Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 24 novembre 2021

Red Feeling - Freeway Magazine Italia



Nel lontano 1998 appare questo Sportster sulle pagine della rivista Freeway Magazine. Siamo difronte ad un modo di interpretare le customizzazioni su base Sportster molto in voga nel vecchio continente, che sostanzialmente abbina verniciature sgargianti ad ampio utilizzo di alluminio e motori elaborati in maniera ben precisa. 

Anche la scelta di alcuni componenti segue una logica dell'epoca, per non dire una vera e propria moda, come le parti in alluminio billet della azienda italiana OMP, cerchi e freni americani Performance Machine, serbatoio del carburante dalle forme allungate. Sui motori si interveniva in maniera pesante oppure, come in questo caso con filtro dell'aria aperto ed un paio di scarichi liberi (Porker Shotgun). 

Altro elemento che caratterizzava questo tipo di elaborazioni era l'ampio utilizzo di cromature o di parti alluminio billet per carter e coperchi delle testate. Per lo più chi sceglieva di elaborare lo Sportster in questo modo utilizzava la moto solo per raduni o eventi e raramente si vedevano in giro fuori da queste occasioni.

mercoledì 17 novembre 2021

Genuine Speed Sports

sportster 1200 s cafe tracker





I "maestri" di Hide Motorcycle esplorano un nuovi confini con questo Sportster  1200 S coniugando elementi di diverse tipologie di moto, dando vita ad un "ibrido" che ha il sapore di qualcosa di innovativo. 

Le linee sono filanti e dure (con il serbatoio stretto ed allungato ed il piccolo manubrio drag bar) sembrano richiamare quelle del cafe-racer per eccellenza: l'XLCR 1000. Le sovrastrutture ridotte all'inverosimile, con il parafango anteriore quasi inesistente e quello posteriore tolto dal telaio accorciato, unitamente a pneumatici leggermente tassellati ed un alleggerimento globale della moto, grazie all'utilizzo dei materiali plastici ed all'eliminazione del superfluo ed il riposizionamento di alcune parti (come la batteria tra telaio e ruota posteriore ed il serbatoio dell'olio cilindrico), sono tipiche invece delle street-tracker. Ma non si tratta di un abbinamento solo a livello estetico. 

Lo Sportster è stato migliorato nella guidabilità facendo "respirare" un poco più il motore del "quattrocandele" attraverso scarichi liberi e filtro dell'aria aperto, intervenendo anche sulla ciclistica attraverso componenti specifici con design classico come la forcella (Ceriani ???), le pinze freno Brembo e gli ammortizzatori prodotti dalla Sundance Harley-Davidson. 

Salvo il posizionamento della batteria che andrebbe rivisto, si tratta di una splendida moto che probabilmente è destinata a fare tendenza.

sabato 13 novembre 2021

Andate in moto!!!! - Triumph Postatomica di Carlo Talamo 1995


Qualunque essa sia ma andateci. Qui si parla di Sportster, ma la passione della moto è (quasi) a trecentosessanta gradi. Non importa che costi quanto una Pagani Zonta o valga mille euro. Se potete compratevi la moto dei vostri sogni ed infischiatevene di quanto pensa la gente. 

Qui vi presento la Triumph Postatomica di Carlo Talamo, una vera provocazione fatta nel lontano 1995.


Se avete voglia dovete però guardare il video in modalità ordinaria e non semplificata con il telefonino.

mercoledì 10 novembre 2021

Viva il Giallo!!!!! - Sportster 883 standard anni novanta




Sembra assurdo, ma con l'uscita di scena dello Sportster (del modello con motore raffreddato ad aria e distribuzione ad aste e bilancieri) capita sempre più rado di vederne in giro, quasi che i proprietari li vogliano custodire gelosamente dentro al box. Ancor più strano è trovare qualche modello quasi tutto originale, specialmente se si tratta di un modello a carburatore costruito fino al 2003. 

Lo Sportster in questione è un 883 costruito a metà degli anni novanta ed è quasi tutto originale, salvo pochi elementi come frecce, ammortizzatori posteriori, pedane avanzate e manopole. Addirittura gli scarichi sono quelli originali e si può notare il tubo che unisce i due collettori che funge da compensatore, in modo da limitare l'andamento zoppicante del motore. 

La moto non è tenuta benissimo, mostrando i segni del tempo, ma viene utilizzata quotidianamente (nella foto non si vede il supporto per il cellulare montato sul manubrio). Un esempio di quanto sia robusto ed affidabile il caro, vecchio, Sporty!!!!!

Peccato sia stato tolto di produzione.......

lunedì 8 novembre 2021

Il Carrarmato - Fate l'amore non fate la guerra!!!!







Il prossimo anno sono venti anni esatti dalla scomparsa del compianto Carlo Talamo. Molti di più se pensiamo all’inizio della sua avventura con Harley-Davidson nel lontano 1984. Negli anni Carlo accumulò una quantità infinita di moto ed auto, creando bellissime  “special” apparse su molte riviste. Di questo patrimonio storico si è persa praticamente traccia: pochi infatti sono i mezzi di cui si conosce la destinazione attuale. 

E quando capita di imbattersi in qualche sua creatura, oltretutto se tenuta in perfetta forma, c’è quasi da svenire per l’emozione. Il “Carrarmato” apparve sulle pagine di Freeway Magazine nel 1994 e su qualche pubblicità di Carlo Talamo. Una moto dall’indubbio fascino e destinata a far discutere all’epoca. 

