Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 3 gennaio 2024

Per il vostro XLCR.......





Se vi volete comprare un XLCR 1000, se ne avete uno da dover mantenere, oppure se ve ne volete fare una perfetta copia, non vi resta che dare un'occhiata di seguito.

Premesso che, contrariamente a quanto si possa pensare, un oltre alla importante spesa per l'acquisto, si deve preventivare il notevole costo dei ricambi originali  (che si trovano praticamente solo negli States). L'XLCR 1000 potrebbe rivelarsi un ottimo acquisto ed una moto dal gusto unico, forse seconda solo all'XR1000.

Qualora non vi fossero i denari per comprare un XLCR originale oppure non se ne trovasse un esemplare in buono stato, si può decidere di intervenire sul proprio Sportster Evolution con appositi kit.

Sul sito https://www.xlcrclub.com/index.html  potrete trovare molte informazioni.

Per i ricambi originali invito a consultare i siti https://www.ironheadmotors.com/ 

https://sportyparts.com/.

Se poi volete comprare qualcosa di non originale sul sito inglese https://redmaxspeedshop.co.uk/  producono una bellissima carrozzeria in alluminio ed altre parti in materiale plastico.

La americana https://www.airtech-streamlining.com/  produce un vero kit replica che per i modelli a carburatore fino al 2003.

Molto potrete attingere dal sito americano Storz, dove il must è il tripudio dell'alluminio lavorato a mano e dal pieno https://www.storzperf.com/index.html . Le pedane arretrate sono una vera opera d'arte!

Molto tempo addietro la azienda francese Mecatwin aveva in catalogo un kit bellissimo (e molto costoso) ma sono anni che ne ha smesso la produzione http://www.mecatwin.com/en/motos/hd/xlcr/descriptif.htm 

Da ultimo lascio i maestri giapponesi di Sundance, specializzati nell'elaborazione di motori Harley-Davidson (Sportster in particolare) e potrete spremere fino all'ultimo cavallo dal vostro XLCR https://www.sundance.co.jp/ 

Ricordate che si tratta di paesi extra europei dove al prezzo di vendita si dovranno aggiungere i dazi doganali.  


giovedì 21 dicembre 2023

120 Years Harley-Davidson - XLCR 1000


E' strano notare come nella storia Harley-Davidson una importanza fondamentamentale abbia ricoperto questa moto, sebbene prodotta per un paio di anni (dal 1977 al 1979) con numeri di vendita vicino alle 3100 unità (qualcuno rimase invenduto per diverso tempo presso alcuni .concessionari).

La "cafe racer", come spesso si chiama la XLCR 1000, fu una moto forse troppo avveniristica, progettata in un momento storico che doveva segnare il rilancio di Harley-Davidson durante il periodo di acquisizione da parte di AMF, rivelatosi fallimentare, ma che fece registrare un insonoro insuccesso. 

L'idea di fondo era quella di progettare una Harley-Davidson in grado di fermare l'avanzata nipponica sul fronte delle moto sportive, idea già accarezzata da Willie G.Davidson nel 1975, che poi fu coinvolto nella progettazione.

Purtroppo la moto, sebbene dotata dell'ottimo telaio a doppia culla della XR 750, si rivelò fallimentare per la potenza del motore nettamente inferiore alla concorrenza giapponese, oltre all'aspetto troppo avveniristico delle sue forme. Non si deve dimenticare che la clientela Harley-Davidson era da sempre abituata a forme tradizionali ed utilizzo di materiali metallici per le sovrastrutture mentre la XLCR, seppur ottimamente rifinita, aveva una carrozzeria interamente in vetroresina con forme slanciate, quasi da vera "racer".

Eppure, a fronte di un iniziale insuccesso, dopo tanti anni questa moto è diventata un vero e proprio oggetto di culto, con quotazioni intorno ai 15000 Euro, scese un poco in questi ultimi anni, forse a causa del fatto che il momento cult delle cafe-racer si è affievolito.

Il video, realizzato direttamente da Harley-Davidson, seppur breve, è emozionante.

