Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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venerdì 22 giugno 2018

Festa dello Sportster!!!!

sporty meeting 2018 poster

Anche quest'anno si ripete il tradizionale appuntamento con il raduno dedicato agli Sportster il 23 giugno.


Sportster di tutti i tipi. Infatti è allestito un vero e proprio contest con diversi premi finali.
Per problemi lavorativi anche quest'anno non riuscirò ad andare complice anche la lontananza, auspicando che in futuro venga organizzato questo raduno in Centro-Italia, magari nelle regioni Marche, Umbria o Toscana. 

Comunque, tralasciando problemi legati ad aspetti logistici, invito caldamente chiunque ad andare, stante anche la grande simpatia dell'amico Paolo e l'atmosfera di pura passione che riesce a trasmettere.

Intanto godetevi il video ufficiale dell'edizione 2017.

Poi mi direte.....




giovedì 14 giugno 2018

.....comprare uno Sportster ?????

harley davidson forty eight 115 my 2018

harley davidson sportster 883 superlow 2018 yellow

harley davidson sportster 883 iron 2018

Siete indecisi su quale moto comprare e piace l'idea di avere uno Sportster ???? Bene!!!! Continuate a leggere e vi dirò cosa è realmente questa moto!!!!


Harley-Davidson Sportster: una moto leggendaria prodotta ininterrottamente dal 1957 in una moltitudine di versioni e con differenti motorizzazioni. In Italia i risultati sono stati sempre notevoli, rappresentando lo  Sportster quasi il quaranta percento delle vendite della Harley-Davidson. 

Gioca a suo favore il prestigioso marchio, una linea praticamente immutata nel tempo e  piccoli aggiornamenti a livello tecnico, necessari per restare al passo con i tempi (…..e con le sempre più stringenti normative mondiali in tema di omologazioni....) e non farla diventare un “dinosauro” delle due ruote

Se pensiamo, infatti, che le prime 883 degli anni novanta non frenavano, curvavano a fatica e vibravano da impazzire, mentre quelle odierne sono docili e facili da condurre quasi quanto uno scooter, si ha la dimensione del lavoro svolto dalla Harley-Davidson. C'è inoltre da dire che, per la struttura del motore e del telaio è una moto assai semplice da customizzare.  

Parlando della tecnica, il motore raffreddato ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri non richiede la registrazione del gioco delle valvole, ha un rapporto di compressione molto basso. In pratica  La trasmissione finale a cinghia ha durata pressochè illimitata. Per contro, a livello prestazionale, il peso è elevato (oltre 250 kg a secco) e la potenza modesta (specialmente nella versione 883). L'iniezione elettronica, presente su tutti i modelli Sportster a partire dal 2007, rende il motore fluido e si può utilizzare l'acceleratore in maniera più disinvolta, senza andare incontro ai rifiuti tipi del vecchio carburatore Kehin a depressione

I modelli costruiti dal 2017 hanno beneficiato anche di nuove sospensioni e non occorre intervenirvi con altre unità più performanti.  Purtroppo c'è il problema dell'antifurto (ma riguarda tutte le Harley-Davidson in genere) che deteriora la batteria e la fa scaricare in breve tempo se la moto non viene utilizzata regolarmente. Per limitare il problema occorre comprare un mantenitore in carica. 

Nel momento in cui guida lo Sportster, bisogna in parte resettare i parametri di giudizio. Seppur rientri tra le Harley-Davidson  “meno americane”, lo Sportster va valutato principalmente con riferimento al piacere di guida. I giudizi riguardanti le prestazioni, anche se interessanti per farsi un'idea della moto, lasciano il tempo che trovano. 

Le dirette concorrenti sono poche. Spesso è capitato di vedere il confronto con altre moto cosiddette “classiche”, ma gli unici modelli attualmente in commercio con i quali è possibile fare un paragone calzante sono: Triumph Bonneville e Moto Guzzi V7/V9. Le uniche moto che, per concezione, struttura del motore e storia, si avvicinano allo Sportster. Altre moto come, ad esempio, la Ducati Scrambler o la BMW NineT, hanno prerogative differenti, per non parlare poi delle giapponesi come le Yamaha XSR, vere e proprie sportive moderne travestite retrò.  

