Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 3 gennaio 2024

Per il vostro XLCR.......





Se vi volete comprare un XLCR 1000, se ne avete uno da dover mantenere, oppure se ve ne volete fare una perfetta copia, non vi resta che dare un'occhiata di seguito.

Premesso che, contrariamente a quanto si possa pensare, un oltre alla importante spesa per l'acquisto, si deve preventivare il notevole costo dei ricambi originali  (che si trovano praticamente solo negli States). L'XLCR 1000 potrebbe rivelarsi un ottimo acquisto ed una moto dal gusto unico, forse seconda solo all'XR1000.

Qualora non vi fossero i denari per comprare un XLCR originale oppure non se ne trovasse un esemplare in buono stato, si può decidere di intervenire sul proprio Sportster Evolution con appositi kit.

Sul sito https://www.xlcrclub.com/index.html  potrete trovare molte informazioni.

Per i ricambi originali invito a consultare i siti https://www.ironheadmotors.com/ 

https://sportyparts.com/.

Se poi volete comprare qualcosa di non originale sul sito inglese https://redmaxspeedshop.co.uk/  producono una bellissima carrozzeria in alluminio ed altre parti in materiale plastico.

La americana https://www.airtech-streamlining.com/  produce un vero kit replica che per i modelli a carburatore fino al 2003.

Molto potrete attingere dal sito americano Storz, dove il must è il tripudio dell'alluminio lavorato a mano e dal pieno https://www.storzperf.com/index.html . Le pedane arretrate sono una vera opera d'arte!

Molto tempo addietro la azienda francese Mecatwin aveva in catalogo un kit bellissimo (e molto costoso) ma sono anni che ne ha smesso la produzione http://www.mecatwin.com/en/motos/hd/xlcr/descriptif.htm 

Da ultimo lascio i maestri giapponesi di Sundance, specializzati nell'elaborazione di motori Harley-Davidson (Sportster in particolare) e potrete spremere fino all'ultimo cavallo dal vostro XLCR https://www.sundance.co.jp/ 

Ricordate che si tratta di paesi extra europei dove al prezzo di vendita si dovranno aggiungere i dazi doganali.  


giovedì 21 dicembre 2023

120 Years Harley-Davidson - XLCR 1000


E' strano notare come nella storia Harley-Davidson una importanza fondamentamentale abbia ricoperto questa moto, sebbene prodotta per un paio di anni (dal 1977 al 1979) con numeri di vendita vicino alle 3100 unità (qualcuno rimase invenduto per diverso tempo presso alcuni .concessionari).

La "cafe racer", come spesso si chiama la XLCR 1000, fu una moto forse troppo avveniristica, progettata in un momento storico che doveva segnare il rilancio di Harley-Davidson durante il periodo di acquisizione da parte di AMF, rivelatosi fallimentare, ma che fece registrare un insonoro insuccesso. 

L'idea di fondo era quella di progettare una Harley-Davidson in grado di fermare l'avanzata nipponica sul fronte delle moto sportive, idea già accarezzata da Willie G.Davidson nel 1975, che poi fu coinvolto nella progettazione.

Purtroppo la moto, sebbene dotata dell'ottimo telaio a doppia culla della XR 750, si rivelò fallimentare per la potenza del motore nettamente inferiore alla concorrenza giapponese, oltre all'aspetto troppo avveniristico delle sue forme. Non si deve dimenticare che la clientela Harley-Davidson era da sempre abituata a forme tradizionali ed utilizzo di materiali metallici per le sovrastrutture mentre la XLCR, seppur ottimamente rifinita, aveva una carrozzeria interamente in vetroresina con forme slanciate, quasi da vera "racer".

Eppure, a fronte di un iniziale insuccesso, dopo tanti anni questa moto è diventata un vero e proprio oggetto di culto, con quotazioni intorno ai 15000 Euro, scese un poco in questi ultimi anni, forse a causa del fatto che il momento cult delle cafe-racer si è affievolito.

