Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 9 giugno 2021

CARLO TALAMO - Per come l'ho conosciuto io in dieci anni!!!!


Alla fine mi è sembrato doveroso (anche se ci ho pensato molto a lungo) fare questo video e raccontare quanto ho vissuto nei dieci anni in cui ho conosciuto Carlo Talamo e molte persone legate a lui. Dieci anni fantastici in cui c'era la costante sensazione di far parte di qualcosa di unico ed irripetibile. Carlo non era un tipo facile e non eravamo amici, ma gli volevo bene e lo ammiravo. Lo aveva capito e penso che nutrisse anche lui affetto nei miei confronti. Sono quasi venti anni che è scomparso eppure il suo ricordo è più vivo che mai, così come il suo modo di elaborare le moto e concepire le concessionarie ed il rapporto con i clienti (spesso amici). Sarebbe interessante ascoltare altre testimonianze! 

P.S. il video forse non si vede in modalità telefonino.

giovedì 3 giugno 2021

Little HD

sportster chopper freeway magazine 1996




Quando, negli anni novanta, la presenza HD in Italia iniziò a farsi sempre più importante, grazie a Carlo Talamo ed alla sua Numero Uno, immediatamente emerse una netta distinzione tra chi aveva il "1340" e chi aveva lo Sportster. Il primo era, per la maggior parte dei casi, l'harleysta "figo", mentre lo Sportster veniva considerata la moto di passaggio verso la cilindrata maggiore. 

Il mondo delle corse statunitensi con gli Sportster era pressochè sconosciuto in Italia e poco nel resto dell'Europa. Le preparazioni che utilizzavano come base gli "small block" non erano moltissime. 

Accanto alle rivisitazioni in chiave sportiva, con ciclistiche prelevate da moderne "jap" iniziarono a diffondersi chopper su base Sportster con telai cambiati. Questo Sportster 883 del 1988 segue la tendenza dell'epoca: telaio rigido (Pauchgo) con largo cerchio posteriore da 16 pollici ed anteriore da 19, manubrio basso, abbondanza di cromature, motore elaborato ricorrendo all'aumento di cilindrata tramite pistoni maggiorati Wiseco, montati dopo aver alesato i cilindri, carburatore S&S, scarichi liberi.    

giovedì 27 maggio 2021

Old Sport

sportster xlch arlen ness

sportster xlch arlen ness

sportster xlch arlen ness

sportster xlch arlen ness

Il compianto Arlen Ness, vero e proprio "guru" della customizzazione ed inventore dello stile "low", per le sue creature, amava utilizzare grossi motori HD ai quali molto spesso aumentava a dismisura centimetri cubici e cavalli. Raramente si cimentava in realizzazioni su base Sportster.

La moto di questo servizio è del lontano 1996 ed ha come base un XLCH 900 degli anni sessanta.

Non molte erano le riviste negli anni novanta che si occupavano di customizzazione e le moto di Arlen Ness colpivano sempre nel segno, seppur esageratamente sontuose. Moto difficili da comprendere nella vecchia Europa ma assolutamente in linea con gli standard statunitensi.

Con queste premesse, si capisce anche il maggior interesse suscitato da quelle realizzazioni su base Sportster. 

"Old Sport" non tradisce le premesse, presentandosi come una moto in chiaro stile Arlen Ness, riconoscibile ovunque e della quale (come in tutte le sue creazioni) si puo apprezzare la cura maniacale dei dettagli e la pregevole lavorazione delle parti in alluminio billet, marchio di fabbrica Arlen Ness. 

giovedì 20 maggio 2021

Street 48


forty eight street tracker

forty eight street tracker


Ci avevate mai pensato ?????

Il secondo Forty-Eight proposto a distanza di poco tempo dall’altra elaborazione in chiave cafe racer  che si discosta non poco da quella che è (o dovrebbe essere…..) unicamente la sua anima bobber (si tratta sempre di uno Sportster…..).

In questa occasione è il tassello a dominare ed il lavoro non è così complicato quanto possa, in realtà, sembrare.