Comprare uno Sportster, inoltre, equivale a mettere da parte del denaro: le quotazioni dell'usato rimangono alte e la moto è parecchio richiesta.
Andiamo però, ad elencare pregi e difetti dello Sporster.

PREGI:
-semplicità costruttiva
-manutenzione facile
-prezzo di acquisto nella media
-reperibilità ricambi
-alta quotazione dell'usato
-facilità di elaborazione
-longevità del motore
-appeal legato al marchio
-trasmissione finale
-erogazione del motore docile e progressiva
-consumi nella media
-qualità costruttiva elevata
-cura dei dettagli
-piacere di guida

DIFETTI:
-peso un poco elevato
-frenata migliorabile
-risposta secca delle sospensioni con il fondo stradale non perfetto
-calore emanato l'estate
-prestazioni del motore modeste (cilindrata 883)
-cambio duro

Se dopo aver letto queste considerazioni vi siete convinti che vale la pena di valutare lo Sportster come moto da portare a casa, non vi rimane che un ultimo passo prima dell'acquisto: recarvi dal concessionario più vicino e provarlo nelle due motorizzazioni 883 e 1200.
Poi mi direte.......


lunedì 7 maggio 2018

The Punisher!

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

Come fare a creare un vero e proprio “mostro” ???? La risposta è alquanto semplice: basta prendere un motore Sportster Evolution elaborato all'inverosimile ed inserirlo in un telaio Mule!!!!!


Quando ci si imbatte in trasformazioni su base Sportster raramente, per non dire quasi mai, capita di vedere motori elaborati pesantemente. Spesso gli unici interventi sono praticamente quelli di routine, con la sostituzione di scarico e filtro dell'aria. Il motivo è sia economico, dato che i costi crescono all'inverosimile, sia tecnico, dal momento che si corre il serio rischio di avere rotture se l'elaborazione non è effettuata in maniera certosina. 

Ogni tanto qualcuno decide di affrontare questa sfida assai impegnativa.

The Punisher (il nome è preso dall'anti-eroe della Marvel...) è il risultato della chiara volontà di creare uno Sportster spinto all'inverosimile e con un look in grado di richiamare le XR 750 da flat-track degli anni '70. Il motore ha raggiunto la soglia dei 1660 cc con circa 130 cv a 7500 giri alla ruota (!!!!!!!!) e mette soggezione fin dall'avvio. 

Il progetto, ovviamente, non è stato semplice e ci sono voluti diversi anni per portarlo a termine, anche perchè il difficile non era solo ottenere cavalli, ma evitare che il motore si rompesse immediatamente. Infatti si è dovuto studiare attentamente il modo per ottenere corretta lubrificazione di tutte le parti interne.

Si è partiti da un basamento S&S, sul quale sono stati aggiunti cilindri Axtell, teste Baisley a quattro candele ed una coppia di carburatori Kehin modificati, scelta indispensabile per avere il look XR750.
Il motore così elaborato è stato alloggiato in un telaio C&J appositamente progettato e differente dal Mule standard. Infatti si sono dovuti apportare degli aggiustamenti che hanno riguardato la parte posteriore (ora più alta e rinforzata). La forcella è da 45mm e proviene da una Honda CBR900, mentre gli ammortizzatori posteriori sono della Ohlins. Cerchi da 19 pollici della A&A Racing con freni Brembo e forcellone della C&J completano l'opera.

Inutile dire che il progetto ha subito costanti e continui aggiornamenti, motivo per il quale ha richiesto così tanto tempo per la sua realizzazione.

