Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

giovedì 6 giugno 2019

Thunder Sportster!!!!

thunder sportster by hd speed shop firenze

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Precisiamo subito che la moto non è stata elaborata “in via ufficiale” dalla concessionaria, ma da un suo meccanico che dopo qualche tempo ha deciso di venderla. 


Eppure l'influenza di Carlo Talamo e delle moto concepite alla Numero Uno è notevole: pochissimi stravolgimenti alla linea, ma interventi mirati su ciclistica e motore (abbinati ad un sobria verniciatura) in modo da esaltarne la guidabilità. 


Quando Fabrizio di Livorno mi ha scritto mandando le foto, un brivido è corso lungo la schiena, riportando immediatamente i pensieri agli anni novanta.


La base di partenza è un 1200 R a carburatore del 2004. La ciclistica ha visto il montaggio di molle di tipo  “progressive” sulla forcella, una coppia di ammortizzatori posteriori dotati di serbatoio separato dell'olio provenienti dalla XR 1200 ed un ammortizzatore di sterzo montato lateralmente sul lato sinistro. Come si può ben immaginare, freni e cerchi sono originali.


Il motore è stato oggetto di una accurata elaborazione (in linea con la tendenza degli anni novanta all'interno della Numero Uno) mirante ad esaltarne le prestazioni senza comprometterne in alcun modo l'affidabilità.


All'unità Sportster 1200 originale sono stati abbinati alberi a cammes Andrews N3, carburatore Mikuni 42 con filtro dell'aria a cono della Screamin' Eagle (unico elemento dei giorni nostri), scarico Supertrapp per i modelli pre-2003 opportunamente adattato, centralina Dynatek.


Cupolino, soffietti forcella e qualche mano supplementare di nero completano l'opera di questo Sportster che emoziona tantissimo chi, come il sottoscritto, ha vissuto a piene mani gli anni della Numero Uno e di Carlo Talamo, potendo osservare sotto una lente privilegiata tutte le Harley-Davidson (….eppoi le Triumph della Numero Tre.....) elaborate. 


Fabrizio mi dice che ha comprato la moto già così elaborata. Non resta che fargli i migliori elogi per la scelta!!!!


martedì 4 giugno 2019

Buell DAWG

buell s1 dawg by framecrafters

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buell s1 dawg by framecrafters

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Se c’è una Buell che sicuramente ha riscosso successo questa è la S1 Lightning prodotta sul finire degli anni novanta. Una moto che montava lo stesso motore 1200 dei modelli Sportster di serie, opportunamente elaborato in alcuni componenti per ottenere aumento di potenza e coppia. Simile motore era abbinato ad un telaio in tubi ed una ciclistica “svelta”, con quote simili a quelle di una “duemmezzo” a due tempi da gran premio, molto agile ma poco stabile alle alte velocità. 


A fronte di questo difetto si tratta di una moto nata sotto una buona stella, ora estremamente ricercata. Rimaneggiare il telaio, quindi, è molto difficile. La Framecrafters, azienda specializzata in telai racing, ha lavorato il telaio posteriormente in modo da sagomarlo come la sella. Ha provveduto poi a costruire un nuovo serbatoio del carburante dalle stesse forme ma dal profilo più piatto. 


Poiché il motore è stato elaborato tramite pistoni Wiseco che portano la cilindrata a 1250 ed ha raggiunto la potenza di 100 hp alla ruota (grazie anche ad un leggero lavoro delle teste), è stato necessario intervenire su forcella (a steli rovesciati, dotata di pinze ad attacco radiale) e freni (una coppia “a margherita” invece del disco singolo). Scarico basso Jardine ed il radiatore dell’olio sono indispensabili dopo aver elaborato il motore in questo modo. Grazie all’aumento di potenza non esagerato è stato possibile mantenere la trasmissione finale a cinghia.


giovedì 30 maggio 2019

Sugar Rush Sportster

sugar rush sportster chupa chups drag crazy chopper

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Trovare la ragione giustificatrice di questo Sportster appare impresa assai difficile, anche se la livrea si ispira apertamente a quella dei famosi dolci “Chupa-Cups”, ma sembra che l’intento sia stato quello di costruire una moto per gareggiare nelle “drag-racing” amatoriali dei vari eventi. 


Il motore è un 1200 originale del 2000 interamente verniciato in nero lucido sul quale è stato montato solo un filtro dell’aria aperto ed un paio di scarichi che escono paralleli dietro alla sella, inserito in un telaio rigido del 2008. 



A parte l’insolita colorazione anche del telaio, vi sono alcuni elementi interessanti come il serbatoio dell’olio dalla forma a “botticella” posto davanti al motore, la sella rialzata tramite tubi saldati sul telaio originale ed ulteriori tubi di irrobustimento, l’angolo aumentato della forcella e la lunghezza aumentata della stessa, il kit “NOS”, il piccolo cupolino e la batteria montata lateralmente in basso a sinistra in uno specifico alloggiamento. 


