Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 23 marzo 2022

1970 Sportster XLH 1000





Oltre cinquant'anni e non sentirli!!!! Questo esemplare di Sportster Ironhead, del periodo "AMF, è sopravvissuto a due proprietari che lo hanno dimenticato in garage per quasi venti anni fino a quando, intorno al 1992, ha trovato il terzo ed ultimo proprietario che ha provveduto a rimetterla in sesto operando solo un restauro conservativo nel 2011 e mantenendo tutte le parti originali, salvo il carburatore Tillotson di primo equipaggiamento, ora sostituito con un moderno Bandit. 

Il motore non ha avuto bisogno di alcuna revisione ed è bastato molto poco per avviarlo senza problemi.  Sembra che, diversamente da quanto hanno fatto i primi due proprietari, il terzo usi questo vecchio Sportster Ironhead con molta frequenza. 

E' proprio vero che il numero tre spesso rappresenta il numero perfetto.....


mercoledì 9 marzo 2022

SURVIVOR - 1975 Sportster XLH 1000






Vi capita mai di trovare qualche vecchia moto e chiedervi come abbia fatto a rimanere praticamente nuova ????

Questo vecchio Sportster Ironhead è uno di quegli esempi. Appartiene ad un periodo storico di Harley-Davidson considerato quasi da tutti come disastroso (parliamo della gestione "AMF"), principalmente a causa dei problemi di affidabilità delle moto legati anche alla scarsa qualità di molte materie prime, eppure sembra uscito ora di fabbrica. 

La moto non ha subito il minimo restauro, salvo la cromatura di alcune parti e la sostituzione della sella originale con una più comoda. Le stesse decals del serbatoio, unitamente a tutta la colorazione, sono quelle uscite di fabbrica. L'esemplare non ha molti km (quasi ventimila) e sembra che parta al primo coltpo. Certamente si tratta di una eccezione, ma sarebbe interessante trovare altri vecchi Sportster conservati senza alcun intervento di modifica o restauro.

giovedì 24 febbraio 2022

Sportster XLCH 1969 chopper





La maggior parte degli appassionati conosce bene la storia dei primi chopper risalenti alla fine del secondo conflitto mondiale, quando negli USA reduci dalla guerra iniziarono a spogliare le loro moto di tutto il superfluo per farle andare più veloce e per porsi in netto contrasto con il perbenismo dilagante del paese. Tendenza che, parallelamente, si sviluppò in Inghilterra con il movimento legato alle cafe-racer.

Potrebbe capitare (a patto di avere molta fortuna ovviamente....) di trovarsi tra le mani un vecchio motore Ironhead Sportster: cosa farne ???? Una soluzione potrebbe essere quella di creare un chopper come questo, abbinandolo ad un telaio rigido e poco altro.

La moto in questione, a fronte di una sua semplicità, è frutto di un attento studio che ha comportato un restauro completo di motore e telaio (oltre ad una sostituzione degli ammortizzatori con un telaio aggiuntivo posteriore rigido).

Il tutto è stato abbinato a cerchi Borrani, forcella da 43 mm, una coppia di corti scarichi, uno striminzito parafango posteriore, ed un serbatoio del carburante piccolissimo fornito dalla ditta britannica Wassel. 

Il chopper è molto rifinito (da notare i cavi del manubrio inseriti tutti all'interno dello stesso), ma si può replicare tranquillamente e con una spesa irrisoria.

Siete pronti a cercare in qualche fienile un vecchio motore Ironhead Sportster????? 

mercoledì 19 gennaio 2022

Salt Flat Racer - Sportster 1972





 

Un lavoro intenso ha riguardato questo vecchio Ironhead Sportster, costruito per soddisfare il sogno di velocità sul lago salato di Bonneville. 

Non solo quello che emerge a prima vista dalla carrozzeria interamente in alluminio battuta a mano e modellata non solo per poter essere montata sullo Sportster, ma anche in modo da renderla più affilata possibile ed aderente al corpo del pilota. Per conferire stabilità alle alte velocità si è reso necessario modificare le quote geometriche del telaio nella parte anteriore del cannotto di sterzo aprendo l'angolo di sterzo a 40 gradi ed allungando il telaio di 4 pollici ed abbinandolo ad un forcellone in tubi anche questo appositamente realizzato ed una forcella Narrow Glide da 39mm. 

