Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 13 marzo 2019

Land Speed Racer

sportster xlch 1000 land speed racer

sportster xlch 1000 land speed racer

sportster xlch 1000 land speed racer

sportster xlch 1000 land speed racer

sportster xlch 1000 land speed racer


La passione per la velocità può diventare un vero e proprio demone da cui non si può scappare, che ti avvolge con i suoi tentacoli facendoti spingere oltre il pensabile. Non importa cosa tu abbia e quale sia la competizione (….ammesso che ve ne sia una...). L'importante è spingersi sempre oltre, provare, sperimentare e trovare soluzioni. Il film ispiratore nel nuovo millennio non può che essere “Indian la Grande Sfida”, con le eroiche gesta di Burt Munroe!


Si può comprendere, quindi, chi decida di immolare al culto del record un vecchio Sportster Ironhead del 1972. 
Un bel turbo montato sul lato destro (per contenere le vibrazioni), una accurata revisione generale del motore, e l'utilizzo di un carburatore Mikuni HSR42, abbinato a filtro dell'aria e scarico due-in-uno libero, sono il biglietto da visita di questo Sportster che ha avuto sostanziali interventi anche su ciclistica e le sovrastrutture.


Il telaio originale è stato modificato nella zona del cannotto di sterzo in modo da avere maggior interasse e la fisionomia tipica delle moto di Arlen Ness, ma si è dovuto lavorare anche nella parte posteriore per ospitare un differente forcellone in tubi molto più rigido e lungo dell'originale. La forcella (di serie) è stata abbassata, intervenendo su molle e pompanti. Il cerchio anteriore è rimasto di serie, mentre posteriormente si provveduto a montarne uno di tipo lenticolare, da 16 pollici, proveniente da un Fat-Boy.   


Da lodare la bellissima trovata del vero e minuscolo serbatoio del carburante proveniente da una Bultaco celato da una copertura in alluminio battuta a mano.

E' proprio l'alluminio a farla da padrone su questo XLCH 1000. Non si tratta di lavorazioni e fresature, ma di elementi battuti a mano per tutta la carrozzeria  ed altre parti, come i “fogli” a copertura di batteria e serbatoio dell'olio. Il tripudio dell'old school!!!!!!


mercoledì 6 marzo 2019

Ironhead Sportster drag-tracker

sportster ironhead drag tracker

sportster ironhead drag tracker

sportster ironhead drag tracker

sportster ironhead drag tracker

sportster ironhead drag tracker


Non si conosce la storia di questa moto, ma sono sicuro che si tratti di una intuizione e di niente progettato a tavolino o, peggio ancora, al CAD. Certamente non deve essere stato facile costruire questo Sportster, dal momento che si è dovuto smontare pezzo per pezzo l'esemplare originale. Il motore ha uno scarico “home made” due-in-uno ed è stato montato un carburatore Weber a doppio corpo con il collettore che “spara” verso l'alto unitamente a cornetti di aspirazione incastonati in una parte del piccolo serbatoio. Per far risaltare maggiormente il vecchio Ironhead, si è pensato di lucidare tutto il motore. 


Il telaio non solo ha subito gli interventi più evidenti nella parte posteriore, ma è stato lavorato anche nella zona del cannotto di sterzo. Grazie alla lavorazione del telaio nella parte posteriore, è stato possibile abbinare un forcellone di nuova concezione abbinato ad un mono-ammortizzatore Sachs che lavora centralmente come sulla maggior parte delle moto di moderna concezione. 


La scelta di un cerchio posteriore da 15 pollici (prelevato da una Ford del 1932....) è abbastanza inusuale anche se risponde a logiche dell'Hot-Rod, mentre rientra nella quasi normalità l'adattamento di una forcella proveniente da una Honda CBR900.


Bellissimo il pinstriping effettuato sul serbatoio, così come l'alloggiamento dei cornetti di aspirazione del carburatore Weber. I pneumatici Firestone contribuiscono notevolmente all'aspetto aggressivo di questo Ironhead 1000.  


giovedì 28 febbraio 2019

Dal CAD alla strada!!!!

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project

buell concept cad project


Vagando su internet mi sono imbattuto in questi disegni digitali che mi hanno fatto riflettere molto. Non solo si ha la netta percezione che la parola “FINE” del marchio Buell nel cuore degli appassionati sia assai lontana, ma che ci potrebbero essere ancora dei numeri interessanti di vendita


Osservate da vicino le varie proposte ed avrete anche voi la stessa sensazione. E' vero che dal disegno alla trasformazione vera e propria ci passa un mondo, ma è altrettanto vero che degli aggiustamenti del progetto originale possono essere fatti senza problemi. 


Prendiamo ad esempio la cafe-racer su base XB con la “B” in stile BSA stampata sul finto serbatoio ed in bella evidenza. Sarebbe così difficile da riprodurre nella pratica ???? La risposta è una sola: no. Vogliamo parlare anche della versione totalmente spogliata con la sigla “383” sulla trave del telaio-serbatoio del carburante ????? Ancora più semplice!


Perchè Harley-Davidson continua ad ignorare ????Voi avete qualche risposta ????? Per favore: se l'avete datemela perchè non ci sto capendo nulla...... 


martedì 26 febbraio 2019

BMX Sportster

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style

bmx sportster with softail modified frame and buell style


Difficile vedere preparazioni su base Sportster con una attenta cura agli aspetti tecnici, specialmente se riguardano il telaio. Logicamente quando se ne trova una si rimane parecchio incuriositi.
Sebbene, all'apparenza, possa sembrare un comune Sportster con la parte posteriore del telaio segata ed una insolita verniciatura, in realtà il lavoro è molto più importante. Siamo in presenza di una preparazione che si avvicina molto alle Buell S1.  Proprio da una Buell, nello specifico una X1, è stato prelevato interamente l'avantreno: forcella, cerchio e freno, montati sullo Sportster 1200 del 2005 (il modello a carburatore con il nuovo telaio).


