Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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giovedì 17 agosto 2023

We built your ride


Nel 2012 appare questa pubblicità di Harley-Davidson Speed Shop basata su un 1200 Nightster  del 2010 personalizzato con pochi e mirati accessori, senza stravolgerne assolutamente l'aspetto.

La moto viene arricchita con molto gusto e in linea con le precedenti creazioni: serbatoio del carburante "peanut" da 8 litri (al posto di quello originale da 12,5 litri) con decal anni settanta, parafango posteriore accorciato, filtro dell'aria e terminali aperti, verniciatura della carrozzeria nero lucido al posto del colore grigio opaco. 

Il messaggio è fin troppo chiaro e mostra in maniera inequivocabile le capacità creative del team fiorentino non solo in termini di comunicazione ma, soprattutto, per quanto riguarda la customizzazione. 

"Noi costruiamo quello che guidi", come a voler dire alle persone di non preoccuparsi assolutamente perchè conoscono il loro mestiere. Effettivamente è così perchè il dealer fiorentino, sulla breccia dal 1995 con Carlo Talamo, non ha mai sbagliato un colpo.

La pubblicità si basa su un modello Sportster prodotto per molti anni (dal 2007 al 2012) che rappresenta il primo approccio di Harley-Davidson verso il concetto "Dark Custom" evolvendosi negli anni a seguire.

giovedì 22 dicembre 2022

Comprare un XR 1000 ?????


Questo bellissimo XR 1000, in vendita presso il dealer HD Speed Shop al prezzo di ventimila Euro pone qualche interrogativo a livello generale: ha senso spendere tutti questi soldi per una moto storica ????

Continuate a leggere ed arriveremo alla risposta……

Iniziamo con una considerazione: il valore reale dei mezzi storici è spesso nettamente inferiore a quello di mercato. Il motivo principale ????? L’usura nel tempo delle parti, salvo la moto non sia stata mai messa su strada. Possiamo aggiungere anche i casi in cui la moto sia stata tenuta male e non curata dal proprietario o dai proprietari. In questi casi, quindi, abbiamo un valore di mercato che supera nettamente quello reale. 

Quando converrà comprare una moto storica allora ????? Quando il valore reale sarà pari o superiore a quello di mercato. 

Ma come valutare il valore reale ?????? Altro problema di non poco conto. Per un mezzo con diversi anni sulle spalle è molto difficile, specialmente se si tratta di modelli unici che non hanno avuto versioni aggiornate nel tempo. Leggermente più semplice è dare un valore ad un modello che è stato evoluto durante il corso della sua vita. Ma il problema rimane e, quindi, identificare con precisione il valore reale può diventare una vera e propria impresa, salvo si decida di far periziare il mezzo, ma la perizia darà un valore globale dello stesso tenendo conto di una serie di parametri tra cui la sua storicità. 

Ecco allora che il valore reale diventa un concetto per lo più astratto e sarà il valore di mercato a decidere il prezzo del mezzo

Valore di mercato che è influenzato da fattori quali le mode o tendenze del momento, l’appeal del mezzo, la quantità di esemplari prodotti, gli anni di produzione dello stesso ecc. Ci sono poi mezzi il cui valore aumenta vertiginosamente in un determinato momento storico, per poi abbassarsi in maniera altrettanto veloce.

Se si decide di comprare un mezzo storico, in particolare una moto, sulla base di queste considerazioni, diventa difficile da giustificare l’enorme spesa spesso dovuta, anche in ragione del fatto che può non rappresentare un investimento nel tempo. 

C’è, però, un “MA” come nella maggior parte delle situazioni. 

La moto è pura e semplice passione. E’ un mezzo sostanzialmente inutile, che si usa quasi solo per svago, ma che produce un piacere enorme non solo nel guidarlo ma anche nel possederlo. 

Poche sono le moto “con il senno”,  da utilizzare anche come mezzo di locomozione. Come mezzo di trasporto c’è lo scooter (nelle grandi città) ed almeno, in parte l’auto. 

Torniamo al punto di partenza, ponendoci nuovamente la domanda alla luce di queste considerazioni: ha senso comprare una moto storica????? E nello specifico ha senso comprare l’XR 1000 a fronte di un notevole esborso economico????? La risposta è SI!!!!

Non importa quale sia la moto, se potete compratela e non pensate ai risvolti futuri.