Il concetto di “dark custom” tanto caro ad Harley-Davidson negli ultimi anni, rappresentava quasi un’eresia all’inizio dell’epoca Evolution, parliamo degli anni ottanta, così come lo stile “military” che avrebbe trovato larghi consensi nel panorama custom qualche tempo dopo. Il proprietario della moto, Gabriele Bersani, mi ha raccontato un aspetto che non conoscevo: Carlo ebbe l’idea di costruire il “Carrarmato” dopo che la moto uscì molto rovinata in seguito ad incidente stradale. 

La moto di partenza non è uno Springer, come si potrebbe pensare, ma un Fat-Boy sul quale è stato montato un parafango posteriore lungo. Il nero opaco ha abbracciato gran parte del motore ed altre parti, mentre il verde militare riguarda solo serbatoio del carburante e parafango posteriore (quello anteriore è volato via……). Il motore è di serie salvo albero a cammes, carburatore e centralina Screamin’Eagle, abbinati ad una coppia di scarichi “a pinna” che sparano verso l’alto. Uno dei tanti dettagli che piacciono è il faro alogeno anteriore con feritoia, sembra montato apposta per il Pallequadre (il raduno ideato dallo stesso Carlo Talamo dove si partiva di notte l’ultimo fine settimana di novembre senza sapere dove si andava). 

Attualmente la moto è stata migliorata con un nuovo impianto frenante e, purtroppo, il faro alogeno è stato tolto. Ma quanto è bella…….

mercoledì 3 novembre 2021

Thunderbird Sportster





Torniamo ancora molto indietro nel tempo con questo Sportster customizzato seguendo fedelmente i dettami dell'epoca.

Siamo nel 1996, periodo che potremmo definire di nascita del fenomeno custom (sebbene l'inizio delle elaborazioni sulle moto vada ricercata molto più indietro nel tempo....)  trainato in Italia dalla Harley-Davidson con Carlo Talamo e la sua Numero Uno che, almeno in questa fase, trova poco riscontro sui rotocalchi (se si eccettuano le famose pubblicità dello stesso Carlo Talamo che ogni tanto appaiono su vari tipi di riviste). Accanto alle moto personalizzate con qualche accessorio si iniziano a vedere custom particolarmente curate, che rispondono a canoni ben precisi, dove l'alluminio billet è elemento trainante, in controtendenza a quanto accadrà molti anni dopo con l'affermarsi della tendenza "dark-custom". 

Diverse aziende ed officine, intuito il trend, avevano iniziato a produrre parti per Harley-Davidson e si erano convertite al custom, anche se non in maniera totale.
Lo Sportster di queste pagine ha qualcosa in più: il telaio verniciato e sottoposto a "molding" (cioè quel procedimento volto all'eliminazione delle imperfezioni). Il motore Evolution 883 è tutto lucidato e potenziato attraverso alberi a cammes Andrews, Carburatore S&S Super E, scarico due-in-uno Supertrapp. Ciclistica con forcella dotata di steli da 41 mm ancorati a piastre larghe OMP, maggiormente inclinate di sei gradi (uno dei must di quegli anni), cerchi Arlen Ness da 18 e 21 pollici, forcellone JMC, freni Performance Machine (fino a quando venne introdotta di serie la pinza freno a doppio pistone fu fondamentale sostituire l'impianto frenante originale se si voleva stare un poco più tranquilli......).

Il nome scelto per Sportster di per se non dice nulla, ma facendo un passo indietro a quegli anni, ha molto di evocativo. Nel 1994 la Triumph presentò la sua prima "modern-classic" che tanto avrebbe fatto successo: la Thunderbird. 

Carlo Talamo, che da qualche anno aveva iniziato l'importazione con successo delle moto inglesi attraverso la sua Numero Tre, ne approfittò per creare qualche special dall'indubbio appeal come ad esempio il Thunderbird Sport.

In questi giorni ricorre l'anniversario della scomparsa di Carlo Talamo e lo Sportster di queste pagine fa battere molto il cuore.....

mercoledì 27 ottobre 2021

Fiamme perenni!!!! - XLH 883 del 1990






Godetevi questo "chopperino" semplice, semplice, ma dall'indiscutibile fascino, realizzato sulla base di un vecchio Sportster, quattro marce, con trasmissione finale a catena, dalla linea semplice ed essenziale che non concede nulla a fronzoli vari. 

Premetto che in Italia una moto del genere, per poter essere in regola con il Codice della Strada, necessita di una serie di adempimenti burocratici (che confluiscono nell'aggiornamento della carta di circolazione) da far passare la voglia di costruirsela, ma vale la pena vedere come è fatto. 

Il primo aspetto da tenere in considerazione riguarda il telaio originale sostituito con uno rigido (....comunque improponibile in alcune città italiane a causa delle buche, vere e proprie voragini....). Poi, a voler essere pignoli, l'assenza di specchietti, frecce e....silenziatori!!!! Il rigido, comunque, è stato ottimamente realizzato, utilizzando molte parti originali, come freni, cerchi e forcella, abbinati ad un serbatoio del carburante da 12,5 litri (in luogo dell'originale peanut da 8,5 litri), un differente serbatoio dell'olio, sagomato all'interno del telaio ed uno striminzito parafango posteriore in alluminio. Il motore è originale salvo due drag-pipes ed un carburatore S&S con filtro dell'aria aperto. 

Vi è venuta voglia di costruirlo ??????