Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 2 marzo 2022

Bomba fiammante!!!!









Sembra una macchina del tempo. Uno di quegli oggetti capaci di proiettarti immediatamente a tanti anni addietro, perchè lo Sportster è costruito secondo alcune delle tendenze tanto in voga agli inizi degli anni novanta. 

Sul tema, all'interno di questo blog, sono stati pubblicati diversi articoli della rivista Freeway Magazine (cercateli nella sezione "Etichette" in basso sulla destra), ma vale la pena ammirare questa opera d'arte, non solo bella esteticamente, ma anche maledettamente tecnologica, considerando che la base di partenza è uno Sportster 1200 del 1993 sul quale, a parte il telaio (seppur modificato nella zona di attacco del forcellone) non è rimasto nulla di originale

Il progetto ha voluto una ciclistica moderna abbinata al vecchio "small block" debitamente elaborato, corredata da un quantità infinita di alluminio ed una vernice metallizzata, impreziosita da fiamme. Paradossalmente, proprio sul motore sono stati limitati gli interventi con un carburatore S&S, cammes Andrews ed un doppio scarico libero in titanio realizzato in casa. 

Il comparto sospensioni vede una forcella Ohlins a steli rovesciati prelevata da una Kawasaki ZRX1200, dotata di piastra antisvirgolo, abbinata ad un cerchio Bito (anche al posteriore) ed un impianto frenante completo Brembo con doppio disco e pinze a quattro pistoni. Posteriormente lascia a bocca aperta il bellissimo forcellone in alluminio ricavato dal pieno prodotto dalla Over Racing che lavora con l'ausilio di una coppia di ammortizzatori prodotti direttamente dalla Sundance ed impianto frenante Performance Machine. Per ospitare questo forcellone ed un cerchio maggiorato la trasmissione finale a catena è praticamente obbligatoria. 

Lungo il lavoro di adattamento al telaio del vecchio Sportster.....La carrozzeria è interamente in alluminio, ma se Storz fornisce il serbatoio del carburante, i parafanghi invece sono della Hot-Dock. Ovviamente è infinita la lista delle parti in alluminio realizzate in casa. Sebbene la tendenza a realizzare questo tipo di special sia superata da circa venti anni, questo Sportster 1200 intriga come non mai!!!!!


giovedì 24 febbraio 2022

Sportster XLCH 1969 chopper





La maggior parte degli appassionati conosce bene la storia dei primi chopper risalenti alla fine del secondo conflitto mondiale, quando negli USA reduci dalla guerra iniziarono a spogliare le loro moto di tutto il superfluo per farle andare più veloce e per porsi in netto contrasto con il perbenismo dilagante del paese. Tendenza che, parallelamente, si sviluppò in Inghilterra con il movimento legato alle cafe-racer.

Potrebbe capitare (a patto di avere molta fortuna ovviamente....) di trovarsi tra le mani un vecchio motore Ironhead Sportster: cosa farne ???? Una soluzione potrebbe essere quella di creare un chopper come questo, abbinandolo ad un telaio rigido e poco altro.

La moto in questione, a fronte di una sua semplicità, è frutto di un attento studio che ha comportato un restauro completo di motore e telaio (oltre ad una sostituzione degli ammortizzatori con un telaio aggiuntivo posteriore rigido).

Il tutto è stato abbinato a cerchi Borrani, forcella da 43 mm, una coppia di corti scarichi, uno striminzito parafango posteriore, ed un serbatoio del carburante piccolissimo fornito dalla ditta britannica Wassel. 

Il chopper è molto rifinito (da notare i cavi del manubrio inseriti tutti all'interno dello stesso), ma si può replicare tranquillamente e con una spesa irrisoria.

Siete pronti a cercare in qualche fienile un vecchio motore Ironhead Sportster????? 

domenica 20 febbraio 2022

Sportster 2012


Questa pubblicità del 2012 è un passo in avanti rispetto ad altre. A livello grafico non cambia praticamente nulla ma, forse per la prima volta, vengono messi in risalto i modelli di punta della gamma 1200: il Forty-Eight ed il Seventy-Two. Da quando è stato introdotto, nel 2009, lo Sportster 883 Iron ha da subito fatto registrare un numero di vendite impressionante, brillando di luce propria. 

