Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 14 giugno 2023

Cross Sportster - 1998 Sportster 883 custom




Realizzare uno Sportster da cross può sembrare impresa ardua, ad appannaggio di pochi e dai costi esorbitanti. Nulla di più falso!!!!!! Ribadisco un paio di concetti espressi diverse volte: lo Sportster non solo rappresenta una sorta di "tela bianca" sulla quale dipingere a piacimento, ma non richiede necessariamente grossi investimenti. L'importante è avere le idee chiare. Inoltre ci sono diversi tipi di elaborazioni il cui "must" sono interventi ridotti all'essenziale. Il riferimento non è solo a quelle situazioni dove si monta qualche accessorio sulla moto per migliorarla, ma ad alcuni tipi di moto come le scrambler ed, in questo caso, una versione estremizzata come quella da cross. 

Nel caso di questo Sportster, la moto è stata interamente smontata e rimessa a nuovo, attraverso una attenta pulizia del telaio originale (lasciato di serie senza alcun intervento) ed una accurata messa a punto del motore. Ma si può anche prescindere da un intervento così capillare in quanto la moto, a parte il montaggio di una coppia di cerchi Excel da 19 pollici con pneumatici tassellati (al posto di quelli da 16 pollici al posteriore e 21 pollici all'anteriore che monta il modello di serie Custom) e pochi altri accessori, è praticamente di serie. 

E' stato necessario aumentare l'altezza da terra attraverso una coppia di ammortizzatori Ohlins e lavorando sulla lunghezza della forcella originale con steli da 39 mm. La cinghia dentata a lasciato il posto ad una trasmissione finale a catena con corona di grande diametro in modo da avere una rapportatura finale corta e, quindi, maggior spunto in accelerazione.

I parafanghi di serie sono stati sostituiti da due unità in vetroresina. Quello posteriore prelevato da uno dei tanti cataloghi dedicati, che ha richiesto l'eliminazione dei supporti originali, mentre quello anteriore è della Acerbis (azienda italiana specializzata in componenti per il fuoristrada su due ruote). Se i freni sono rimasti di serie, tuttavia sono cambiati i comandi al manubrio attraverso il montaggio di un comando del gas di tipo rapido ed una pompa freno anteriore con vaschetta dell'olio separata (in puro stile crossistico....).

Il motore è rimasto di serie salvo un filtro dell'aria aperto ed un paio di scarichi liberi che scorrono alti e paralleli sul lato destro della moto.

Come visto, basta molto poco per rendere il vostro Sportster da cross. Se si ha un modello custom, come nel caso di questo esemplare, si possono addirittura lasciare i cerchi di serie, risparmiando non poco.


mercoledì 7 giugno 2023

1976 - Sportster XLH Liberty Edition by Federico di Mambro





Nel 1976 Harley-Davidson lanciò una serie limitata di moto chiamata Liberty Edition per commemorare il bicentenario dell'America, con differenze solo estetiche rispetto al modello di serie quali vernice nera metallizzata e decalcomanie speciali sulla carenatura e sul serbatoio. Per il resto era un normale Sportster XLH 1000 con le famose teste in ghisa. 

Il modello che qui presentiamo appartiene ad un amico creatore, tra l’altro, da poco tempo del gruppo Facebook “Ironhead Italia” dedicato proprio agli Sportster in ghisa, ed è giunto nelle mani di Federico in condizione disastrose.

Ci racconta: “Ho comprato questa moto perché era quella che volevo fin da ragazzo, da quando avevo venti anni, ma costava troppo e non me la potevo permettere ed, oltretutto, era difficile da trovare a quei tempi. Finalmente all’età di cinquantaquattro anni ho potuto coronare il mio sogno.  Ci ho messo un anno per trovarla ad un prezzo decente e soprattutto originale in quanto la avevo trovata modificata ma non mi piaceva.

Non appena l'ho vista, e dopo averla provata facendoci un piccolo giro,  pensavo fosse perfetta, ma quando l'ho messa sul carrello per portarla a casa mi sono accorto che aveva perso un mare di olio dalla pompa dell'olio. Da solo ho tirato giù il motore sostituendo le guarnizioni della pompa dell'olio (è stata impresa non da poco dato che Federico non è un meccanico.....). 