I cerchi sono originali Harley-Davidson nelle classiche misure da 16 pollici al posteriore (di tipo lenticolare) e 19 all'anteriore. Il motore, salvo un carburatore Mikuni HS40 abbinato a filtro e scarichi aperti è interamente di serie (sono stati lucidati solo i condotti delle testate) ma è stato alleggerito privandolo del motorino di avviamento. L'opera di alleggerimento ha riguardato tutta la moto ad iniziare dal serbatoio dell'olio che è in alluminio ed incastrato perfettamente all'interno del telaio. Dato che si tratta di un mezzo che deve raggiungere solo record di pura velocità il freno anteriore è stato eliminato mentre quello posteriore è di serie con pinza freno a singolo pistoncino. 

Sembra che lo Sportster abbia raggiunto una velocità di poco inferiore alle 150 mph (240 km/h) !!!!!!!!!!!


mercoledì 1 dicembre 2021

Sportster XLH 1962






Ci ho messo molto prima di decidere di pubblicare questo Sportster, non perchè non mi piaccia la moto, tutt'altro, ma si tratta di un mezzo totalmente originale. 

Alla fine mi sono deciso e l'ho fatto anche con una vena di polemica. In Italia le Harley-Davidson debbono per forza essere state pagate un mare di soldi (nuove o usate che sia poco importa....) eppoi o debbono essere tirate sempre a lustro oppure maltrattate ed invecchiate anche se sono appena uscite dalla concessionaria. Fuori da queste logiche le Harley-Davidson praticamente non esistono e, men che mai, lo Sportster, specialmente negli ultimi tempi quando, in seguito alla sua uscita di scena sul mercato europeo, ha visto raggiungere prezzi da capogiro per l'usato

Cosa accadrà in seguito per l'usato Sportster non è dato saperlo, ma è logico prevedere un leggero calo dei prezzi. Sostanzialmente si trovano due tipi di usato: la moto perfetta, con non molti km ed accessoriata in maniera non esagerata, oppure gli Sportster cannibalizzati, con telai segati e motori di cui non si capisce se dentro abbiano i pistoni originali oppure.......in cartone!

Questo XLH non solo è una moto originale, ma non è neppure conservata benissimo, dato che presenta evidenti segni di ruggine anche sul motore, eppure viene utilizzata regolarmente tutti i giorni (si trova in Giappone) conservando il suo indiscusso fascino. 

E, giusto per ricordare un poco di storia, si tratta di uno di quei modelli con motore Ironhead 883 prodotti prima dell'aumento di cilindrata, avvenuto nel 1972, che innalzò la potenza a circa 61 cv.

 

mercoledì 22 settembre 2021

Tuoni e Fulmini!!!! - XLCH 1974







 

Si può trasformare un vecchio Sportster in una street-tracker quasi moderna con elementi che richiamano i favolosi anni settanta ????? A quanto pare sembra sia possibile.....

Chi ha deciso di intraprendere la strada di questa bellissima personalizzazione, parliamo del negozio "Navi's Custom Cycle" doveva avere le idee ben chiare, oltre al logico pragmatismo giapponese (avete capito bene.....la moto è stata elaborata proprio lì.....), poichè senza alcun dubbio si è rivolto al massimo esperto del settore per quanto riguarda il motore. Ma andiamo con ordine. 

Solitamente, in base al tipo di progetto che si vuole realizzare, si cerca il modello Sportster più adeguato. Non in questo caso. Il vecchio XLCH, seppur dotato di cavalli, non rappresenta la soluzione più adeguata. Cosa fare allora ???? Risposta semplice: si monta un motore Thunderhead all'interno del telaio originale (prima sottoposto a molding) elaborato dallo specialista Sundance, abbinato ad un carburatore Mikuni ed uno scarico due-in-uno realizzato in casa. 

Le sovrastrutture sono costituite da un unico elemento in vetroresina che copre il serbatoio del carburante e funge anche da parafango posteriore, la cui finezza è rappresentata dalla aerografia e dalla verniciatura, sul quale trova alloggio una sella doppia praticamente non imbottita. La forcella è rimasta quella di serie con steli da 39mm e dotata di piastra "antisvirgolo", necessaria per evitare movimenti inconsueti in assenza di parafango, sulla quale è stata alloggiata una mascherina porta-faro in alluminio battuta a mano. 