Sembra superfluo sottolineare che The Punisher è tra le realizzazioni che piacciono di più poiché ha richiesto un grosso lavoro di ingegneria nella progettazione del motore e del telaio, con ottimi risultati anche a livello estetico.





venerdì 13 aprile 2018

Evel Knievel: l'eco del mito arriva anche in Italia!

evel knievel sportster

evel knievel sportster

evel knievel sportster 1200 evolution tribute from deus

evel knievel sportster

evel knievel sportster

evel knievel sportster

evel knievel tribute adversiting from harley davidson italia 2016

evel knievel tribute adversiting from harley davidson avellino 2016

evel knievel tribute adversiting from harley davidson Bologna 2016

evel knievel tribute adversiting from harley davidson Padova 2016

evel knievel tribute adversiting from harley davidson jesi 2016

evel knievel tribute adversiting from harley davidson Firenze 2016

evel knievel tribute adversiting from harley davidson Varese 2016

evel knievel tribute motorcycle 750 street rod from hd jesi 2018

Negli anni ottanta, nel nostro paese, il suo nome è associato quasi totalmente ai giocattoli. Poi, nel 2016, in concomitanza con la presentazione del documentario “Being Evel”, in Italia i dealer ufficiali organizzano una serie di eventi.....


Forse è la prima volta che nel nostro paese, ed in forma ufficiale, la fama di Evel Knievel arriva in maniera dirompente. Qualche rivista si era occupata del personaggio, specialmente dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2007, ma si trattava di articoli e nulla di più. 

Come detto, quasi ogni dealer organizza un evento ed imposta la propria campagna di comunicazione (peraltro efficace) sul connubio Evel Knievel, Harley-Davidson. Il celebre stuntman, benchè abbia adoperato diverse moto per i suoi spettacoli pirotecnici, è stato sempre legato allo Sportster, la moto più utilizzata. Nel tempo sono state presentate molte repliche più o meno fedeli agli Sportster originali utilizzati da Evel. In questo blog, tempo addietro abbiamo parlato dello Sportster 1200 costruito da Deus

Per la Battle of The Kings 2018, HD Jesi si è spinta oltre, presentando addirittura una Street-Rod 750 dedicata ad Evel Knievel. Una moto con carrozzeria in alluminio interamente realizzata a mano così come lo scarico alto sul lato destro ed il doppio cornetto di aspirazione.

Uno Sportster  “tribute to Evel Knievel” sostanzialmente deve rispettare i seguenti parametri: sospensioni sportive, codone da flat-track, assenza di parafango anteriore, largo manubrio, pneumatici tassellati, scarichi “drag pipes” o Supertrapp, motore un tantino elaborato e verniciatura “stars and stripes”.  

Lo Sportster così realizzato deve essere robusto ed eccentrico. 
E' ipotizzabile che quanto prima arriveranno altre realizzazioni a tema e, magari, si possa creare un altro filone custom.




martedì 20 marzo 2018

Ragazzo vai in guerra!!!!!

sportster warboy wl 750 style

sportster warboy wl 750 style

sportster warboy wl 750 style

sportster warboy wl 750 style


Come rendere il vostro Sportster un residuato bellico!


Una delle tematiche poco utilizzate nelle trasformazioni di Sportster, riguarda lo stile militare delle famose WLA 750.
In questo post cercheremo di capire come mai sono poche le persone che  adottano questo stile per trasformare il loro Sportster.

Partiamo da una considerazione fondamentale: costruire una replica della WLA 750 è assai difficile anche se non si vuole essere minuziosi nei dettagli.

Vediamo il perchè.....

Obbligatorio è modificare o sostituire il telaio originale con uno rigido o che abbia la parte posteriore molto bassa, quasi da sembrare un telaio di tipo “softail”.
Altra componente da sostituire è la forcella, con un'unità di tipo “springer” (con le molle a vista per intenderci...).

Si debbono montare parafanghi avvolgenti, un serbatoio grande con doppio tappo e strumento centrale e cerchi di identico diametro, possibilmente da sedici pollici, abbinati a pneumatici panciuti.  Queste parti sono solo il minimo indispensabile per far solo assomigliare lo Sportster al WL.  Per completare il lavoro ottimamente, occorrono una serie di ulteriori parti come fanali appositi, borse in cuoio, cavalletto posteriore, scarico due-in-uno old-style, filtro dell'aria e qualche altro dettaglio. Ovviamente si deve verniciare quasi tutto in verde oliva opaco e nero opaco.

