Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 21 aprile 2021

Blu'S Sportster

sportster 1200s custom blu

sportster 1200s custom blu

sportster 1200s custom blu

sportster 1200s custom blu

sportster 1200s custom blu

Sportster 1200s custom blu

Un altro Sportster 1200S elaborato nella maniera giusta.


Ho spesso sottolineato quanto sia importante andare in una precisa direzione nell’elaborare il “quattro candele” (così viene chiamato questo Sporty dagli appassionati). E’ fondamentale non esagerare a livello estetico ed esaltarne gli aspetti legati alla guidabilità, senza però ricorrere all’utilizzo di parti hi-tech.
Un compito difficile per alcuni aspetti, ma assai facile se si ragiona con il tipico pragmatismo orientale.

Rispetto all’altro 1200S presentato da poco non cambia molto essendo la stessa filosofia. Qui si può notare un dettaglio fondamentale: l’archetto posteriore che sorregge il corto parafango, imbullonato al telaio. E’ un ottima soluzione per evitare di ricorrere a tagli di telaio. 

A livello estetico sono stati fatti piccoli affinamenti rispetto al modello originale ed è stata scelto un colore decisamente in linea con lo spirito sportivo del 1200S (è lo stesso blu Buell….), magistralmente abbinato ai filetti sui cerchi originali. I doppi fari sovrapposti sono l’unico elemento di modernità. Pochissime altre modifiche hanno riguardato il resto del “quattro candele”. La ciclistica è praticamente di serie, salvo pinze anteriori e pompa freno Brembo, così come il motore che è stato fatto “respirare” solo un poco di più attraverso filtro aria e coppia di corti scarichi “home made” che sparano la loro voce verso l’alto. 


mercoledì 14 aprile 2021

Bad Rocker






sportster 1200 cafe racer

Ecco cosa succede quando il puro spirito rocker si lega con il più underground contesto suburbano nell'elaborare uno Sportster XLH 1200 del 1988.

E' inutile raccontare per l'ennesima volta l'origine delle cafe racer e quanto si sviluppò attorno al movimento rocker. Però un aspetto va sottolineato: la ricercatezza della perfezione, anche a livello stilistico, delle moto che venivano elaborate. Ogni aspetto era oggetto di una notevole attenzione, con lo scopo di andare più veloce possibile.

Quando si intende costruire una cafe racer che si richiami in tutto e per tutto alle moto degli anni sessanta, si deve andare nella direzione appena evidenziata. 

Su questo Sportster troviamo aspetti delle cafe racer, ma anche di moto che molto poco hanno a che fare con quel movimento culturale. Sembra di trovarsi in presenza di una sorta di "dinosauro" dell'era paleolitica costruito con parti trovate in giro, senza un preciso ordine. Accanto al bellissimo serbatoio in alluminio battuto a mano ed alle pedane arretrate della LSL, troviamo la parte anteriore (forcella, cerchio, faro e supporti) che sembrano prelevati da qualche mercatino dell'usato senza far troppo caso all'usura delle parti. Peggio ancora la sella e gli ammortizzatori.

Come tutti gli Sportster proposti all'interno di questo blog, anche questo ha una logica. 
E' la dimostrazione lampante di come sia una moto "trasversale" e talmente rozza e solida da accettare qualsiasi tipo di intervento. Da quanto è dato sapere, il motore ha moltissimi chilometri sulle spalle ed è di serie salvo il carburatore S&S ed il doppio scarico "home made".  

sabato 10 aprile 2021

Semplicemente Harley-Davidson Sportster


Condivido questo video in cui racconto come è nato il blog dedicato allo Sportster 1957legend.it al quale, in maniera del tutto inconsapevole, probabilmente stavo pensando dai primi anni novanta (sebbene internet non esistesse) quando iniziai a raccogliere e custodire articoli sullo Sportster, Carlo Talamo e le sue moto. Ho cercato di trasmettere quelle che sono state e sono le mie emozioni anche in relazione agli anni novanta (comprai il primo 883 nel 1992), periodo secondo me stupendo ed irripetibile dal punto di vista motociclistico, conclusosi nel 2002 con la scomparsa di Carlo Talamo. Racconto anche il mia grande amicizia con Fabrizio Farinelli e qualche episodio divertente. Mi auguro piaccia!    

mercoledì 7 aprile 2021

XR 1200 Postatomica

sportster xr 1200 postatomica




La customizzazione delle moto ha sempre seguito tendenze e sviluppato filoni. Spesso ha risentito (inevitabilmente) del contesto storico, assorbendo gli input che ne venivano fuori ed offrendo una risposta alle esigenze (e spesso alle inquietudini) degli appassionati.

