E' possibile anche aggiungere altro come cerchi da 18 pollici, scarichi alti ecc. Fino quasi a costruirsi una moto intera.
Il prezzo ????? Da scoprire cliccando sul link qui sotto
https://www.storzperf.com/catalog/page3.html
Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.
E' possibile anche aggiungere altro come cerchi da 18 pollici, scarichi alti ecc. Fino quasi a costruirsi una moto intera.
Il prezzo ????? Da scoprire cliccando sul link qui sotto
https://www.storzperf.com/catalog/page3.html
"Ciao Carlo ma allora sei con noi....." rispondo timidamente ".....non te ne sei andato come pensavamo tutti....."
Dall'altra parte del telefono. "No Ascanio. E' solo che avevo bisogno di stare un poco tranquillo ed ho dovuto inscenare la mia morte. La pressione mi stava facendo impazzire e non riuscivo più a gestirla. Ti ripeto: volevo stare solo un poco tranquillo per i fatti miei....." Sono felice come pochi. Carlo mi è mancato per troppo tempo.
Domando: "Ma ti posso continuare a sentire ????"
"Certamente ma ti chiamo io."
Percepisco che è tornato in punta di piedi e vuole ristabilire i contatti con estrema calma ma, soprattutto, con chi vuole lui, senza dover essere il personaggio popolare di un tempo.
"Ci sarai alla Fiera di Verona ???"Chiedo ancora.
"Penso di esserci ma non lo dire."
"Grazie mille della chiamata Carlo! Non hai idea di quanto mi ha fatto piacere!!!! Avverto Farinelli e gli dico di chiamarti...."
"Ascanio lascia stare. Digli che sono tornato ma che mi farò vivo io con lui."
Un insolito raggio di luce capitolino, dopo quasi un mese ininterrotto di nuvole e pioggia, illumina parte della mia camera da letto costringendomi alla sveglia. E' un sabato mattina diverso rispetto agli ultimi. Percepisco immediatamente che la telefonata appena ricevuta da Carlo è solo un sogno, facendo fatica a risvegliarmi. Ma in qualche modo inizio la giornata bene. Ovviamente chiamo immediatamente Farinelli (che era molto legato a Carlo. Forse uno dei pochi in grado di gestirne sul lavoro il forte temperamento) e gli racconto. Lui, come sempre, ascolta e lo sento contento.
A questo sogno possiamo dare diverse interpretazioni. E' strano però che sia arrivato in un momento così particolare anche a livello personale. La pandemia ha creato molto scompiglio facendo perdere l'orientamento a molti. Siamo inoltre nel periodo di avvicinamento al Natale. Il Natale non solo equivale ai sogni, ma è un periodo dove c'è la generale necessità di sognare.
E tanto perchè siamo in tema, dato che ho conosciuto Carlo Talamo non appena comprato il primo Sportster, XLCR 1000 ed XR 1000 rappresentano gli Sportster dei sogni.
Non tutti sanno che i ragazzi di Firenze, all'epoca, si cimentavano nelle gare dragster, ragion per cui avevano accumulato una notevole esperienza e bravura in tema di elaborazione motori pari solo ai tecnici della Numero Uno Italia e come pochissimi altri dealer della penisola.
La customizzazione delle moto ha sempre seguito tendenze e sviluppato filoni. Spesso ha risentito (inevitabilmente) del contesto storico, assorbendo gli input che ne venivano fuori ed offrendo una risposta alle esigenze (e spesso alle inquietudini) degli appassionati.
Se il terzo millennio ha decretato una volta per tutte l'esplosione del fenomeno Scrambler e Flattrack con moto prodotte direttamente dalle case costruttrici, che rispondono ad esigenze concrete, l'emergenza pandemica può ulteriormente sviluppare questi concetti rendendoli aderenti alla nuova, brutale, realtà.
In un periodo "buio" come quello di quest'ultimo anno, calza a pennello la chiave di visione di questo XR 1200 del 2009.
Una elaborazione che riprende in maniera meno estrema il concetto creato da Carlo Talamo con la sua Triumph Postatomica Eve of Destruction del 1995.
Qui troviamo vernice opaca, pneumatici tassellati (Shinko Dual Sport) e qualche altro accessorio volto alla guida su strade non asfaltate come i paramani, il manubrio con il traversino, il paramotore ed il faro alogeno (oltre ad uno scarico libero), ma il telaio resta di serie e gli accessori non provengono da altri mezzi o sono di recupero. La carrozzeria è quella di serie in materiale plastico ed il motore non ha subito alcun intervento, salvo quello necessario sulla centralina per farlo rendere al meglio con il nuovo scarico.
