Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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giovedì 24 febbraio 2022

Sportster XLCH 1969 chopper





La maggior parte degli appassionati conosce bene la storia dei primi chopper risalenti alla fine del secondo conflitto mondiale, quando negli USA reduci dalla guerra iniziarono a spogliare le loro moto di tutto il superfluo per farle andare più veloce e per porsi in netto contrasto con il perbenismo dilagante del paese. Tendenza che, parallelamente, si sviluppò in Inghilterra con il movimento legato alle cafe-racer.

Potrebbe capitare (a patto di avere molta fortuna ovviamente....) di trovarsi tra le mani un vecchio motore Ironhead Sportster: cosa farne ???? Una soluzione potrebbe essere quella di creare un chopper come questo, abbinandolo ad un telaio rigido e poco altro.

La moto in questione, a fronte di una sua semplicità, è frutto di un attento studio che ha comportato un restauro completo di motore e telaio (oltre ad una sostituzione degli ammortizzatori con un telaio aggiuntivo posteriore rigido).

Il tutto è stato abbinato a cerchi Borrani, forcella da 43 mm, una coppia di corti scarichi, uno striminzito parafango posteriore, ed un serbatoio del carburante piccolissimo fornito dalla ditta britannica Wassel. 

Il chopper è molto rifinito (da notare i cavi del manubrio inseriti tutti all'interno dello stesso), ma si può replicare tranquillamente e con una spesa irrisoria.

Siete pronti a cercare in qualche fienile un vecchio motore Ironhead Sportster????? 

giovedì 17 febbraio 2022

XR 750 del 1972 - Street Tracker






Il blog 1957legend è dedicato a Sportster e Buell (con motore Harley-Davidson Sportster o derivato da esso) ma sport e corse sono da sempre nel mio DNA, logicamente molto spazio viene dedicato alle moto con una inclinazione sportiva. Questa volta mi sono imbattuto in un XR750 stradalizzato. Possibile ???? Le leggi statunitensi probabilmente permettono di omologare mezzi da corsa a patto che rispettino determinati standard di sicurezza (…..e forse di rumore….). Sarebbe interessante, sul tema, riuscire a raccogliere informazioni dettagliate, perché in Italia omologare un XR750 penso sia operazione praticamente impossibile salvo dissanguarsi economicamente. Si può prendere la scorciatoia di alcuni paesi europei, ma anche in questo caso la strada non è semplice come possa sembrare in astratto.

Tornando a questo XR750, si tratta di uno dei primi esemplari con le teste in alluminio ed il doppio carburatore e sembra che il motore sia stato utilizzato nell’anno 1972-73 da Cal Rayborn, Mert Lawwill e Scott Brelsford, anche se non si hanno maggiori informazioni a riguardo.

Per stradalizzare la moto è stato necessario montare freni (doppio disco anteriore con pinza a singolo pistone), dotarla di impianto elettrico ed avviamento (a pedivella). 

Strano l’abbinamento di una forcella tradizionale (pur se abbinata ad un ammortizzatore di sterzo) stradale con un paio di performanti ammortizzatori Ohlins. 

Il motore è rimasto di serie con il doppio scarico Supertrapp sul lato sinistro. Purtroppo non si conoscono altri dettagli riguardo al chilometraggio del motore ed al fatto se sia stato smontato e revisionato completamente oppure sia ancora quello che ha corso molti anni addietro. L’unico dato certo è che ha mantenuto le caratteristiche di serie con quasi 90 cv ad 8000 giri. 

Certo che se in Italia si decidessero a riformare seriamente il Codice della Strada semplificando le norme per le omologazioni di parti e moto speciali…...

martedì 8 febbraio 2022

Sportster Iron 1200 anni 80






Riportare uno Sportster del 2019 indietro nel tempo può non essere operazione semplicissima se si vuole raggiungere il risultato di avere una moto che rispecchi fedelmente i criteri dell'epoca. I dettagli sono il segreto fondamentale, poichè ciclistica e motore rimangono di serie. 

Di moto votate al culto degli anni ottanta, soprattutto a tema Sportster, ne sono state viste poche ed è quindi non semplicissimo lavorare in questa direzione, pure se non si vogliono apportare modifiche sostanziali alla moto.

