Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.
Sezioni
venerdì 19 maggio 2023
2007 - XB MUTANT SPRINGER
mercoledì 15 marzo 2023
Street Sportster - 2006 XL 1200 Roadster
In questo senso i ragazzi di Shiun Kraft Works hanno fatto i miracoli mimetizzando gli interventi in un look quasi di serie, salvo la verniciatura e qualche dettaglio.
La ciclistica, ha visto pochi e mirati interventi: cerchi in lega Sundance (anteriore da 19 pollici come l’originale e posteriore da 18 pollici in luogo di quello da 16, pneumatici Bridgestone Battlax), ammortizzatori Ohlins più lunghi degli originali, forcella di serie rivisitata internamente tramite molle Trak Tek ed olio più denso e kit di regolazione del precarico, oltre ad una bella piasta anti-svirgolo, pompa freno anteriore di tipo radiale della Brembo, abbinata e pinze a doppio pistone Performance Machine che lavorano sui dischi di serie.
Il motore da 1200 cc è stato liberato tramite un carburatore Kehin a valvola piatta (quello originale è a depressione) abbinato ad un filtro dell’aria S&S ed uno scarico artigianale due-in-uno privo di silenziatore marchiato Hotrun.
Bellissimo il serbatoio dell’olio realizzato a mano saldando l’alluminio, che conferisce un tocco di artigianalità alla moto!!!!!!!
mercoledì 16 novembre 2022
PERDETE PESO NON DENARO !!!!! - 1995 Sportster 883 custom
Sono tra coloro che vedono il custom come un modo per migliorare la propria moto, senza necessariamente dissanguarsi a livello economico, facendo interventi radicali, che non sono garanzia di un risultato di alto livello. Certamente, avendo a disposizione un budget importante si ha più libertà di scelta (a patto di avere altrettanto gusto), ma non è tutto conseguenziale.
Ecco un esempio di come realizzare un ottimo "middle custom" con pochè risorse, magari utilizzando un vecchio Sportster che avete comprato da molti anni oppure che vi ha lasciato in eredità qualche parente.
Iniziate togliendo i parafanghi originali, questo contribuirà a rendere la linea della moto molto più filante. Se avete una buona manualità, utilizzate i supporti posteriori del telaio per ancorarvi un archetto, realizzato piegando un tubo tondo di non grande diametro, che possa reggere uno striminzito parafango in alluminio (su questo Sportster il tubo piegato è stato direttamente saldato, soluzione forse dal miglior effetto visivo ma che non consente di portare la moto come era in origine).
Se siete dei meccanici provetti potrete pure divertirvi sostituendo il serbatoio dell'olio ed il supporto della batteria con qualcosa fatto direttamente da voi, ma non è fondamentale, perchè in questo caso è molto difficile. Lo scopo di questa operazione ???? Eliminare le sporgenze dal telaio....
Montate una coppia di ammortizzatori performanti (Ohlins in questo caso), pinze freno Performance Machine, una sella piatta con cuciture a rombo ed il gioco è fatto!!!!
Se poi volete ancora qualcosa, potrete mettere le mani su motore in maniera più o meno pesante, ma bisogna assolutamente rivolgersi a professionisti del settore. Il vecchio "small-block" da 883 cc è stato elaborato con testate Buell, pistoni Wiseco con alesaggio maggiorato (ora la cilindrata è di 1200 cc), nuovi cilindri, carburatore Mikuni HSR 42, scarichi drag-pipes corti con diametro da due pollici.
Cosa ne dite ????
martedì 20 settembre 2022
RACE-STER - 2005 Sportster 883 R - sport
La scelta del modello Sportster su cui mettere le mani è caduta su un 883 R a carburatore del 2005 sul quale si è montato un kit Revolution Performance che porta la cilindrata a 1250, cui sono stati abbinati alberi a cammes Screamin' Eagle 536 , teste elaborate e carburatore originale Kehin. Ora la potenza è di 90 cv!