Il video, realizzato direttamente da Harley-Davidson, seppur breve, è emozionante.

Video da vedere in modalità ordinaria




mercoledì 13 dicembre 2023

120 Years Harley-Davidson - 1957 Sportster


Impossibile descrivere in maniera soddisfacente, con poche parole, cosa abbia rappresentato lo Sportster per Harley-Davidson, rimandandovi alla sezione "Sportster Models" ed ai tag "History" e "Gamma Sporster" di questo blog, per conoscerne approfonditamente la storia.

Nata per contrastare nelle competizioni le terribili moto inglesi, nel tempo si è affermata come moto trasversale, in grado di soddisfare le esigenze non solo degli harleysti duri e puri ma di tutti i motociclisti, diventando vero e proprio fenomeno di culto. Lungo gli oltre sessant'anni di produzione è rimasto pressochè immutato, subendo solo piccoli e costanti aggiornamenti. Confrontando il primo modello del 1957 con l'ultimo ad iniezione del 2022, notiamo che le differenze non sono così grandi (a parte gli ovvii aggiornamenti tecnici) permettendo allo Sportster di diventare una vera e propria "icona" delle due ruote.

Lo small block di casa Harley ha mantenuto la stessa architettura, essendo un bicilindrico con angolo dei cilindri a quarantacinque gradi, distribuzione ad aste e bilancieri con quattro alberi a cammes nel basamento, due valvole per cilindro e raffreddamento ad aria. Dall'inizio degli anni novanta è stato prodotto solo nelle cilindrate 883 e 1200, con cambio a cinque rapporti e trasmissione finale a cinghia dentata. 

Nel periodo tra il 1997 ed il 2003  è stata prodotta anche una versione con testata a doppia candela, denominata 1200S, notevolmente più potente degli altri modelli di pari cilindrata (circa 70 cv), grazie anche all'aumento del rapporto di compressione, salito fino a 10,5:1, cifra molto importante per quegli anni e per il tipo di motore, considerando che le ultime innovazioni si sono avute solo dal 2004 con l'aumento delle alette di raffreddamento sui cilindri. Si deve considerare, inoltre, che dall'introduzione dei motori in alluminio, i rapporti di compressione sono rimasti sempre attorno agli 8,9:1 per i modelli 883 e 9,7:1 per i modelli 1200.

Dal 2004 un altro cambiamento importante, che segue di venti anni (1984) quello epocale con l'introduzione del nuovo motore in alluminio al posto del vecchio in ghisa.

Il nuovo Sportster si caratterizza per il telaio modificato nella parte centrale, che permette l'utilizzo di un pneumatico molto più largo senza dover rinunciare alla tradizionale trasmissione finale a cinghi dentata, il motore montato su supporti elastici che smorza molto le tanto decantate "good vibrations", care agli harleysti di vecchio stampo ma invise al nuovo pubblico a cui vuole rivolgersi lo Sportster, il maggior numero di alette sui cilindri e, dalla fine 2006, l'iniezione elettronica che prende il posto del carburatore. 

Poi piccoli affinamenti fino al 2020, in alcuni casi indispensabile per rispettare le normative in tema di emissioni inquinanti previste soprattutto nella vecchia Europa.

In Italia, dagli anni novanta fino alla cessata produzione (i modelli che ora richiamano in qualche modo lo Sportster, con esso non hanno nulla a che fare.....), lo Sportster ha rappresentato circa il 40% dell'immatricolato made in Milwaukee, permettendo ad alcuni di fare il primo passo verso modelli di maggior cilindrata e ad altri di entrare nel mondo Harley. 

Altro aspetto che ne ha decretato il successo è stato rappresentato dalle infinite possibilità di personalizzazione dello Sportster. Si tratta di una tela bianca dove sbizzarrirsi a piacimento grazie ad una linea senza tempo e ad un motore robustissimo, in grado di reggere migliaia di chilometri senza problemi (a condizione di fare la manutenzione programmata).

Anche la facilità di reperimento dei ricambi ha contribuito non poco.

