Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 13 gennaio 2021

K model 1952 "restore"







Sono sempre stato dell'idea che in Italia, forse anche per il lavoro a livello di marketing e comunicazione fatto praticamente da sempre, si considerino le Harley-Davidson unicamente come moto da fighetti.

Si tratta di una visione che, ripeto, ha un suo fondamento,  probabilmente difficile da cambiare in poco tempo. Capisco che molto ha inciso anche il prezzo proibitivo dei modelli di grossa cilindrata e quello medio-alto degli Sportster, ma è una visione assai limitata. In Giappone il modo di concepire le Harley-Davidson è molto diversa e l'ho percepita dalla molteplicità di elaborazioni proposte. Accanto a chi privilegia lo stile vintage minimalista, troviamo molti che riescono a tirare fuori l'anima "racing" praticamente da ogni moto di Milwaukee, specialmente se si tratta di Sportster, divertendosi tra i cordoli dei vari circuiti.

Su questo modello K 750 del 1952, l'antenato dello Sportster, sono intervenuti in maniera molto sobria, operando una revisione generale del motore, ma senza soffermarsi troppo sull'aspetto estetico. Il vecchio K, così, mantiene quell'aria "vissuta" di moto molto robusta ed essenziale, lontana anni luce dalle concessionarie "patinate" tanto in voga ora


mercoledì 13 maggio 2020

K Dragster




Harley-Davidson K model 1952 dragster


Harley-Davidson K model 1952 dragster


Harley-Davidson K model 1952 dragster

 Il classico esempio di come rendere “cattivo” un vecchio modello del 1952


Facciamo un passo in avanti. Alla “Company”, verso la metà degli anni cinquanta, si resero conto che serviva un modello che sostituisse il vetusto “K”, ormai non più in grado di reggere il confronto nei circuiti con le “inglesi” (molto più leggere e maneggevoli) che iniziavano a spadroneggiare
Sebbene vi fosse stato un continuo aggiornamento con l'introduzione di nuove versioni (dal KR per le competizioni al KHK stradale)  alla fine il modello “K” fu mandato in pensione per far posto al neonato Sportster.

Diversamente dallo Sportster il modello “K” non è entrato nel cuore degli appassionati. Quei pochi esemplari tutt'ora esistenti, hanno subito per la maggior parte un restauro conservativo oppure una leggera customizzazione, volta a migliorarne alcuni aspetti.
Un modello “K” rivisto in chiave dragster old-style fa abbastanza effetto per una serie di motivi, tra i quali la poca potenza del motore che, in questo caso, non è stato assolutamente elaborato

Gli interventi sono avvenuti unicamente a livello estetico e ciclistico (alleggerimento globale), sebbene l'esemplare in questione sia stato smontato completamente ed il telaio, oltre a subire un'opera di “molding” (eliminazione delle imperfezioni), verniciato in un rosso acceso e privato degli ammortizzatori posteriori.

Tante parti sono state forate per ridurre il peso, seguendo il paradigma della vecchia scuola.
Una preparazione inusuale ma molto affascinante! 


mercoledì 5 febbraio 2020

K-MODEL 1953

harley davidson k model 1953 flat track

harley davidson k model 1953 flat track

harley davidson k model 1953 flat track

harley davidson k model 1953 flat track

harley davidson k model 1953 flat track

harley davidson k model 1953 flat track


Beccatevi questo modello K da dirt-track personalizzato a dovere con pochi tocchi.


Trovare ancora in giro per il mondo qualche vecchio modello K è impresa ardua. Si tratta di moto che non ebbero successo ai tempi che furono, immediatamente soppiantate dagli Sportster (....il modello K ha avuto una vita relativamente breve rispetto allo Sportster: dal 1952 al 1958....). Tuttavia, come spesso accade quando si parla di motociclette in generale, ci sono dei veri cultori di questo modello. 

La moto qui presentata non è originale ed ha spunti stilistici dello Sportster XLCH, come il serbatoio del carburante, il motore con cilindrata aumentata da 750 a 900, la sella, il coperchio del filtro dell'aria. La forcella è di serie, i freni provengono da un KR, gli scarichi tipo drag-pipes anche essi provenienti da un KR.

Sicuramente un ottimo lavoro di restauro. 

martedì 9 aprile 2019

Link Harley-Davidson K Models

harley davidson khk






Thegoodoldmotorcyclepartscompany.com qui trovate di tutto. Negozio online abbastanza dettagliato con sezioni e sottosezioni.


Enginemotormodel.com  sito di ricambi per vecchi motori. Bisogna cercare nello specifico i modelli K


Sportyparts.com   qualche ricambio per Sportster e modelli K 


Scribd.com  cataloghi per Sportster e modelli K


Jpcycles.com  negozio statunitense specializzato in parti per HD dove è possibile trovare anche qualche ricambio per i modelli K


Lockcycleusa.com  pistoni e parti motore per modelli K


martedì 26 marzo 2019

Tommy's K Model

tommy s k model

tommy s k model

tommy s k model

tommy s k model

tommy s k model


A dispetto degli anni, questo modello K è stato portato a nuovo con pochi interventi e ben mirati, il cui scopo principale è stato quello di operare un restauro della moto quanto più fedele possibile al modello originale. 


Data l’età il motore, seppur in buono stato, è stato necessariamente revisionato a causa di un eccessivo consumo dell’olio. 