Il primo passo è stato smontare la maggior parte dei componenti originali come l'avantreno, serbatoio, parafanghi, impianto elettrico, lasciando solo telaio, motore e cerchi. Poi è iniziato il lento lavoro di scelta e montaggio delle parti. 

Anteriormente la scelta è caduta su Super Glide con doppio disco che ha necessitato di un lavoro di adattamento, così come la scelta ed il montaggio del parafango posteriore che si voleva un poco curvato in modo da poter montare una sella tipo "chopper" abbinafa ad un lungo sissy bar. 

Il motore è stato lasciato originale ma, anche in questo caso, difficile è stato trovare scarico e filtro in puro stile anni ottanta. Dopo attente ricerche sono stati scelti filtro LC Fabrications e scarico due-in-uno Lowbrow Customs. Biltwell invece fornisce manopole e pedane. Per avere uno Sportster totalmente in linea con le moto dell'epoca si è reso indispensabile sostituire la trasmissione originaria a cinghia con una a catena. Importantissima, ai fini di un ottimo risultato finale, è stata anche la scelta della grafica del serbatoio, l'abbinamento cromatico, nonchè i pneumatici (Dunlop K491). 

Una bellissima personalizzazione che, contrariamente a quanto possa sembrare, ha comportato un lavoro non da poco, ma senza stravolgere la moto che può essere utilizzata tutti i giorni. 

venerdì 4 febbraio 2022

XLCR 1000 ed XLCR Special








Da una cartellina impolverata, sopravvissuta a quattro traslochi, saltano fuori queste pagine strappate da un numero di Freeway Magazine degli anni novanta. Mi ero dimenticato di averle conservate e sono rimasto stupito della scoperta, ma poi leggendo ho capito il perchè......

Non si tratta di due semplici XLCR finemente restaurati (pure se una ha il colore differente) o, quanto meno, uno è stato restaurato con l'aggiunta di un carburatore S&S per dare un minimo di cavalleria, mentre l'altro......è diventato un mostro!!!!!! Siamo in presenza della classica situazione in stile Dr.Jeckyll e Mister Hyde. 

La versione color grigio, pur se esteticamente mantiene le sue linee, ha un motore potenziato all'inverosimile. Si parla di 1352 cc ottenuti grazie ad kit S&S composto da imbiellaggio e pistoni, cui viene aggiunto un carburatore Super E, cammes Sifton e teste lucidate. Come detto, la linea rimane fedele all'originale e solo un occhio attento può notare i vari tubi intorno al motore.

Certo, pensando ad una elaborazione che ha almeno venti anni (chiedere precisazioni ai ragazzi di HD Paradise Verona, ora Harley-Davidson Verona) viene da sorridere. Oggi, visto l'elevatissimo valore degli XLCR, forse solo un pazzo farebbe un simile intervento sul motore.....


giovedì 27 gennaio 2022

HS1 - Turbo Charged Buell S1








Max Hazan, noto customizer di fama mondiale, mette la firma su questo vero e proprio "mostro", ma questa volta non si tratta di moto preparate per clienti, ma di una sua moto, in garage da quasi un decennio, arrivata a questa configurazione dopo essere letteralmente esplosa a seguito del montaggio di protossido d'azoto ed essere stata ferma per parecchio tempo. La decisione di ricostruire il motore (da zero!!!) e preparare la moto durante il primo lock-down dovuto al Covid-19. 

Cubatura portata a 1350 c.c. con cammes più grandi, ma senza alzare il rapporto di compressione. Anzi, la scelta di montare il turbo (Garret GT25 che lavora insieme ad un carburatore Mikuni HSR42) ha imposto di diminuire il rapporto di compressione portandolo ad 8,5:1.

Con questa elaborazione (che ha imposto una frizione da corsa) il motore produce 175 cavalli a 6000 giri ma Hazan giura che possa arrivare tranquillamente a 200 cavalli (ma in questo caso verrebbe compromessa in maniera importante l'affidabilità del vecchio bicilindrico ad aste e bilanceri).

Il telaio è in gran parte originale (modificato posteriormente) ma sono stati rimossi i silent-block poichè, secondo Hazan, non conferivano la rigidezza necessaria per sopportare il maggior aumento di potenza e di peso derivante dal turbo. Per completare il lavoro sulla parte ciclistica ed avere una moto nettamente più maneggevole dell'originale, ma comunque stabile, è stata montata una forcella proveniente da una Honda CBR1000 del 2014 con piastre artigianali per avere un maggiore "offset" e quindi migliorare la direzionalità. 