Video da vedere in modalità ordinaria




mercoledì 5 luglio 2023

OLDIE SPORTY!!!!! - 2002 Sportster 1200






Le chiamano "middle custom". Sono quelle moto dove gli interventi non mirano a stravolgere la moto ma solo a migliorarne taluni aspetti, spesso solamente a livello estetico. Di questo tipo di moto se ne vedono moltissime in giro, perchè richiedono un investimento limitato. 

Negli anni novanta, quando Harley-Davidson iniziò ad avere riscontro sul mercato italiano grazie al "genio" di Carlo Talamo, gli Sportster iniziarono ad essere elaborati in quest'ottica. Accanto alle realizzazioni ben più profonde e radicate operate dalla Numero Uno (la società importatrice e distributrice per l'Italia di Harley-Davidson fondata proprio da Carlo Talamo) e da qualche officina di moto che stava tentando la strada del "custom" (molte senza successo) ve ne erano diverse fatte da qualche appassionato attingendo alle poche parti aftermarket. 

Le "middle custom" rappresentano la chiave di accesso al mondo elaborazioni o, se vogliamo, il concetto di "custom" a livello embrionale.

Questo Sportster è stato invecchiato a dovere prendendo spunto in parte dal modello XLCH del 1959 ed in parte dalla famosa o famigerata (per le quotazioni raggiunte) XLCR 1000.

Il parafango posteriore è quello originale, diversamente dal serbatoio del carburante che vede il montaggio di un "peanut" da 8,5 litri con le grafiche del modello XLCH ed il parafango anteriore "old school".

Quello caratterizza nettamente questa moto a livello visivo è la scelta di adottare uno scarico dalla forma di quello originale XLCR 1000, abbinato ai terminali originali che montava questo 1200 in origine.

Decisamente controtendenza la scelta di ridurre l'alesaggio portando la cilindrata a 1000 in modo da avere un mezzo più guidabile (il 1200 non ha una potenza esagerata.....) utilizzando cilindri e teste prelevati da un 883.

Se non fosse per quest'ultimo intervento sul motore, potremmo parlare di una vera "middle custom" facilmente replicabile da chiunque.

venerdì 4 febbraio 2022

XLCR 1000 ed XLCR Special








Da una cartellina impolverata, sopravvissuta a quattro traslochi, saltano fuori queste pagine strappate da un numero di Freeway Magazine degli anni novanta. Mi ero dimenticato di averle conservate e sono rimasto stupito della scoperta, ma poi leggendo ho capito il perchè......

Non si tratta di due semplici XLCR finemente restaurati (pure se una ha il colore differente) o, quanto meno, uno è stato restaurato con l'aggiunta di un carburatore S&S per dare un minimo di cavalleria, mentre l'altro......è diventato un mostro!!!!!! Siamo in presenza della classica situazione in stile Dr.Jeckyll e Mister Hyde. 

La versione color grigio, pur se esteticamente mantiene le sue linee, ha un motore potenziato all'inverosimile. Si parla di 1352 cc ottenuti grazie ad kit S&S composto da imbiellaggio e pistoni, cui viene aggiunto un carburatore Super E, cammes Sifton e teste lucidate. Come detto, la linea rimane fedele all'originale e solo un occhio attento può notare i vari tubi intorno al motore.

Certo, pensando ad una elaborazione che ha almeno venti anni (chiedere precisazioni ai ragazzi di HD Paradise Verona, ora Harley-Davidson Verona) viene da sorridere. Oggi, visto l'elevatissimo valore degli XLCR, forse solo un pazzo farebbe un simile intervento sul motore.....


giovedì 6 gennaio 2022

XRCR - XLCR kit for XR1200







La sigla XRCR è l'acronimo di un kit estetico finemente realizzato (da diverso tempo) per l'XR 1200. Motivo per cui chi ne ha una dovrebbe pensarci un attimino prima di venderla poichè una XLCR ha quotazioni molto importanti. Ovviamente se gli piace lo stile cafe racer della XLCR.....

Passando ai dettagli, il lavoro effettuato è di poco conto, probabilmente pure perchè la XR1200 sembra sposarsi a meraviglia con questa linea sportiva Harley-Davidson made.

Come molti già sanno il vero serbatoio del carburante della XR1200 si nasconde sotto una cover in materiale plastico. Il kit ne prevede una praticamente uguale, ma dalla forma leggermente incavata nella zona verso la sella come la cafe racer.Viene montato poi un cupolino ed un codone monoposto molto ben rifinito dotato di sella in vera pelle agganciata tramite una serie di bottoni. A corredo un porta targa ed un drag-bar.

