Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 6 ottobre 2021

Thorowback Tracer - Sportster Street Tracker by Redmax Speed Shop

sportster street tracker by redmax speed shop




Lo Sportster costruito dai ragazzi inglesi attinge molto agli anni settanta ed alla cultura hot-rod, pur essendo una moto curata sotto l’aspetto tecnico per esaltarne guidabilità e prestazioni su strada, proprio come si conviene ad una vera street-tracker. La verniciatura metallizzata blu ed i copri testate EMD, che richiamano sia la Alloy XR750 che la stradale XR1000, sono sapientemente abbinati ad altri elementi che, a prima vista, possono disorientare chi vede per la prima volta questa moto. Anche la base di partenza non aiuta molto, poiché è stato scelto un vecchio Sportster 1100, in luogo di un più moderno 1200 con motore montato su supporti elastici. Il grande lavoro effettuato sulla ciclistica ha permesso di ottenere una moto “sui generis”.

Il telaio è stato sottoposto a “molding”, abbinato ad un forcellone costruito a mano facendo ampio ricorso ad elementi saldati al “tig”, abbinato poi ad una forcella prelevata da una Triumph Speed Triple e freni Brembo. I cerchi da 19 pollici con pneumatici Mitas da flat-trak sono stati una scelta obbligata.

Per non comprometterne l’affidabilità, il vecchio motore Sportster Evolution è rimasto di serie, salvo la lucidatura dei condotti delle teste, la sostituzione del carburatore originale con un Mikuni HSR 42 ed un paio di scarichi liberi (privi di qualsiasi silenziatore) che corrono singolarmente paralleli su entrambi i lati della moto. Uno degli altri aspetti da considerare per una street-tracker è il peso che va contenuto il più possibile. 

Non è dato sapere a quanto sia arrivata la bilancia, ma sicuramente con l’utilizzo della carrozzeria in materiale composito (che si trova nell’ampio catalogo di parti speciali realizzate direttamente dalla Redmax) e qualche altro dettaglio come il serbatoio dell’olio a botticella e le pedane arretrate in alluminio, si è scesi molto rispetto agli oltre due quintali del modello di serie, considerando che è stato anche semplificato l’impianto elettrico.


martedì 6 marzo 2018

Redmax XR 1000 street-tracker

harley davidson xr1000 street tracker by redmax speed shop

harley davidson xr1000 street tracker by redmax speed shop

harley davidson xr1000 street tracker by redmax frame

harley davidson xr1000 street tracker by redmax engine

Gli specialisti inglesi di moto e parti speciali per il flat-track, come di consueto, esagerano con questa moto che dell'originale mantiene ben poco..... 



XR 1000 è sinonimo di street-tracker fin dalla sua nascita e per tutta la sua breve vita. Una moto rude e non per tutti che è diventata molto ricercata dopo la cessata produzione, con altissimo valore dell'usato. Una moto che si presta ad essere estremizzata.

Chi è dell'ambiente conosce bene il negozio Redmax, dove si può trovare di tutto per costruire una moto da flat-track/street-tracker oppure una bellissima cafe-racer. Da questo negozio, che possiamo definire un vero e proprio “atelier” escono moto elaborate con molti spunti interessanti, intervenendo spesso in maniera pesante.

Della XR 1000 di base non è rimasto praticamente nulla. Il motore è stato smontato ed inserito in un nuovo telaio realizzato in casa (verniciato a polvere), dove lavora un singolo ammortizzatore posto sul lato sinistro, agganciato ad un forcellone, costruito insieme al telaio. Il motore è stato lucidato e revisionato completamente, ma mantiene le caratteristiche originarie, salvo il doppio scarico libero che esce come di consueto sul lato sinistro della moto. Al telaio sono stati abbinati dei cerchi OZ, forcella e mono ammortizzatore Ohlins, dischi freno e pinze Brembo. Nel costruire la moto è stato fatto ampio ricorso all'alluminio per realizzare numerose parti come le pedane, le piastre di sterzo e molto altro. Serbatoio e codone provengono dal vastissimo catalogo di parti appositamente realizzate, anche questi in alluminio.

La XR 1000 così elaborata è una perfetta commistione tra elementi moderni e vecchi ottimamente amalgamati anche a livello stilistico, non solo a livello tecnico. 

Sebbene il progetto di livello eccelso, debbo sottolineare come personalmente sia contrario allo stravolgimento di certi modelli di Sportster che, a causa della loro rarità ed alto valore, dovrebbero essere tenuti il più possibile originali, operando dei restauri conservativi.   

mercoledì 16 agosto 2017

"Notone"

notone sportster old cafe racer grey by red max  side right

notone sportster old cafe racer grey by red max  side left

notone sportster old cafe racer grey by red max  engine

notone sportster old cafe racer grey by red max  seat

notone sportster old cafe racer grey by red max  tank


Richiama da vicino le Norton che tanto imperversarono lungo le strade di Londra negli anni che furono, ma si tratta di un'altra ottima cafe-racer su base Sportster.