Il forcellone è sempre marchiato Buell ma proviene da una X1, mentre i cerchi sono italiani: Marchesini in magnesio nelle misure da 17 pollici al posteriore e 16,5 all'anteriore (soluzione oggi inusuale  adottata negli anni ottanta soprattutto sulle moto da corsa).

La carrozzeria è interamente in alluminio e questo, nonostante il kit turbo abbia aggiunto peso, ha comportato una riduzione totale di peso di circa quindici chilogrammi. Siete pronti a spendere fino all'ultimo risparmio per costruirvi un mostro simile ??????


mercoledì 19 gennaio 2022

Salt Flat Racer - Sportster 1972





 

Un lavoro intenso ha riguardato questo vecchio Ironhead Sportster, costruito per soddisfare il sogno di velocità sul lago salato di Bonneville. 

Non solo quello che emerge a prima vista dalla carrozzeria interamente in alluminio battuta a mano e modellata non solo per poter essere montata sullo Sportster, ma anche in modo da renderla più affilata possibile ed aderente al corpo del pilota. Per conferire stabilità alle alte velocità si è reso necessario modificare le quote geometriche del telaio nella parte anteriore del cannotto di sterzo aprendo l'angolo di sterzo a 40 gradi ed allungando il telaio di 4 pollici ed abbinandolo ad un forcellone in tubi anche questo appositamente realizzato ed una forcella Narrow Glide da 39mm. 

I cerchi sono originali Harley-Davidson nelle classiche misure da 16 pollici al posteriore (di tipo lenticolare) e 19 all'anteriore. Il motore, salvo un carburatore Mikuni HS40 abbinato a filtro e scarichi aperti è interamente di serie (sono stati lucidati solo i condotti delle testate) ma è stato alleggerito privandolo del motorino di avviamento. L'opera di alleggerimento ha riguardato tutta la moto ad iniziare dal serbatoio dell'olio che è in alluminio ed incastrato perfettamente all'interno del telaio. Dato che si tratta di un mezzo che deve raggiungere solo record di pura velocità il freno anteriore è stato eliminato mentre quello posteriore è di serie con pinza freno a singolo pistoncino. 

Sembra che lo Sportster abbia raggiunto una velocità di poco inferiore alle 150 mph (240 km/h) !!!!!!!!!!!


giovedì 13 gennaio 2022

Fiammante!!!!! - Sportster dragster 1996






Negli anni novanta il mondo custom in Italia era praticamente allo stato embrionale trascinato, come si può ben immaginare, dal fenomeno Harley-Davidson, soprattutto da Carlo Talamo e dalla sua Numero Uno. Fu un fenomeno che si espanse in pochissimo tempo, grazie molto anche alle riviste specializzate (Freeway Magazine su tutti) che diede modo a realtà imprenditoriali di nascere e svilupparsi nel tempo. Iniziarono a venire organizzati eventi e nacque anche il Campionato Italiano Dragster, sulla scia di quanto stava accadendo in alcuni paesi europei. Le preparazioni a tema, praticamente inesistenti fino ad allora, iniziarono a vedersi.

Lo Sportster di questo articolo apparve nel 1997 ed, oltre ad essere molto bello esteticamente è anche interessante dal punto di vista tecnico. Basamento del motore e telaio sono di serie (anche se quest'ultimo è stato verniciato e sottoposto a "molding"), ma su tutto il resto si è intervenuto di brutto nell'ottica di spremere ogni cavallo disponibile dallo "small block" sul minor peso possibile.

Partiamo dal motore. La cilindrata è rimasta di serie (1200 cc) ma quasi tutto il resto è stato cambiato. 

Imbiellaggio S&S, pistoni forgiati JE, cammes Andrews, punterie Crane, carburatore S&S Super G, accensione Dyna, testate STD, molle e valvole Manley, scarico Supertrapp, portano il rapporto di compressione all'impressionante cifra (per l'epoca) di 12:1.