La moto, rispetto alla versione originale, cambia davvero tanto acquistando un notevole fascino eppure, come detto, si tratta di un intervento minimo.  

Il kit è facilmente replicabile ricorrendo all'aquisto delle singole parti. Forse l'unica vera difficoltà è riprodurre la cover del serbatoio. Nell'ultima foto pubblicata, in cui XLCR ed XRCR sono vicine, si può notare come la XRCR rappresenti una sorta di ulteriore passo in avanti rispetto alla antenata. Quanto è bella.....anzi.....quanto sono belle!!!!!!!

martedì 21 dicembre 2021

Lettera a Babbo Natale: Buell S1 o XLCR ma soprattutto......





Caro Babbo Natale, sebbene abbia ormai cinquantuno (!!!!!!) anni e non dovrei, provo a scriverti lo stesso la mia letterina (anche a costo di essere considerato un insolente) perchè in fondo mi sento un ventenne.

Sarò molto stringato in modo che tu la legga, pur decidendo di non esaudirla.

Ovviamente il sogno nel cassetto sarà sempre la mitica Harley-Davidson XLCR 1000, ma visto che costa molti denari mi accontenterei anche di trovare qualche kit da montare in futuro. Sempre parlando di moto, ho avuto da tempo un ritorno di fiamma per le Buell con il telaio a traliccio.

 Più di tutti, però, ho un sogno: fammi conoscere i miei due idoli. Parlo di King Carl Fogarty e Super Troy Bayliss. Come hai modo di leggere nel racconto che si apre cliccando su ognuno dei due nomi, sono stati fondamentali nella mia vita perchè da loro ho imparato veramente tanto. Per sono una vera e propria religione!!!! Non chiedo di farmi questo regalo a breve, ma per favore lavoraci in modo che avvenga entro il 2022!!!!

mercoledì 10 febbraio 2021

XLCR 1000 - Ritorno agli anni settanta!





Se avete paura di trovarvi improvvisamente a bramare di possedere questa splendida moto, non apprezzata nel brevissimo periodo di commercializzazione (1977-1979), oggi divenuta vero e proprio oggetto di culto, vuol dire che lo Sportster XLCR 1000 in qualche modo è destinato ad entrare per sempre nella vostra vita. 

Allora forzatevi e guardate questo video della durata di circa quattro minuti (....si può fare....) con immagini originali dell'epoca. La storia di questa splendida moto, dalla controversa immagine offerta (prima troppo avanti per gli standard e dopo oltre trent'anni ritenuta, per molti versi, attuale), viene rappresentata alla meraviglia.

Per chi, invece, non è interessato all'argomento e ritiene che XLCR 1000 sia solo un "pezzo di ferro" come tanti altri prodotti da Harley-Davidson, è il momento di iniziare a confutare le proprie certezze con questo video, per poi proseguire in altri approfondimenti. 


mercoledì 6 gennaio 2021

Gli Sportster del desiderio




Ipotizziamo di avere in tasca denaro a non finire e di poter comprare tre modelli di Sportster da tenere obbligatoriamente a vita, senza alcuna possibilità di venderli. Dove cadrebbe la scelta ????? E perchè ????

Il tema dei tre Sportster che vorrei avere nel mio garage è la cattiveria che si può esprimere solo a livello stilistico o anche di performance.

XLCR1000: è il mio sogno fin da quando ho iniziato ad addentrarmi nel mondo delle due ruote. E' stato un vero colpo a prima vista. Rappresenta l'emblema dell'anticonformismo su due ruote. Forse la prima vera Harley-Davidson sportiva che palesemente esce dai canoni di Milwaukee. Una volta comprato non lo terrei tutto originale, ma cambierei qualche dettaglio come gli scarichi, forse aggiungendo anche freni a disco di maggior diametro abbinati a pinze a quattro pistoni, per usarlo quasi quotidianamente.

XR1000: rozzo come pochi, con i due carburatori sul lato destro il doppio scarico sul lato sinistro (da sostituire rigorosamente con un Supertrapp) ed i cilindri in alluminio. La perfetta moto da flat-track omologata per circolare su strada. Anche sull'XR1000 cambierei qualcosa, come gli ammortizzatori posteriori e la forcella.