Quasi tutte le parti metalliche della moto sono state lucidate o cromate, rendendo la moto una vera opera d'arte che in grado di correre quasi come una moderna naked!

mercoledì 8 settembre 2021

Spirito Racing!!!!! - XLH 1970

 






Gli anni settanta segnano un cambiamento epocale nella società odierna e nemmeno Harley-Davidson non sfugge a questa ansia di rinnovamento nata dal movimento culturale del 1968 e presenta diverse novità sui modelli Sportster che, dal 1972, avrà il motore con alesaggio aumentato, portando la cilindrata a 1000 (in luogo degli originari 883 cc).

La moto della foto è una delle ultime versioni con motore 883, dato che si tratta di un XLH del 1971 (la H aggiunta alla sigla XL fu un una mossa del marketing HD per differenziare il motore più potente grazie ad un aumento del rapporto di compressione da 7,5:1 a 9:1 e del diametro delle valvole, oltre all'adozione di punterie più leggere) ed è stata elaborata ispirandosi alle vecchie KR 750 da competizione con motore a valvole laterali. 

Il telaio originale è stato sostituito con uno di tipo rigido ed è stato abbinato a cerchi e freni originali (a tamburo!). Nel montare il motore (rimasto di serie salvo un carburatore S&S Super E abbinato ad un filtro dell'aria aperto e due drag-pipes) si è provveduto a ricostruire tutto l'impianto elettrico, ora dotato di diversi cablaggi e semplificato. 

L'impronta racing impone di non lasciare spazio ad inutili accessori e di contenere il più possibile il peso. Ecco che il parafango posteriore è ridotto al minimo e l'anteriore eliminato, mentre il serbatoio del carburante è il classico "peanut" da 8 litri.  Ovviamente di specchietti e frecce nemmeno a parlarne. Pur se la moto sembra costruita per gli ovali in terra battuta, mancano un paio di pneumatici con il tassello. Ma si tratta di dettagli......

mercoledì 21 luglio 2021

Mono - Shock Sportster Street-Tracker





Prendi un vecchio Sportster dei primi anni ottanta ridotto non tanto bene. Decidi poi di farne uno street-tracker senza fronzoli, preoccupandoti solo dell'essenza. Ecco il risultato: una moto rude che sembra mal curata, con dettagli in puro stile "yankee" , ma che nasconde soluzioni interessanti e, soprattutto, non è una "show bike"!!!!

Tralasciando il bellissimo serbatoio del carburante proveniente da un XLCR1000 in fiberglass ed il codone in vetroresina da flat-track, si può notare che lo Sportster ha perso qualcosa......parliamo del doppio ammortizzatore posteriore!!!!! Il telaio non è diventato rigido. Anzi. E' stato ancorato un solo ammortizzatore all'interno del telaio in posizione centrale, tramite un apposito attacco saldato. Questo intervento ha comportato il riposizionamento della batteria e del serbatoio dell'olio. L'ammortizzatore lavora su un forcellone rinforzato nella parte posteriore. Forcella e freni sono stock. 

Il vecchio Ironhead del 1980 è stato rinvigorito con un paio di teste performanti Thunderheads, un carburatore Mikuni da 40mm ed un paio di scarichi alti. L'abbondanza di cromature sul manubrio dalla piega insolita, il grande faro anteriore e qualche altro dettaglio in netto contrasto con una street-tracker (ma perchè non si è intervenuti anche su forcella e freni ????) sono il marchio di fabbrica di questo Sportster elaborato che, a prima vista, si capisce che proviene dagli States!!!!!


mercoledì 14 luglio 2021

Sportster Ironhead 1000 Evel Knievel Tribute




Ho trovato in vendita l'ennesimo Sportster su un sito statunitense ad un prezzo molto strano per noi europei (italiani in particolare): quattromila Dollari che corrispondono, al cambio attuale, a quasi tremilatrecento Euro. Una cifra ridicola se si pensa che la moto non solo è in perfetto stato, ma è uno dei tanti esemplari omaggio ad Evel Knievel, con pochissime modifiche rispetto al modello di base che è un Ironhead 1000. 

Infatti, a parte il telaio riverniciato, sono stati montati un paio di scarichi alti e liberi (carburatore e filtro dell'aria sono di serie), codone e serbatoio in materiale composito, pneumatici da dirt-track oltre, alla apposita verniciatura che rappresenta la parte più importante. Una moto facilmente replicabile a casa. Il prezzo richiesto è segno del diverso approccio che hanno negli States nei confronti di Harley-Davidson, specialmente di modelli quale lo Sportster.

