Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 13 settembre 2023

WALL OF THE TIME - 1997 Sportster 883 scrambler





Dicono ci sia un muro impossibile da valicare: quello del tempo. Quello passato rischia di fare diventare un fossile vivente chi lo scavalca con forza, mentre quello futuro può denotare follia in chi lo rompe. Anche se spesso il progresso è arrivato  dai cosiddetti "folli" che hanno distrutto il muro del tempo futuro con le proprie intuizioni....

Se rivivere il passato implica in qualche modo dover distruggere o scavalcare il muro,  si può tuttavia volgere uno sguardo verso di esso ammirando quello che c'è stato.

E' quanto succede con questo Sportster  che volge lo sguardo agli anni settanta, senza pretendere di viverli appieno. 

La base è costituita da un moderno ed affidabile motore Evolution di 883 cc, abbinato a sovrastrutture e ciclistica in linea con i dettami dell'epoca anche se per le forme della carrozzeria, interamente realizzata in alluminio, si è tratti ispirazione dalla famosa KRTT a valvole laterali (versione racing del modello K), antenato dello Sportster.

Pur non rinunciando alla performance (kit motore da 1200 cc e carburatore S&S e doppio scarico libero realizzato a mano ed ammortizzatori posteriori Ohlins ed un cerchio posteriore a raggi da 19 pollici in luogo di quello da 16 pollici),  si è restati fedeli ai dettami dell'epoca a livello stilistico: verniciatura marrone, sella in vera pelle, manubrio in puro stile scrambler con appositi comandi,  singolo freno a disco anteriore, forcella originale con un bellissimo faro quadrato.

Solo un occhio attento riesce a percepire che si tratta di una moto relativamente recente.... 

mercoledì 2 agosto 2023

Old Speed - 1998 Sportster 1200S scrambler






Basta poco,

veramente poco.

Un giorno sei al settimo cielo e pensi di avere tutto in mano

preso dalla routine di una vita che nelle grandi città si fa sempre più complicata

dove se non hai tutto, se non fai di tutto, non sei nessuno.

La cultura dell'apparire

in netto contrasto con quella dell'ESSERE.

Poi arriva un brutto momento. 

Un evento più o meno grave che ti offre le ragioni per cambiare la tua visuale.

Per molti è malasorte. Ma dalla malasorte si può imparare.

Allora comprendi.

Inizi a mutare la tua visione.

Non ti trasformi all'improvviso come pervaso da qualche spirito divino.

Cominci semplicemente a prendere la giusta distanza da molte situazioni che non portano a nulla.

E vuoi goderti più alcuni momenti.

Un'alba con la propria moto in riva al mare uno di quelli.

Questa potrebbe essere la moto giusta.

Un vecchio Sportster 1200S del 1998 con pochi e mirati interventi.

Parafango posteriore in alluminio, trasmissione finale a catena, pneumatici leggermente tassellati (Dunlop K70), manubrio largo. 

Questo solo per la parte ciclistica.

Il motore potrebbe pure rimanere di serie, ma un paio di tromboni realizzati in casa abbinati ad un carburatore Mikuni HSR 42 fanno la differenza.

Io, poi, amo colore blu. Questo blu. Vivace.

Colore utilizzato per questo blog e scelto poichè è anche il colore Buell e per me Buell è sinonimo di artigianalità vera, oltre a rappresentare in maniera perfetta il lato sportivo di Harley-Davidson.

Dicono che il colore blu rappresenti la calma, la lealtà, la profondità, l'equilibrio.

Non so se sia vero, ma sento un legame profondo con il blu.

Non posso quindi che amare questo Sportster 1200S in cui mi sono imbattuto per caso.

Avrei però lasciato i cerchi in lega.

E non tagliato i supporti del parafango.

Ma non tutti siamo uguali.

E va bene così.

venerdì 28 luglio 2023

Nel regno degli Sportster tracker








Una volta si chiamavano "Shaw Speed & Custom", poi hanno cambiato il nome diventando "Speed and Custom" (probabilmente per differenziare il negozio di customizzazioni dal dealer ufficiale Harley-Davidson Sykes). Nel tempo si sono fatti un nome dapprima in Gran Bretagna eppoi nel resto del mondo grazie alle numerose special che hanno colpito dritto nel cuore degli appassionati. 