1200S:  arrivato a luglio dopo essergli stato appresso per un anno esatto, grazie all'amico Luca Fava di HD Jesi. E' lo Sportster più cattivo dell'era Evolution, con la testata a doppia candela ed il rapporto di compressione più alto (10,5:1) rispetto agli altri modelli. Il bello di questo Sportster è che incita a delinquere, pur non perdendo la fruibilità che caratterizza questi modelli. 
Rispetto alle versioni più recenti (parliamo di quelle con il motore montato su supporti elastici) le vibrazioni ti fanno impazzire ed il motore, specialmente in estate, soffre molto in città, ma è una moto che amo. In futuro prevedo di cambiare gli ammortizzatori posteriori e, forse, montare un carburatore Mikuni da 42mm e pinze freno a doppio pistoncino. 


 

venerdì 27 ottobre 2017

XLCR Style by Sundance

harley xlcr style by sundance on xr 1000 side right

harley xlcr style by sundance on xr 1000 side left

harley xlcr style by sundance on xr 1000 engine

harley xlcr style by sundance on xr 1000 cockpit

Ha le forme della “cafe racer” ma la base è una più moderna XR 1000 di primi anni ottanta.


Dopo aver presentato una XLCR restaurata e parlato in passato dei vari kit o elaborazioni in stile XLCR, aventi come base moderni motori Evolution, presentiamo un ibrido creato dai maestri giapponesi di Sundance. Non si tratta di una novità, perchè la moto è stata realizzata diverso tempo addietro, ma vale la pena analizzarla.

Telaio e motore sono della XR 1000, su cui sono state aggiunte sovrastrutture dal disegno XLCR. Parliamo di cupolino, codone e serbatoio (in alluminio).

Il motore è stato elaborato con pistoni maggiorati che scorrono all'interno di speciali cilindri, alberi a cammes, valvole, aste regolabili e bilancieri più robusti. Il motore così elaborato è stato accordato con uno scarico due-in-uno di produzione propria, luogo dei due scarichi singoli, alti, che uscivano sul lato sinistro.

Dal primo prototipo è seguito un kit vero e proprio di parti speciali acquistabili insieme o separatamente. 

La XR-CR (questo è il nome della moto creata da Sundance) è un'altra chiave di interpretazione della XLCR, di cui oggi si sente la mancanza all'interno della gamma ufficiale Harley-Davidson.  

giovedì 26 ottobre 2017

XLCR 1000 "Old Life"

xlcr 1000 my 1977 side right

xlcr 1000 my 1977 side left

xlcr 1000 my 1977 tank

Un esemplare del 1977 consegnato all'eternità.


Poco più di 3000 esemplari prodotti in due anni, molti dei quali rimasti invenduti nelle concessionarie. Tanto è bastato per decretare la fine della XLCR 1000

Un modello troppo avveniristico per i dettami dell'epoca, che non rispose alle esigenze degli harleysti e non fu compreso dagli altri motociclisti, i quali continuarono a comprare le ben più evolute ed affidabili giapponesi.

Dopo diverso tempo la XLCR 1000 divenne uno dei modelli cult della produzione Harley-Davidson, ricercata anche tra i non appassionati del marchio americano.
A distanza di quasi quarant'anni dalla cessata produzione vi sono diverse XLCR 1000 in circolazione, il cui valore dell'usato ha raggiunto livelli molto alti. Alcune sono ben conservate, altre hanno avuto bisogno di un restauro.
La moto sopra ha subito piccoli interventi ed alcune parti sono differenti rispetto alle originali.

Il motore è rimasto quasi originale, seppur verniciato totalmente in nero, e con l'aggiunta di un carburatore S&S dotato di relativo filtro, al posto del Kehin di serie. I collettori di scarico sono stati lucidati: quelli originali erano neri. Sono stati cambiati i terminali di scarico e gli ammortizzatori di serie.

A parte questi ritocchi ed una generale messa a punto, sulla XLCR non è stato effettuato alcun intervento, nonostante la moto abbia all'attivo oltre 40.000 km.