Per quanto riguarda l’XR 1000, c’è da dire che si tratta di una moto assai particolare, prodotta tra il 1983 ed il 1984 in circa 1800 esemplari. Si tratta, forse, dello Sportster di serie più potente prodotto da Harley-Davidson, con i suoi due carburatori Dell’Orto da 36mm, le teste in alluminio di derivazione XR 750, ed il doppio scarico sovrapposto sul lato sinistro. Con il kit racing (venduto insieme a questo esemplare) si arriva a 90 cv! 

E dato che siamo a cavallo del Natale, quello che auguro a tutti è di riuscire a comprarsi e godersi la moto dei propri desideri!!!!! 


giovedì 13 gennaio 2022

Fiammante!!!!! - Sportster dragster 1996






Negli anni novanta il mondo custom in Italia era praticamente allo stato embrionale trascinato, come si può ben immaginare, dal fenomeno Harley-Davidson, soprattutto da Carlo Talamo e dalla sua Numero Uno. Fu un fenomeno che si espanse in pochissimo tempo, grazie molto anche alle riviste specializzate (Freeway Magazine su tutti) che diede modo a realtà imprenditoriali di nascere e svilupparsi nel tempo. Iniziarono a venire organizzati eventi e nacque anche il Campionato Italiano Dragster, sulla scia di quanto stava accadendo in alcuni paesi europei. Le preparazioni a tema, praticamente inesistenti fino ad allora, iniziarono a vedersi.

Lo Sportster di questo articolo apparve nel 1997 ed, oltre ad essere molto bello esteticamente è anche interessante dal punto di vista tecnico. Basamento del motore e telaio sono di serie (anche se quest'ultimo è stato verniciato e sottoposto a "molding"), ma su tutto il resto si è intervenuto di brutto nell'ottica di spremere ogni cavallo disponibile dallo "small block" sul minor peso possibile.

Partiamo dal motore. La cilindrata è rimasta di serie (1200 cc) ma quasi tutto il resto è stato cambiato. 

Imbiellaggio S&S, pistoni forgiati JE, cammes Andrews, punterie Crane, carburatore S&S Super G, accensione Dyna, testate STD, molle e valvole Manley, scarico Supertrapp, portano il rapporto di compressione all'impressionante cifra (per l'epoca) di 12:1.

Telaio e forcella sono di serie ma sono stati abbinati a cerchi PM da 18 pollici e freni forniti dalla stessa ditta ed una trasmissione finale a catena (la cinghia sarebbe stata fatta a pezzi alla prima partenza....). Poi tutta una serie di dettagli come il coperchio del pignone ed il serbatoio dell'olio fatti a mano.

La potenza ?????

Dato che la moto fu costruita dai ragazzi di Harley-Davidson Speed Shop di Firenze (a quei tempi erano officina autorizzata Americana), fate un salto da loro e chiedete se hanno buona memoria!!!!!!!!

mercoledì 29 settembre 2021

Bisogna andare avanti: Sportster 1200 S






Non ho digerito alcune scelte fatte in casa Harley-Davidson, prima tra tutte quella di non produrre più le Buell. Peggio quando a Milwaukee hanno deciso di non produrre più lo Sportster, mettendo fine a quella che è stata ed è tutt'ora una vera icona delle due ruote. Non credo al fatto che non potessero rendere il motore compatibile con le normative Euro 5, dal momento che case come Moto Guzzi, Royal-Enfield e Kawasaki ci sono riusciti con i loro motori raffreddati ad aria. Secondo me è stato solo un pretesto perchè in mente avevano altro.....

Forse volevano solo rompere con la tradizione e creare qualcosa che fosse più appetibile ai giorni nostri. Congetture a parte, la storia insegna che tutte le volte in cui HD ha rotto con il passato, lanciando modelli troppo innovativi (vedi XLCR1000 ma anche V-Rod e Street Rod 750), ha fallito. Accadrà lo stesso ora???? 

Ovviamente è da vedere, ma forse la scelta non è insensata, soprattutto se si studia il contesto in cui nacque lo Sportster. Il 1957 era dominato dalle moto inglesi ed HD cercava una risposta (i vecchi modelli della serie K a valvole laterali nati nel 1952 avevano segnato il passo....). Risposta trovata nello Sportster. 

