Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

venerdì 12 gennaio 2018

"Quando la passione scende in pista"

harley davidson monza 2018 pubblicità

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Arriva direttamente dagli anni novanta una pubblicità che infiamma gli animi.....


Chi come il sottoscritto ha visto e vissuto in pieno quel periodo in cui dapprima è nato eppoi si è consolidato il movimento Harley, alla vista di questa pubblicità salta letteralmente sulla sedia, per poi acquietarsi con un velo di malinconia. 

Erano i tempi in cui alla Numero Uno (la società importatrice delle Harley-Davidson in Italia) si respirava un'aria familiare e le vetrine delle varie concessionarie attraevano visitatori e motociclisti come il miele attrae gli orsi. Erano gli anni in cui vedersi il sabato mattina alla Numero Uno era diventato uno di quegli appuntamenti irrinunciabili per farsi due grosse risate con gli amici. Erano tempi molto spontanei, lontani dal mondo patinato di adesso. In quegli anni Carlo Talamo diede vita al Trofeo 883 Short-Track sugli ovali in terra battuta, presentando poi anche una versione stradale della moto allestita con il kit

Proprio in quegli anni la Harley-Davidson aveva anche dato vita (purtroppo senza successo) al progetto VR1000: una moto sportiva mossa da un motore bicilindrico raffreddato a liquido (quello poi da cui sarebbe nata la V-ROD), con le intenzioni di schierarla nel Mondiale Superbike. Senza starne a discutere i motivi, il progetto non ebbe successo, seppur valido. Il sottoscritto, presente come spettatore alla 200 Miglia di Daytona del 1998, vinta dal mitico Scott Russell, ancora ricorda come la VR1000 nel tratto veloce tenesse senza problemi la scia di Yamaha e Ducati.

Il dealer di Monza nacque proprio negli anni novanta. Come non andar fieri di quel periodo ???? Come non essere felici di vent'anni vissuti intensamente, durante i quali si è messo al servizio delle persone non solo la propria passione (fondamentale per lavorare in determinati settori) ma anche la propria abilità ???

A corredo di tutto la presentazione della nuova moto per la Battle of The Kings 2018, che avverrà al Motor Bike Expo di Verona domenica 21 gennaio, ore 16, padiglione 1.


martedì 9 gennaio 2018

Ironhead "crazy" cafe racer

sportster ironhead cafe racer redonda motors

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Una cafe racer lontana da tutti gli standard tradizionali,  costruita percorrendo folli strade della mente.....


Capita spesso di imbattersi in situazioni talmente strane da sembrare prive di senso, in quanto lontane anni luce dagli schemi conosciuti. Prendiamo ad esempio le cafe-racer: semi-manubri, sella singola od al massimo ad un posto e mezzo, pedane arretrate, alleggerimento globale. 
Negli anni la filosofia costruttiva di queste moto si è evoluta adeguandosi ai tempi moderni, ma pur sempre seguendo un determinato filone non solo tecnico, ma anche cromatico.

Consideriamo ora questo Sportster Ironhead costruito da Redonda Motors: cosa ha di una cafe-racer ???? Poco o nulla a parte qualche elemento. Analizziamola attentamente.

La moto è appesantita non solo nella linea, a causa di un faro supplementare, di trombette supplementari in funzione di clacson e da uno scarico fin troppo massiccio, ma anche nel peso: si è aggiunto invece di togliere. Il colore bianco di quasi tutta la carrozzeria, oltretutto, contribuisce ad aumentare la sensazione di non leggerezza, laddove nelle cafe-racer di stampo tradizionale l'aspetto cromatico ha la sua importanza. Poi guardiamo la parte posteriore, troppo corta, con una prolunga per poter montare una targa. I pneumatici Maxxis Classic sono ottimi per una moto dal sapore retrò, ma la fascia bianca degli stessi, seppur accordata al colore della moto, stona. Forcella a steli rovesciati e freni provenienti da una Suzuki GSXR del 1998 sono troppo moderni per il tipo di moto e per la base: un modello Sportster Ironhead del 1985, così come lo scarico, il filtro dell'aria in alluminio, la grande abbondanza di cromature e qualche altro dettaglio. L'aspetto tecnico (il motore ha carburatore S&S ed accensione Dyna, mentre la ciclistica beneficia oltre che della forcella GSXR, anche di una coppia di ammortizzatori Koni posteriori e di pompe freno Brembo) è indovinato, ma solo quello.

In definitiva, quindi, è una moto illogica ???? Se si considera che è stata ispirata agli anni sessanta la risposta è negativa. Ma solo effettuando questa opportuna considerazione......


lunedì 8 gennaio 2018

Quanto vale il tuo Sportster ?

sportster 883 custom 2002

Te lo sei mai chiesto ???? Se ti interessa continua a leggere.......