Seppur tutte belle e molto ricercate nella verniciatura, realizzate su base dei vari modelli Harley-Davidson, le moto che caratterizzano la crew inglese sono le tracker su base Sportster, con una loro precisa identità che le rendono affascinanti. Moto non solo da mostrare in qualche show, ma da utilizzare giornalmente nei più svariati contesti. 

La piattaforma è unica, con infinite varianti e numerosi "temi" che rendono ogni moto differente dall'altra per particolari appositamente realizzati.

La base di partenza è generalmente costituita da uno Sportster di ultima generazione ad iniezione (quasi sempre modelli Forty-Eight) sui quali il motore resta di serie, salvo la classica abbinata scarico-filtro dell'aria. 

Il lavoro massiccio riguarda le sovrastrutture che vengono ridotte al minimo anche per contenere il peso. 

Non di rado vengono costruite appositamente delle parti o modificate alcune esistenti. A livello ciclistico, si interviene su posteriore tramite ammortizzatori più performanti e la trasmissione finale a catena che sostituisce quella originale a cinghia dentata, mentre la forcella rimane quella di serie, salvo opportune rivisitazioni interne. Vengono scelti pneumatici tassellati e si cerca di dare alla moto un aspetto decisamente "low".

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mercoledì 14 giugno 2023

Cross Sportster - 1998 Sportster 883 custom




Realizzare uno Sportster da cross può sembrare impresa ardua, ad appannaggio di pochi e dai costi esorbitanti. Nulla di più falso!!!!!! Ribadisco un paio di concetti espressi diverse volte: lo Sportster non solo rappresenta una sorta di "tela bianca" sulla quale dipingere a piacimento, ma non richiede necessariamente grossi investimenti. L'importante è avere le idee chiare. Inoltre ci sono diversi tipi di elaborazioni il cui "must" sono interventi ridotti all'essenziale. Il riferimento non è solo a quelle situazioni dove si monta qualche accessorio sulla moto per migliorarla, ma ad alcuni tipi di moto come le scrambler ed, in questo caso, una versione estremizzata come quella da cross. 

Nel caso di questo Sportster, la moto è stata interamente smontata e rimessa a nuovo, attraverso una attenta pulizia del telaio originale (lasciato di serie senza alcun intervento) ed una accurata messa a punto del motore. Ma si può anche prescindere da un intervento così capillare in quanto la moto, a parte il montaggio di una coppia di cerchi Excel da 19 pollici con pneumatici tassellati (al posto di quelli da 16 pollici al posteriore e 21 pollici all'anteriore che monta il modello di serie Custom) e pochi altri accessori, è praticamente di serie. 

E' stato necessario aumentare l'altezza da terra attraverso una coppia di ammortizzatori Ohlins e lavorando sulla lunghezza della forcella originale con steli da 39 mm. La cinghia dentata a lasciato il posto ad una trasmissione finale a catena con corona di grande diametro in modo da avere una rapportatura finale corta e, quindi, maggior spunto in accelerazione.

I parafanghi di serie sono stati sostituiti da due unità in vetroresina. Quello posteriore prelevato da uno dei tanti cataloghi dedicati, che ha richiesto l'eliminazione dei supporti originali, mentre quello anteriore è della Acerbis (azienda italiana specializzata in componenti per il fuoristrada su due ruote). Se i freni sono rimasti di serie, tuttavia sono cambiati i comandi al manubrio attraverso il montaggio di un comando del gas di tipo rapido ed una pompa freno anteriore con vaschetta dell'olio separata (in puro stile crossistico....).

Il motore è rimasto di serie salvo un filtro dell'aria aperto ed un paio di scarichi liberi che scorrono alti e paralleli sul lato destro della moto.

Come visto, basta molto poco per rendere il vostro Sportster da cross. Se si ha un modello custom, come nel caso di questo esemplare, si possono addirittura lasciare i cerchi di serie, risparmiando non poco.


mercoledì 24 maggio 2023

INFINITY - 2010 Sportster 883 scrambler






L'alternanza delle stagioni. Un susseguirsi di emozioni, di stati d'animo. La luce che prende il sopravvento rispetto all'oscurità a partire dalla primavera, il freddo che nello stesso periodo lascia il posto ai primi caldi in vista dell'estate. Emozioni spesso legate ad oggetti che in determinati periodi dell'anno diventano importanti, spesso identificandoli.

