Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 13 marzo 2024

Giallo racing





Avete uno Sportster1200S con testata a quattro candele ????? Di quelli, per intenderci, prodotti tra il 1998 ed il 2003 ?????

Continuate a leggere perchè questo è uno dei migliori modi di metterci le mani!!!!! 

Più volte ho sottolineato all'interno di questo blog, come alcuni modelli Sportster non vadano assolutamente elaborati, ma solo restaurati, mentre altri debbano seguire  specifici criteri. Fin dal lontano 1992, quando comprai il primo Sportster 883, ho visto elaborazioni di tutti i tipi, molte fuori da ogni logica. Se, ad esempio, un 883 standard a carburatore si presta a molte trasformazioni, lo stesso non si può dire, ad esempio, di un Seventy Two la cui unica veste plausibile è quella chopper.

In questo senso il 1200S deve essere elaborato migliorandone gli aspetti sportivi e, possibilmente, mantenendo la linea originale senza snaturarla.

Gli scarichi alti in stile flattrack è l'unico elemento di rottura con la linea originale su questo Sportster, dove gli interventi su ciclistica e motore sono stati non esagerati. Forcella originale da 39mm, rivisitata internamente, con possibilità di regolazione del precarico, abbinata a piastra anti-svirgolo Screamin'Eagle, ammortizzatori posteriori Ohlins 36PRCLB, cerchi in lega delle stesse misure degli originali ma a nove razze, trasmissione finale a catena in luogo della cinghia dentata, kit freni Brembo (anteriore con coppia di dischi da 300mm, pinze a quattro pistoncini, pompa freno radiale. Al posteriore pinza a doppio pistoncino che lavora su un disco da 250mm). 

Lo "small block" con testata a doppia candela, che in configurazione originale sviluppa oltre settanta cavalli, è stato potenziato con un carburatore Sundance da 41mm, alberi a cammes Andrews N-4, accensione Dyna 2000, scarichi artigianali due-in-due. A corredo, una serie di accorgimenti come le pedane arretrate, il comando del gas rapido, il rubinetto Pingel che manda la benzina più velocemente verso il carburatore ed alcuni particolari verniciati in nero che si abbinano perfettamente alla verniciatura gialla scelta. 

mercoledì 31 gennaio 2024

Cafe Samurai!!!!!!!




Proviene dal Giappone questo Sportster 1200s del 2000 rivisitato in chiave cafe racer ma intriso di cultura nipponica, che appare evidente nella parte posteriore.

Come abbiamo avuto modo di appurare in diverse occasioni, i concetti custom negli ultimi anni hanno subito un mutamento talmente importante da diventare meri parametri di riferimento. Con le cafe racer tutto è iniziato negli anni duemila quando, divennero una vera moda, grazie soprattutto a Triumph che lanciò modelli iconici come la prima Speed Triple. Le customizzazioni a tema si andarono diffondendo sempre di più e l'originario concetto di moto inglese-semi manubri-sella singola racing-pedane arretrate-scarico a trombone andò via via adeguandosi ai tempi, complice anche qualche casa motociclistica che identificò come cafe racer modelli che ne avevano vaghi richiami.

Nel caso di questo Sportster, quanto appena affermato è evidente.

Accanto alla accoppiata serbatoio del carburante in alluminio-pedane arretrate Storz, troviamo semi manubri ed e mezza carena ma, soprattutto sella biposto e parafango posteriore in alluminio insieme ad un paio di scarichi Supertrapp alti e pneumatici che sembrano più adatti per un bel bobber: il Firestone posteriore e l'Avon rigato anteriore, nelle misure originali da sedici e diciannove pollici.

Per il resto abbiamo il motore praticamente di serie con solo il carburatore Kehin-FCR, pinze freno Brembo su dischi originali ed ammortizzatori posteriori Ohlins, mentre la forcella è totalmente di serie.

giovedì 16 novembre 2023

Red Hot - 2001 Sportster 1200S custom




Più volte mi sono soffermato sul fatto che, probabilmente, il miglior modo per elaborare lo Sportster 1200S è quello di migliorarne gli aspetti estetici e tecnici senza snaturarlo.

Sembra che diverse persone la pensino allo stesso modo, dato che questa è una delle elaborazioni effettuate in questa ottica.

La carrozzeria, infatti, resta di serie e subisce solo una particolarissima verniciatura rosso metallizzato in grado di esaltarne l'aspetto custom-racing, con i cerchi in lega verniciati in nero (delle stesse misure degli originali) che calzano pneumatici Bridgestone Battlax.