Tra i modelli di maggior rilievo, oltre alle già citate XR750, XR1000 ed XLCR1000, possiamo menzionare XLCH1000 e, negli ultimi anni, 883 Iron e Forty Eight 1200.

Si consiglia di vedere il video sotto in modalità ordinaria e non semplificata




sabato 25 novembre 2023

1959 - XLCH Sportster


Questo è uno dei primi modelli Sportster famoso per la sua attitudine alle alte prestazioni (secondo molti la sigla CH significa Competition Hot), grazie al montaggio di alberi a cammes dal profilo più spinto, valvole maggiorate, pistoni bombati ecc. (leggete la sua storia all'interno di questo blog cliccando sul link https://www.1957legend.it/2017/09/xlch-1958.html). Girando sul web mi è apparso un annuncio di vendita negli States  (del 2019 per circa 9000 Dollari) di questa moto restaurata ed in ottimo stato. Sembra che la moto sia originale all'85%.

Una moto che rappresenta un pezzo di storia di Harley-Davidson, ma che in molte città italiane non può circolare a causa dei blocchi alla circolazione dei mezzi definiti più inquinanti. Ma siamo sicuri che una vecchia moto oppure una vecchia auto siano più inquinanti di una caldaia a gas per utilizzo domestico, tanto per fare qualche esempio ?????

Grazie a qualche genio della politica che probabilmente occupa un posto di ruolo all'interno del parlamento europeo, noi ci troviamo con un parco di mezzi storici di notevole valore ma che, semplicemente, possono essere utilizzati con limitazioni fortissime in molte città italiane. Spesso non parliamo di moto o auto dal valore economico proibitivo. Prendendo il caso di questo XLCH, la cifra richiesta non è bassa. Con circa 9000 Euro ci si compra una moto di fascia media. Chi si può comprare una moto di fascia media non necessariamente ha altri denari. Qualora possieda un mezzo storico (non vecchio) di questa fascia si trova a non poterlo utilizzare dovendo affrontare spese ingenti per comprarne un altro

L'obiezione, ovviamente, è che vendendo il mezzo storico si potrebbe realizzare la somma da investire su un mezzo nuovo. Perchè si deve vendere un bene di proprietà, a cui probabilmente si è legati da svariati motivi, per una assurda decisione senza senso di qualche politico (il discorso vale ovviamente anche per auto e moto datate ma non storiche) ??????? 

Altro appunto potrebbe riguardare la possibilità di iscrizione in un registro storico che permetterebbe di circolare nei giorni festivi. Molti non sanno che l'iscrizione ad un registro storico può diventare un viaggio verso l'inferno senza ritorno. La quasi assoluta originalità del mezzo è condizione indispensabile per ottenere l'agognato certificato di rilevanza storica, laddove molti mezzi sono ben tenuti ma presentano alterazioni che, seppur in linea con il Codice della Strada, non permettono la loro qualificazione come mezzi originali. A ciò aggiungiamoci i soliti pagliacci che si spacciano come capaci di iscrivere qualunque mezzo (....un paio di nomi di soggetti che operano nella capitale li farei volentieri.....) e frati avere l'agognato CRS (Certificato di Rilevanza Storica) che ti permette di girare con il tuo mezzo storico anche il sabato. Poi aggiungiamo il notevole esborso economico per riportare il mezzo quasi tutto originale.

Vi basta ?????

Vado avanti e dilago. In una città come Roma girano mezzi che non rientrano nei parametri dei mezzi meno inquinanti ma che sono tenuti benissimo e funzionano alla perfezione (l'inquinamento di un mezzo con motore endotermico è legato anche al suo stato di conservazione....): perchè obbligare le persone a sostituirli ?????

Come detto, mi sono allargato dato che sono partito da una considerazione sui mezzi storici.

Lo stipendio medio di un lavoratore si aggira sui 1200/1300 Euro. Perchè obbligare, per esempio, chi ha uno scooter in perfetto stato a sostituirlo per poter circolare all'interno della fascia verde della Capitale?????? L'intento è quello di mandare la gente in rovina ?????