A conti fatti è un lavoro enorme ed estremamente dispendioso, poichè va letteralmente smembrata una moto originale, della quale si conserva il motore e pochissime altre parti.
I costi, quindi, sono alti. E' vero che spesso quando si realizza una special il problema economico non viene tenuto spesso in considerazione, ma in questo caso incide e non di poco, anche se il motore può essere lasciato tranquillamente stock.
L'occasione di creare uno Sportster Warboy può essere rappresentata da una moto incidentata con numerose parti da sostituire. In questo caso potrebbe essere più che un'occasione, quasi un dovere..... 

  



venerdì 16 marzo 2018

XLCH Replica

sportster 883 evolution xlch replica blue and white

sportster 883 evolution xlch replica blue and white

sportster 883 evolution xlch replica blue and white

Pochi e sapienti tocchi per riportare indietro nel tempo uno Sportster 883 del 2003.


Quando, nel lontano 1958, venne messa in produzione la XLCH molti ragazzi dell'epoca ne furono felici. Era la moto sportiva americana tanto desiderata. Strutture minimaliste (comparve con questo modello il leggendario serbatoio peanut che equipaggia tutt'ora alcuni modelli Sportster), motore elaborato, in grado di spingere la moto ad oltre centocinquanta chilometri all'ora. Una moto che poi venne impiegata anche per le competizioni, rimanendo in catalogo fino al 1979.

Sebbene sia uno degli Sportster di maggior successo, forse a causa della scarsa reperibilità, nel vecchio continente non è mai stato oggetto di interesse.

Eppure ai ragazzi di Vintage Cycle Service, officina fiorentina specializzata in elaborazioni old-school, qualcuno ha pensato che la XLCH si poteva replicare bene con molto poco
.
Partendo da una 883 Hugger (il modello con sospensioni ribassate), hanno ottenuto una perfetta replica della XLCH. Il segreto ???? La semplicità

In primis sono state azzeccate verniciatura e grafica sul serbatoio. E questo vuol dire molto, perchè da lontano sembra una vera XLCH. E' stato aggiunto un parafango anteriore vintage e soffietti sulle forcelle. Sella singola, parafango posteriore profilato, scarico due-in-uno alto, manubrio a corna di bue e comandi retrò completano l'opera.
Come si nota il lavoro è stato ben congegnato e realizzato.

Customizzazioni come questa potrebbero rappresentare il futuro......


venerdì 2 marzo 2018

Novità per l'anno 2006

buell my 2006 xb12r  xb12s  xb9s

buell ulysses 2006

Novità per la gamma XB con l'arrivo della Ulysses. La Firebolt è disponibile solo con motore 1200.


Nel 2006 arriva la Ulysses (XB12X), moto nata per il turismo a medio raggio. Si connota per il telaio allargato e l'aumento della capienza per la benzina, il forcellone allungato, sospensioni Showa con maggior escursione, pneumatici Dunlop D616 appositamente creati, cupolino in plexiglass aggiuntivo a pressione, sella del passeggero ribaltabile, possibilità di montare in optional borse e baule dedicate. Viene utilizzato il motore da 1203 cc montato elasticamente sul telaio. Sebbene sia annoverata tra le maxienduro e si punti molto a livello commerciale su questo modello, in realtà le delusioni saranno molte e la moto non troverà una precisa collocazione.

Per il resto la gamma Buell resta sostanzialmente composta dalla serie XB (serbatoio del carburante incorporato nel telaio e quello dell'olio nel forcellone), in alcune varianti di motore, telaio ed allestimenti in modo da creare diverse combinazioni, come se fosse un vero e proprio “puzzle”.
La più sportiva, la Firebolt (XB12R), monta solo il motore da 1203 cc, abbinando ai cerchi color oro, carrozzeria nera, rossa o blu e telaio grafite.
Lo stesso motore equipaggia la Lightning, nelle versioni S (versione base) SS (telaio della Ulysses con geometrie differenti per favorirne la stabilità). Queste sono le sigle per distinguerle.

