Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

venerdì 15 luglio 2022

SI SENTE LA MANCANZA DELLO SPORTSTER.......



 ......ed allora qualcuno......

Iniziamo da quella che dovrebbe essere la fine di questa mia considerazione: l'attuale Sportster in produzione.....non è uno Sportster !!!!!!

Non ci vuole molto per capirlo. Dello Sportster, così come è stato concepito e successivamente sviluppato, l'attuale moto non ha nulla, se non la pretesa di essere considerata la più sportiva tra quelle in produzione della gamma Harley-Davidson. 
Per il resto....niente!!!! 

Questo non vuol dire che la moto non sia valida, anzi.....ma si può chiamare "Sportster" solamente per il nome. Tanto è vero che, quando iniziarono a circolare i primi rendering sulla nuova moto che sarebbe stata prodotta a Milwaukee, si parlò di altri nomi e non venne obiettato niente in proposito. Non solo. 

Quando nacque lo Sportster rappresentò, per prezzo e cilindrata, il modello di accesso alla gamma Harley-Davidson per poi avere una propria vita nel corso degli anni. Volendo utilizzare un termine moderno, possiamo dire che lo Sportster ha rappresentato un brand nel brand.

Il nuovo Sportster ha un prezzo non basso, molto vicino al modello di accesso (Softail Standard). Manca, quindi, un modello di accesso.

Ecco allora che molti dealer, avendo compreso da tempo la situazione, hanno adottato una mossa furba, per garantirsi le entrate perse con l'uscita di scena del vecchio Sportster hanno puntato su Royal Enfield. In che modo ?????

La risposta è relativamente semplice e, per certi versi ovvia. Hanno aperto concessionarie mono-mandatarie accanto ai loro dealer Harley-Davidson, separando solo formalmente le due entità in modo da avvicinare il cliente che prima avrebbe comprato lo Sportster ad una Royal Enfield più o meno dello stesso segmento (Interceptor o Continental 650 i cui prezzi vanno dai 6600 ai 7300 Euro) o, nei casi più rari, su modelli di fascia ancor più bassa. 
Nello stesso tempo hanno acquisito anche il parente o l'amico di proprietari di Harley-Davidson di grossa cilindrata. 

Nel lungo periodo questa situazione costituirà un danno per Harley-Davidson se deciderà di presentare un modello di accesso (anche nel prezzo) alla gamma Harley-Davidson, perchè nel frattempo Royal Enfield avrà rafforzato il suo brand e la sua posizione nella scala gerarchica delle scelte di molti appassionati, i quali saranno meno disposti a lasciare un marchio dalla forte tradizione storica e dall'ottimo rapporto qualità-prezzo delle proprie moto.

mercoledì 13 luglio 2022

XX Tracer: uno Sportster street-tracker per ogni evenienza!!!!!!




E' una mattina come le altre. E' primavera. La temperatura è mite ed il cielo è limpido. Il sole è già alto sebbene siano appena le sette. La città si appresta a vivere la solita, frenetica, giornata. Iniziano a formarsi le prime code di auto. 

In una delle zone industriali della città un rumore differente dagli altri fa pensare ad una nuova fabbrica oppure ad un improvviso acquazzone in arrivo. Sembra quasi un tuono. Improvvisamente da una porta scorrevole si intravede una sagoma nera. E' uno Sportster con il suo proprietario. Lui oggi non vuole cominciare una nuova, estenuante, giornata lavorativa. Ha ben altro per la testa. Questa mattinata la vuole vivere nel modo in cui più gli piace: a manetta spalancata!!!!! 

Da qualche giorno ha appena ultimato la sua belva e vuole andarsi prima a divertire sugli ovali in terra battuta, continuando dopo la sua scorribanda lungo le strade la città. Con calma, poi, utilizzerà lo Sportster per andare al lavoro evitando la fila di automobili.

Per avere una moto da utilizzare tutti i giorni così come nelle sparate sugli ovali in terra battuta è stato necessario trovare un compromesso..

La base di partenza è stato uno Sportster 1200 del 2003. 

La moto è stata smontata totalmente per verniciare il telaio in bianco ed il motore totalmente in nero lucido. Per evitare di comprometterne la facilità di utilizzo senza rinunciare a qualche altro cavallo, lo "small block" da 1200 centimetri cubi è stato mantenuto originale, salvo il montaggio di un carburatore S&S Super E, abbinato a filtro dell'aria RSD e doppio scarico progettato e realizzato da Hi-Tech Mufflers in acciaio inossidabile. 

Anche sulla ciclistica si è intervenuto poco. La forcella è rimasta originale, ma è stata rivisitata internamente aggiungendo molle di tipo progressivo, mentre gli ammortizzatori posteriori della Nitron sono più alti degli originali. 