 

mercoledì 6 settembre 2023

120 years Harley-Davidson – XR 750

Harley-Davidson XR 750

 


Condivido questo "shorts" dedicato all'icona delle moto da flattrack per eccellenza. Il video si inserisce in un contesto di festeggiamenti ed eventi dedicati ai 120 anni di Harley-Davidson, il cui scopo è anche quello di tramandarne la storia.

Si tratta di video molto breve ma di grande impatto, tenuto conto che quando si parla di XR 750 non solo si pensa alle corse made in Milwaukee, ma si ha come riferimento uno dei modelli iconici di Harley-Davidson.

Se pensiamo alla prima serie prodotta in poco più di 200 esemplari dal 1970 al 1972, che si caratterizza per le testate in ghisa ed il singolo carburatore centrale, abbinando il motore della vecchia XLR al telaio della KR 750, e successivamente vediamo il cambiamento del successivo modello (quello conosciuto praticamente da tutti) con le testate in alluminio ed il doppio carburatore sul lato destro, evoluto fino alla cessata produzione nel 2020, si fa presto a capire quale sia stata l'importanza di questa moto, anche in termini di sviluppo del modello stradale XR1000 ad inizio degli anni ottanta. Oggi un XR750 originale ha raggiunto cifre impensabili!!!!! 

Video da vedere possibilmente in modalità ordinaria

mercoledì 7 giugno 2023

1976 - Sportster XLH Liberty Edition by Federico di Mambro





Nel 1976 Harley-Davidson lanciò una serie limitata di moto chiamata Liberty Edition per commemorare il bicentenario dell'America, con differenze solo estetiche rispetto al modello di serie quali vernice nera metallizzata e decalcomanie speciali sulla carenatura e sul serbatoio. Per il resto era un normale Sportster XLH 1000 con le famose teste in ghisa. 

Il modello che qui presentiamo appartiene ad un amico creatore, tra l’altro, da poco tempo del gruppo Facebook “Ironhead Italia” dedicato proprio agli Sportster in ghisa, ed è giunto nelle mani di Federico in condizione disastrose.

Ci racconta: “Ho comprato questa moto perché era quella che volevo fin da ragazzo, da quando avevo venti anni, ma costava troppo e non me la potevo permettere ed, oltretutto, era difficile da trovare a quei tempi. Finalmente all’età di cinquantaquattro anni ho potuto coronare il mio sogno.  Ci ho messo un anno per trovarla ad un prezzo decente e soprattutto originale in quanto la avevo trovata modificata ma non mi piaceva.

Non appena l'ho vista, e dopo averla provata facendoci un piccolo giro,  pensavo fosse perfetta, ma quando l'ho messa sul carrello per portarla a casa mi sono accorto che aveva perso un mare di olio dalla pompa dell'olio. Da solo ho tirato giù il motore sostituendo le guarnizioni della pompa dell'olio (è stata impresa non da poco dato che Federico non è un meccanico.....). 

Ho fatto altri lavori, come i rasamenti delle cammes. Mi sono anche accorto che la campana della frizione era  deformata e l'ho sostituita. Poi ho avuto problemi con la dinamo ed ho sostituito il regolatore originale. Ho revisionato il carburatore. Riparato blocchetto accensione e fatti altri lavori come revisione freno a tamburo. Ho anche montato il kick starter che non era previsto in origine. Trovati quasi tutti i pezzi su ebay USA, il resto da Antonio di Pork Jewerly. Anche in questo caso il lavoro non da poco. Si tratta di una modifica reversibile. L'unica modifica fatta, tutto il resto originale, in quanto di fondo sono contrario a modificare le moto d'epoca, ma se faccio qualcosa come il kick starter, voglio che sia reversibile."

