Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

giovedì 4 aprile 2024

Nuova tendenza ?????



Contrariamente a quanto si possa pensare, il Maestri del Sol Levante stanno sempre più influenzando il custom in questo ultimo decennio, proponendo mezzi la cui matrice è facilmente riconoscibile.  Ad un attento occhio, una moto costruita in Giappone quasi sempre viene riconosciuta, come accadeva ad inizio anni novanta per le realizzazioni di molti “mostri sacri” made in U.S.A.

Nel realizzare questo XR 1200 (dove il motore è di serie, salvo uno scarico due-in-uno alto ed un filtro dell’aria aperto), si è attinto alla sottocultura giovanile dei “bōsōzoku” che, letteralmente, significa “fuori controllo”, ma l’ispirazione è venuta anche da choppers e cafe racers. Il progetto è stato prima prodotto in grafica 3D eppoi realizzato utilizzando molto alluminio per la carrozzeria. Si può notare la carenatura  montata in alto, così come il serbatoio del carburante, ed il codone che richiama vagamente i chopper anni settanta.

La ciclistica, già di per se buona, è stata migliorata con una coppia di cerchi in alluminio RSD, un paio di ammortizzatori progressivi dotati dello stesso interasse di quelli originali ed la classica trasmissione finale a catena che sostituisce quella tradizionale a cinghia.

Qualche considerazione finale. La moto sicuramente non piacerà a molti e, spesso, non solo è difficile entrare nelle logiche del custom, ma in quelle di altri mondi, come quello giapponese. In passato mi è capitato di vedere qualche moto simile, ma erano per lo più vecchie “jap” a quattro cilindri modificate in stile “Mad Max” e non così curate. Si tratta comunque di una scuola di pensiero che, almeno in oriente, potrebbe trovare seguaci.