Attraverso una semplice formula matematica da me creata e nella quale confluiscono vari parametri, riesco a farti una valutazione assai precisa (ed ASSOLUTAMENTE GRATUITA) del tuo Sportster Evolution. 

Ho bisogno però dei seguenti dati:  
-modello
-anno di immatricolazione
-costo di acquisto del modello nuovo quando è stato immatricolato
-km percorsi
-accessori montati (solo quelli più importanti)
-due foto (lato destro e lato sinistro) della moto.

Se ritieni la valutazione giusta ti chiedo in cambio solo di permettermi di pubblicare la tua moto sul mio blog con la valutazione fatta.

Se dopo aver letto tutto questo sei ancora interessato, mi puoi scrivere a:
1957legend@virgilio.it. 

Cercherò di risponderti senza far passare una vita. 

giovedì 4 gennaio 2018

The Bueller!

the bueller buell ulysses scrambler revival cycles

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La Buell Ulysses cambia pelle, per diventare una belva in grado di affrontare il caotico traffico metropolitano.


Una delle tendenze di questi ultimi tempi è rappresentata dalle scrambler: moto con pneumatici tassellati, abbastanza rifinite, con una verniciatura curata, in grado di essere utilizzate sia su terreni impervi, che di far bella figura davanti al bar all'ultima moda. 

Il concetto originario delle scrambler si è evoluto in una ulteriore direzione, quella di moto create appositamente per quei contesti cittadini dominati dal caos delle grandi metropoli e dalle strade rovinate, come se fossero retaggio di una guerra appena conclusa. Sono nate, così, moto estremamente selvagge, elaborate senza spendere molto: un manubrio largo, due pneumatici tassellati ed un alleggerimento globale, pochissima cura di verniciatura e particolari. 

Il caso non è di questa Buell che, diversamente da quanto sembra, è una moto  molto curata. Il lavoro di trasformazione ha avuto come presupposto lo smontaggio completo della Ulysses ed un certosino lavoro di alleggerimento, che ha comportato la sostituzione della parte posteriore del telaio con uno nuovo in alluminio progettato al CAD

Dello stesso materiale il finto serbatoio, sotto al quale ora è ospitata anche la batteria (ora a litio) e la nuova centralina Buell Racing in grado di portare la potenza a 115 cv. Per trovare lo spazio necessario si è sostituito il vecchio air-box con un filtro K&N. L'aumento di cavalli è stato ottenuto anche attraverso un nuovo scarico ispirato alle Harley-Davidson da board-track dei primi del '900.

Per quanto riguarda la ciclistica, la forcella originale Buell è stata modificata con parti di una forcella Aprilia, per abbassarla, mentre sull'ammortizzatore posteriore sono stati costruiti nuovi leveraggi. I cerchi originali sono stati sostituiti da unità Excel a raggi di diverso diametro (17 pollici al posteriore e 19 pollici all'anteriore), che hanno comportato il montaggio di un nuovo impianto frenante all'anteriore, costituito da un disco freno non perimetrale ed una pinza a quattro pistoni Discacciati. In linea con il tipo di moto, la scelta di montare una trasmissione finale a catena in luogo della cinghia dentata ed i pneumatici tassellati Continental TKC80.  

Il vero tocco finale per questa moto sarebbe montare una borsa laterale che la renderebbe non solo ancora più affascinante, ma assai più adatta all'utilizzo urbano.


 

domenica 31 dicembre 2017

Battle of The Kings 2017 - Pubblicità

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Si conclude l'anno con le moto della Battle of The Kings 2017 raccolte in alcune pubblicità.


Le pubblicità sono quelle trovate su riviste del settore. Fermo restando che ogni realizzazione ha avuto un motivo di attrazione e che meritano quasi tutte se non la lode, comunque un voto molto alto, tempo addietro da questo blog si erano tessute le lodi della  "Bombtrack", la realizzazione di HD Perugia, per l'innovatività del progetto. Il cuore era andato verso la "XLCRR" di HD On The Road Napoli,  anche se è una riproposizione in chiave moderna della creatura di Willie G. Davidson. La moto di HD Jesi ha lasciato il segno: il mezzo totale con cui fare di tutto. Molto spartana. 
Non vanno poi, ovviamente, dimenticate tutte le altre realizzazioni che, come sottolineato, hanno diversi spunti interessanti. 
Altrettanto interessanti sono i messaggi pubblicitari costruiti attorno alle moto della Battle of The Kings 2017: ognuno con il proprio “perchè”, in grado di esaltare lo Sportster 1200 Roadster. 

mercoledì 27 dicembre 2017

1200 Roadster - 2016

harley davidson sportster 1200 roadster 2016

harley davidson sportster 1200 roadster 2016

Finalmente arriva l'erede della XR 1200 ma questa volta, al posto di tanta vetroresina e linee moderne, c'è ferro a volontà e l'inconfondibile stile Harley-Davidson.