Ecco allora che il neonato 1200 S trova una sua logica nella tecnica al passo con i tempi ed in un motore dotato di molti cavalli. Certo, per molti sarà difficile da digerire questa scelta e, se proprio vogliamo dirla tutta, il nuovo Sportster 1200 S non ha niente in comune con i vecchi Sportster e, men che mai, con il 1200 S con testata a doppia candela. 

Provare per credere: basta coprire la scritta HD sul serbatoio e mettere la moto in mezzo ad altre, chiedendo a qualcuno di riconoscerla. Per lo più sarà identificata con qualche "cinesata" che sta invadendo il mercato italiano ed europeo. 

Ma forse è solo questione di tempo affinchè il nuovo Sportster (nei vari modelli che usciranno sul mercato) trovi una sua identità. Altro dubbio legittimo riguarda il prezzo del nuovo 1200 S. Fin dagli albori dei tempi lo Sportster ha rappresentato il modello di accesso alla gamma Harley-Davidson, forte di un prezzo nettamente più basso rispetto agli altri modelli. Ora il discorso cambia nettamente ed è lecito aspettarsi un modello di accesso. Nel frattempo i dealer italiani stanno cavalcando l'onda e ben venga!!!! Belle le pubblicità fin qui proposte. Ne aspettiamo altre!!!!!


giovedì 29 luglio 2021

NUDA ED AMERICANA - Sportster "sport" by HD Speed Shop Firenze




Questo Sportster, apparso nell'ottobre del 2000, rappresenta l'evoluzione delle preparazioni in chiave sportiva che si erano iniziate a vedere all'inizio degli anni novanta. Dopo quasi un decennio, la tendenza a trapiantare quasi totalmente ciclistiche di giapponesi sportive sugli Sportster, lascia il posto ad elaborazioni mirate con parti costruite "ad hoc". 

Su questo Sportster costruito dall'allora Americana Firenze (ora Harley-Davidson Speed-Shop Firenze) viene montata una forcella GCB Ceriani da 43mm a steli rovesciati, che Carlo Talamo e la Numero Uno avevano iniziato a montare qualche anno prima su diverse elaborazioni a tema.  Molte aziende, sulla scia di questa nuova tendenza, avevano iniziato a produrre parti performanti per la ciclistica degli Sportster. 

A livello ciclistico la moto è completata da un forcellone JMC in alluminio attaccato ad ammortizzatori Progressive più lunghi degli originali, una coppia di cerchi a raggi Akront da 18 pollici (al posto degli originali da 16 al posteriore e 19 all'anteriore) ed impianto frenante completo fornito dalla Brembo (con due dischi da 330mm e relative pinze a quattro pistoni). 

Così studiato lo Sportster offre un assetto neutro a favore di una maggiore guidabilità. Il motore, seppur lasciato nella originaria cilindrata 883, viene elaborato lavorando le teste al flussometro e montando un kit Screamin'Eagle composto da aste, bilancieri e valvole, oltre ad un carburatore Mikuni da 42mm (il kit della Screamin'Eagle era composto da un carburatore da 40mm con valvola a farfalla) ed uno scarico due-in-uno con terminale Vance & Hines.

Non tutti sanno che i ragazzi di Firenze, all'epoca, si cimentavano nelle gare dragster, ragion per cui avevano accumulato una notevole esperienza e bravura in tema di elaborazione motori pari solo ai tecnici della Numero Uno Italia e come pochissimi altri dealer della penisola.   

mercoledì 31 marzo 2021

Peace and Love





Nello sfogliare le pagine della rivista Freeway Magazine mi sono imbattuto in questo Sportster che sembra costruito da molto poco, se non fosse che la rivista ha chiuso i battenti nel lontano 2009.....

Quando poi ho visto CHI l'ha elaborato, tutto mi è tornato chiaro, perchè la moto è del 2005. Parlo del dealer di Firenze HD Speed Shop, rimasto sempre fedele alla propria filosofia, specialmente quando si tratta di mettere le mani sugli Sportster, che vengono rivisti in chiave "vintage" curando gli aspetti cromatici (le verniciature calzano sempre a pennello), rendendoli quanto più possibile semplici. Lo Sportster di Paola (questo il nome della fanciulla della foto) ha pochissimi interventi ma di grande effetto: serbatoio prelevato in un mercatino dell'usato e rimesso a nuovo, parafanghi cromati, coppia di drag-pipes con verniciatura termica bianca. Motore, ovviamente, di serie. Può bastare????? 

venerdì 8 maggio 2020

Harley-Davidson Speed Shop Firenze








Da sempre sulla cresta dell'onda, si connotano per Sportster dall'intrinseco sapore “Talamiano”.