Compare poi la XB9SX City X, creata per favorirne l'utilizzo cittadino, che si differenzia dagli altri modelli solo per alcuni aspetti, che non ne alterano le caratteristiche sostanziali. 
Monta, infatti, la carrozzeria blu trasparente, un manubrio da supermotard con para-mani, griglia sui fanali, sospensioni ammorbidite, sella abitabile.
Il motore utilizzato è quello da 984 cc, che si differenzia dall'unità di maggior cubatura per una minor corsa. 




giovedì 1 marzo 2018

Buell: è finita definitivamente ?????

buell xb12r my 2008

buell rr1000 my 1986

erik buell and buell x1

Era il 2009 quando la Harley-Davidson annunciava che non sarebbero state più prodotte le Buell......


…..almeno in forma ufficiale e con quel marchio. In questi nove anni e, purtroppo come spesso accade in questi casi, le Buell sono diventate veri e propri oggetti di culto. Certamente questo non è sufficiente a legittimare la messa in produzione di queste moto, ma possibile che a Milwaukee non ci abbiano pensato ???? Possibile che non abbia pensato a rimettere in produzione queste moto che ne rappresentano una sorta di “costola sportiva” ????

La Harley-Davidson, con la Street 750, ha immesso sul mercato una moto con contenuti tecnici innovativi e lontani dagli standard tradizionali, con l'intento di avvicinare altre persone al marchio di Milwaukee. Ci si chiede come mai non abbia utilizzato il marchio Buell, affiancandone una versione con il motore di derivazione Sportster. 

Fin dagli albori dei tempi la  clientela Harley-Davidson è sempre stata molto conservatrice, soprattutto in relazione a quei modelli dal piglio sportivo (vedasi la XLCR 1000) o dai contenuti tecnologici e stilistici che rompevano con la tradizione (vedasi le V-Rod).
La stessa XR 1200 quando è stata lanciata sul mercato non ha trovato i riscontri che ci si aspettava salvo, come è spesso accaduto in queste circostanze, diventare moto molto ricercata una volta cessata la produzione.

Molti possono obiettare che Indian, l'antagonista per eccellenza di Harley-Davidson ha in catalogo grossi bicilindrici raffreddati ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri, unitamente ai motori raffreddati a liquido di nuova concezione montati sulle Scout. C'è un problema di fondo. 
La casa di Springfield, a fronte di vicissitudini del marchio che ne hanno fatto cessare la produzione per numerosi anni, ha potuto costruire una nuova immagine basandola su motorizzazioni differenti tra loro ed improntando idonea comunicazione, dal momento che si trovava dinanzi ad un mercato vergine. A Milwaukee, invece, stante concetti produttivi radicalizzati, non è stato possibile fare ciò, se non a fronte di ingenti perdite. 

Parliamoci chiaro: i motori da 750 cc raffreddati a liquido sono stati finora un vero e proprio fallimento a livello commerciale

Ritorniamo al punto di partenza. Perchè non utilizzare il marchio Buell ????? Ovviamente andrebbe rimodulata tutta la comunicazione ed il marketing, improntandolo al marchio. Tanto per fare un esempio conosciuto da tutti, prendere spunto da quello che è il discorso Scrambler all'interno del marchio Ducati. Un brand nel brand che segue una strada precisa.


venerdì 23 febbraio 2018

Iron 1200 e Forty-Eight Special

forty eight special and iron 1200 my 2018

Harley-Davidson presenta due nuove versioni da 1200 cc della gamma Sportster che si vanno ad affiancare a quelle già in commercio.


Era lecito aspettarsi che, prima o poi, sarebbero state presentate altre versioni della gamma Sportster che fossero delle varianti rispetto ai modelli base, in attesa di veri e propri stravolgimenti. 
Ciò che invece ha colpito è che i modelli (almeno per il momento) avessero il motore da 1200 cc, anche se in un certo senso vi erano dei segnali che lasciavano presagire ciò.  