Come accade in questi ultimi tempi, si vedono concetti e stili di moto ampiamente estremizzati e spesso rimaneggiati al punto tale da far rimanere confusi. Le stesse cafe-racer sono state oggetto di numerosi interventi tali da perderne, in alcuni casi, l'originaria radice. 

“Notone”, invece, è una moto che riporta senza alcun minimo tentennamento a quelli che sono i canoni caratteristici delle cafe-racer: manubri bassi in modo da avere una posizione distesa, lungo serbatoio, pedane arretrate e coda corta con sella singola (….al massimo il secondo posto può essere di fortuna....). A livello tecnico, invece, il concetto viene adeguato ai tempi odierni, laddove le cafe-racer non presuppongono una estremizzazione tecnica. 

Il motore della 883R del 2003 viene dotato di scarico Supertrapp due-in-uno e filtro dell'aria aperto, interventi minimi per liberarne al meglio la potenza a disposizione. 
Discorso analogo per la ciclistica, che vede il montaggio di pedane arretrate costruite in casa in alluminio ricavato dal pieno e due semi-manubri  “slip-on”. Gli ammortizzatori  rimangono strettamente di serie, salvo l'utilizzo di olio più denso all'interno della forcella originale.
Le sovrastrutture fanno parte di un kit realizzato appositamente dalla stessa “crew” di Red Max Speed Shop e sono composte da serbatoio e codone in vetroresina con faro integrato, abbinati ad un parafango anteriore in alluminio. Un tappo del serbatoio tipo “Monza” ed un diverso fanale anteriore sono la parte finale del lavoro.
La verniciatura, ovviamente, è grigia con i classici filetti neri e rossi su serbatoio e codone.

Inutile sottolineare che se “Notone” è su questo blog perchè ha degli spunti interessanti. In particolare è l'idea di avere realizzare una cafe racer con molto poco, anche se non mi piace assolutamente il fatto che si debba tagliare posteriormente il telaio per ospitare questo kit. 


UP: serbatoio
DOWN: telaio segato posteriormente


venerdì 17 marzo 2017

Ians project Buell frame

ians project buell frame side right

ians project buell frame side left


ians project buell frame engine in frame


ians project buell frame oil tank

Un telaio in traliccio per le Buell XB9 (….ma pensiamo si possa alloggiare senza problemi anche il motore della XB12....) che va a sostituire quello di serie con serbatoio del carburante integrato.

 

I tradizionalisti avranno storto non poco il naso quando, nel lontano 2003, apparvero le prime Buell XB, dotate di telaio con serbatoio del carburante integrato nelle travi e quello dell'olio nel forcellone. Questa caratteristica del telaio divenne, insieme al disco freno anteriore di tipo perimetrale, caratteristica anche delle successive Buell raffreddate a liquido. Senza aver nulla da eccepire sulle qualità tecniche di simile soluzione, stilisticamente qualche dubbio vi era, tanto che in molti avevano rimpianto i modelli della serie  “S” e della serie “X” con il telaio in tubi.

Il telaio qui proposto è un progetto che deve essere portato a compimento, per cui non se ne conosce la validità tecnica che va accertata, tuttavia incuriosisce non poco per una molteplicità di aspetti.

Innanzitutto le due travi per lato (che si vanno ad unire tutte in prossimità del cannotto di sterzo) unite tra loro da una serie di tubi, come a voler effettuare un rinforzo della struttura.
Altro elemento di curiosità è l'andamento dei tubi. Quelli inferiori hanno delle curve, mentre i tubi superiori tendono a diminuire di altezza, come a voler abbassare il baricentro della moto. Da notare, poi, l'attacco, in prossimità del cilindro posteriore per un telaietto supplementare in tubi che arriva fino alla ruota posteriore, che si  “appoggia” tramite un tubo per lato sulla parte inferiore del telaio primario, quasi all'attacco del forcellone, il cui disegno sembra quello delle Harley-Davidson della serie Softail.

Pur ribadendo ancora una volta che non si conosce la validità del progetto, tuttavia traspare la volontà di migliorare la classica instabilità delle Buell, in favore di un maggior rigore di guida, aiutato anche da un baricentro più basso.

Per eventuali, ulteriori considerazioni non rimane che aspettare. 



martedì 14 marzo 2017

Guy Sportster cafe racer

guy sportster cafe racer sixty style by redmax side right

guy sportster cafe racer sixty style by redmax side left

guy sportster cafe racer sixty style by redmax back right angleguy sportster cafe racer sixty style by redmax front right angle

guy sportster cafe racer sixty style by redmax frame kit

guy sportster cafe racer sixty style by redmax front end

 

Si può scegliere rinunciare ad una performante XR1200 per una vecchia Sportster da trasformare in cafe racer ???? Qualcuno ci ha pensato.....