Uno dei problemi da affrontare quando si compra una XLCR 1000 è la reperibilità dei ricambi originali. Più si mantiene la XLCR originale e più aumenta il suo valore. Un suggerimento è di vedere il sito  XLCR Club, dedicato specificamente a questa moto e dove si può trovare molto.  


martedì 24 ottobre 2017

XLCR 1000 - 1977

xlcr 1000 1977 side right

xlcr 1000 1977 side left

xlcr 1000 1977 cockpit

xlcr 1000 1977 adversiting

xlcr 1000 - 1977 - adversiting

xlcr 1000 1977 adversiting from willie g davidson

La prima cafe racer, ideata e progettata da Willie G.Davidson.


Verso la metà degli anni '70 la Harley-Davidson continuava ad essere minacciata dall'industria nipponica che produceva moto più performanti, meno costose e più affidabili. 

Si trattava di una situazione il cui perdurare da diverso tempo ed aveva portato la Company a cedere alla AMF (American Machine e Foundry Company), nel 1969 per 21 milioni di dollari, la maggioranza delle azioni

Ciò avvenne a seguito delle ingenti perdite economiche dovute al tentativo della Harley-Davidson di combattere l'avanzare della produzione nipponica nelle moto di piccola cilindrata. Nel 1961 la Harley-Davidson, infatti, aveva acquisito il marchio italiano Aermacchi. Questa operazione si era rivelata totalmente sbagliata portando, negli anni precedenti l'acquisizione da parte della AMF,  la Company verso una crisi finanziaria senza precedenti, che costrinse i vertici della Harley-Davidson a cedere la maggioranza delle quote societarie al fine di avere iniezioni di capitali.

La premessa storica aiuta a comprendere le dinamiche dietro alla nascita della XLCR 1000, avvenuta nel 1977: doveva essere l'arma del riscatto contro l'avanzata nipponica!!! 

Il progetto fu commissionato a Willie G. Davidson che, già dal 1975, accarezzava l'idea di avere una Harley-Davidson sportiva, con tanto di cupolino e per la cui linea si ispirò alla Norton Commando. A livello tecnico per la XLCR (la sigla CR sta per Cafè Racer) venne utilizzato il motore della XLCH montato sul telaio a doppia culla della XR 750 (che a partire dal 1979 fu adottato anche per gli alti modelli Sportster), con il retrotreno triangolato e gli ammortizzatori posizionati in fondo al forcellone scatolato. Inclinazione del cannotto di sterzo pari a 29,35 gradi. Forcella telescopica  da 35mm e due dischi freno da 254 mm. Posteriormente il freno a disco sostituì quello a tamburo degli Sportster di base. Ruote a sette razze in lega leggera da 19 e 18 pollici. Carburatore Kehin da 38mm con valvola a farfalla e pompa di ripresa. Peso di 235 kg su strada. Rapporto di compressione 9:1, alesaggio x corsa 81x96,8. 
I cavalli furono 65 a 6200 giri/m con una velocità massima di 195 km/h
Questi i numeri della nuova moto sportiva “made in Milwaukee”.

Purtroppo, sebbene la ciclistica fosse più evoluta rispetto agli altri Sportster di serie il motore, tuttavia, risultò quasi subito sorpassato rispetto ai più moderni quattro cilindri giapponesi e ciò penalizzò non poco la XLCR in termini di prestazioni nei confronti delle moto nipponiche

Oltretutto alla XLCR venne imputato un aspetto troppo avveniristico che non trovò in quegli anni i favori del pubblico, abituato alle tradizionali linee della casa di Milwaukee, nonostante la moto fosse ben costruita e rifinita.  Di pregevole fattura, infatti, erano le lavorazioni in vetroresina che riguardavano parafanghi, serbatoio e cupolino. 

La campagna pubblicitaria venne naturalmente improntata sull'estetica aggressiva, sulle qualità sportive della XLCR e sul prestigio del suo ideatore, ma la moto si rivelò lontana anni luce dalla filosofia aziendale, oltre ad essere troppo scomoda da guidare rispetto alle altre Harley-Davidson. 
Molti esemplari rimarranno invenduti presso i concessionari. Solo diversi anni dopo diventerà ricercata dai collezionisti e troverà moltissimi estimatori anche tra i customizer, che ne riprenderanno le linee. La moto verrà prodotta per soli due anni, fino al 1979 e ne verranno vendute poco più di 3100. 