Fin da quando abbiamo conosciuto Federico abbiamo notato subito quella luce negli occhi che lo rendeva fiero ed orgoglioso dell'acquisto e del lavoro fatto. Luce che, seppur abbinata ad una grande educazione ed umiltà, faceva vedere che finalmente aveva realizzato il sogno di una vita con questo vecchio Ironhead.

Ora non resta che vederlo e sentirlo dal vivo!!!! 


 

venerdì 30 dicembre 2022

FIRST LEGEND - 1970 XR 750





Non tutti sanno che l'XR 750 con il doppio carburatore sul lato destro e le testate in alluminio è la seconda versione, sebbene la più diffusa e conosciuta. Dal 1970 al 1972 venne prodotta la prima versione, con testate in ghisa e singolo carburatore, realizzata in soli quattro mesi abbinando il motore del XLR al telaio del KR 750. La moto restò in produzione molto poco a causa dei molteplici problemi di affidabilità legati soprattutto al surriscaldamento dei cilindri. Gli esemplari prodotti di questa prima versione sono circa 200. Logicamente, trovarne uno è quasi impossibile.....

Questo esemplare è stato trovato in un fienile in California in pessimo stato. Smontato completamente il motore è stato inviato a Carl Patrick, ritenuto forse il miglior conoscitore di XR 750 al mondo, che lo ha smontato e ricostruito da zero (è stato nuovamente verniciato a polvere e lucidato), prima di montarlo su un telaio costruito da Hi-Speed Motors in Ohio, assemblato poi da So-Cal secondo le specifiche originarie. 

E' stata fatta particolare attenzione ad una infinità di dettagli, tra i quali scarichi e manubrio, e la moto sembra uscita ora di fabbrica. Sembra sia stata venduta a circa 20 mila dollari con il motore  ancora da rodare.....

 

mercoledì 30 marzo 2022

1200 Roadster - 2004

sportster 1200 roadster 2004

sportster 1200 roadster 2004

Il 2004 è l'anno di svolta per i modelli Sportster. Tra le versioni proposte spicca su tutti il 1200R che, in qualche modo, incarna l'anima del vecchio 1200s a quattro candele.

Il “nuovo corso” dello Sportster, segna anche l'uscita di scena (per questo primo anno di produzione) di alcuni modelli come l'883R (riproposto l'anno seguente). Il 1200 Roadster è la versione di punta della gamma Sportster e si caratterizza per l'uso dei cerchi in lega a tredici razze (che negli anni a seguire non saranno più presenti su queste versioni da 1200 cc denominate “R” e “Roadster”) la verniciatura bicolore ed il motore satinato. 

Nei precedenti modelli da 1200 cc, specialmente nel 1200s con testata a doppia candela, il motore tendeva a surriscaldarsi non poco. Per ovviare a questo problema, oltre ad aumentare il numero di alette presenti sul cilindro, viene aggiornato il sistema di lubrificazione dei pistoni attraverso l'introduzione di nuovi getti. Pistoni e bielle sono alleggeriti.  Gli ingegneri di Milwaukee lavorano sui flussi all'interno delle testate, scegliendo anche molle e valvole differenti ed optano per gli alberi a cammes montati sul 1200s. Il rapporto di compressione è pari a 10:1 con un picco di potenza attorno ai 70cv a 6000 giri. Come su tutta la serie sportiva 1200 è presente il contagiri.

La particolarità di questo Sportster, rispetto alle future versioni, risiede nell'utilizzo dei cerchi in lega (verranno poi adottati dei cerchi a raggi) e di una verniciatura bicolore tipica per il modello del 2004. Questo ne fa una moto molto ricercata, dato che si tratta del primo modello del nuovo corso dotato di carburatore. A partire dai modelli 2007 il carburatore lascerà il posto all'iniezione elettronica.

mercoledì 23 marzo 2022

1970 Sportster XLH 1000





Oltre cinquant'anni e non sentirli!!!! Questo esemplare di Sportster Ironhead, del periodo "AMF, è sopravvissuto a due proprietari che lo hanno dimenticato in garage per quasi venti anni fino a quando, intorno al 1992, ha trovato il terzo ed ultimo proprietario che ha provveduto a rimetterla in sesto operando solo un restauro conservativo nel 2011 e mantenendo tutte le parti originali, salvo il carburatore Tillotson di primo equipaggiamento, ora sostituito con un moderno Bandit. 