 

…...volendo realizzare una moto che richiamasse i favolosi “good days” e le corse attorno all'Ace Cafe. Non si è trattato di un'impresa semplicissima, ma il duro lavoro ha portato i suoi frutti (peccato solo per i manubri che stonano totalmente con la moto!).

Ma andiamo con ordine. Il proprietario di questa moto è scrupoloso e progetta il mezzo in ogni dettaglio, facendo molta attenzione persino alla verniciatura.

Fondamentale, oltre alle sovrastrutture, è il miglioramento della guidabilità, ottenuto attraverso alcuni interventi che iniziano dalla forcella, la quale beneficia di olio più denso ed un kit valvole regolabile, prosegue con la sostituzione degli ammortizzatori posteriori originali con due unità Hagon regolabili, per finire con due cerchi da 18 pollici. 

Almeno in questa prima fase (Guy tra non molto tempo ha intenzione di attingere al ricco catalogo di parti per Buell.....)  sul motore si interviene tramite un kit Dynojet e filtro dell'aria aperto per il carburatore, oltre ad uno scarico due-in-uno con collettori Supertrapp e silenziatore Dunstall.

Veniamo ora a ciò che rappresenta il  “pezzo forte” di questa moto, ossia le sovrastrutture. La crew di Redmax non solo costruisce lo stupendo serbatoio ed il codone ma addirittura opera un grosso lavoro sul telaio. Le staffe che si trovano dietro gli ammortizzatori posteriori vengono eliminate e viene costruito un telaietto supplementare agganciato vicino al serbatoio del carburante, dall'andamento rettilineo, che permette di montare anche un parafango posteriore.

Inutile dire come questa cafe racer non faccia rimpiangere in alcun modo le motociclette dell'epoca. Se non fosse per i bruttissimi semi-manubri, si potrebbe dire che sembra uscita direttamente dagli anni sessanta!!!!


UP: telaietto posteriore
DOWN: semi-manubri



martedì 13 settembre 2016

Sportster 1200 Tracker - Redmax XR

sportster 1200 tracker by redmax side right

sportster 1200 tracker by redmax side left

sportster 1200 tracker by redmax engine

sportster 1200 tracker by redmax gas tank

sportster 1200 tracker by redmax back right angle

 

 

Dalla strada agli ovali in terra battuta, e viceversa, in un attimo!  La prerogativa di questo Sportster costruito ispirandosi alle mitiche XR 750 da flat-track.

 

 

Non tutti conoscono lo shop britannico Redmax (http://www.redmaxspeedshop.com/), famoso per le parti da flat-track e cafe racer per molte moto (Harley-Davidson in particolare).
Si tratta di uno di quei negozi dove è possibile trovare praticamente di tutto, ideale per chi si vuole costruire da zero o modificare la propria moto.

Come deve essere una street-tracker pronto gara (quasi) ?

Lo Sportster in questione è l'esaltazione dello spirito che anima da sempre questi inglesi, che hanno una predilezione per le piste ovali non asfaltate, ove derapare di continuo.

Stante questo background, appare del tutto logica la chiara l'influenza della mitica Harley-Davidson XR 750 da flat-track nel progetto di questa street-tracker. 

Telaio racing.......

Per avere una moto quanto più racing fosse possibile, tranne il motore, è stato costruito praticamente tutto in casa oppure ci si è rivolti a specialisti del settore, come la C&J che ha fornito il telaio, sul quale sono state predisposte specifiche piastre di attacco del motore ed è stato anche costruito l'attacco del forcellone, la Hagon che ha fornito due ammortizzatori regolabili e la Smooth che ha dotato la moto di due cerchi da 18 pollici.

La forcella ha richiesto un grande lavoro di adattamento della parte inferiore proveniente da una Triumph Speed Triple (così come anche il disco freno anteriore).

Il serbatoio del carburante e dell'olio (posto nel canonico alloggiamento sotto alla sella, vicino a quello del carburante) sono in alluminio.

.......ed il motore ????

Paradossalmente su questo tipo di moto è il motore a non aver subito praticamente alcun intervento, se si eccettua un intervento sul secondo e sul terzo rapporto del cambio (irrobustiti), il montaggio di un filtro dell'aria S&S e di una coppia di scarichi alti.

Stante lo spirito racing di questo Sportster, si sarebbe dovuto intervenire sul motore attraverso alberi a cammes dalla diversa fasatura (che migliorassero il rendimento a tutti i regimi attraverso un maggior aumento del tempo di apertura delle valvole) ed un diverso carburatore (preferibile in questo caso la valvola a farfalla in luogo di quella a ghigliottina).


UP: il telaio

DOWN:  faro e tachimetro digitale in totale antitesi con la moto