Il reparto sospensioni è affidato alla Ohlins che fornisce ammortizzatori posteriori regolabili PRCLB36 a gas e forcella di tipo tradizionale con steli da 43mm, anche se dotata di attacchi per pinze freno di tipo radiale.

Brembo, altra azienda "top" del settore, l'impianto frenante anteriormente e posteriormente.

Il motore con testata a doppia candela, che di serie fornisce poco più di settanta cavalli, viene potenziato ulteriormente attraverso un carburatore FCR a valvola piatta, abbinato alla scatola filtro originale, cammes Andrews N4, accensione Dyna Single Fire, scarico due-in-uno realizzato a mano.

A corredo pedane arretrate e trasmissione finale a catena.

Sembra originale vero ????? 


mercoledì 2 agosto 2023

Old Speed - 1998 Sportster 1200S scrambler






Basta poco,

veramente poco.

Un giorno sei al settimo cielo e pensi di avere tutto in mano

preso dalla routine di una vita che nelle grandi città si fa sempre più complicata

dove se non hai tutto, se non fai di tutto, non sei nessuno.

La cultura dell'apparire

in netto contrasto con quella dell'ESSERE.

Poi arriva un brutto momento. 

Un evento più o meno grave che ti offre le ragioni per cambiare la tua visuale.

Per molti è malasorte. Ma dalla malasorte si può imparare.

Allora comprendi.

Inizi a mutare la tua visione.

Non ti trasformi all'improvviso come pervaso da qualche spirito divino.

Cominci semplicemente a prendere la giusta distanza da molte situazioni che non portano a nulla.

E vuoi goderti più alcuni momenti.

Un'alba con la propria moto in riva al mare uno di quelli.

Questa potrebbe essere la moto giusta.

Un vecchio Sportster 1200S del 1998 con pochi e mirati interventi.

Parafango posteriore in alluminio, trasmissione finale a catena, pneumatici leggermente tassellati (Dunlop K70), manubrio largo. 

Questo solo per la parte ciclistica.

Il motore potrebbe pure rimanere di serie, ma un paio di tromboni realizzati in casa abbinati ad un carburatore Mikuni HSR 42 fanno la differenza.

Io, poi, amo colore blu. Questo blu. Vivace.

Colore utilizzato per questo blog e scelto poichè è anche il colore Buell e per me Buell è sinonimo di artigianalità vera, oltre a rappresentare in maniera perfetta il lato sportivo di Harley-Davidson.

Dicono che il colore blu rappresenti la calma, la lealtà, la profondità, l'equilibrio.

Non so se sia vero, ma sento un legame profondo con il blu.

Non posso quindi che amare questo Sportster 1200S in cui mi sono imbattuto per caso.

Avrei però lasciato i cerchi in lega.

E non tagliato i supporti del parafango.

Ma non tutti siamo uguali.

E va bene così.

giovedì 30 marzo 2023

KTM insegna! - 1998 Sportster 1200S Scrambler






Quando si pensa ad uno Sporty scramblerizzato, vengono spesso in mente soluzioni classiche di tipo vintage, con bella carrozzeria in acciaio ridotta all'inverosimile, manubrio specifico, pneumatici tassellati e motore di serie sul quale si è intervenuti solo su scarico ed alimentazione.

Ogni tanto qualcuno ha idee diverse e nasce qualcosa che può non piacere, come in questo caso.

L'idea del proprietario della moto è quella di avere una vera e propria moto da cross costruita su base Sportster. Progetto non semplice da realizzare ma che può portare ad ottime soddisfazioni, soprattutto se si hanno molti denari da investire nel progetto.....

Dello Sportster restano solo telaio e motore, mentre tutto il resto è un tripudio di parti speciali o provenienti da altre moto.

Il risultato finale è un motore con oltre 75 cv alla ruota ed un peso a secco di 200 kg (quasi 30 kg in meno del modello di serie) ed una moto che mantiene una guidabilità incredibile, con una erogazione molto fluida.

La moto è stata completamente smontata. Il motore a quattro candele, prima di essere verniciato in nero goffrato, è stato potenziato attraverso alberi a cammes più spinti, lucidatura dei condotti ed il montaggio di un carburatore Lectron abbinato ad un filtro dell'aria originariamente progettato per una Ducati 1299, montato tramite un supporto fatto a mano. Lo scarico due-in-uno è artigianale. Attraverso questo intervento si è avuto un bell'aumento di potenza, senza compromettere l'affidabilità del motore.