Il motore non ha avuto bisogno di alcuna revisione ed è bastato molto poco per avviarlo senza problemi.  Sembra che, diversamente da quanto hanno fatto i primi due proprietari, il terzo usi questo vecchio Sportster Ironhead con molta frequenza. 

E' proprio vero che il numero tre spesso rappresenta il numero perfetto.....


mercoledì 9 marzo 2022

SURVIVOR - 1975 Sportster XLH 1000






Vi capita mai di trovare qualche vecchia moto e chiedervi come abbia fatto a rimanere praticamente nuova ????

Questo vecchio Sportster Ironhead è uno di quegli esempi. Appartiene ad un periodo storico di Harley-Davidson considerato quasi da tutti come disastroso (parliamo della gestione "AMF"), principalmente a causa dei problemi di affidabilità delle moto legati anche alla scarsa qualità di molte materie prime, eppure sembra uscito ora di fabbrica. 

La moto non ha subito il minimo restauro, salvo la cromatura di alcune parti e la sostituzione della sella originale con una più comoda. Le stesse decals del serbatoio, unitamente a tutta la colorazione, sono quelle uscite di fabbrica. L'esemplare non ha molti km (quasi ventimila) e sembra che parta al primo coltpo. Certamente si tratta di una eccezione, ma sarebbe interessante trovare altri vecchi Sportster conservati senza alcun intervento di modifica o restauro.

mercoledì 1 dicembre 2021

Sportster XLH 1962






Ci ho messo molto prima di decidere di pubblicare questo Sportster, non perchè non mi piaccia la moto, tutt'altro, ma si tratta di un mezzo totalmente originale. 

Alla fine mi sono deciso e l'ho fatto anche con una vena di polemica. In Italia le Harley-Davidson debbono per forza essere state pagate un mare di soldi (nuove o usate che sia poco importa....) eppoi o debbono essere tirate sempre a lustro oppure maltrattate ed invecchiate anche se sono appena uscite dalla concessionaria. Fuori da queste logiche le Harley-Davidson praticamente non esistono e, men che mai, lo Sportster, specialmente negli ultimi tempi quando, in seguito alla sua uscita di scena sul mercato europeo, ha visto raggiungere prezzi da capogiro per l'usato

Cosa accadrà in seguito per l'usato Sportster non è dato saperlo, ma è logico prevedere un leggero calo dei prezzi. Sostanzialmente si trovano due tipi di usato: la moto perfetta, con non molti km ed accessoriata in maniera non esagerata, oppure gli Sportster cannibalizzati, con telai segati e motori di cui non si capisce se dentro abbiano i pistoni originali oppure.......in cartone!

Questo XLH non solo è una moto originale, ma non è neppure conservata benissimo, dato che presenta evidenti segni di ruggine anche sul motore, eppure viene utilizzata regolarmente tutti i giorni (si trova in Giappone) conservando il suo indiscusso fascino. 

E, giusto per ricordare un poco di storia, si tratta di uno di quei modelli con motore Ironhead 883 prodotti prima dell'aumento di cilindrata, avvenuto nel 1972, che innalzò la potenza a circa 61 cv.

 

mercoledì 10 novembre 2021

Viva il Giallo!!!!! - Sportster 883 standard anni novanta




Sembra assurdo, ma con l'uscita di scena dello Sportster (del modello con motore raffreddato ad aria e distribuzione ad aste e bilancieri) capita sempre più rado di vederne in giro, quasi che i proprietari li vogliano custodire gelosamente dentro al box. Ancor più strano è trovare qualche modello quasi tutto originale, specialmente se si tratta di un modello a carburatore costruito fino al 2003. 