Chi è molto giovane o nuovo dell'ambiente potrà conoscere questi ragazzi unicamente per la loro fama di “dealer”. Pochi sanno che, invece, la loro storia inizia tanti anni addietro (più di venti) come officina autorizzata Harley-Davidson “Americana”.  Una delle tante idee geniali del compianto Carlo Talamo per affiancare accanto alla rete ufficiale di vendita “Numero Uno” una assistenza qualificata sulle moto americane. 

Nel tempo i ragazzi fiorentini hanno messo in mostra le loro abilità diventando un vero e proprio punto di riferimento nella Toscana e non solo. I loro Sportster elaborati sono apparsi su molte riviste del settore, catturando le attenzioni degli appassionati, ed anche su diverse pubblicità.

Tra le tante mi piace molto quella del 2016 (la prima in ordine cronologico)  che ha al centro uno Sportster Scrambler a carburatore molto semplice, ma di ottima fattura.

Il messaggio di per se non è nulla di trascendentale, ma la pubblicità è costruita molto bene ed è un ottima vetrina per mostrare le proprie abilità.

Dimenticavo. Il “logo” della concessionaria è da dieci e lode!!!!


giovedì 6 giugno 2019

Thunder Sportster!!!!

thunder sportster by hd speed shop firenze

thunder sportster by hd speed shop firenze

thunder sportster by hd speed shop firenze

thunder sportster by hd speed shop firenze

thunder sportster by hd speed shop firenze

Precisiamo subito che la moto non è stata elaborata “in via ufficiale” dalla concessionaria, ma da un suo meccanico che dopo qualche tempo ha deciso di venderla. 


Eppure l'influenza di Carlo Talamo e delle moto concepite alla Numero Uno è notevole: pochissimi stravolgimenti alla linea, ma interventi mirati su ciclistica e motore (abbinati ad un sobria verniciatura) in modo da esaltarne la guidabilità. 


Quando Fabrizio di Livorno mi ha scritto mandando le foto, un brivido è corso lungo la schiena, riportando immediatamente i pensieri agli anni novanta.


La base di partenza è un 1200 R a carburatore del 2004. La ciclistica ha visto il montaggio di molle di tipo  “progressive” sulla forcella, una coppia di ammortizzatori posteriori dotati di serbatoio separato dell'olio provenienti dalla XR 1200 ed un ammortizzatore di sterzo montato lateralmente sul lato sinistro. Come si può ben immaginare, freni e cerchi sono originali.


Il motore è stato oggetto di una accurata elaborazione (in linea con la tendenza degli anni novanta all'interno della Numero Uno) mirante ad esaltarne le prestazioni senza comprometterne in alcun modo l'affidabilità.


All'unità Sportster 1200 originale sono stati abbinati alberi a cammes Andrews N3, carburatore Mikuni 42 con filtro dell'aria a cono della Screamin' Eagle (unico elemento dei giorni nostri), scarico Supertrapp per i modelli pre-2003 opportunamente adattato, centralina Dynatek.


Cupolino, soffietti forcella e qualche mano supplementare di nero completano l'opera di questo Sportster che emoziona tantissimo chi, come il sottoscritto, ha vissuto a piene mani gli anni della Numero Uno e di Carlo Talamo, potendo osservare sotto una lente privilegiata tutte le Harley-Davidson (….eppoi le Triumph della Numero Tre.....) elaborate. 


Fabrizio mi dice che ha comprato la moto già così elaborata. Non resta che fargli i migliori elogi per la scelta!!!!


martedì 6 febbraio 2018

1200 Black Rain

sportster 1200 roadster black rain xlcr style by hd speed shop

sportster 1200 roadster black rain xlcr style by hd speed shop

sportster 1200 roadster black rain xlcr style by hd speed shop

sportster 1200 roadster black rain xlcr style by hd speed shop


Ispirata alla moto del celebre film, questo Roadster 1200 è stato ottenuto attraverso pochissimi e mirati interventi.