La ciclistica, a parte un telaietto posteriore supplementare, ha subito non molti interventi: un paio di ammortizzatori di tipo progressivo, la rivisitazione interna della forcella, trasmissione finale a catena in luogo della cinghia dentata, impianto frenante Performance Machine, cerchi RSD delle stesse dimensioni degli originali.
A corredo una infinità di dettagli dalle finiture impeccabili come, ad esempio, le pedane arretrate ed i semi-manubri.
mercoledì 2 marzo 2022
Bomba fiammante!!!!
Sul tema, all'interno di questo blog, sono stati pubblicati diversi articoli della rivista Freeway Magazine (cercateli nella sezione "Etichette" in basso sulla destra), ma vale la pena ammirare questa opera d'arte, non solo bella esteticamente, ma anche maledettamente tecnologica, considerando che la base di partenza è uno Sportster 1200 del 1993 sul quale, a parte il telaio (seppur modificato nella zona di attacco del forcellone) non è rimasto nulla di originale.
Il progetto ha voluto una ciclistica moderna abbinata al vecchio "small block" debitamente elaborato, corredata da un quantità infinita di alluminio ed una vernice metallizzata, impreziosita da fiamme. Paradossalmente, proprio sul motore sono stati limitati gli interventi con un carburatore S&S, cammes Andrews ed un doppio scarico libero in titanio realizzato in casa.
Il comparto sospensioni vede una forcella Ohlins a steli rovesciati prelevata da una Kawasaki ZRX1200, dotata di piastra antisvirgolo, abbinata ad un cerchio Bito (anche al posteriore) ed un impianto frenante completo Brembo con doppio disco e pinze a quattro pistoni. Posteriormente lascia a bocca aperta il bellissimo forcellone in alluminio ricavato dal pieno prodotto dalla Over Racing che lavora con l'ausilio di una coppia di ammortizzatori prodotti direttamente dalla Sundance ed impianto frenante Performance Machine. Per ospitare questo forcellone ed un cerchio maggiorato la trasmissione finale a catena è praticamente obbligatoria.
Lungo il lavoro di adattamento al telaio del vecchio Sportster.....La carrozzeria è interamente in alluminio, ma se Storz fornisce il serbatoio del carburante, i parafanghi invece sono della Hot-Dock. Ovviamente è infinita la lista delle parti in alluminio realizzate in casa. Sebbene la tendenza a realizzare questo tipo di special sia superata da circa venti anni, questo Sportster 1200 intriga come non mai!!!!!
giovedì 13 gennaio 2022
Fiammante!!!!! - Sportster dragster 1996
Lo Sportster di questo articolo apparve nel 1997 ed, oltre ad essere molto bello esteticamente è anche interessante dal punto di vista tecnico. Basamento del motore e telaio sono di serie (anche se quest'ultimo è stato verniciato e sottoposto a "molding"), ma su tutto il resto si è intervenuto di brutto nell'ottica di spremere ogni cavallo disponibile dallo "small block" sul minor peso possibile.
Partiamo dal motore. La cilindrata è rimasta di serie (1200 cc) ma quasi tutto il resto è stato cambiato.
Imbiellaggio S&S, pistoni forgiati JE, cammes Andrews, punterie Crane, carburatore S&S Super G, accensione Dyna, testate STD, molle e valvole Manley, scarico Supertrapp, portano il rapporto di compressione all'impressionante cifra (per l'epoca) di 12:1.
Telaio e forcella sono di serie ma sono stati abbinati a cerchi PM da 18 pollici e freni forniti dalla stessa ditta ed una trasmissione finale a catena (la cinghia sarebbe stata fatta a pezzi alla prima partenza....). Poi tutta una serie di dettagli come il coperchio del pignone ed il serbatoio dell'olio fatti a mano.
La potenza ?????