Il telaio è stato modificato nella parte posteriore attraverso l'eliminazione dei supporti parafango in modo da poter montare un parafango in alluminio appositamente studiato (con faro a LED integrato) ed una sella da cross.

L'avantreno proviene da una una KTM 1190 Adventure, abbinato a un mozzo Haan e un cerchio Excel da 19 pollici.

Posteriormente è stato montato un forcellone Trac Dynamics, cerchio da 17 pollici (Excel anche questo) e doppi ammortizzatori Öhlins. Questo intervento ha imposto la trasmissione finale a catena.

La messa a punto della ciclistica ha comportato un assetto rialzato della moto anche posteriormente in modo da avere una “vera” moto da cross e non una semplice “showbike”.

Questa special è veramente ben riuscita e contiene diverse soluzioni interessanti. Unico limite il prezzo (che non conosciamo ma di cui possiamo immaginare)…...


mercoledì 8 marzo 2023

Tributo al Sol Levante!!!!! - 2000 Sportster 1200S cafe racer




Domanda: è possibile rendere omaggio alla cultura nipponica tramite una moto americana che si ispira alla vecchia scuola inglese ??????

La risposta non può che essere affermativa dato che l'autore di questo Sportster è il Maestro giapponese Koichi Fujita fondatore di An-Bu Customs.

La linea slanciata ma non troppo distante dall’originale, la notevole riduzione di peso rispetto al modello standard e qualche altro piccolo accorgimento, conferiscono al 1200S un aspetto aggressivo senza essere oltraggioso e senza snaturarne l’aspetto di base.

Ciclistica e motore, infatti sono praticamente di serie.

A parte le sovrastrutture realizzate a mano, la forcella viene rivisitata solo internamente e gli ammortizzatori originali vengono sostituiti da un paio di tipo progressivo, da un maggiore interasse. L’impianto frenante della seconda versione del 1200S svolge il suo lavoro egregiamente per cui non si interviene su di esso. L’eliminazione del parafango anteriore impone una staffa di rinforzo tra i due steli della forcella al fine di evitare torsioni indesiderate.

Per avere un cafe racer vecchia maniera, si deve ricorrere a semi-manubri e comandi arretrati (in alluminio ricavato dal pieno). La ciclistica viene completata con il montaggio di una trasmissione finale a catena in luogo di quella originale a cinghia dentata.

Il 1200 con testata a doppia candela già libera cavalli a sufficienza e per questo motivo viene fatto solo “suonare meglio” attraverso il montaggio di uno scarico due-in-uno interamente fatto a mano, con ovvio adeguamento della carburazione.

Indispensabile su questo motore un radiatore dell’olio supplementare, che viene montato di dimensioni maggiori a quelli generalmente utilizzati per questa moto.

La verniciatura verde opaca esalta il carattere rude di questo ottimo 1200S cafe racer!

mercoledì 11 gennaio 2023

XLCR Evolution 1200






Sarebbe interessante sapere se Willie G.Davidson, al momento della progettazione, avesse previsto quanto poi accaduto all'XLCR 1000.  Linee troppo futuristiche ed un progetto abbandonato da Harley-Davidson dopo appena due anni di produzione (1977-1979), con molti esemplari rimasti invenduti (solo 3100 quelli venduti....), a giacere in nel retrobottega di qualche concessionaria, pieno di polvere. Poi, dopo trent'anni, l'esplosione del mito ed i prezzi dei pochi modelli circolanti che vanno alle stelle

Il problema, poi, non è solo l'acquisto dell'XLCR 1000 ma anche il mantenimento della stessa: i pochi ricambi originali circolanti vengono venduti a peso d'oro. Una banale scivolata potrebbe essere fonte di notti insonni......

La soluzione potrebbe essere un'altra. Negli anni sono stati sviluppati numerosi kit estetici su base Sportster Evolution e su questo blog ne abbiamo proposti, basta digitare come ricerca all'interno del blog le parole "XLCR 1000" oppure "XLCR Evolution" che troverete molto.

Alle voci aggiungo questa ottima elaborazione realizzata da DP Customs, alias Del Prado Brothers, su base Sportster 1200 del 2002.

Le linee spigolose e le forme allungate non tradiscono lo stile XLCR, estremizzato da una posizione di guida ancor più sportiva con l'adozione di due semi-manubri e comandi al pedale arretrati. La carrozzeria è tutta in alluminio, appositamente realizzata. Differentemente da molte altre realizzazioni, dove sono stati sfruttati gli attacchi del parafango per alloggiare il codone posteriore, in questo caso sono stati eliminati ed è stato costruito un piccolo telaio supplementare che segue il profilo del codone.

