Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

venerdì 14 maggio 2021

Coneeg Exhaust



Se non volete ricorrere al classico Supertrapp due in uno (è lo scarico che preferisco in assoluto per prestazioni, sound, estetica e......brand!!!), nella preparazione del vostro Sportster in chiave racing, potrete valutare questo due-in-uno con terminale conico offerto da un'azienda americana. La fabbricazione è artigianale. La produzione è per tutti i modelli Sportster  dal 1986 ad oggi ed il costo si aggira attorno ai 700 Dollari (cui vanno aggiunte tasse e dogana).

Non sembra ci sia omologazione europea. Comunque dategli un'occhiata.  

https://www.coneeng.com/harley-davison-mufflers.html


mercoledì 12 maggio 2021

XLCR 48

sportster forty eight cafe racer




sportster forty eight cafe racer

Il “cafe racer” più famoso ispira il proprietario di questo Forty-Eight del 2016, che abbandona la sua tranquilla anima bobber per votarsi a quella più selvaggia delle.


Se pensiamo a quando fu prodotto l’XLCR 1000 ed al “flop” a livello commerciale che ne seguì (tra il 1977 ed il 1977 ne verranno vendute poco più di 3100 e molte resteranno nei concessionari per diversi anni a seguire….), viene da sorridere non poco ora che il valore dell’usato ha raggiunto prezzi stellari (quotazioni dai 14 mila ai 19 mila Euro) e lo stile XLCR ha fornito un ulteriore spunto nell’elaborazione delle moto. 

E’ ancor più incredibile se pensiamo la tranquilla anima bobber di un Forty-Eight venga incattivita da una preparazione a tema. Si tratta solo di modifiche estetiche, dal momento che ciclistica e motore (salvo differenti scarichi e filtro dell’aria aperto) sono praticamente di serie. Chi l’ha realizzata, infatti, voleva volgere lo sguardo XLCR 1000 e non ha esitato a costruire in proprio tutte le parti. Troviamo infatti un bellissimo serbatoio in alluminio abbinato a codino e carena in vetroresina. La forma del serbatoio ed i semi-manubri fanno assomigliare il Forty-Eight più ad una cafe racer in stile britannico. Lesa maestà ????

mercoledì 5 maggio 2021

S Tracker






Spesso basta molto poco per rendere ancor più attraente qualcosa nata sotto una buona stella. Lo Sportster 1200 S è una di quelle moto che non solo vanta un grande numero di cultori, ma bella sotto molteplici punti di vista. 

Gratificante a livello estetico, rapisce non appena la si guida e si comprende che ha qualcosa in più rispetto agli altri modelli Sportster, anche più recenti. 

Non parliamo tanto della ciclistica, migliorata soprattutto nella frenata (doppio freno a disco con pinza a singolo pistone nelle prime versioni e doppio in quelle successive), ma del "quattro candele": un motore già ignorante nella configurazione di serie, che lo diventa ancora di più non appena monti scarico e filtro aperto. 

Il 1200 S va assaporato così. E' per palati forti. Se lo si vuole alterare nel gusto originario si rischia di rovinarlo. Ben venga allora una carrozzeria formata da un corpo unico codone, serbatoio del carburante con sella in pelle e verniciatura grigio pastello, abbinata ad un largo manubrio ed un paio di scarichi con finale a trombone, un paio di pinze Brembo ed una coppia di ammortizzatori posteriori regolabili e più lunghi degli originali. Nulla di più. 

mercoledì 28 aprile 2021

Aluminium cafe!








Nell'assaporare questo Sportster da forte aroma metallico di caffè, bisogna assolutamente liberarsi da tutti i preconcetti legati a questo tipo di moto, tramandati dai puristi del genere. "Cafe racer" non sono solo le moto che provengono dai celebri anni sessanta o le repliche più o meno fedeli costruite ai giorni nostri, ma tutte quelle che, in qualche modo, ne richiamano il concetto: aspetto minimalista, semi-manubri, comandi arretrati, guida racing, forte richiamo al passato. 

Chi ha messo le mani sullo Sportst er 883 del 2006 deve essersi liberato di questi preconcetti cercando di riuscire (compito molto difficile) ad abbinare la moderna tecnologia di alcune parti (indispensabili per migliorarne la guidabilità) con elementi del passato e qualche richiamo agli anni venti, come la forma finale degli scarichi, il tappo del serbatoio, le frecce posteriori messe alla base del bellissimo forcellone dotato di arco superiore agganciato al telaio, in modo da guidare in movimento del mono ammortizzatore Bitubo. 