Era il 1989 quando uscì nelle sale cinematografiche il celebre film interpretato da Michael Douglas nel quale è un poliziotto di New York che si ritroverà a combattere contro la mafia giapponese. Nel film Michael Douglas cavalca una Sportster Evolution  molto simile ad una XLCR 1000, con la quale vince anche una sfida contro una moto giapponese sportiva.

La Roadster realizzata dai ragazzi di HD Speed Shop Firenze è un tributo sia alla moto del film che alla celebre XLCR 1000 progettata da Willie G. Davidson.
Per ottenerla gli interventi non sono stati molti, dal momento che la Roadster 1200 è un'ottima base se la si vuole elaborare in chiave sportiva o cafe racer.

E' stato montato un codino monoposto in stile flat-track ed un cupolino con plexiglass, semi-manubri e comandi arretrati, uno scarico due-in-uno (probabilmente prelevato da una XR 1200 Trofeo) ed un filtro dell'aria aperto Scremin'Eagle. Sono stati aggiunti altri piccoli particolari e si è verniciato quasi tutto in nero, salvo il serbatoio del carburante che ha le parti laterali color oro, il cui contrasto con il resto della carrozzeria esalta notevolmente la linea della moto.

Sarebbe interessante riuscire a conoscere il costo di questa realizzazione e sapere se è in progetto un kit, che colmerebbe il vuoto lasciato da una moto stupenda come la XLCR.




martedì 30 maggio 2017

883 Anniversario - la moto del "Pacciani" !

sportster 883 anniversario moto del pacciani side right

sportster 883 anniversario moto del pacciani front left angle

sportster 883 anniversario moto del pacciani front

sportster 883 anniversario moto del pacciani front right angle

sportster 883 anniversario moto del pacciani back

 

La storia di questa moto, in qualche modo, mi riguarda direttamente pur non essendone io il proprietario.

 

Correvano gli anni novanta. Frequentavo la facoltà di Giurisprudenza a Roma e giravo costantemente con il mio Sportster 883, regalatomi nel 1992 da mio padre. Strinsi amicizia con colui che, nel tempo, sarebbe diventato uno dei miei migliori amici, trasmettendogli la passione per le moto e la Harley-Davidson.

In facoltà, da qualcuno, fummo ribattezzati i  “compagni di merende”. In particolare Massimiliano venne ribattezzato  “Pacciani”, nomignolo che a distanza di anni ancora lo identifica tra molti ex studenti dell'Università Tor Vergata, reso ancor più calzante ora, che vive e lavora a Firenze.

Ma il punto non è questo. Massimiliano in quegli anni decise che, quanto prima si sarebbe comprato anche lui uno Sportster. L'occasione avvenne qualche tempo dopo, quando già si era trasferito nella città di Dante e lì svolgeva con efficacia e maestria la professione forense.

Il problema fu che l'amico vide una 883 usata ma non si rese conto subito su “quale” moto aveva puntato. La telefonata, quasi di rito, al sottoscritto, lo fece propendere per comprarla immediatamente dato che era una delle creazioni di Carlo Talamo.

Dopo qualche tempo vidi il suo nuovo acquisto e rimasi deluso: era tenuta male, seppur sempre affascinante. Iniziai negli anni a far la corte alla 883 Anniversario, chiedendo a “Pacciani” di vendermela: ma niente da fare.
Fino a quando, qualche mese addietro, la classica telefonata con cui mi veniva annunciato che, grazie all'opera fondamentale del dealer fiorentino Harley-Davidson Speed Shop, la moto aveva acquistato nuova vita.

Rispetto al progetto originale cambia qualcosa, come lo scarico due-in-uno, le piastre larghe, la sella, il porta targa inclinato ed il manubrio, oltre all'aggiunta della borsa laterale.
Ora la “Anniversario” sembra appena uscita dalla Numero Uno, per quanto è splendente.


martedì 23 giugno 2015

Tieni aperto!!!!


Sono anni che i ragazzi di Harley-Davidson Speed Shop la sanno molto lunga in tema di preparazioni e per realizzare una street tracker sanno che non c'è niente di migliore che lo Sportster 1200 R che, oltre ad un ottimo motore,  ha anche una base ciclistica più che soddisfacente. Alla fine gli interventi sono pochissimi ed il risultato è ottimo. Dimenticavo....la moto è stata costruita nel 2007.