Da noi, in Italia, Harley-Davidson è uno status-simbol. Negli Stati Uniti rappresenta un marchio di orgoglio americano ma il valore dato alle moto è quello reale. Quello di mezzi robusti e praticamente eterni, dotati di una tecnica basica (almeno per quanto riguarda i modelli meno recenti).

Detto questo, ritengo alquanto improbabile trovare Sportster in buono stato ad un prezzo simile.....


giovedì 1 aprile 2021

Sportster XLH 1978





Pubblichiamo questo bellissimo Sportster appena arrivato tra le mani del nostro amico Adolfo Covelli. Lasciamo a lui la descrizione....

Sportster 1978 XLH 1000 edizione del 75esimo anniversario. Arriva dalla Pennsylvania, da Littlestown precisamente.

Due proprietari uno dal 78 al 2004 e il secondo dal 2004 al 2020.

È un conservato, tenuto benissimo.

Rappresenta la storia Harley Davidson: 61 c.i. spinti dal solito carburatore Keihin Butterfly che fa il suo dovere perfettamente.

La sua particolarità  sono le stripes oro la targhetta sulla piastra forcella e i cerchi dorati a razze.

Venne prodotta in 2323 esemplari.

La moto è molto agile ed ha un baricentro più alto rispetto agli altri Sportster.

Accensione ovviamente a puntine e condensatore.


mercoledì 16 settembre 2020

Figlio dei fiori!!!!





Un vecchio Sportster Ironhead che sembra arrivare direttamente dagli psichedelici anni settanta.

Quando si parla di chopper, la maggior parte delle realizzazioni avvengono tenendo a mente quel periodo da cui, per molti, nacque tutto.

Diversamente da altri Sportster chopperizzati seguendo lo stile di quegli anni, la caratteristica principale di questo XLH del 1964 è quella di montare una carrozzeria in vetroresina (costruita proprio in quegli anni) formata da un unico, ridotto, elemento costituito da parafango-sella-serbatoio del carburante, verniciato in blu metallizzato a due colori, sul quale è stata montata una sella con funzione di sissy-bar e numerose cuciture diamantate all'interno.

Il telaio è stato lavorato nella parte posteriore in modo da farlo diventare rigido. I cerchi sono Borrani da 19 pollici all'anteriore e 18 al posteriore.
Il motore è stock, salvo un filtro dell'aria aperto ed una coppia di drag-pipes (che diventano un vero e proprio must su questo tipo di moto).
Si tratta di una moto che può essere tranquillamente costruita nel garage di casa senza particolari competenze e senza doversi indebitare per tutta la vita.
Volendo si possono ottenere gli stessi risultati anche lasciando gli ammortizzatori originali.   

lunedì 6 aprile 2020

Vecchia idea!!!

sportster ironhead tracker odfu customs

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La famigerata XR750 ispira questo Ironhead riportato a nuovo dopo trent’anni di letargo…..

La vita è molto strana e spesso è produttiva di scelte che possono risultare del tutto incomprensibili. Prendiamo il caso di questo vecchio Sportster Ironhead trovato ridotto malissimo in un garage, privato di molte parti. L’idea di fondo era quella di costruire una moto da flat-track per gare d’epoca, ma poi si è pensato ad un utilizzo stradale. Nel frattempo il progetto era partito, per cui poi si è lavorato per addolcire il carattere del vecchio Ironhead. 


Il lavoro è iniziato finendo di smontare totalmente la moto,  riverniciando il telaio e modificandolo nella zona posteriore. Al telaio sono state abbinate sospensioni originali che lavorano su cerchi Borrani WM3 da 19 pollici dotati di pneumatici scolpiti Pirelli MT-53. Il motore è stato smontato completamente e, per non comprometterne l’affidabilità, ha mantenuto le caratteristiche originarie salvo un paio di scarichi alti con terminali a tromboncino ed un carburatore S&S con filtro dell’aria aperto. L’alluminio presente è stato quasi interamente spazzolato per donare un aspetto rude alla moto. 

La carrozzeria è in fibra di vetro e molto ben realizzata, con la striminzita sella rivestita in alcantara. Su questa moto stona solo la pompa freno anteriore Nisin, seppur molto valida tecnicamente, troppo moderna rispetto al resto della moto. Un piccolo appunto su un bellissimo progetto.