di pedane arretrate costruite in casa in alluminio ricavato dal pieno e due semi-manubri  “slip-on”. Gli ammortizzatori  rimangono strettamente di serie, salvo l'utilizzo di olio più denso all'interno della forcella originale.
Le sovrastrutture fanno parte di un kit realizzato appositamente dalla stessa “crew” di Red Max Speed Shop e sono composte da serbatoio e codone in vetroresina con faro integrato, abbinati ad un parafango anteriore in alluminio. Un tappo del serbatoio tipo “Monza” ed un diverso fanale anteriore sono la parte finale del lavoro.
La verniciatura, ovviamente, è grigia con i classici filetti neri e rossi su serbatoio e codone.

Inutile sottolineare che se “Notone” è su questo blog perchè ha degli spunti interessanti. In particolare è l'idea di avere realizzare una cafe racer con molto poco, anche se non mi piace assolutamente il fatto che si debba tagliare posteriormente il telaio per ospitare questo kit. 


UP: serbatoio
DOWN: telaio segato posteriormente


mercoledì 26 aprile 2017

Blondes more have a fun!!!!!

sportster all black on freeway magazine italia n 18 del 1995 pag 1

sportster all black on freeway magazine italia n 18 del 1995 pag 2

sportster all black on freeway magazine italia n 18 del 1995 pag 3

sportster all black on freeway magazine italia n 18 del 1995 pag 4

Prima che la Harley-Davidson mettesse in produzione la Iron 883, il nero sugli Sportster era quasi un'eresia, ma ogni tanto qualcuno si cimentava nella difficile operazione di far sembrare la “piccola” di Milwakee più scura della notte.

 

Rovistando tra le vecchie riviste, abbiamo trovato questo Sportster e ci è preso un tonfo al cuore. La moto è apparsa sulla rivista Freeway n.18 del 1995, riportandoci indietro a quel tempo e, come una sorta di  flashback istantaneo, gli anni novanta sono davanti ai nostri occhi alla velocità di un dragster e con il rombo di uno scarico Supertrapp.

Le preparazioni degli Sportster avevano connotati ben precisi e per lo più andavano nella direzione di un chopper a telaio rigido o di un custom con molte cromature, vernici appariscenti e motori elaborati.

Questa 883 è un palese oltraggio a quel periodo e per questo ci ha attirato. A parte il grosso lavoro per rendere nere le parti e la classica elaborazione del motore con cilindrata portata a 1200 tramite pistoni Wiseco forgiati, carburatore S&S e scarico Supertrapp, non si è in presenza di una moto che strabilia. Però riguardandola oggi, con lo spirito del tempo, fa venire qualche lacrimuccia.

Così come l'articolo scritto dal buon Luca Mattioli, dal quale traspare il fervore di quegli anni, magici per molti versi.


UP: motore nero
DOWN: filtro dell'aria