Se il terzo millennio ha decretato una volta per tutte l'esplosione del fenomeno Scrambler e Flattrack con moto prodotte direttamente dalle case costruttrici, che rispondono ad esigenze concrete, l'emergenza pandemica può ulteriormente sviluppare questi concetti rendendoli aderenti alla nuova, brutale, realtà.

In un periodo "buio" come quello di quest'ultimo anno, calza a pennello la chiave di visione di questo XR 1200 del 2009.

Una elaborazione che riprende in maniera meno estrema il concetto creato da Carlo Talamo con la sua Triumph Postatomica Eve of Destruction  del 1995. 

Qui troviamo vernice opaca, pneumatici tassellati (Shinko Dual Sport) e qualche altro accessorio volto alla guida su strade non asfaltate come i paramani, il manubrio con il traversino, il paramotore ed il faro alogeno (oltre ad uno scarico libero), ma il telaio resta di serie e gli accessori non provengono da altri mezzi o sono di recupero. La carrozzeria è quella di serie in materiale plastico ed il motore non ha subito alcun intervento, salvo quello necessario sulla centralina per farlo rendere al meglio con il nuovo scarico.

L'XR così elaborato rappresenta il mezzo ideale per affrontare i contesti urbani degradati, dove la manutenzione delle strade è una mera utopia......

lunedì 5 aprile 2021

Low Art





Sul finire degli anni novanta lo stile di Arlen Ness si era ormai affermato nella vecchia Europa. Moto curate in maniera maniacale, dove l'ampio utilizzo di alluminio billet era uno degli aspetti che connotavano questo genere. Anche se si stavano iniziando a vedere le prime cafe racer (e relative elaborazioni), qualcuno continuava sulla vecchia strada che, solo parecchi anni più tardi, sarebbe stata definitivamente abbandonata, salvo qualche sporadica realizzazione. 

Le pagine di Freeway Magazine del 1999 immortalano questo splendido Sportster elaborato da Hard Core Custom Cycles di Assemini (Cagliari). Telaio e forcellone realizzati direttamente in casa, tenendo a mente parametri ben precisi come un'ampia inclinazione del cannotto di sterzo ed aspetto “low”.

 Motore Sportster del 1998 elaborato in maniera pesante facendo ricorso a pistoni Wiseco per portare la cilindrata a 1200, imbiellaggio e carburatore S&S, camme Andrews, scarichi Bub (abbastanza utilizzati in quegli anni per elaborazioni simili). Il motore, così come il resto della moto, non è stato solo elaborato, ma assai curato nella parte estetica (eliminate alcune alette di raffreddamento nella parte bassa dei cilindri.....).

Ovviamente vengono utilizzate ovunque parti in alluminio realizzate a mano.

Attualmente si sono affermate elaborazioni e moto in chiave scrambler e street-tracker, sicuramente dettate anche da esigenze pratiche, ma quanto mancano preziosismi come questo Sportster Low......


 

giovedì 1 aprile 2021

Sportster XLH 1978





Pubblichiamo questo bellissimo Sportster appena arrivato tra le mani del nostro amico Adolfo Covelli. Lasciamo a lui la descrizione....

Sportster 1978 XLH 1000 edizione del 75esimo anniversario. Arriva dalla Pennsylvania, da Littlestown precisamente.

Due proprietari uno dal 78 al 2004 e il secondo dal 2004 al 2020.

È un conservato, tenuto benissimo.

Rappresenta la storia Harley Davidson: 61 c.i. spinti dal solito carburatore Keihin Butterfly che fa il suo dovere perfettamente.

La sua particolarità  sono le stripes oro la targhetta sulla piastra forcella e i cerchi dorati a razze.

Venne prodotta in 2323 esemplari.

La moto è molto agile ed ha un baricentro più alto rispetto agli altri Sportster.

Accensione ovviamente a puntine e condensatore.


mercoledì 31 marzo 2021

Peace and Love





Nello sfogliare le pagine della rivista Freeway Magazine mi sono imbattuto in questo Sportster che sembra costruito da molto poco, se non fosse che la rivista ha chiuso i battenti nel lontano 2009.....

Quando poi ho visto CHI l'ha elaborato, tutto mi è tornato chiaro, perchè la moto è del 2005. Parlo del dealer di Firenze HD Speed Shop, rimasto sempre fedele alla propria filosofia, specialmente quando si tratta di mettere le mani sugli Sportster, che vengono rivisti in chiave "vintage" curando gli aspetti cromatici (le verniciature calzano sempre a pennello), rendendoli quanto più possibile semplici. Lo Sportster di Paola (questo il nome della fanciulla della foto) ha pochissimi interventi ma di grande effetto: serbatoio prelevato in un mercatino dell'usato e rimesso a nuovo, parafanghi cromati, coppia di drag-pipes con verniciatura termica bianca. Motore, ovviamente, di serie. Può bastare?????