Il motore è originale anche si sente maggiore reattività grazie ad una  accensione Dynatek Single Fire, un collettore aspirazione Joker Machine ed scarico basso che fa suonare il motore come in biplano degli anni trenta. La ciclistica è stata migliorata grazie a ruote in lega da 19 pollici davanti e 18 dietro, forcella Showa prelevata da uno Sportster 1200 S ed ammortizzatori posteriori Progressive 970.  Impianto frenante anteriore Brembo completa l'opera.

Questa ennesima rivisitazione in chiave XLCR 1000, sebbene non sia stata realizzata su larga scala tramite kit messi in commercio, può rappresentare un'idea per non spendere una fortuna. Certo, avere un XLCR 1000 originale non è proprio la stessa cosa...... 


mercoledì 2 novembre 2022

2000 - Sportster 1200 S - Street Tracker




Il caro, vecchio, “quattro candele” è uno di quei modelli Sportster che debbono essere elaborati tenendo sempre presente la sua peculiarità. 

Il motore, con testata a doppia candela e rapporto di compressione pari a 10,5:1, sviluppa una circa settanta cavalli che chiedono solamente di non essere imbrigliati. Sconsigliabili, quindi, elaborazioni in chiave chopper e bobber. Ben vengano le altre, a patto di non intervenire troppo sul motore stesso, onde evitare problemi di surriscaldamento. 

Carburatore, scarico e centralina si possono montare senza problemi, mentre gli alberi a cammes vanno scelti con estrema cura, in quanto c’è il rischio di rendere la moto ostica da guidare in città e poco progressiva: la scelta deve andare nella direzione di alberi a cammes che abbiano un diagramma che privilegi un maggior tempo di apertura delle valvole invece che una maggiore alzata delle stesse. Questo porterà benefici in termini di maggior coppia e progressività ai bassi/medi regimi di rotazione.

Lo Sportster 1200 S è stato elaborato nella maniera "giusta", pur non conservando grande "appeal" complice grafiche e dettagli cromatici non intriganti.

Motore originale con scarico due-in-uno artigianale, carburatore con adeguamento dei getti e filtro dell’aria aperto con cover in carbonio. 

Ammortizzatori posteriori progressivi, forcella rivisitata internamente e dotata di piastra anti-svirgolo. 

Pompa freno e pinze freni Brembo che lavorano sui dischi originali, comando del gas rapido, pedane in alluminio arretrate, trasmissione finale a catena e codone da flat-track.

 

giovedì 30 giugno 2022

Retrogusto british - Sportster 1200S cafe racer





Il fenomeno delle cafe racer, dopo aver vissuto un nuovo periodo di splendore all'inizio degli anni duemila, per quasi un decennio, si è nettamente affievolito in favore delle scrambler e delle moto da street-tracker, più in sintonia sia con l'utilizzo urbano sia con la crescente moda del flat-track.

Tuttavia le cafe racer continuano a restare nel cuore degli appassionati e sul tema ci sono differenti interpretazioni. Accanto a chi utilizza moto moderne curando (e non tanto) lo styling vi è chi cerca di seguire alla lettera l'antica ricetta.

La base utilizzata è un 1200 S con testata a doppia candela che, di serie, garantisce circa una settantina di cavalli e non ha richiesto alcun intervento supplementare, salvo uno scarico due-in-uno aperto, con relativo adeguamento della carburazione tramite apposito kit.

Gran parte del lavoro ha riguardato invece la parte ciclistica e le sovrastrutture. I cerchi originali in lega sono state sostituite con unità a raggi da 18 pollici, abbinate a pinze Brembo e dischi Misumi Engineering. 

La forcella originale è stata rivisitata internamente ma ha mantenuto le stesse misure, così come gli ammortizzatori (però sostituiti da unità di tipo progressivo). Il risultato è che non è stata effettuata alcuna variazione sull'interasse della moto, sebbene siano stati montati una coppia di semi-manubri (ancorati sopra la piastra della forcella) e pedane arretrate in alluminio ricavato dal pieno.

La carrozzeria è composta da un serbatoio in stile Triton ed un codone monoposto verniciati in verde inglese.

Meno male che le antiche ricette non scompaiono mai......


mercoledì 16 marzo 2022

Samurai!!!!!! - Sportster 1200 S racing by An-Bu Customs








Il maestro giapponese AN-Bu Custom Motors stupisce ancora una volta tutti con questo Sportster 1200 S in puro stile racing, dove da ogni dettaglio trasuda vocazione per corse su pista asfaltata. Le linee sono insolitamente spigolose ed affilate richiamando nell'immaginario la "Katana" dei guerrieri giapponesi

L'alluminio non è plasmato dalla mano del Maestro, ma è il Maestro che si adatta ad esso lavorandolo in maniera certosina. Lo Sportster è un chiaro omaggio alle moto da Endurance degli anni settanta. Non si tratta di una elaborazione esagerata, ma studiata scientificamente. 