Telaio e forcella sono di serie ma sono stati abbinati a cerchi PM da 18 pollici e freni forniti dalla stessa ditta ed una trasmissione finale a catena (la cinghia sarebbe stata fatta a pezzi alla prima partenza....). Poi tutta una serie di dettagli come il coperchio del pignone ed il serbatoio dell'olio fatti a mano.

La potenza ?????

Dato che la moto fu costruita dai ragazzi di Harley-Davidson Speed Shop di Firenze (a quei tempi erano officina autorizzata Americana), fate un salto da loro e chiedete se hanno buona memoria!!!!!!!!

giovedì 6 gennaio 2022

XRCR - XLCR kit for XR1200







La sigla XRCR è l'acronimo di un kit estetico finemente realizzato (da diverso tempo) per l'XR 1200. Motivo per cui chi ne ha una dovrebbe pensarci un attimino prima di venderla poichè una XLCR ha quotazioni molto importanti. Ovviamente se gli piace lo stile cafe racer della XLCR.....

Passando ai dettagli, il lavoro effettuato è di poco conto, probabilmente pure perchè la XR1200 sembra sposarsi a meraviglia con questa linea sportiva Harley-Davidson made.

Come molti già sanno il vero serbatoio del carburante della XR1200 si nasconde sotto una cover in materiale plastico. Il kit ne prevede una praticamente uguale, ma dalla forma leggermente incavata nella zona verso la sella come la cafe racer.Viene montato poi un cupolino ed un codone monoposto molto ben rifinito dotato di sella in vera pelle agganciata tramite una serie di bottoni. A corredo un porta targa ed un drag-bar.

La moto, rispetto alla versione originale, cambia davvero tanto acquistando un notevole fascino eppure, come detto, si tratta di un intervento minimo.  

Il kit è facilmente replicabile ricorrendo all'aquisto delle singole parti. Forse l'unica vera difficoltà è riprodurre la cover del serbatoio. Nell'ultima foto pubblicata, in cui XLCR ed XRCR sono vicine, si può notare come la XRCR rappresenti una sorta di ulteriore passo in avanti rispetto alla antenata. Quanto è bella.....anzi.....quanto sono belle!!!!!!!

venerdì 31 dicembre 2021

Crazy Sportster by Magnacycle






Odiate a morte i moderni "scooteroni" e non volete assolutamente separarvi dal vostro (ormai "vecchio") Sportster ?????

Questa è la soluzione che fa per voi......ma non pensateci più di un secondo ed agite d'istinto perchè si tratta di una scelta talmente strana ed inconsueta che potrebbe porvi una miriade di dubbi nella testa.

Il kit è prodotto dalla azienda americana Magnacycle  e del vostro Sportster rimarranno praticamente solo i cerchi ed il motore. 

Di questi kit  fino ad ora ne sono stati costruiti circa trenta, venduti ad un prezzo compreso tra 1700 e 4000 dollari, che comprendevano sostanzialmente telaio, carrozzeria e forcella, potendo essere utilizzati differenti motori Sportster. In una delle foto troviamo un motore Sportster Ironhead 1000 del 1972 con alberi a cammes Andrews e carburatore S&S, mentre nell'altra un moderno Sportster Evolution 883.

Poichè non si conoscono gli sviluppi di questo kit e se venga prodotto ancora, se volete buttare il vostro "scooterone" non vi resta che scrivere due righe all'azienda, magari prima di Natale, chiedendo se vi possono fare ancora questo regalo (....così per dire, dato che dovrete pagare il kit profumatamente....). 

Dimenticavo.....ovviamente dovrete tentare di omologarlo in Italia per poter circolare senza problemi con la legge.....

martedì 28 dicembre 2021

Kinetic Motorcycles



Scorgendo tra i produttori meno noti di parti aftermarket per Sportster (e non solo) ho notato questa azienda statunitense con diversi accessori in catalogo. In particolare mi sono soffermato sugli scarichi che sembrano particolarmente adatti a quanti vogliono una moto “ignorante”. Sono tutti saldati a mano ed hanno una forma inusuale. Il prezzo si aggira intorno ai 900 dollari, ma  bisogna mettere in conto anche la spesa per la centralina, dal momento che si tratta di scarichi completi. Altro prodotto molto interessante è la tabella con il doppio faro anteriore. Per saperne di più non vi resta che cliccare qui!!!!!