Difficile identificare  “Sugar Rush”  come una moto progettata per correre. Sembra più il chopper partorito dalla mente psichedelica di qualche “sessantottino” !!!!


domenica 26 maggio 2019

Buell Samco V-1 Warbird

buell xb samco warbird

buell xb samco warbird

buell xb samco warbird


“Warbird” è una moto totalmente artigianale prodotta dalla azienda statunitense Samco  sulla base di un motore Buell XB, traendo ispirazione dalla Ducati Monster e dalla Buell S1 (ovviamente!!!) 


Tutto ruota attorno al bellissimo telaio in traliccio progettato e realizzato dalla americana Framecrafters che si caratterizza per la presenza di tubi di grosso diametro che confluiscono fino alla zona di attacco del motore dove vi sono piastre in alluminio che fungono da elemento di rinforzo


Il forcellone segue lo schema costruttivo del telaio essendo costituito da tre tubi sovrapposti in modo da conferire maggiore rigidità. Internamente l’ammortizzatore si ancora al telaio nella zona alta, centralmente. 


La Framecrafters ha progettato anche il serbatoio del carburante, quello dell’olio e l’air-box. Progetto simile si è visto in Inghilterra dalla Redmax . La moto costa intorno ai 30.000 Dollari e si può anche elaborare il motore. Si può anche pensare a costruirla dopo aver comprato una qualsiasi Buell XB ma, almeno in Italia, ci sarebbero problemi di conformità con il Codice della Strada. Ma per divertirsi in pista…..

martedì 14 maggio 2019

Sportster S1 883

sportster s1 883 cafe racer

sportster s1 883 cafe racer

sportster s1 883 cafe racer

sportster s1 883 cafe racer


E’ faccenda risaputa che uno dei paesi ove vi sono grandi cultori del marchio Buell sia il Giappone, con una infinità varietà di preparazioni a tema, anche se trovare uno Sportster rivisto in chiave Buell è assai difficile. 

Motore a parte (pistoni Wiseco che portano la cilindrata a 1200 cc, con scarico due-in-uno libero su carburatore originale e filtro dell’aria aperto) questa realizzazione e relativamente semplice.  


La parte importante del lavoro è avvenuta sulla parte posteriore del telaio attraverso l’eliminazione dei supporti del parafango subito dopo gli ammortizzatori e la saldatura di un “archetto” che accorcia notevolmente il profilo dello Sportster


La soluzione più indicata per chi volesse costruirsi una replica S1 è quella di imbullonare l’archetto sui supporti del parafango in modo da avere una modifica reversibile per l’eventuale vendita della moto. 


A parte questo aspetto, basta una sella corta, una coppia di semi-manubri (oppure un manubrio alto), pedane arretrate ed un serbatoio del carburante dalle specifiche forme per sognare di guidare una vera e rara Buell S1!!!!! 


mercoledì 8 maggio 2019

Newschool Extreme Bobber

newschool extreme bobber sportster ironhead ducati parts

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La storia di Frankenstein può ispirare anche il mondo della motocicletta attraverso creazioni al limite dell’umano. La moto parla da sola con la carrozzeria (se così si può chiamare) ridotta al minimo indispensabile, costruita in materiale plastico. 


Il serbatoio del carburante che ad occhio può sembrare non presente, in realtà è celato nella “pinna” posizionata sopra quello che dovrebbe essere il parafango posteriore con il piano seduta. 


Forcella,  ruote e forcellone provengono da una Ducati Pantah degli anni ottanta. Ovviamente sono stati effettuati gli opportuni adattamenti, anche se il telaio è “home made” ed è dotato di singolo ammortizzatore.  


Totalmente originale, invece, il vecchio Ironhead che non viene neppure revisionato, ma lavora meglio grazie a carburatore e filtro dell’aria S&S e scarichi drag-pipes. In definitiva questo Ironhead degli anni ottanta, seppur forse contestabile in ordine alla fruibilità, è una trovata geniale che meriterebbe di essere ulteriormente sviluppata


martedì 30 aprile 2019

Old Britts Sportster Bobber

old britts sportster bobber by hide motorcycles

old britts sportster bobber by hide motorcycles

old britts sportster bobber by hide motorcycles

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In Giappone le pensano tutte e la cara, vecchia, Europa spesso è elemento da cui trarre ispirazione. La versione più sportiva della cilindrata 883, contrariamente a quella che potrebbe essere la sua vocazione racing (almeno nelle grafiche e per l’utilizzo del doppio freno a disco anteriore), viene pensata in altro modo. 

Qualche intervento ben studiato ed un ottimo abbinamento cromatico sono la chiave di riuscita di questo Sportster.

Parliamo infatti di verniciatura grigio opaco della carrozzeria abbinata al nero (anche esso opaco) di quasi tutte le altre parti, compresa la forcella originale dotata di copertura e kit abbassamento. Abbassamento che è stato effettuato pure nella parte posteriore attraverso un paio di ammortizzatori aftermarket.

La sella richiama quella delle vecchie Bonneville degli anni settanta sia per le forme sia per la presenza del bordino bianco, così come il serbatoio del carburante che potrebbe tranquillamente portare il famoso logo Triumph a rilievo. Il motore è di serie tranne un filtro dell’aria aperto ed una coppia di terminali a tromboncino. Assai originale il montaggio  delle coperture lenticolari EMD dei cerchi originali dotati di pneumatici Firestone, per una moto che si ispira alle vecchie inglesi.