Questo ha comportato una riduzione dell'interasse a vantaggio di una maggior facilità di inserimento in curva ed un miglior bilanciamento della moto. I cerchi sono da 19 pollici con pneumatici specifici Maxxis da dirt-track, mentre i freni sono rimasti di serie.

Necessaria, per aumentare la guidabilità, una diminuzione del peso attraverso l'eliminazione di tutte le parti superflue, oltre al rifacimento totale dell'impianto elettrico.

Per le sovrastrutture (in vetroresina) ci si è rivolti ad un nome poco noto in tema di parti da flat-track, ma molto abile:  Phil Little Racing.

La trasmissione finale a catena, con corona da sessanta denti (conferisce maggior accelerazione) sostituisce la trasmissione a cinghi dentata conferendo un aspetto ancor più racing. I due potenti fari anteriori a led montati in basso sul telaio e la strumentazione sul manubrio fornita dalla Motogadget sono accessori indispensabili per dare un tocco "suburbano" allo Sportster.

Un perfetto Sportster!!!!!!






 

mercoledì 6 luglio 2022

Nacht Jaeger Sportster 883 del 1999






Tra le tante elaborazioni Sportster in chiave street-tracker presentate, molto poche sono state quelle radicali che hanno interessato anche la sostituzione di telaio e forcella originali. Nella maggior parte dei casi abbiamo visto motori che hanno subito un notevole aumento di potenza abbinati a freni, sospensioni e cerchi racing.

Questo Sportster del 1999 è frutto di una filosofia diametralmente opposta, dove le pure prestazioni del motore vengono messe in secondo piano rispetto alla guidabilità della moto. Nasce quindi l'idea di abbinare un telaio, con diverse quote geometriche, in grado di offrire una notevole maneggevolezza e facilità di inserimento in curva

Fonte di ispirazione è il telaio della Buell S1 dal quale, però se ne discosta, per tutta una serie di elementi, tra i quali il diametro dei tubi e la mancanza di un unico supporto di ancoraggio del cilindro anteriore. Si tratta di una vera opera dell'ingegneria dato che i progettisti sono riusciti nell'intento di collegare direttamente il forcellone al telaio tramite un ammortizzatore (Ohlins) montato verticalmente ed ancorato alla parte centrale del telaio, senza dover spostare l'originaria collocazione della batteria. 

Altro preziosismo sono i cerchi in alluminio ricavato dal pieno da 19 pollici all'anteriore e 18 pollici al posteriore. In alluminio è anche la carrozzeria in puro stile flat-track e verniciata in grigio opaco che si abbina perfettamente alla tonalità nera del motore,  portato da 883 a 1200 cc, cui viene abbinato "solamente" un carburatore S&S ed uno scarico due-in-uno della Bartels.


giovedì 30 giugno 2022

Retrogusto british - Sportster 1200S cafe racer





Il fenomeno delle cafe racer, dopo aver vissuto un nuovo periodo di splendore all'inizio degli anni duemila, per quasi un decennio, si è nettamente affievolito in favore delle scrambler e delle moto da street-tracker, più in sintonia sia con l'utilizzo urbano sia con la crescente moda del flat-track.

Tuttavia le cafe racer continuano a restare nel cuore degli appassionati e sul tema ci sono differenti interpretazioni. Accanto a chi utilizza moto moderne curando (e non tanto) lo styling vi è chi cerca di seguire alla lettera l'antica ricetta.

La base utilizzata è un 1200 S con testata a doppia candela che, di serie, garantisce circa una settantina di cavalli e non ha richiesto alcun intervento supplementare, salvo uno scarico due-in-uno aperto, con relativo adeguamento della carburazione tramite apposito kit.

Gran parte del lavoro ha riguardato invece la parte ciclistica e le sovrastrutture. I cerchi originali in lega sono state sostituite con unità a raggi da 18 pollici, abbinate a pinze Brembo e dischi Misumi Engineering. 

La forcella originale è stata rivisitata internamente ma ha mantenuto le stesse misure, così come gli ammortizzatori (però sostituiti da unità di tipo progressivo). Il risultato è che non è stata effettuata alcuna variazione sull'interasse della moto, sebbene siano stati montati una coppia di semi-manubri (ancorati sopra la piastra della forcella) e pedane arretrate in alluminio ricavato dal pieno.

La carrozzeria è composta da un serbatoio in stile Triton ed un codone monoposto verniciati in verde inglese.

Meno male che le antiche ricette non scompaiono mai......


martedì 21 giugno 2022

Sportster 883 Standard 2009 - KR TRIBUTE





Avete tra le mani il vostro 883 standard ad iniezione e non sapete come modificarlo senza spendere una fortuna ?????