Il telaio ha subito una leggera modifica nella zona di attacco del motore. Allo stesso modo qualche altro elemento non è uguale all’originale, come le pedane, i vari cavi ed i parafanghi. Un K da usare tutti i giorni!!!


martedì 12 settembre 2017

K Models - 1952

harley davidson k model light blue 1952

harley davidson k model yellow 1952

harley davidson k model picture

harley davidson k model engine picture 1952

elvis on harley davidson k model
Elvis on K model


Se è vero che la storia dello Sportster inizia ufficialmente nel 1957, è altrettanto vero che i modelli K e KH, entrati in produzione qualche anno prima, ne tracciano la strada.



I modelli della serie “K” nacquero dalla necessità di avere una moto sportiva, in grado di contrastare l'avanzata delle moto inglesi nelle competizioni: parliamo di marche come Norton, BSA e Triumph.

Le inglesi erano molto agili e facili da guidare, mentre il motore 750 a valvole laterali che equipaggiava dal 1921 i modelli WL, dotato di bassa compressione ed indicato per le lunghe percorrenze, si era rivelato inadatto per le gare. La K 750 nacque, quindi, dalla precisa esigenza di avere una moto leggera. 

Mantenne il medesimo alesaggio e la corsa del motore precedente (quello montato sui modelli WL), così come le valvole laterali, ma vide alloggiati i quattro alberi a cammes nel basamento (soluzione che mantengono tutt'ora gli Sportster).  Tale soluzione permise di far girare il motore in maniera migliore agli alti regimi, grazie al carico delle valvole diviso su otto supporti invece che su due.

Contrariamente a quanto stava accadendo sui Big Twin, che montavano valvole in testa, si scelse di continuare con le valvole laterali. Il motivo fu da ricercare sia nella maggior complessità di messa a punto dei motori con valvole in testa, che richiedevano maggior manutenzione, sia nel fatto che un 750 con valvole in testa sarebbe costato come un 1000 o un 1200 e non avrebbe potuto partecipare alle gare nella classe C (classe istituita negli anni 40 aperta a 750 con valvole laterali o 500 con valvole in testa).

Inoltre tale scelta fu dettata anche dall'esigenza di non avventurarsi nella realizzazione di un motore non in grado avere la stessa affidabilità e durata delle valvole laterali. 

La Harley-Davidson stava attraversando grandi problemi di affidabilità sui motori Panhead con testa in alluminio, causati dalla lubrificazione  e dalle punterie. 


Uno dei punti di forza della serie K fu l'estrema semplicità costruttiva rispetto ai modelli con cambio separato, nonché l'accesso immediato ad ogni componente per regolazioni, riparazioni e sostituzioni.
Il modello K rappresentò l'unico baluardo americano all'invasione delle moto inglesi, dal momento che la Indian chiuse i battenti nel 1953.

Purtroppo, nonostante il carattere rivoluzionario di alcune soluzioni tecniche adottate (cambio in blocco, il selettore del cambio a pedale, la frizione a mano e gli ammortizzatori posteriori), una volta presentata la moto si rivelò al di sotto delle aspettative. Il motore era “antiquato”  (montava ancora le valvole laterali) e raggiungeva a mala pena i 130 km/h, contro gli oltre 160 km/h delle moto inglesi, con appena 30 cv, in luogo dei quasi 50 delle anglosassoni. 
Inoltre, si presentarono noie meccaniche  che obbligarono la Company ad intervenire con apposite campagne di richiamo.

Dopo due anni dalla presentazione, durante i quali le vendite furono nettamente inferiori rispetto alle previsioni, la Harley Davidson decise di correre ai ripari.
A nulla servirono anche i diversi interventi al modello K per guadagnare cavalli. In un primo tempo venne introdotta la variante più potente del motore denominata KK, ottenuta attraverso la lucidatura dei cilindri e alberi a cammes dal profilo più spinto, ma non fu risolutiva in quanto la moto continuò ad essere poco competitiva con appena 10 km in più di velocità massima.....

Sebbene, successivamente, vennero sviluppate varianti specifiche per le gare del modello K, denominate KR (per le gare da flat-track) e KRTT (per i circuiti veloci), il modello K andò incontro ad un intervento sostanziale.

Nel 1954 venne introdotto sul mercato il modello denominato KH, cui fu aumentata la cilindrata fino ad 883 cc, attraverso una maggiorazione della corsa. Si intervenne, poi, sugli alberi a cammes, sulle camere di combustione e sul diametro delle valvole. Vennero irrobustiti gli ingranaggi del cambio ed il basamento del motore. Si raggiunse la potenza di circa 38 cv ed una velocità di circa  140 km/h. In questo modo si ottenne non solo una maggior potenza, ma anche una maggior coppia e, di conseguenza, una guida più piacevole grazie ad un minor uso del cambio.

La moto venne ulteriormente evoluta verso la fine del 1955 attraverso un modello denominato KHK (dove l'ultima K significava “kit”) con la potenza che saliva a 45 cv ed una velocità prossima ai 150 km/h. Anche in questo caso, per ottenere maggior potenza si intervenne principalmente sugli alberi a cammes ed anche sui condotti, accuratamente lucidati.

Tuttavia le inglesi erano ancora lontane.......




martedì 16 novembre 2010

K 750/900 - 1952/1956







Nasce la progenitrice dello Sporty: ecco le prime pubblicità uscite negli States.