Uno Sportster scrambler verniciato in arancio ocra pastello è una di quelle moto che identifica al meglio la primavera inoltrata ed il vicino passaggio verso l'estate. Si voleva una moto che fosse un tributo alle scrambler degli anni settanta, con qualche richiamo ai chopper di quell'epoca, e facile da usare quotidianamente.  

Smontato completamente e curato nei minimi dettagli, con verniciatura del telaio e cromo ben in vista sparso ovunque. Per rendere la linea più filante la batteria è stata spostata nella parte posteriore del telaio (modificato nella parte finale attraverso la saldatura di un arco ed in grado di sorreggere il parafango) vicino al forcellone. Questo intervento ha reso necessario ricostruire l'impianto elettrico cambiando i vari cablaggi ed il loro passaggio. 

La ciclistica è rimasta di serie salvo la copertura della forcella ed il montaggio di gomme tassellate più larghe che ha reso necessario (anche per un sicuro effetto scenico) il montaggio di una trasmissione finale a catena, abbinata da una corona "piena" che si intona alla perfezione con la moto.

Il motore è rimasto di serie salvo coperchi teste EMD, filtro dell'aria aperto e scarichi artigianali alti, che ha reso necessario la mappatura dell'iniezione (la moto non è stata convertita a carburatore).

Una trasformazione all'apparenza di poco conto ma che nasconde un grande e minuzioso lavoro, svolto anche anche per la ricerca del colore e delle grafiche. 


giovedì 4 maggio 2023

THE HOPE - 2001 Sportster 1200 scrambler





“The Hope”: la speranza. Nome azzeccatissimo per questo Sportster scrambler, verde come i prati, costruito per fare qualche divagazione in mezzo ai boschi, ma anche per fare la sua figura in qualche bike show di primo livello. 

Diversamente da altri scrambler proposti, che potevano essere facilmente replicati dentro al proprio garage, in questo caso bisogna essere dei veri e propri professionisti non solo in fase di realizzazione della moto, ma anche per quanto riguarda l'ideazione stessa. Ad essere sinceri, uno scrambler così rifinito va un poco contro la sua naturale vocazione, ma  talmente fatto bene che non ci si pensa.

E’ un progetto tutto nuovo dove pochissimo del modello originale è rimasto intatto. La parte più evidente del lavoro si nota sulla parte ciclistica (rimasta con le misure originali). Il telaio è stato tutto rimaneggiato con alcune parti modificate ed altre costruite, come il forcellone, i morsetti delle ruote ed il serbatoio dell’olio sagomato all’interno del telaio. La forcella, seppur di serie, è stata rivisitata internamente e sono state costruite nuove piastre di sterzo in alluminio ricavato dal pieno.

Neppure il motore (totalmente verniciato in nero goffrato) è sfuggito ad interventi, anche se non radicali: pistoni ad alta compressione in sostituzione degli originali (cilindrata 1200), valvole più grandi, carburatore Mikuni da 42mm con filtro dell’aria artigianale, scarico due-in-uno anche questo artigianale.

Un coppia di pneumatici tassellati Hidenau, montati su cerchi con misure originali, rappresentano un’ottima scelta per questo tipo di moto.


 

giovedì 30 marzo 2023

KTM insegna! - 1998 Sportster 1200S Scrambler






Quando si pensa ad uno Sporty scramblerizzato, vengono spesso in mente soluzioni classiche di tipo vintage, con bella carrozzeria in acciaio ridotta all'inverosimile, manubrio specifico, pneumatici tassellati e motore di serie sul quale si è intervenuti solo su scarico ed alimentazione.

Ogni tanto qualcuno ha idee diverse e nasce qualcosa che può non piacere, come in questo caso.

L'idea del proprietario della moto è quella di avere una vera e propria moto da cross costruita su base Sportster. Progetto non semplice da realizzare ma che può portare ad ottime soddisfazioni, soprattutto se si hanno molti denari da investire nel progetto.....

Dello Sportster restano solo telaio e motore, mentre tutto il resto è un tripudio di parti speciali o provenienti da altre moto.