Questo Sportster potrebbe essere fonte di idee.....

Iniziamo con una debita considerazione: la parola "custom" non va necessariamente associata a quella di "costosa". Ciò vuol dire che si può creare una bella moto pur spendendo pochissimo, a patto di avere gusto ed idee giuste.

Tributare il vostro "Sportster special" a qualche modello del passato potrebbe essere una mossa vincente come nel caso di questo 883 standard del 2009, che ha qualche raffinatezza in più rispetto al bel risultato che si può comunque raggiungere. I cerchi originali a raggi, infatti, sono stati sostituiti con altri in lega  la cui misura all'anteriore è rimasta quella originale (19 pollici), mentre è cambiata quella al posteriore (18 pollici invece degli originali 16). E' stato poi montato anche un doppio disco del freno.

Fuori da questi interventi che possiamo definire "supplementari", troviamo una nuova carrozzeria verniciata in rosso con fregi a rilievo sul serbatoio del carburante dalla differente forma, sella singola con molle e doppio silenziatore in titanio (invece di due scarichi drag-pipes), filtro dell'aria aperto, comandi Misumi Engineering, faro anteriore custom, soffietti forcella.

Tralasciando la spesa più importante riguardante i nuovi cerchi, per il resto lo Sportster non ha richiesto un grande impegno finanziario, a fronte di un sicuro effetto scenico.   

mercoledì 15 giugno 2022

Sportster Roots - 1956 KH



Tutti sanno che lo Sportster nacque nel 1957 come risposta efficace all'avanzata dell'industria motociclistica britannica, ma pochi sono a conoscenza del fatto che, qualche anno prima (1952), Harley-Davidson provò a mettere sul mercato il modello K per contrastare il dominio inglese nelle competizioni. Modello con cubatura originaria di 750 cc e valvole laterali, evoluto per qualche anno in differenti versioni, fino a quando venne soppiantato dallo Sportster. 

In questa sua evoluzione, nel 1954 la cilindrata venne portata ad 883 ed il modello prese il nome di KH, cui seguiva anche un aumento di potenza oltre che diverse migliorie sul motore. Seguirono ulteriori versioni.

Questo KH è stato restaurato avendo come ispirazione la versione per le gare di flat-track, ovvero il modello KR, provvedendo a montare il motore sul telaio rigido della moto da corsa, cercando di ridurre il peso al massimo (attraverso l'eliminazione del parafango anteriore ed il montaggio di un parafango posteriore in alluminio molto sottile) ed utilizzando altri particolari nati per le corse dell'epoca, come i doppi scarichi liberi stile drag-pipes e la sella singola. 

Diversamente dalle moto da flat-track, qui non è stato eliminato il freno anteriore ma è stato montato un tamburo a doppia camma ed è stato mantenuto l'impianto elettrico in modo da poter utilizzare la moto tutti i giorni. Il motore è stato completamente revisionato ma mantenuto originale.

Un restauro veramente ben riuscito.

Chi avesse la fortuna di trovarsi tra le mani un modello della serie K, può cliccare su questo link che fa riferimento ad un vecchio post in cui ho segnalato i siti di ricambi per queste moto.

domenica 12 giugno 2022

2010 - XR 1200 - km 34100,00




Una delle moto che comprerei immediatamente è questo XR 1200. Lo provai diversi anni addietro e rimasi piacevolmente impressionato. Il motore mi ricordava molto la Buell M2 che avevo avuto (anche se XR 1200 monta iniezione invece del carburatore) e la moto parecchio maneggevole e facile da guidare rispetto agli altri Sportster.

Sebbene questo esemplare non abbia pochissimi chilometri, un elemento che mi invoglierebbe a comprarlo è la garanzia offerta dal dealer. 

Quando il dealer vende una moto usata, offrendo garanzia (e non in conto-vendita) vuol dire che è sicuro della bontà del mezzo.

Come per tutto l’usato di Harley-Davidson Jesi il valore aggiunto è dato da Luca Fava (uno dei due proprietari), tecnico sopraffino, dalla grande sensibilità di livello eccelso, dotato di una professionalità fuori dal comune.  Tutte le volte in cui ho avuto a che fare con lui sono rimasto contentissimo, in quanto comprende al volo le esigenze del cliente e si muove di conseguenza

FORSE il prezzo della moto potrebbe essere un poco più basso anche se la moto ha scarichi e filtro dell’aria aperto. Ma ne vale la pena!!!!!!

Cliccate qui: https://www.moto.it/moto-usate/harley-davidson/sportster/1200-xr-x-2010-12/8603486