Gli altri modelli della gamma Sportster ottengono buoni risultati di vendita, ma è il Forty-Eight ad entrare nel cuore degli appassionati, affiancato proprio nel 2012 dal Seventy-Two, destinato ad ottenere lo stesso successo (poi, purtroppo ciò non avverrà....).

Si punta su quindi su Forty-Eight e Seventy-Two considerando anche la loro attitudine alla customizzazione. Il messaggio di per se è coraggioso ma graficamente piatto e, da questo punto di vista, non aggiunge nulla di nuovo.

giovedì 17 febbraio 2022

XR 750 del 1972 - Street Tracker






Il blog 1957legend è dedicato a Sportster e Buell (con motore Harley-Davidson Sportster o derivato da esso) ma sport e corse sono da sempre nel mio DNA, logicamente molto spazio viene dedicato alle moto con una inclinazione sportiva. Questa volta mi sono imbattuto in un XR750 stradalizzato. Possibile ???? Le leggi statunitensi probabilmente permettono di omologare mezzi da corsa a patto che rispettino determinati standard di sicurezza (…..e forse di rumore….). Sarebbe interessante, sul tema, riuscire a raccogliere informazioni dettagliate, perché in Italia omologare un XR750 penso sia operazione praticamente impossibile salvo dissanguarsi economicamente. Si può prendere la scorciatoia di alcuni paesi europei, ma anche in questo caso la strada non è semplice come possa sembrare in astratto.

Tornando a questo XR750, si tratta di uno dei primi esemplari con le teste in alluminio ed il doppio carburatore e sembra che il motore sia stato utilizzato nell’anno 1972-73 da Cal Rayborn, Mert Lawwill e Scott Brelsford, anche se non si hanno maggiori informazioni a riguardo.

Per stradalizzare la moto è stato necessario montare freni (doppio disco anteriore con pinza a singolo pistone), dotarla di impianto elettrico ed avviamento (a pedivella). 

Strano l’abbinamento di una forcella tradizionale (pur se abbinata ad un ammortizzatore di sterzo) stradale con un paio di performanti ammortizzatori Ohlins. 

Il motore è rimasto di serie con il doppio scarico Supertrapp sul lato sinistro. Purtroppo non si conoscono altri dettagli riguardo al chilometraggio del motore ed al fatto se sia stato smontato e revisionato completamente oppure sia ancora quello che ha corso molti anni addietro. L’unico dato certo è che ha mantenuto le caratteristiche di serie con quasi 90 cv ad 8000 giri. 

Certo che se in Italia si decidessero a riformare seriamente il Codice della Strada semplificando le norme per le omologazioni di parti e moto speciali…...

lunedì 14 febbraio 2022

Abbinamenti sentiti!



Forse qualcuno avrà notato la presenza dei loghi all'interno del blog (se lo si visualizza in modalità web e non portatile) che rinviano a siti internet. Si tratta di legami creati nel tempo e fuori da ogni logica di tipo commerciale. Questo blog è nato puramente per passione, con l'intento di diffondere una vera e propria cultura per questo tipo di moto, lontano anche da realtà che per differenti motivi non piacevano.

Chi magari mi segue da tempo, ha potuto notare che sino ad ora non ho parlato male di situazioni che non mi piacevano. Al massimo mi sono limitato a sottolineare aspetti negativi riguardanti moto, accessori o altro. Nulla di più. Quindi non mi lego in alcun modo a situazioni che non gradisco, fermo restando i principi di lealtà, correttezza e probità recepiti da sempre dal mondo dello sport e connotanti la mia vita. Se per sbaglio, come è accaduto in passato, dovessi anche solo percepire il mio legame con situazioni in contrasto con detti principi, non esiterei ad allontanarmene immediatamente.  

Detto questo, ad oggi, sono presenti sulla mia pagina i dealer di Jesi e Viterbo. Del primo, penso, saprete tutto, poichè in passato ho raccontato più volte ed ogni volta ringrazio di aver nuovamente incontrato dopo tanti anni Luca Fava che dopo avermi "salvato" uno 883 mi ha fatto comprare un 1200 S che amo. 