Il telaio, come detto, è stato pesantemente rimaneggiato subendo, oltre alla verniciatura, una generale opera di “molding”, cioè di eliminazione di tutte le piccole imperfezioni. La parte posteriore è stata accorciata, provvedendo a creare gli attacchi per l'ammortizzatore sotto al telaio e nel forcellone (di serie). La batteria è rimasta nell'originaria posizione, mentre è stato spostato il serbatoio dell'olio che ora si trova tra la trave superiore del telaio ed il serbatoio del carburante


Stranamente il motore è rimasto di serie salvo, ovviamente un filtro dell'aria aperto ed uno scarico due-in-uno dall'andamento insolito, interamente  realizzato a mano. A corredo numerose altre parti ben studiate come le pedane da cross provenienti da una Honda CRF 250, il serbatoio del carburante recuperato in qualche mercatino e l'insolito radiatore dell'olio.
Il bianco di sovrastrutture e cerchi si abbina benissimo all'azzurro cielo del telaio.


venerdì 22 febbraio 2019

Pre-Spring RUSH: 19 febbraio -1 marzo 2019

pre spring rush 2019 sportster


Chi è appassionato di motori sa bene che “Rush” è il titolo del film che narra le gesta della rivalità tra i piloti di Formula Uno degli anni settanta Niki Lauda e James Hunt. Una rivalità enfatizzata sul grande schermo.


L'iniziativa per l'acquisto di uno Sportster della gamma 883 prima dell'arrivo della “stagione” ideale per andare in moto ha il nome giusto, perchè con le belle giornate inizierà una vera e propria “corsa”. Eventi, raduni e semplici giri saranno un “must”.


La formula è inusuale: si paga subito la metà del prezzo della moto e dopo due anni si decide se tenerla pagando il restante importo, cambiarla con un modello più grosso, restituirla o finanziare l'importo mancante, secondo le iniziali condizioni indicate alla firma del contratto. Una sorta di vendita con riserva.


In questo modo, non avrete le odiose rate. Avete letto bene: le “odiose rate”! Oggi si compra tutto a rate, se ne fanno anche di piccolissime ed in un attimo ci si ritrova oberati di debiti senza rendersene conto. 


Se acquistate lo Sportster in questi giorni, invece, sarà tutto più facile e chiaro. Proprio come questa splendida motocicletta, prodotta ininterrottamente dal lontano 1957.....   


martedì 19 febbraio 2019

BSB: Blast Show Boardtracker

buell blast boardtracker

buell blast boardtracker

buell blast boardtracker

buell blast boardtracker


Quando ho letto che questa moto è stata comprata usata negli States per appena 800 Dollari ho avuto un sussulto. E' vero che non conoscevo lo stato del mezzo, ma il motore era intatto. E parliamo sempre di un'unità Harley-Davidson (….anche se prodotta con il marchio Buell....), attorno alla quale è stato costruito tutto il resto. 


Come si può notare dall'ultima foto, il telaio è stato costruito su misura ed è di tipo rigido, con il forcellone infulcrato nel motore. La trave superiore del telaio ospita l'olio motore e sopra vi è stato apposto il serbatoio del carburante.

 

buell blast boardtracker frame


Visivamente sembra un tutt'uno. Nella costruzione del telaio si è optato per una geometria di sterzo abbastanza  “aperta” con un angolo di 35 gradi e l'adozione di una coppia di cerchi da 21 pollici dotati di quaranta raggi. Questa soluzione ciclistica è imposta dalla necessità di avere una moto rispondente quanto più possibile ai dettami del board-track, dove era fondamentale la stabilità a scapito della maneggevolezza. 


La forcella è di tipo “springer”. Soluzione abbastanza singolare è l'adozione di una coppia di dischi freno di piccolo diametro sulla forcella (abbinati ad un altro uguale sulla ruota posteriore). L'impianto elettrico è stato costruito praticamente da zero ed è contenuto all'interno di una scatola di alluminio posta sotto la sella, mentre la batteria (alta scelta assai strana) è stata posizionata sotto al telaio, quasi a contatto con l'asfalto. 


Come detto il motore è rimasto di serie eccetto il corto scarico e la bellissima mimetizzazione del corpo farfallato dell'iniezione elettronica, che ora sembra un vecchio carburatore. La moto è così ben curata che si fatica a trovare qualche dettaglio fuori posto.


La solita, ultima, considerazione: ma perchè Harley-Davidson non mette nuovamente in produzione questo bel “mono” con marchio Buell ????


venerdì 15 febbraio 2019

Sportster Hardtail Kit

sportster hardtail kit

sportster hardtail kit


In Italia una delle azioni da evitare assolutamente, se si vuole trasformare la propria moto in un chopper, è quella di montare un nuovo telaio rigido senza aver intrapreso la necessaria procedura di aggiornamento della Carta di Circolazione presso la Motorizzazione. Procedimento lungo e costoso.


Questo kit può essere montato tranquillamente sul telaio originale di qualsiasi Sportster costruito dopo il 2004, permettendo l'eliminazione degli ammortizzatori posteriori. L'operazione non è complicata ed il kit non costa molto (circa 300 Dollari USA), anche se non vi mette al riparo dall'essere fuorilegge.