Proprio in questi giorni, all'interno di questo blog, mi ero soffermato sul fatto che, numeri di vendita alla mano, gli Sportster 1200 rappresentassero circa un quinto dell'immatricolato globale Harley-Davidson in Italia. Ma questo è solo il dato più evidente

Gli Sportster con cilindrata 1200 non solo rappresentano il ponte di passaggio verso le cilindrate maggiori ma, rispetto a quelli con motore da 883 cc, offrono una serie di vantaggi. Più margine di vendita rispetto agli Sportster con cilindrata inferiore, maggior potenza e coppia. Si deve anche considerare che i motori da 883 cc vengono mortificati maggiormente dalla normativa Euro 4, rispetto ai 1200. Il futuro, quindi, almeno finchè non verranno fatte delle rivoluzioni, sarà rappresentato dal motore 1200, anche se togliere dal mercato quello da 883 cc rappresenterebbe un grosso errore a livello di immagine, essendo da sempre lo Sportster legato principalmente a questa cilindrata.
Le due nuove versioni si caratterizzano essenzialmente per la livrea anni settanta del serbatoio e per l'abbondante utilizzo del nero su numerose parti.


sportster iron 1200 my 2018
Iron 1200 - 2018

Iron 1200:  è da considerare la naturale evoluzione della Nighster 1200 ormai scomparsa dal mercato da diversi anni. Si caratterizza per le finiture total black, la sella monoposto in stile cafe racer,  grafica del serbatoio anni settanta, manubrio mini-ape nero, cerchi in lega in alluminio a nove doppie razze, piccolo cupolino nero lucido, ammortizzatori posteriori regolabili, assetto più caricato sulla parte posteriore. Disponibile nei colori Vivid Black, Twisted Cherry, Biliard White. Prezzo a partire da 11.500 Euro


forty eight special my 2018
Forty-Eight Special - 2018

Forty-Eight Special:   l'ennesima versione di un modello a dir poco fortunato che, da subito, ha trovato i favori del grande pubblico. Ha i carter cromati del motore, grafica del serbatoio anni settanta, manubrio Tallboy, design della sella ottimizzato, ammortizzatori posteriori regolabili, ruote calettate nere in alluminio pressofuso a nove razze.  Disponibile nei colori  Vivid Black, Wicked Red, Biliard White. Prezzo a partire da 12.700 Euro


martedì 6 febbraio 2018

1200 Black Rain

sportster 1200 roadster black rain xlcr style by hd speed shop

sportster 1200 roadster black rain xlcr style by hd speed shop

sportster 1200 roadster black rain xlcr style by hd speed shop

sportster 1200 roadster black rain xlcr style by hd speed shop


Ispirata alla moto del celebre film, questo Roadster 1200 è stato ottenuto attraverso pochissimi e mirati interventi.


Era il 1989 quando uscì nelle sale cinematografiche il celebre film interpretato da Michael Douglas nel quale è un poliziotto di New York che si ritroverà a combattere contro la mafia giapponese. Nel film Michael Douglas cavalca una Sportster Evolution  molto simile ad una XLCR 1000, con la quale vince anche una sfida contro una moto giapponese sportiva.

La Roadster realizzata dai ragazzi di HD Speed Shop Firenze è un tributo sia alla moto del film che alla celebre XLCR 1000 progettata da Willie G. Davidson.
Per ottenerla gli interventi non sono stati molti, dal momento che la Roadster 1200 è un'ottima base se la si vuole elaborare in chiave sportiva o cafe racer.

E' stato montato un codino monoposto in stile flat-track ed un cupolino con plexiglass, semi-manubri e comandi arretrati, uno scarico due-in-uno (probabilmente prelevato da una XR 1200 Trofeo) ed un filtro dell'aria aperto Scremin'Eagle. Sono stati aggiunti altri piccoli particolari e si è verniciato quasi tutto in nero, salvo il serbatoio del carburante che ha le parti laterali color oro, il cui contrasto con il resto della carrozzeria esalta notevolmente la linea della moto.