Una moto attesa, anzi attesissima, da quanti cercavano una Harley-Davidson con velleità sportive. Nulla a che vedere con le moto di moderna impostazione, ma i quasi 70 cv a 6.000 giri e la ciclistica dello Sportster rivisitata sono in grado di far divertire chiunque, anche a fronte di un peso non proprio ridotto (oltre 250 kg). 

Della Roadster 1200 è stato ampiamente parlato, avendo anche avuto la fortuna di testarla, scoprendo una moto tanto uguale, ma inaspettatamente diversa, rispetto agli altri modelli della gamma Sportster.  

Ciò che, forse, non è stato detto o non sottolineato a dovere, è che ci si aspetta un futuro radioso per questa moto. Diversamente da altri modelli Sportster di indole corsaiola prodotti in passato, questa volta non si sono sperimentate soluzioni nuove, ne scelte strade alternative sia a livello di styling che tecnicamente

Il rischio era quello di andare incontro ad un altro fallimento. A Milwaukee, quindi, hanno scelto la strada del pragmatismo, lavorando solo su quegli aspetti dello Sportster che andavano cambiati per ottenere una moto dal temperamento sportivo. Molto, poi, è stato fatto anche a livello di marketing e comunicazione anche con la Battle of The Kings che ha contribuito non poco alla conoscenza della Roadster 1200 da parte del grande pubblico.

Diversamente dal passato questa volta non sono stati anticipati i tempi: la Roadster 1200 è stata prodotta quando lo richiedeva il mercato. Anzi, forse con un leggero ritardo..... 

venerdì 22 dicembre 2017

Blue Sportster Flat-Tracker

blue sportster flat tracker my 2003 with 1200 engine

blue sportster flat tracker my 2003 with 1200 engine

blue sportster flat tracker my 2003 with 1200 engine - engine

blue sportster flat tracker my 2003 with 1200 engine

Un tranquillo Sportster 883 trasformato in una belva in grado di aggredire gli ovali in sterrato, senza temere il confronto con moto ben più performanti.....


Per Natale vi proponiamo questo Sportster elaborato in chiave da flat-track, in modo che durante le feste possiate farvi un'idea di come tirare fuori cavalli e prestazioni dalla vostra motoretta. 
Specifichiamo subito che si tratta di una moto realizzata interamente nel classico garage di casa anche se, ovviamente, per alcune situazioni ci si è rivolti a qualche specialista. C'è da dire, inoltre, che non è la classica moto da esporre agli “show-bike”, anche se curata nell'aspetto. Il lavoro è stato minuzioso ed approfondito, perchè la moto è stata ispirata alla XR 750 del 1972.

Quando è stata comprata, la cilindrata 883 era già stata portata a 1200 alesando i cilindri e montando dei pistoni più grossi, ma il motore è stato comunque smontato e sono state lavorate le teste montando anche delle valvole più grosse. Il grosso del lavoro, proprio sulle teste, è stato causato dal fatto di riuscire a montare due carburatori Mikuni da 40mm, in modo che uscissero uno per lato, è far fare un percorso inusuale ai collettori di scarico.

Il telaio, dopo essere stato smontato completamente, è stato prima modificato nella parte posteriore in modo da poter ospitare un singolo ammortizzatore (in luogo dei due originali) che andasse ad agire direttamente su un forcellone appositamente realizzato, successivamente è stato verniciato a polvere, così come i cerchi da 19 pollici in alluminio a nove razze e parte della carrozzeria. La forcella è stata prelevata da una Honda CB1100XX ed appositamente tarata. I pneumatici sono Maxxis DTR1. 

Ovviamente, come su tutte le moto da flat-track, il freno anteriore è assente, ma il posteriore è composto da un disco da 260mm e da una pinza prelevata da una Yamaha MT-01. Serbatoi dell'olio e del carburante costruiti artigianalmente per questo esemplare, mentre il codino proviene da una delle numerose aziende che operano nel settore.   

Vi piace questa moto ???? Ha solleticato il vostro palato ???? A me, salvo il doppio scarico, fa letteralmente impazzire perchè è la dimostrazione di come lo Sportster  sia una moto fruibile a trecentossessanta gradi senza dover spendere un patrimonio per elaborarla