Lo Sportster in questione è un 883 costruito a metà degli anni novanta ed è quasi tutto originale, salvo pochi elementi come frecce, ammortizzatori posteriori, pedane avanzate e manopole. Addirittura gli scarichi sono quelli originali e si può notare il tubo che unisce i due collettori che funge da compensatore, in modo da limitare l'andamento zoppicante del motore. 

La moto non è tenuta benissimo, mostrando i segni del tempo, ma viene utilizzata quotidianamente (nella foto non si vede il supporto per il cellulare montato sul manubrio). Un esempio di quanto sia robusto ed affidabile il caro, vecchio, Sporty!!!!!

Peccato sia stato tolto di produzione.......

mercoledì 29 settembre 2021

Bisogna andare avanti: Sportster 1200 S






Non ho digerito alcune scelte fatte in casa Harley-Davidson, prima tra tutte quella di non produrre più le Buell. Peggio quando a Milwaukee hanno deciso di non produrre più lo Sportster, mettendo fine a quella che è stata ed è tutt'ora una vera icona delle due ruote. Non credo al fatto che non potessero rendere il motore compatibile con le normative Euro 5, dal momento che case come Moto Guzzi, Royal-Enfield e Kawasaki ci sono riusciti con i loro motori raffreddati ad aria. Secondo me è stato solo un pretesto perchè in mente avevano altro.....

Forse volevano solo rompere con la tradizione e creare qualcosa che fosse più appetibile ai giorni nostri. Congetture a parte, la storia insegna che tutte le volte in cui HD ha rotto con il passato, lanciando modelli troppo innovativi (vedi XLCR1000 ma anche V-Rod e Street Rod 750), ha fallito. Accadrà lo stesso ora???? 

Ovviamente è da vedere, ma forse la scelta non è insensata, soprattutto se si studia il contesto in cui nacque lo Sportster. Il 1957 era dominato dalle moto inglesi ed HD cercava una risposta (i vecchi modelli della serie K a valvole laterali nati nel 1952 avevano segnato il passo....). Risposta trovata nello Sportster. 

Ecco allora che il neonato 1200 S trova una sua logica nella tecnica al passo con i tempi ed in un motore dotato di molti cavalli. Certo, per molti sarà difficile da digerire questa scelta e, se proprio vogliamo dirla tutta, il nuovo Sportster 1200 S non ha niente in comune con i vecchi Sportster e, men che mai, con il 1200 S con testata a doppia candela. 

Provare per credere: basta coprire la scritta HD sul serbatoio e mettere la moto in mezzo ad altre, chiedendo a qualcuno di riconoscerla. Per lo più sarà identificata con qualche "cinesata" che sta invadendo il mercato italiano ed europeo. 

Ma forse è solo questione di tempo affinchè il nuovo Sportster (nei vari modelli che usciranno sul mercato) trovi una sua identità. Altro dubbio legittimo riguarda il prezzo del nuovo 1200 S. Fin dagli albori dei tempi lo Sportster ha rappresentato il modello di accesso alla gamma Harley-Davidson, forte di un prezzo nettamente più basso rispetto agli altri modelli. Ora il discorso cambia nettamente ed è lecito aspettarsi un modello di accesso. Nel frattempo i dealer italiani stanno cavalcando l'onda e ben venga!!!! Belle le pubblicità fin qui proposte. Ne aspettiamo altre!!!!!


mercoledì 1 settembre 2021

Gamma Sportster 2004

sportster models 2004

sportster models 2004

Il 2004 rappresenta l'anno del cambiamento nella gamma Sportster. Le versioni in gamma sono quattro.

Dopo tanti anni, Harley-Davidson mette mano in maniera importante a quello che per molti è il suo modello di punta: lo Sportster. 
I numeri di vendita sono importanti, ma da tempo si sente la necessità di rendere la moto molto più confortevole, adatta soprattutto al pubblico europeo che la utilizza a trecentosessanta gradi.
Viene ridisegnata la parte centrale del telaio, il motore montato su supporti elastici, allargato il pneumatico posteriore.
La nuova versione si connota anche per un altro cambiamento epocale: la frizione diventa molto morbida e permette un utilizzo dello Sportster nel caotico traffico cittadino senza problema al braccio.