Sarebbe interessante riuscire a conoscere il costo di questa realizzazione e sapere se è in progetto un kit, che colmerebbe il vuoto lasciato da una moto stupenda come la XLCR.




giovedì 7 dicembre 2017

XR 1200 adrenalin!!!!!!!

harley davidson xr 1200 cafe racer by adrenalin moto

harley davidson xr 1200 cafe racer by adrenalin moto

harley davidson xr 1200 cafe racer by adrenalin moto

Ha fari e targa, ma è una belva con cui ci si può divertire anche in pista, che sprigiona emozioni in ogni momento!!!!!


Il concetto di fondo è uno: la XR 1200 è molto più vicina ad una moto sportiva che alla classica e paciosa Harley-Davidson come solitamente si è abituati a vedere.
C'è chi lascia la moto originale o si limita a piccolissimi interventi e chi ne esalta lo spirito corsaiolo in maniera sostanziale. 

Le strade da seguire sono molte, anche se la tendenza è quella di limitare gli interventi al motore, che di serie eroga 90 cv, per non comprometterne l'affidabilità, limitandosi al classico abbinamento scarico-filtro dell'aria-centralina

All'interno di questo blog, tempo addietro, abbiamo presentato una XR 1200 proveniente dal Giappone sulla quale il motore è stato rivisitato in maniera accurata. Generalmente si tratta di casi isolati, dal momento che la maggior parte delle persone preferiscono lavorare sulla ciclistica come il nostro amico Alessandro.

Dall'Inghilterra arriva questa XR 1200 in stile cafe racer, o meglio CAFE RACING, dove un aspetto sostanziale è stato il grosso lavoro di alleggerimento che ha portato ad una riduzione del peso nell'ordine dei 40 kg!!!!! Sono state principalmente utilizzate numerose parti in carbonio, ma si è fatto ampio ricorso anche all'alluminio.

La ciclistica ha visto il montaggio di ammortizzatori Bitubo con un interasse maggiore, in modo da alzare il retrotreno e caricare un poco di più l'anteriore, facilitando l'inserimento in curva. Stranamente, come spesso avviene in elaborazioni di questo tipo per la XR 1200, non è stato sostituito il cerchio anteriore originale da 18 pollici con uno da 17. La forcella ha subito una revisione interna attraverso il montaggio di molle progressive ed olio più denso, mentre per i freni si è intervenuto sui dischi anteriori, sostituiti con una coppia di tipo flottante dello stesso diametro, e sulla pompa del freno, ora di tipo radiale. E' stato poi montato un ammortizzatore di sterzo. 
Il motore, come di consueto, ha subito il montaggio di uno scarico due-in-uno alto, abbinato a filtro dell'aria aperto e centralina. 

La livrea non aggiunge nulla al valore della moto, molto curata e ben realizzata, ma con qualche particolare da rivedere come la scelta dello scarico alto.




martedì 5 dicembre 2017

XR 1200 - 2006

harley davidson xr 1200 orange

harley davidson xr 1200 orange

harley davidson xr 1200 orange adversiting 2008

harley davidson xr 1200 x black
XR 1200 X

harley davidson xr 1200 x black
XR 1200 X

harley davidson xr 1200 trophy orange
XR 1200 Trophy

Dopo più di venti anni dalla produzione della 1000 apparve sul mercato un'altra XR, ma questa volta le cose erano cambiate.....


La nuova XR 1200 si presentò subito come una moto sportiva, il cui richiamo alla celebre “sorella” XR 750 era palese non solo per le grafiche, ma anche per diverse soluzioni tecniche. Diversamente dalla 1000, però, era una moto trattabile, per alcuni aspetti anche comoda. Non metteva paura e non spaventava, invitando alla guida sportiva grazie ad sospensioni e freni adeguati ed un motore che, seppur dotato di cavalli, li esprime in maniera estremamente dolce. Le vibrazioni, grazie al montaggio del motore su supporti elastici, quasi assenti.