Dato che la moto fu costruita dai ragazzi di Harley-Davidson Speed Shop di Firenze (a quei tempi erano officina autorizzata Americana), fate un salto da loro e chiedete se hanno buona memoria!!!!!!!!
mercoledì 24 novembre 2021
Red Feeling - Freeway Magazine Italia
mercoledì 3 novembre 2021
Thunderbird Sportster
Torniamo ancora molto indietro nel tempo con questo Sportster customizzato seguendo fedelmente i dettami dell'epoca.
domenica 6 dicembre 2020
Evil Superstock
Negli anni novanta c'era molto fermento nel mondo Harley-Davidson, che avrebbe fatto da traino per la futura affermazione del fenomeno della customizzazione, specialmente in Italia. Come ho raccontato più volte, lo Sportster veniva spesso elaborato in chiave racing, esasperando le prestazioni del motore abbinato ad una ciclistica prelevata interamente da qualche sportiva giapponese.
Sulla scena romana coesistevano sostanzialmente tre anime: quella legata alla Numero Uno, Carlo Talamo e Fabrizio Farinelli, quella dei vari gruppi che avevano una visione molto romantica di Harley-Davidson andando in giro con moto assai vecchie (vedasi ad esempio il famoso gruppo di Monteverde) e l'American Motorcycle, che aveva fatto proprio lo spirito di Arlen Ness. Fu il contatto con quest'ultima realtà per molti fonte di ispirazione per rendere le “piccole” di Milwaukee vere e proprie sportive.
Lo Sportster di Cris, alias “Teschietto”, apparve sulle pagine di Freeway Magazine nel 1997, quando stavano arrivando in Italia le prime Buell, e non si conosce se la scelta di questa elaborazione fu dettata da precedenti contatti con la “crew” dell'American Motorcycle. Di sicuro la moto fu elaborata in maniera radicale.
Il motore portato a 1500 cc tramite un kit S&S che comprendeva, oltre ai pistoni, anche valvole, aste, teste, cammes ed il famoso carburatore S&S “Super G”. Cerchi da 17 pollici della Marchesini abbinati a freni Performance Machine (….altro must di quel periodo....). Posteriormente si rese necessario (per ospitare un cerchio dal canale nettamente più largo rispetto all'originale) non solo di sostituire la tradizionale trasmissione finale a cinghia con una a catena (indispensabile per tenere a bada il notevole aumento di potenza), ma anche di montare un forcellone di alluminio (JMC).
Stranamente la forcella conservò gli steli di serie, salvo l'abbinamento a piastre OMP con una maggiore inclinazione. Una moto veramente bella e realizzata con cura. Sarei curioso di sapere se è ancora in giro......
mercoledì 2 dicembre 2020
Spanish Flyer
Specialmente in Francia si poneva molta attenzione all'aspetto cromatico, fondamentale per supportare un'ottima elaborazione.
Nel 1997 sulla rivista Freeway Magazine Italia appare questo Sportster costruito in Spagna seguendo quella logica. La base di partenza è un 883 del 1991 con cambio a cinque rapporti e trasmissione finale a cinghia, sul quale viene montata una forcella a steli rovesciati prelevata da una Suzuki GSX-R 750, abbinata a cerchi della Performance Machine in lega da 17 pollici di diametro con canale da 3.5 (anteriore) e 4.5 pollici al posteriore. La stessa azienda fornisce anche i dischi freno, molto in voga in quegli anni.
Il motore subisce un notevole aumento di potenza grazie alla cilindrata portata a 1427 cc tramite pistoni Axtell, carburatore S&S Super G dotato di Thunderjet, cammes Redshift, aste Crane, scarico due-in-uno Supertrapp.
Troviamo una serie di altri componenti di pregio come le pedane arretrate Storz, specchietti Arlen Ness e carrozzeria di tipo “warbird”, altro elemento che per un periodo di tempo è stato utilizzato in molte preparazioni.