Con Viterbo, invece, si tratta di strade che tornano a scorrere parallele dopo tanti anni in cui hanno viaggiato distanti senza un motivo, ma solo per ragioni legate ai normali cicli di vita. Finora ho avuto modo di constatarne la serietà e la precisione in ordine alla manutenzione della moto, al rispetto dei tempi preventivati ed alle situazioni connesse. In una parola: professionisti. 

Forse ci saranno altre novità in futuro. Stay tuned!!!!

sabato 12 febbraio 2022

Sulle orme di Easy Rider - Sportster 883 hugger 1994 - km 2000






Domanda: vale la pena spendere parecchi soldi per una “special” ???? La risposta è “SI”!!!! 
Lo scooter è solo un mezzo di locomozione, l’auto forse, la moto è pura passione!!!! 

Logico che, stando alle proprie disponibilità economiche, la scelta della moto sia un fatto meramente istintivo. Personalmente amo le special con modifiche non strutturali. Al bando, quindi, i telai segati ed altre diavolerie. Su questo blog di special ne sono state pubblicate tantissime, spesso stravolte, ma nessuna di queste nella sezione “BUY”. Il motivo è relativamente semplice: si possono avere problemi irrisolvibili con il Codice della Strada.

Inserisco lo Sportster in vendita da HD Parma perché, oltre a far vibrare le mie corde interiori con l’esplicito richiamo al Capitan America di Easy Rider, è una special costruita con un raziocinio disarmante, pur se estremamente curata e, salvo qualche particolare, non ha modifiche in grado di alterarne le caratteristiche costruttive e funzionali

Un dato da tenere particolarmente in considerazione in un paese come l’Italia dove omologare nuovamente un mezzo modificato diventa un’impresa quasi titanica. 

Ecco allora che questo Sportster, seppur non economico (quasi dieci mila Euro), diventa una moto sulla quale vale la pena investire una cospicua cifra. Il tutto, ovviamente, corredato dalla serietà e dalla garanzia di un anno di un dealer come HD Parma e dal suo moto propulsore Roberto Demaldè.

Cliccate qui: https://www.moto.it/moto-usate/harley-davidson/sportster/883-hugger-1994-00-xlh/7904046

martedì 8 febbraio 2022

Sportster Iron 1200 anni 80






Riportare uno Sportster del 2019 indietro nel tempo può non essere operazione semplicissima se si vuole raggiungere il risultato di avere una moto che rispecchi fedelmente i criteri dell'epoca. I dettagli sono il segreto fondamentale, poichè ciclistica e motore rimangono di serie. 

Di moto votate al culto degli anni ottanta, soprattutto a tema Sportster, ne sono state viste poche ed è quindi non semplicissimo lavorare in questa direzione, pure se non si vogliono apportare modifiche sostanziali alla moto.

Il primo passo è stato smontare la maggior parte dei componenti originali come l'avantreno, serbatoio, parafanghi, impianto elettrico, lasciando solo telaio, motore e cerchi. Poi è iniziato il lento lavoro di scelta e montaggio delle parti. 

Anteriormente la scelta è caduta su Super Glide con doppio disco che ha necessitato di un lavoro di adattamento, così come la scelta ed il montaggio del parafango posteriore che si voleva un poco curvato in modo da poter montare una sella tipo "chopper" abbinafa ad un lungo sissy bar. 

Il motore è stato lasciato originale ma, anche in questo caso, difficile è stato trovare scarico e filtro in puro stile anni ottanta. Dopo attente ricerche sono stati scelti filtro LC Fabrications e scarico due-in-uno Lowbrow Customs. Biltwell invece fornisce manopole e pedane. Per avere uno Sportster totalmente in linea con le moto dell'epoca si è reso indispensabile sostituire la trasmissione originaria a cinghia con una a catena. Importantissima, ai fini di un ottimo risultato finale, è stata anche la scelta della grafica del serbatoio, l'abbinamento cromatico, nonchè i pneumatici (Dunlop K491). 

Una bellissima personalizzazione che, contrariamente a quanto possa sembrare, ha comportato un lavoro non da poco, ma senza stravolgere la moto che può essere utilizzata tutti i giorni.