Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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giovedì 27 gennaio 2022

HS1 - Turbo Charged Buell S1








Max Hazan, noto customizer di fama mondiale, mette la firma su questo vero e proprio "mostro", ma questa volta non si tratta di moto preparate per clienti, ma di una sua moto, in garage da quasi un decennio, arrivata a questa configurazione dopo essere letteralmente esplosa a seguito del montaggio di protossido d'azoto ed essere stata ferma per parecchio tempo. La decisione di ricostruire il motore (da zero!!!) e preparare la moto durante il primo lock-down dovuto al Covid-19. 

Cubatura portata a 1350 c.c. con cammes più grandi, ma senza alzare il rapporto di compressione. Anzi, la scelta di montare il turbo (Garret GT25 che lavora insieme ad un carburatore Mikuni HSR42) ha imposto di diminuire il rapporto di compressione portandolo ad 8,5:1.

Con questa elaborazione (che ha imposto una frizione da corsa) il motore produce 175 cavalli a 6000 giri ma Hazan giura che possa arrivare tranquillamente a 200 cavalli (ma in questo caso verrebbe compromessa in maniera importante l'affidabilità del vecchio bicilindrico ad aste e bilanceri).

Il telaio è in gran parte originale (modificato posteriormente) ma sono stati rimossi i silent-block poichè, secondo Hazan, non conferivano la rigidezza necessaria per sopportare il maggior aumento di potenza e di peso derivante dal turbo. Per completare il lavoro sulla parte ciclistica ed avere una moto nettamente più maneggevole dell'originale, ma comunque stabile, è stata montata una forcella proveniente da una Honda CBR1000 del 2014 con piastre artigianali per avere un maggiore "offset" e quindi migliorare la direzionalità. 

Il forcellone è sempre marchiato Buell ma proviene da una X1, mentre i cerchi sono italiani: Marchesini in magnesio nelle misure da 17 pollici al posteriore e 16,5 all'anteriore (soluzione oggi inusuale  adottata negli anni ottanta soprattutto sulle moto da corsa).

La carrozzeria è interamente in alluminio e questo, nonostante il kit turbo abbia aggiunto peso, ha comportato una riduzione totale di peso di circa quindici chilogrammi. Siete pronti a spendere fino all'ultimo risparmio per costruirvi un mostro simile ??????


mercoledì 1 aprile 2020

Buell VR1000

buell s1 vr1000 replica

buell s1 vr1000 replica

buell s1 vr1000 replica

buell s1 vr1000 replica


Estremizzazione di una S1.


Tra le tante moto oggetto, in qualche modo, di replica più o meno fedele, non mi era mai capitato di vedere l'Harley-Davidson VR1000, l'ultima moto da corsa  prodotta a Milwaukee negli anni novanta, dotata di quel motore con raffreddamento a liquido dalla cui costola nacque successivamente il V-ROD. Sia il VR1000 da Superbike che il V-Rod non riscontrarono mai i favori del pubblico.

Partendo da una Buell S1 del 1996, con pochissimi interventi soprattutto a livello estetico, è stata costruita una buona replica del VR1000. 
Le sovrastrutture sono rimaste praticamente di serie, salvo il codone e la semi-carenatura perfettamente accordata (dotata di due faretti bassi mimetizzati molto bene) con il serbatoio del carburante di serie. 

A livello ciclistico, a parte un nuovo impianto frenante anteriore con pinza a sei pistoni ed una rivisitazione interna della forcella originale, non vi sono interventi di sorta.

Il grosso arriva dal motore......cilindrata portata a 1250 ma, soprattutto, kit turbo che porta la potenza dagli originali 86 cv ad oltre 125 cv (!!!!)

La verniciatura ovviamente è bicolore......che ne dite ???????


giovedì 6 ottobre 2016

Quale futuro del turbo nelle due ruote ???

sportster turbo cafe racer side right
sportster turbo rigid frame side right

 

Perchè il turbo non ha avuto grande diffusione in ambito motociclistico ? Vedremo mai uno Sportster dotato di turbina, prodotto direttamente dalla Harley-Davidson ? 


Abbiamo rivolto alcune domande a Roberto Rosso di Twin Service, che ha costruito uno Sportster turbo (http://www.1957legend.it/2016/06/aria-nuova-sportster-turbo.html), ed abbiamo avuto anche un parere di Roberto Totti, uno dei più noti customizzatori mondiali. Ecco cosa hanno detto.....

 
1957 Legend:  Ultimamente (soprattutto negli States) qualche customizzatore sta utilizzando il turbo, ma si tratta per lo più di casi isolati. Secondo te cosa ha ostacolato finora l'utilizzo del turbo nel mondo del custom ????

Roberto Rosso:  Gli ostacoli  alla diffusione della tecnologia turbo nel mondo custom sono da ricercarsi, a mio parere, nella complessità del sistema di sovralimentazione a mezzo turbo-compressore (necessità di far stare in spazi ridotti componenti voluminosi come turbina e eventualmente intercooler); qualche reticenza basata sulla proverbiale erogazione brusca dei motori turbo (oggi forse non è più così grazie all'elettronica, ma fino a qualche tempo fa era un problema serio) e infine i costi dei kit turbo abbastanza elevati. Se guardiamo alla realtà italiana inoltre non c'è un'offerta adeguata di kit in vendita (nessun distributore europeo come Custom Chrome, Motorcycle storehouse, Parts Europe, W&W, Zodiac ha oggi in catalogo un kit turbo e, quindi, chi vuole intraprendere questa strada, deve rivolgersi al mercato USA o arrangiarsi con prodotti di provenienza automobilistica).


