Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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lunedì 9 maggio 2016

Sportster Custom 2004

sportster custom 2004 articolo

 

Il 2003 segna la fine degli Sportster con il vecchio telaio e molte vibrazioni. Il nuovo anno si preannuncia denso di novità.

 

Tra il 2001 ed il 2003 le voci di un nuovo Sportster erano incontrollate. Si sapeva solo che la Harley-Davidson stava apportando sostanziali modifiche alla moto, ma niente altro.
Finalmente, dopo tanta attesa, la nuova Sportster viene presentata e messa in produzione nel 2004 attraverso vari modelli. La sostanziale novità risiede nella diversa configurazione del telaio e nel montaggio di silent-blog che la rendono più confortevole, pur senza eliminare le  “good vibration” tanto care agli harleysti.
Nei vari modelli vi sono le versioni Custom, indicate con la sigla  “C”, con i motori 883 e 1200. Non si tratta di una novità assoluta per questi modelli (già prodotti nel 1998), ma questa volta beneficiano delle innovazioni apportate dal nuovo progetto.

Le caratteristiche di queste versioni sono sostanzialmente l'adozione del cerchio posteriore lenticolare da 16 pollici, abbinato all'anteriore a raggi da 21 pollici, il serbatoio del carburante da 17 litri dalla linea filante, la seduta a soli 668 cm da terra ed una abbondanza di cromature, oltre alla possibilità di scelta di una infinità di colori.
Il motore 1200, inoltre, beneficia di nuove teste, cammes, pistoni e bielle alleggerite, che lo rendono particolarmente vivace.
Nel tempo i modelli Custom saranno abbastanza ricercati, anche se non al livello delle serie Roadster 1200.
In questo articolo, tratto dalla rivista Freeway Italia, vengono messi in evidenza i punti caldi della moto.



 


mercoledì 30 marzo 2016

Una tracker per l'Europa: Harley-Davidson XR 1200!!!!


Dieci anni fa la Harley-Davidson presentava al Salone di Colonia il prototipo della XR 1200, la futura Sportster ispirata alle gare di flat-track ed alla mitica XR 750, studiata appositamente per il mercato europeo.  

 

Siamo nel 2006, all'interno del panorama motociclistico mondiale si è affermato il trend delle cafe racers, termine che genericamente fa riferimento alle moto dal piglio sportivo, di ispirazione classica. Qualche casa come la Triumph ha addirittura immesso sul mercato un modello specifico come la Thruxton. La Buell ha in listino i modelli XB con motore di derivazione Sportster. La Ducati continua a cavalcare l'onda dei successi con uno dei tanti aggiornamenti della Monster, e presenta le prime Sport Classic. Quasi tutti i customizer presentano moto a tema, pur se il concetto di cafe racers assume contorni sempre meno nitidi.

La XR 1200 viene accolta molto bene dalla stampa: si tratta della prima Harley-Davidson sportiva dopo decenni, potenzialmente in grado di attirare motociclisti invisi alle motociclette di Milwakee in quanto ritenute non guidabili.

Si passa poi all'elencazione dei dati tecnici: potenza tra 85 e 90 cv, forcella Showa upside-down con steli da 43 mm, freni Nissin, cerchi da 18 pollici all'anteriore (le moto del Trofeo che verrà organizzato qualche anno dopo in Italia monteranno il cerchio anteriore da 17 pollici n.d.r.) e 17 dal posteriore, abbinati a pneumatici Dunlop forniti di serie nelle misure 120/70 all'anteriore e 180/55 al posteriore.
A corredo di tutto le impressioni del tester che ne ha seguito lo sviluppo, Matt Weber, il quale sottolinea l'importanza della maneggevolezza di questa moto.
La presentazione è azzeccata e pone giustamente l'accento sulle qualità di una moto che in casa Harley-Davidson mancava, nonostante la presenza delle Buell.