L'XR così elaborato rappresenta il mezzo ideale per affrontare i contesti urbani degradati, dove la manutenzione delle strade è una mera utopia......
Questa è una di quelle elaborazioni, secondo me, più riuscite per il 1200 S a quattro candele. Questo Sportster è un modello molto particolare, che va tenuto fedele il più possibile al periodo della sua nascita, gli anni novanta. E' una moto, rispetto ai modelli più recenti, molto ruvida.
Il motore con testata a doppia candela invita alla guida sportiva ma, nel contempo, fa sentire comunque l'esigenza di avere una moto che rispecchi i canoni degli Sportster prodotti in quegli anni. Ecco il motivo per cui ritengo ogni elaborazione troppo esasperata fuori luogo.
I giapponesi di Trump Cycle hanno capito come intervenire sul 1200s. Una bella colorazione non troppo vistosa. Un motore con qualche cavallo in più ottenuto tramite scarico e filtro dell'aria aperto (ma si può ricorrere anche a centralina e carburatore Mikuni HSR secondo il kit approntato da Carlo Talamo e dalla Numero Uno sul finire degli anni novanta), una ciclistica migliorata tramite ammortizzatori performanti e forcella rivisitata internamente (se si trova, si può montare anche una forcella Ceriani a steli rovesciati, completando così il kit pensato da Carlo Talamo e dalla Numero Uno).
Qualche altro dettaglio in alluminio come le pedane arretrate, possono essere un altro preziosismo che arricchiscono di più la moto.
In questi giorni mi capita di imbattermi in un vecchio “speciale” di Freeway Magazine dedicato ad Harley-Davidson aprendolo, nemmeno a farlo a posta, proprio sull'intervista fatta a Carlo Talamo.
La leggo attentamente e rimango ancora una volta a bocca aperta.
Per anni mi hanno affascinato le sue aziende e le sue “special” (sia Harley-Davidson che Triumph) oltre, ovviamente, alle sue pubblicità.
Questa volta rimango colpito da quanto dice a proposito di Harley e Buell. Carlo sapeva ed aveva previsto tutto già con venti anni di anticipo, ma non è stato ascoltato. Certo. Per molti era un personaggio scomodo e la sua prematura scomparsa ha rappresentato un peso in meno, ma volete mettere se solo fosse stato ascoltato ?????? E non è la sua unica intervista.
Questo rafforza in me la convinzione che abbiamo perso un genio. Un visionario che avrebbe potuto dare un'impronta differente a molte aziende in ambito motociclistico (vedasi Moto Guzzi con la quale aveva iniziato a collaborare poco prima del fatidico incidente).
Dopo molto tempo torno a scrivere all'interno della sezione “Edito” dove spesso dico come la penso su argomenti e situazioni ruotanti attorno allo Sportster. Questa volta, come ben si può immaginare, l'argomento principe è la cessazione della commercializzazione dello Sportster nel 2021. Almeno in Europa.
L'argomento l'ho trattato in maniera approfondita all'interno del sito corsedimoto.com e, ci tengo ulteriormente a precisare, che ancora non vi è stata alcuna comunicazione ufficiale da parte della Harley-Davidson (sarebbe interessante che quantomeno Harley-Davidson Italia si esprimesse in qualche modo sulle voci che girano da tempo....), ma qui mi pongo alcune domande.
Possibile che a Milwaukee non si siano resi conto dell'importanza commerciale e storica dello Sportster ????
Non capiscono che cessare la commercializzazione dello Sportster anche solo in Europa equivale a rompere con la tradizione ????
Hanno capito che Harley-Davidson (forse insieme solo a Moto Guzzi) si regge sulla tradizione ????
Hanno compreso che lo Street Rod non potrà mai sostituire lo Sportster ma solo essere affiancato ad esso ?????
Si sono resi conto che produrre una moto di fascia più bassa dello Street Rod vuol dire prendere il marchio e letteralmente “buttarlo nel cesso” ?????
Lo sanno che non solo gli appassionati, ma la maggior parte delle persone che si avvicinano ad Harley-Davidson vogliono V-Twin ad aste e bilancieri con l'eventuale raffreddamento a liquido nascosto ????
Per la foto di questo “Edito” ho scelto uno Sportster in serie limitata (10 esemplari in tutto), che fece Carlo Talamo attraverso la sua Numero Uno. L'unico in grado di comprendere il valore aggiunto dello Sportster (….e non solo....).