Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 1 novembre 2023

120 years Harley-Davidson: Carlo Talamo


Sul numero di settembre di Motociclismo una piccola sorpresa: un articolo di chiusura su Carlo Talamo (per omaggiare i 120 anni di Harley-Davidson), con cui si rimarca (semmai fosse ancora necessario.....) il suo contributo fondamentale a far conoscere Harley-Davidson in Italia,  fino a metà degli anni ottanta praticamente sconosciuto come marchio di motociclette. Al termine un considerazione: quanto scriveva Carlo per le sue pubblicità sarebbe stato perfetto per Instagram ora. 

Ecco. Il quesito di fondo è: come si sarebbe trovato Carlo Talamo ai giorni nostri?????? Avrebbe accettato i social ed il resto ????? 

Ovviamente nessuno può rispondere con certezza a questa domanda, ma una cosa la si può dire senza ombra di dubbio: Carlo Talamo era un GENIO avanti anni luce rispetto al mondo circostante e, come tale, avrebbe trovato sempre il suo PERCHE', anche in una situazione che poco prima di morire gli andava sempre più stretta

Tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni duemila, aveva ceduto l'importazione Harley-Davidson in Italia agli americani. Di lì a poco avrebbe fatto lo stesso con Triumph. Si era stancato di mille complicazioni legate alla crescita esponenziale dei due "brand" in Italia, pur riconoscendo che grazie a ciò era riuscito a diventare ricco. Infatti quando morì mi venne raccontato che trovarono qualcosa come 130 moto e 70 auto (approssimativamente) di sua proprietà. 

Forse proprio la sua genialità lo rendeva anticonformista, facendogli fare delle scelte e compiere delle azioni apparentemente senza senso. Ricordo che una volta disertò EICMA non portando Harley-Davidson e Triumph. Così come mi venne raccontato che tra le sue tante stranezze vi era quella di presentarsi all'improvviso la mattina presto (intorno alle 5 o 6 di mattina) in uno dei suoi tanti concessionari sparsi per l'Italia e pretendere di iniziare a lavorare, o far trovare l'officina volutamente sottosopra per ricordare a tutti che lui era il Padrone. Molti lo detestavano come persona ed a livello lavorativo, tanto è vero che nel corso degli anni l'organico delle sue aziende cambiò. L'amico Fabrizio Farinelli mi racconta che lui era uno dei pochi che riusciva ad interagire serenamente sul lavoro con Carlo Talamo (al quale assomiglia molto tal Nicola Martini....), diventando anche suo amico.

Una delle ultime volte che lo vidi e ci parlai, tra la fine del 2001 e gli inizi del 2002 (anche se poi poi l'ultima volta fu al Triumph Day del 2002), mi raccontò che era stanco e voleva stare per i fatti suoi. Qualcuno mi disse (non so se sia vero) che aveva avuto una sorta di depressione proprio in quel periodo. Se la notizia corrispondesse a realtà non mi stupirei, visto che i GENI hanno una sensibilità fuori dal comune che può portare a momenti di buio. 

Da circa un anno a questa parte faccio un sogno ricorrente. L'amico Fabrizio Farinelli mi chiama e mi dice: "Carlo è vivo ma non lo devi dire a nessuno non vuole che tranne pochissime persone si sappia". Io dopo qualche giorno vado ad Arese alla Triumph e trovo di nuovo alla guida Mario Lupano ed Alessandra Gasperini e vedo che poco è cambiato rispetto a quando c'era Carlo Talamo. 

Mi arriva una telefonata con un numero anonimo: "Ascanio sono IO". Riconosco immediatamente la voce di Carlo Talamo ma non faccio in tempo a parlare che mi dice subito: "......non devi dire a nessuno che sono vivo. A nessuno. Ho già provveduto io ad informare chi volevo sapesse e tu sei tra quelli. Se lo dici a qualcuno scompaio nel nulla e non mi sentirai più." Faccio in tempo a chiedere: ".......ma tu come stai????? Chiamami ancora....."  "Sto benissimo, avevo bisogno di sparire e stare per conto mio. Non ti preoccupare. Ti chiamo io". Telefonata finita. 

Un'azione simile da parte di Carlo Talamo me la aspetterei OGGI!!!!