Il contesto storico in cui nacque la XR 1200 era di rilievo. Principalmente nell'Europa occidentale, si era diffusa a macchia d'olio la moda delle cafe-racer, termine con cui si faceva riferimento a moto con una connotazione sportiva, ma di di ispirazione classica. Qualche casa motociclistica aveva presentato modelli a tema

Forti del notevole impatto del marchio Buell (di proprietà della Harley-Davidson) e del relativo know-how acquisito anche per quanto riguarda il propulsore, a Milwaukee decisero che era arrivato il momento di produrre una moto in grado di richiamare i fasti sportivi. Così nel 2006 la XR 1200 venne presentata alla stampa. Come detto, il richiamo alla XR 750 da flat-track degli anni settanta era palese solo che, diversamente dalla XL 883 R, anche essa ispirata dalla celebre moto da flat-track, non si era in presenza di una Harley leggermente migliorata in alcuni aspetti e con grafiche racing. Si trattava di una moto nuova, anche se si attingeva a piene mani da Sportster e Buell.

I dati parlavano chiaro: motore potenziato a 90 cv a 7000 giri,  ottenuti grazie a nuove teste, alberi a cammes ed aumento del rapporto di compressione a 10:1. Peso di 250 kg, forcella Showa upside-down con steli da 43 mm e doppio freno a disco Nissin, cerchi da 18 pollici all'anteriore e 17 dal posteriore, abbinati a pneumatici Dunlop forniti di serie nelle misure 120/70 all'anteriore e 180/55 al posteriore.  Il telaio, rispetto a quello dello Sportster, era stato  modificato nella zona del cannotto dello sterzo, che risultava meno inclinato per dare alla XR 1200 più maneggevolezza. La XR 1200 aveva tutte le carte in regola per conquistare una discreta fetta di mercato, giocandosela alla pari con le rivali (Triumph Thruxton in primis)

Purtroppo, a fronte di un notevole interesse iniziale, come in passato era accaduto per alcuni modelli Sportster, anche la XR 1200 non ricevette i consensi aspettati, sebbene in molti paesi fossero stati organizzati dei trofei su pista asfaltata per promuoverne le vendite.

La moto non era assolutamente male, ma una sorta di ibrido e per questo motivo risultava distante dai gusti sia degli harleysti che degli smanettoni. A fronte di scelte tecniche tese a migliorarne la guidabilità, ve ne erano altre che la snaturavano come Harley-Davidson: la carrozzeria era in materiale composito, il filtro dell'aria laterale, caratteristica di tutti gli Sportster, era stato spostato centralmente sotto al serbatoio, le forme del motore arrotondate, la forcella con un aspetto troppo moderno, così come i cerchi. Inoltre il rombo del motore era decisamente educato. 
Per gli sportivi, invece, era la classica Harley-Davidson resa appena più facile da far curvare, ma povera di motore, su cui bisognava intervenire pesantemente per ottenere risultati discreti (nel trofeo che si correva in Italia, a parte centralina, scarico e sospensioni, veniva montato un cerchio anteriore da 17 pollici in luogo dell'originale da 18).
In più, sul mercato era già presente la Buell con motore derivato dalla Harley-Davidson Sportster: una vera e propria “fun-bike”. 

Nel 2010 venne evoluta attraverso la versione  “X”, che aveva sospensioni posteriori regolabili , leggermente più lunghe rispetto alla versione base ed era quasi interamente verniciata in nero opaco.

Il 2012 fu l'ultimo anno di produzione della XR 1200, che riscuoterà i consensi diverso tempo dopo la sua cessata produzione e dalla cui costola, nel 2016, nascerà lo Sportster Roadster 1200, una moto dal tratto sportivo in linea con gli standard Harley-Davidson.

Attualmente il valore dell'usato della XR 1200 è alto, dal momento che è difficilissimo trovare esemplari in vendita al di sotto dei 6000 Euro.