Nonostante il fallimento del progetto durante tutto il periodo della sua produzione, a Willie G. verrà riconosciuto il merito di aver impresso alla HD una nuova idea in un periodo storico di grave crisi, sia finanziaria che progettuale che lo porterà, entro pochi anni, a rilevare la Harley-Davidson dalla AMF insieme ad altri soci.

Attualmente le quotazioni della XLCR 1000 vanno da 15.000 a quasi 20.000 Euro.




venerdì 23 dicembre 2016

Quale Sportster vorreste per Natale ????

harley davidson xlcr 1000

carlo talamo pubblicità sportster rosso e bianco elaborato
Sportster 1200 S pubblicità numero uno anno 2000

jacopo monti in tuta da gara con grafiche divisa cameriere

jacopo monti in flat track on his sportster 883 pink

 

Scrivete la vostra letterina e pensate che il vostro desiderio si potrebbe avverare. Quale è la moto dei vostri sogni tra i tanti modelli prodotti dal 1957? E perchè?  Potete dare poche opzioni.....


Caro Babbo Natale, non so se leggerai mai la mia lettera, ma ci provo lo stesso. Qualora, poi, volessi decidere di esaudire qualche mia richiesta, sappi che vorrei trovare sotto l'albero la famosa (o famigerata....) XLCR 1000.
Sai, per me è la moto di serie più bella al mondo. Non so dirti come mai mi piaccia così tanto. Forse c'è qualcosa di misterioso che la circonda. O forse perchè rappresenta la prima, vera, cafe racer prodotta negli States ed ha una linea senza tempo. Non so. Mi rendo conto che si tratta di tanti denari (dai 15.000 ai 20.000 Euro), però ci provo lo stesso a chiedertela. E pensare che quando quel  “geniaccio” di Willy G. Davidson la ideò, non si sarebbe mai aspettato quanto sarebbe successo dopo. Men che mai se lo sarebbero aspettato a Milwakee. Dapprima un fallimento eppoi un pezzo per collezionisti, ricercatissimo in ogni parte del globo.

Qualora la XLCR 1000 fosse una richiesta un poco esagerata, vorrei avere uno degli Sportster creati da Carlo Talamo. Ti starai domandando perchè ti faccio una simile richiesta, in fondo si tratta dei semplici Sportster con motore Evolution customizzati.
Ammiravo Carlo Talamo ed avere una delle moto progettate da lui (tu dovresti convincere a venderla a prezzi ragionevoli) vorrebbe dire chiudere il cerchio lasciato aperto dalla sua prematura scomparsa, dato che per me è stato un genio del ventesimo secolo, del tutto paragonabile a Leonardo.

Mi rendo conto, però, che anche questa richiesta potrebbe essere molto difficile da esaudire, per cui concludo con qualcosa di più semplice: uno Sportster 1200S a quattro candele, da poter elaborare a piacimento. La trasformerei in una street-tracker da urlo, pur mantenendo gran parte dei componenti originali. Di preciso ancora non ho un'idea, ma so che terrei la forcella originale, lavorando solo sulla parte interna, cambierei gli ammortizzatori posteriori e tirerei fuori qualche altro cavallo dal motore attraverso carburatore, centralina, alberi a cammes e scarico, in modo da non comprometterne l'affidabilità. 

Già che ci sei, ti chiedo di esaudire anche un altro desiderio: convinci la Harley-Davidson Italia a creare il Trofeo Short-Track 883, come fece la Numero Uno venti anni fa, in modo che io possa ammirare il mio amico Jacopo Monti.
Quando lo vedevo correre impazzivo. Mi faceva saltare sulla sedia.
Un mix tra Colin Edwards ed Antony Gobert: due tra gli eroi della Superbike che ho ammirato
. Se tornasse a correre in un trofeo dove tutti hanno le moto uguali, batterebbe chiunque, a dispetto degli oltre quarant'anni che ha. Perchè è un talento puro. Perchè è follia pura!

Capisco, caro Babbo Natale, di averti scritto una lettera molto impegnativa e, probabilmente, difficile da esaudire. Però, per qualche notte, si può sognare anche l'impossibile......