883 Standard: il modello d'accesso monta cerchi a tredici razze, motore satinato, serbatoio del carburante da 12,5 litri, comandi centrali, manubrio stretto e sella monoposto. 

883 Custom: rispetto alla versione standard si notano il cerchio anteriore a raggi da 21 pollici, il grosso serbatoio del carburante (17 litri), motore e teste verniciate a polvere (grigio per intenderci), ma le differenze sono anche altre come il cerchio posteriore lenticolare, i comandi avanzati e l'altezza da terra che si riduce a 668mm (contro i 693 della Standard). Il manubrio è sagomato diversamente per una migliore ergonomia.

1200 R:  il motore cresce di cilindrata così come potenza e coppia. I cerchi sono nelle classiche misure (per lo Sportster) da 16 e 19 pollici, in lega dotati di tredici razze, motore e teste verniciati a polvere, doppio freno a disco, verniciatura esclusiva (in tinte che non si trovano su altre versioni). Cresce l'altezza della sella che sulla 1200 R è di 713 mm.  

1200 Custom: rispetto alla 883 Custom beneficia di numerose cromature per motore ed altre parti, oltre alla verniciatura bicolore. Per il resto troviamo il cerchio anteriore a raggi da 21 pollici, comandi avanzati, serbatoio da 17 litri.

mercoledì 30 giugno 2021

1972 XR 750 TT

xr 750 tt 1972

xr 750 tt 1972

xr 750 tt 1972

xr 750 tt 1972


Il valore dello usato Sportster, specialmente ora, è molto elevato. Forse pure troppo. In parte giustificato dalla legge della domanda (molta richiesta) e dell'offerta (è uscito di produzione in Europa alla fine del 2020), in parte da quanto si verifica nel caso beni iconici (in questo caso parlo di beni e non di moto), i cui prezzi subiscono un'impennata immediatamente dopo la loro cessata produzione, salvo poi calare ed assestarsi nel lungo periodo. 

Difatti, comprare uno Sportster usato in questo periodo storico non conviene affatto e bisogna aspettare.

Diverso è il caso dei modelli da corsa che hanno fatto la storia della Harley-Davidson. Il prezzo rimane quasi immutato nel tempo ed assai elevato, perchè si tratta di moto prodotte in un numero limitato di esemplari. Anzi: potrebbero rappresentare un buon investimento a livello economico. 

La richiesta per questa XR 750 TT del 1972 (TT è la versione per le gare su asfalto della celebre XR 750) è di quasi cinquantamila Dollari, non pochi in senso assoluto, ma bisogna sempre rapportare il prezzo richiesto ai pochi esemplari prodotti per questa versione XR750 ed al fatto che, stando quantomeno alle specifiche dell'annuncio, si tratta di una moto completamente restaurata senza alterarne l'originalità, a corredo della quale viene fornita tutta la documentazione storica. 

Siete pronti ad investire ????? 

giovedì 1 aprile 2021

Sportster XLH 1978





Pubblichiamo questo bellissimo Sportster appena arrivato tra le mani del nostro amico Adolfo Covelli. Lasciamo a lui la descrizione....

Sportster 1978 XLH 1000 edizione del 75esimo anniversario. Arriva dalla Pennsylvania, da Littlestown precisamente.

Due proprietari uno dal 78 al 2004 e il secondo dal 2004 al 2020.

È un conservato, tenuto benissimo.

Rappresenta la storia Harley Davidson: 61 c.i. spinti dal solito carburatore Keihin Butterfly che fa il suo dovere perfettamente.

La sua particolarità  sono le stripes oro la targhetta sulla piastra forcella e i cerchi dorati a razze.

Venne prodotta in 2323 esemplari.

La moto è molto agile ed ha un baricentro più alto rispetto agli altri Sportster.

Accensione ovviamente a puntine e condensatore.