1957 Legend: Quali sono i benefici connessi all'utilizzo del turbo ed, al contrario, quali sono le problematiche ad un suo utilizzo ????

Roberto Rosso: I vantaggi dell'utilizzo del turbo stanno nella facilità di ottenere elevate potenze da motori sostanzialmente stock con poche modifiche. Forse il modo più semplice per potenziare un motore. Le problematiche riguardano, in caso di motori alimentati a carburatore, la sigillatura dell'air box e la gestione della pompa benzina aggiuntiva per i motori con carburatore con carburatore "soffiato" e i problemi di trafilaggio olio dall'albero della turbina in fase di rilascio, per i motori a carburatore "aspirato". Per i motori a iniezione, i problemi si riducono alla gestione della mappatura dedicata con un sistema in grado di leggere correttamente i valori di sovrapressione e, conseguentemente, di adeguarsi. Infine, per tutti e due le soluzioni,  occorre prestare particolare attenzione al carburante utilizzato evitando di usare benzine con basso numero di ottano onde evitare gli ovvi problemi di detonazione.


1957 Legend:  La Kawasaki per le sue famigerate  “Mach” ultimamente è ricorsa alla sovraalimentazione (tramite un compressore volumetrico n.d.r.) e si parla anche di qualche casa come la MV che sembra orientata in questa direzione. Secondo te avremo una larga diffusione sul prodotto di serie della sovraalimentazione ????

Roberto Rosso: Non credo che la sovralimentazione avrà una grossa diffusione sulle moto di serie, contrariamente a quanto avvenuto in campo automobilistico (cosa avvenuta grazie alla diffusione del motore diesel che si presta ancora più del benzina a essere sovralimentato). Le poche moto prodotte in passato (Kawasaki GPZ 750 turbo, Honda CX500 turbo) sono sparite dai listini dopo poco tempo.


1957 Legend: I kit turbo sembrano ideali per i motori Harley-Davidson: avremo mai degli Sportster turbo di serie ?

Roberto Rosso: Parimenti non credo che vedremo degli Sportster sovralimentati turbo o volumentrici, nella produzione di serie. Mi sembra una filosofia abbastanza lontana da quella della casa di Milwakee che ha sposato l'idea di aumentare la potenza dei motori aumentandone la cilindrata nel corso degli anni.


1957 Legend:  Quale tipo di frazionamento si addice di più all'utilizzo del turbo ????

Roberto Rosso: Non credo ci siano frazionamenti particolarmente adatti alla sovralimentazione. Abbiamo visto ottimi motori turbo a 2, 3, 4, 6 e 8 cilindri. Forse il mono è un po' meno adatto per le notevoli pulsazioni di pressione all'interno del condotto di scarico.

Secondo Roberto Totti:  “ Il sistema di sovra alimentazione con turbocompressore è il metodo più semplice per avere potenza da 2500 rpm in su in un motore motociclistico, tutti gli altri sistemi di elaborazione sono molto più complessi e comprendono interventi su molte parti del motore. Il turbo, abbinato ad un carburatore a valle o che spinge in un corpo farfallato  si ottiene una sovra pressione immediata. Il sistema è abbastanza semplice da realizzare e in commercio ci sono tutte le parti con una gran scelta di marche, poi si può installare un turbo anche su un motore al top di elaborazione per avere ancora più potenza, ma bisogna ricordarsi di abbassare il rapporto di compressione e portarlo a seconda del motore usato intorno a 9/9.5:1 (per evitare il problema della detonazione n.d.r.). “

A fronte di queste positive considerazioni a livello tecnico, ci auspichiamo che in futuro il turbo trovi larga diffusione in campo motociclistico.



mercoledì 8 giugno 2016

Turbo kit: accelerazioni brucianti per il vostro Sportster!!!

sportster turbo kit


Un kit proveniente dagli USA per far letteralmente volare il vostro Sportster attraverso una semplice turbina.....

 

Prodotto da Trask Performance (http://traskperformance.com/), questo kit si installa sia su motori 883 che 1200 ad iniezione, senza alcuna modifica allo stesso garantendo, quindi, la massima affidabilità in tutte le condizioni.

Viene garantito un notevole aumento di potenza e coppia tra i 3000 ed i 4000 giri, range ottimale per lo Sportster.

Disponibile in diverse varianti cromatiche ad un prezzo di circa cinquemila dollari.

Per chi vuole provare una nuova via del custom in tema motoristico (http://www.1957legend.it/2016/06/aria-nuova-sportster-turbo.html), questo kit potrebbe essere una valida soluzione anche se un tantino costosa.

Tuttavia il notevole vantaggio è dato dal fatto che con il turbo è possibile ottenere molti cavalli senza dover intervenire nella parte termica del motore e, quindi, sostituendo le componenti di serie.