Preziosismi, come tutto il resto della moto, derivanti da un fine progetto realizzato al computer in 3D. Se forcella e freni sono praticamente di serie (da notare la lampada old-style utilizzata come faro.....), lo stesso non si può dire del motore che vede un altro, notevole, preziosismo: il montaggio di un doppio carburatore Mikuni che ha imposto una rivisitazione della testata posteriore e l'inversione delle valvole, poichè dove originariamente usciva il condotto di scarico ora trova posto quello di aspirazione di uno dei due carburatori. Per abbassare il baricentro è stato posizionato il serbatoio dell'olio sotto al forcellone, ancorato al telaio, realizzato interamente in alluminio, in modo da seguire il profilo del telaio. Questa soluzione ha comportato anche un nuovo alloggiamento della batteria, ora dentro al bellissimo codone di chiara ispirazione flat-track. 

Per le soluzioni tecniche adottate, forse è il più bello Sportster cafe racer presentato su questo blog!

mercoledì 21 aprile 2021

Blu'S Sportster

sportster 1200s custom blu

sportster 1200s custom blu

sportster 1200s custom blu

sportster 1200s custom blu

sportster 1200s custom blu

Sportster 1200s custom blu

Un altro Sportster 1200S elaborato nella maniera giusta.


Ho spesso sottolineato quanto sia importante andare in una precisa direzione nell’elaborare il “quattro candele” (così viene chiamato questo Sporty dagli appassionati). E’ fondamentale non esagerare a livello estetico ed esaltarne gli aspetti legati alla guidabilità, senza però ricorrere all’utilizzo di parti hi-tech.
Un compito difficile per alcuni aspetti, ma assai facile se si ragiona con il tipico pragmatismo orientale.

Rispetto all’altro 1200S presentato da poco non cambia molto essendo la stessa filosofia. Qui si può notare un dettaglio fondamentale: l’archetto posteriore che sorregge il corto parafango, imbullonato al telaio. E’ un ottima soluzione per evitare di ricorrere a tagli di telaio. 

A livello estetico sono stati fatti piccoli affinamenti rispetto al modello originale ed è stata scelto un colore decisamente in linea con lo spirito sportivo del 1200S (è lo stesso blu Buell….), magistralmente abbinato ai filetti sui cerchi originali. I doppi fari sovrapposti sono l’unico elemento di modernità. Pochissime altre modifiche hanno riguardato il resto del “quattro candele”. La ciclistica è praticamente di serie, salvo pinze anteriori e pompa freno Brembo, così come il motore che è stato fatto “respirare” solo un poco di più attraverso filtro aria e coppia di corti scarichi “home made” che sparano la loro voce verso l’alto. 


mercoledì 14 aprile 2021

Bad Rocker






sportster 1200 cafe racer

Ecco cosa succede quando il puro spirito rocker si lega con il più underground contesto suburbano nell'elaborare uno Sportster XLH 1200 del 1988.

E' inutile raccontare per l'ennesima volta l'origine delle cafe racer e quanto si sviluppò attorno al movimento rocker. Però un aspetto va sottolineato: la ricercatezza della perfezione, anche a livello stilistico, delle moto che venivano elaborate. Ogni aspetto era oggetto di una notevole attenzione, con lo scopo di andare più veloce possibile.

Quando si intende costruire una cafe racer che si richiami in tutto e per tutto alle moto degli anni sessanta, si deve andare nella direzione appena evidenziata. 

Su questo Sportster troviamo aspetti delle cafe racer, ma anche di moto che molto poco hanno a che fare con quel movimento culturale. Sembra di trovarsi in presenza di una sorta di "dinosauro" dell'era paleolitica costruito con parti trovate in giro, senza un preciso ordine. Accanto al bellissimo serbatoio in alluminio battuto a mano ed alle pedane arretrate della LSL, troviamo la parte anteriore (forcella, cerchio, faro e supporti) che sembrano prelevati da qualche mercatino dell'usato senza far troppo caso all'usura delle parti. Peggio ancora la sella e gli ammortizzatori.

Come tutti gli Sportster proposti all'interno di questo blog, anche questo ha una logica. 
E' la dimostrazione lampante di come sia una moto "trasversale" e talmente rozza e solida da accettare qualsiasi tipo di intervento. Da quanto è dato sapere, il motore ha moltissimi chilometri sulle spalle ed è di serie salvo il carburatore S&S ed il doppio scarico "home made".  

sabato 10 aprile 2021

Semplicemente Harley-Davidson Sportster


Condivido questo video in cui racconto come è nato il blog dedicato allo Sportster 1957legend.it al quale, in maniera del tutto inconsapevole, probabilmente stavo pensando dai primi anni novanta (sebbene internet non esistesse) quando iniziai a raccogliere e custodire articoli sullo Sportster, Carlo Talamo e le sue moto. Ho cercato di trasmettere quelle che sono state e sono le mie emozioni anche in relazione agli anni novanta (comprai il primo 883 nel 1992), periodo secondo me stupendo ed irripetibile dal punto di vista motociclistico, conclusosi nel 2002 con la scomparsa di Carlo Talamo. Racconto anche il mia grande amicizia con Fabrizio Farinelli e qualche episodio divertente. Mi auguro piaccia!