Il risultato finale è un motore con oltre 75 cv alla ruota ed un peso a secco di 200 kg (quasi 30 kg in meno del modello di serie) ed una moto che mantiene una guidabilità incredibile, con una erogazione molto fluida.

La moto è stata completamente smontata. Il motore a quattro candele, prima di essere verniciato in nero goffrato, è stato potenziato attraverso alberi a cammes più spinti, lucidatura dei condotti ed il montaggio di un carburatore Lectron abbinato ad un filtro dell'aria originariamente progettato per una Ducati 1299, montato tramite un supporto fatto a mano. Lo scarico due-in-uno è artigianale. Attraverso questo intervento si è avuto un bell'aumento di potenza, senza compromettere l'affidabilità del motore.

Il telaio è stato modificato nella parte posteriore attraverso l'eliminazione dei supporti parafango in modo da poter montare un parafango in alluminio appositamente studiato (con faro a LED integrato) ed una sella da cross.

L'avantreno proviene da una una KTM 1190 Adventure, abbinato a un mozzo Haan e un cerchio Excel da 19 pollici.

Posteriormente è stato montato un forcellone Trac Dynamics, cerchio da 17 pollici (Excel anche questo) e doppi ammortizzatori Öhlins. Questo intervento ha imposto la trasmissione finale a catena.

La messa a punto della ciclistica ha comportato un assetto rialzato della moto anche posteriormente in modo da avere una “vera” moto da cross e non una semplice “showbike”.

Questa special è veramente ben riuscita e contiene diverse soluzioni interessanti. Unico limite il prezzo (che non conosciamo ma di cui possiamo immaginare)…...


mercoledì 8 febbraio 2023

BLONDEZILLA - 2001 Sportster 883 scrambler





Le versioni dello Sportster fino al 2003 rappresentano la base ideale per alcuni tipi di elaborazioni, tra cui le scrambler. La loro maggior leggerezza e praticità rispetto ai modelli successivi, dotati di maggior confort grazie alle migliorie al telaio, li rendono perfetti soprattutto per farne un'ottima scrambler, ma anche per rivisitazioni in chiave cafe-racer vecchia maniera. Se poi la moto in questione è stata richiesta da una bellissima ragazza di nome Alicia, che ama non solo andare in moto, ma andarci a manetta lungo i terreni sabbiosi della California, il discorso si fa ancora più intrigante.......

Ecco, allora, che il progetto segue una strada precisa. L'assetto viene alzato tramite una coppia di ammortizzatori Burly Brand da 15 pollici e regolatori di precarico installati sulla forcella originale, che permettono di giocare a piacimento con l'altezza dell'avantreno.

Il  supporti parafango vengono eliminati ed al loro posto viene costruito un nuovo telaio supplementare in grado di ospitare una sella cafe racer.

Per migliorare la guidabilità ed avere un assetto uniforme, il cerchio originale da 16 pollici viene buttato nella spazzatura ed al suo posto ne viene montato uno cromato da  18 pollici con canale da 3,5 pollici fornito dalla DNA Specialty. I pneumatici più adatti allo scopo sono i Continental TKC80. 

La variazione dell'assetto ha comportato anche un riposizionamento dei comandi a pedale (ora più arretrati ed un poco più bassi). Necessaria la trasmissione finale a catena che prende il posto della originaria cinghia dentata, sulla quale viene utilizzato un tenditore  ricavato da uno skateboard. 

La verniciatura metalflake il vero pezzo forte di tutta la moto

Da ultimo abbiamo lasciato il motore che, salvo uno scarico due-in-uno ribassato DP Customs e filtro dell'aria Boyle Custom Moto è totalmente originale e non necessita di altri cavalli, ma solo della grande affidabilità tipica degli "small block" Evolution.

Unico neo il serbatoio del carburante prelavato da una Honda CB350....

mercoledì 7 settembre 2022

Rebel!!!!! 2015 - Forty-Eight scrambler






Quale è lo Sportster perfetto per un ribelle ?????

La risposta è quanto mai scontata da una decina di anni a questa parte: il Forty-Eight!!!!! Il bobber per eccellenza tira fuori l’anima selvaggia di molti, con le ruote panciute da 16 pollici, la ridotta altezza da sella, il piccolo serbatoio del carburante di tipo “peanut” da 8,5 litri.