Il motore è di serie, tranne lo scarico due-in-uno che ha richiesto un adeguamento della carburazione. Anche la ciclistica è rimasta praticamente originale, montando solo due cerchi da 18 pollici (e trasmissione finale a catena) con impianto frenante completo Brembo ed ammortizzatori posteriori progressivi. Tantissime altre parti sono state costruite dallo stesso Maestro che non si è limitato solo alle sovrastrutture in alluminio ma è andato oltre con pedane arretrate e semi-manubri. 

Una vera opera d'arte in grado di scuotere l'anima !!!!!!!



martedì 14 dicembre 2021

Sportster 1200S by Roberto Rossi





Inauguro con questa moto la nuova sezione "BUY" dove inserisco gli Sportster (e Buell) che vedo in vendita e, per qualche motivo, potendo comprerei di corsa. La scelta delle moto avverrà in maniera del tutto casuale (cioè non effettuando ricerche mirate o con cadenza temporale), controllando gli annunci presenti sui portali che vanno per la maggiore, elencando quelli che, secondo me, sono gli elementi che mi hanno colpito. Di contro, non farò alcuna menzione delle moto in vendita che non mi piacciono.

Inizio da questo Sportster 1200S. La moto è stata costruita da Roberto Rossi (volto assai noto nel panorama custom e sulla cresta dell'onda a cavallo tra gli anni novanta e duemila). 

La carrozzeria interamente in alluminio verniciata a mano è il pezzo forte di questa moto, che tra le sue armi ha anche i pochi chilometri all'attivo (circa tredicimila), il carburatore e filtro aria Screamin'Eagle, il doppio scarico Supertrapp da flat-track e gli ammortizzatori più performanti. La cifra richiesta di per se non è bassa (sono sempre 9000 Euro) ma la moto è bellissima e, dato non indifferente, si tratta di una di quelle special con modifiche reversibili, cioè che può essere riportata in conformazione originaria

Personalmente la moto mi fa impazzire e cambierei solo la colorazione che, a mio avviso, non rende bene al 1200 S così elaborato. Tra l'altro, ho un debole per il 1200 S con testata a doppia candela ed amo su questa moto le elaborazioni che ne esaltino il carattere sportivo o racing. 


mercoledì 8 dicembre 2021

Caffè Metallico - Sportster 1200 S cafe racer







Le cafe-racer stanno perdendo seguito negli ultimi tempi, a fronte di preparazioni in chiave street-tracker o scrambler molto più in linea con i contesti urbani fatti di strade dissestate e con la nuova moda del traverso che sembra aver colpito moltissime persone. Ovviamente (e per fortuna) non tutti la pensano così e le cafe-racer sembrano ritornare ad appannaggio di quella nicchia di affezionati che le aveva fatte conoscere diversi anni addietro. Come per tutte le elaborazioni non serve spendere una fortuna o intervenire pesantemente sulla moto per decretarne la sua perfetta riuscita. E' fondamentale operare nella maniera corretta.

Se analizziamo questo Sportster, si può vedere che è la classica moto da realizzare tranquillamente nel garage di casa: basta avere gusto e fiuto. 

Tanto per rendere l'idea, serbatoio del carburante e codone sono in alluminio, di tipo "plug in", della azienda americana Storz Performance e non necessitano di particolari accorgimenti per essere montati. Diverso il discorso dell'ampio cupolino che è stato appositamente realizzato in fibra

Ciclistica e motore sono praticamente originali. Il 1200 a quattro candele ha avuto qualche cavallo in più grazie ad un carburatore Mikuni HSR 42 ed uno scarico due-in-uno privo di silenziatore (sarebbe bello sentire la musica!), mentre la ciclistica ha una coppia di ammortizzatori di tipo "progressive" ed un cerchio da 18 pollici al posteriore (in luogo di quello originale da 16), mentre quello anteriore rimane nella misura da 19 pollici (i pneumatici sono Dunlop K427). 

Semi-manubri RSD e pedane arretrate completano l'opera. L'impianto frenante è quello originale, così come la trasmissione finale che resta a cinghia. Ben studiata la verniciatura marrone metallizzato in linea con il tipo di motocicletta.