Si inizia da un paio di pneumatici adatti rappresentati, in questo caso, dai Pirelli MT60. Trovati i pneumatici, si deve intervenire principalmente su sovrastrutture e ciclistica. Le sospensioni sono rimaste di serie salvo le molle della forcella, mentre al posto del serbatoio e della sella originali si è montato un codone e sella (ricamata) Saddlemen, abbinati ad un serbatoio FXD degli anni settanta con grafiche AMF, ben modificato lateralmente per ospitare la pompa del carburante. L’opera è completata da un paio di scarichi sovrapposti S&S abbinati ad una centralina aggiuntiva Thunder Max ed una serie di componenti forniti da RSD come pedane arretrate, carter motore, manubrio e filtro dell’aria. Eliminato il parafango anteriore e semplificato l’impianto elettrico. 

Avete pronti i vostri Forty-Eight ?????


venerdì 14 maggio 2021

Coneeg Exhaust



Se non volete ricorrere al classico Supertrapp due in uno (è lo scarico che preferisco in assoluto per prestazioni, sound, estetica e......brand!!!), nella preparazione del vostro Sportster in chiave racing, potrete valutare questo due-in-uno con terminale conico offerto da un'azienda americana. La fabbricazione è artigianale. La produzione è per tutti i modelli Sportster  dal 1986 ad oggi ed il costo si aggira attorno ai 700 Dollari (cui vanno aggiunte tasse e dogana).

Non sembra ci sia omologazione europea. Comunque dategli un'occhiata.  

https://www.coneeng.com/harley-davison-mufflers.html


mercoledì 12 maggio 2021

XLCR 48

sportster forty eight cafe racer




sportster forty eight cafe racer

Il “cafe racer” più famoso ispira il proprietario di questo Forty-Eight del 2016, che abbandona la sua tranquilla anima bobber per votarsi a quella più selvaggia delle.


Se pensiamo a quando fu prodotto l’XLCR 1000 ed al “flop” a livello commerciale che ne seguì (tra il 1977 ed il 1977 ne verranno vendute poco più di 3100 e molte resteranno nei concessionari per diversi anni a seguire….), viene da sorridere non poco ora che il valore dell’usato ha raggiunto prezzi stellari (quotazioni dai 14 mila ai 19 mila Euro) e lo stile XLCR ha fornito un ulteriore spunto nell’elaborazione delle moto. 

E’ ancor più incredibile se pensiamo la tranquilla anima bobber di un Forty-Eight venga incattivita da una preparazione a tema. Si tratta solo di modifiche estetiche, dal momento che ciclistica e motore (salvo differenti scarichi e filtro dell’aria aperto) sono praticamente di serie. Chi l’ha realizzata, infatti, voleva volgere lo sguardo XLCR 1000 e non ha esitato a costruire in proprio tutte le parti. Troviamo infatti un bellissimo serbatoio in alluminio abbinato a codino e carena in vetroresina. La forma del serbatoio ed i semi-manubri fanno assomigliare il Forty-Eight più ad una cafe racer in stile britannico. Lesa maestà ????

mercoledì 5 maggio 2021

S Tracker






Spesso basta molto poco per rendere ancor più attraente qualcosa nata sotto una buona stella. Lo Sportster 1200 S è una di quelle moto che non solo vanta un grande numero di cultori, ma bella sotto molteplici punti di vista. 

Gratificante a livello estetico, rapisce non appena la si guida e si comprende che ha qualcosa in più rispetto agli altri modelli Sportster, anche più recenti. 

Non parliamo tanto della ciclistica, migliorata soprattutto nella frenata (doppio freno a disco con pinza a singolo pistone nelle prime versioni e doppio in quelle successive), ma del "quattro candele": un motore già ignorante nella configurazione di serie, che lo diventa ancora di più non appena monti scarico e filtro aperto. 

Il 1200 S va assaporato così. E' per palati forti. Se lo si vuole alterare nel gusto originario si rischia di rovinarlo. Ben venga allora una carrozzeria formata da un corpo unico codone, serbatoio del carburante con sella in pelle e verniciatura grigio pastello, abbinata ad un largo manubrio ed un paio di scarichi con finale a trombone, un paio di pinze Brembo ed una coppia di ammortizzatori posteriori regolabili e più lunghi degli originali. Nulla di più.