Se poi viene in mente di scramblerizzare il Forty-Eight, si può rendere la moto ancora più selvaggia. 

In passato ne abbiamo proposti diversi, molto ben costruiti e soprattutto rifiniti.

Su questo Forty-Eight gli interventi non sono stati tantissimi ma finalizzati ad avere una moto per un utilizzo a trecentosessanta gradi.

I cerchi originali sono stati sostituiti con altri da 17 pollici sui quali vengono montati pneumatici Continental TKC 130/80/17  (anteriore) al posto dell’originale 130/90/16 ed un posteriore con misure 170/60/17 (invece di 150/80/16).

La forcella originale è stata rivisitata internamente con l’aggiunta di molle progressive e regolatori di carico forniti da Burly Brand, mentre posteriormente sono stati montati ammortizzatori Hagon.

I coperchi motore sono EMD e, per proteggere la moto dalla corrosione della sabbia, sono stati verniciati a polvere come gran parte del motore stesso.

Trasmissione a catena, centralina HD Stage 1 con filtro dell'aria TC Brothers e scarico due-in-uno Bassani dotato di silenziatore Cone Engineering completano l'opera.

Dimenticavo......le grafiche AMF calzano a pennello su questo Forty-Eight!

giovedì 4 agosto 2022

Simply scrambler!!!! - 2004 Sportster 1200 scrambler





Hageman Motorcycles firma questo Sportster scrambler con pochi, sapienti, tocchi ben assestati, colpendo nel segno con un mezzo tanto semplice, quanto curato.

La base di partenza è un 1200 del 2004 a carburatore, non stravolto ma migliorato solo in alcuni aspetti, in modo da rendere la moto appetibile da quanti vogliano una scrambler da utilizzare tutti i giorni senza per questo......dissanguarsi.

Grande importanza è stata data alla scelta della livrea. Niente di meglio che ispirarsi al vecchio XLCH del 1961, utilizzando un rosso metallizzato, abbinando una sella che sembra provenire da un'epoca posteriore: il periodo AMF. Anche i parafanghi richiamano gli anni sessanta, con il posteriore ancorato ad un archetto montato a seguito dell'eliminazione dei supporti del parafango.

Sia motore che ciclistica sono rimasti praticamente di serie. Sul primo si è montato un filtro dell'aria aperto abbinato ad uno scarico due-in-uno realizzato in casa, che ha richiesto adeguamento della carburazione tramite. 

Il comparto sospensioni ha visto una revisione completa della forcella originale abbinata ad un paio di ammortizzatori Hagon.

E' stato invece sostituito il cerchio originale da 16 pollici con un'unità da 17 pollici e sono stati montati  pneumatici Continental TKC, anche se inizialmente la scelta era caduta su Avon Distanzia o Shinko 705s, alla fine non ritenuti idonei per l'utilizzo che si voleva fare della moto. La trasmissione finale a catena è d'obbligo su una vera scrambler.


venerdì 22 ottobre 2021

Sportster Bobber/Tracker





Ecco un esempio di come mettere le mani su uno Sportster "bobberizzandolo" per la città senza fare danni. Quando parlo di "danni" faccio riferimento a quelle modifiche irreversibili che spesso si fanno non dettate da esigenze pratiche come, ad esempio, rotture causate da incidenti

Molti hanno l'insana abitudine di segare i supporti del parafango, che stanno dopo gli ammortizzatori, per conferire allo Sportster di turno un aspetto più filante. Intervento irreversibile!!!!!

Questo Sportster 883 non ha nulla di trascendentale ma solo pochi interventi e ben mirati, che dovrebbero essere presi seriamente in considerazione

E' sufficiente togliere il parafango anteriore e montarne uno corto posteriormente per far cambiare aspetto alla moto. Se si vuole andare un poco oltre, come in questo caso, si può anche montare una forcella a steli rovesciati proveniente da una Buell, utilizzando il cerhio originale. Il motore, salvo un kit dinojet ed uno scarico due-in-uno, è assolutamente originale. La verniciatura e l'abbinamento cromatico sono di fondamentale importanza. 

Che ne dite ?????