Ho fatto altri lavori, come i rasamenti delle cammes. Mi sono anche accorto che la campana della frizione era  deformata e l'ho sostituita. Poi ho avuto problemi con la dinamo ed ho sostituito il regolatore originale. Ho revisionato il carburatore. Riparato blocchetto accensione e fatti altri lavori come revisione freno a tamburo. Ho anche montato il kick starter che non era previsto in origine. Trovati quasi tutti i pezzi su ebay USA, il resto da Antonio di Pork Jewerly. Anche in questo caso il lavoro non da poco. Si tratta di una modifica reversibile. L'unica modifica fatta, tutto il resto originale, in quanto di fondo sono contrario a modificare le moto d'epoca, ma se faccio qualcosa come il kick starter, voglio che sia reversibile."

Fin da quando abbiamo conosciuto Federico abbiamo notato subito quella luce negli occhi che lo rendeva fiero ed orgoglioso dell'acquisto e del lavoro fatto. Luce che, seppur abbinata ad una grande educazione ed umiltà, faceva vedere che finalmente aveva realizzato il sogno di una vita con questo vecchio Ironhead.

Ora non resta che vederlo e sentirlo dal vivo!!!! 


 

mercoledì 24 maggio 2023

INFINITY - 2010 Sportster 883 scrambler






L'alternanza delle stagioni. Un susseguirsi di emozioni, di stati d'animo. La luce che prende il sopravvento rispetto all'oscurità a partire dalla primavera, il freddo che nello stesso periodo lascia il posto ai primi caldi in vista dell'estate. Emozioni spesso legate ad oggetti che in determinati periodi dell'anno diventano importanti, spesso identificandoli.

Uno Sportster scrambler verniciato in arancio ocra pastello è una di quelle moto che identifica al meglio la primavera inoltrata ed il vicino passaggio verso l'estate. Si voleva una moto che fosse un tributo alle scrambler degli anni settanta, con qualche richiamo ai chopper di quell'epoca, e facile da usare quotidianamente.  

Smontato completamente e curato nei minimi dettagli, con verniciatura del telaio e cromo ben in vista sparso ovunque. Per rendere la linea più filante la batteria è stata spostata nella parte posteriore del telaio (modificato nella parte finale attraverso la saldatura di un arco ed in grado di sorreggere il parafango) vicino al forcellone. Questo intervento ha reso necessario ricostruire l'impianto elettrico cambiando i vari cablaggi ed il loro passaggio. 

La ciclistica è rimasta di serie salvo la copertura della forcella ed il montaggio di gomme tassellate più larghe che ha reso necessario (anche per un sicuro effetto scenico) il montaggio di una trasmissione finale a catena, abbinata da una corona "piena" che si intona alla perfezione con la moto.

Il motore è rimasto di serie salvo coperchi teste EMD, filtro dell'aria aperto e scarichi artigianali alti, che ha reso necessario la mappatura dell'iniezione (la moto non è stata convertita a carburatore).

Una trasformazione all'apparenza di poco conto ma che nasconde un grande e minuzioso lavoro, svolto anche anche per la ricerca del colore e delle grafiche. 


venerdì 19 maggio 2023

2007 - XB MUTANT SPRINGER


 



Non ci crederete ma.....è una Buell!!!!!! 

Una di quelle cose da non fare assolutamente, dato che è sempre più difficile trovare esemplari di questo marchio, ma un incidente può cambiare la visione del mondo.......e questa XB proviene proprio da un incidente che ha coinvolto il proprietario (con moto ovviamente distrutta), il quale ha voluto omaggiare il nonno che vagabondava su un vecchio WL 750.

Prelevato il motore da quello che restava, e dopo aver buttato l'impianto ad iniezione sostituendolo con un carburatore Mikuni HSR 42 affiancato da un'accensione Screamin' Eagle ed un paio di scarichi Bassani, è stato nuovamente alloggiato in un telaio costruito dalla azienda statunitense Redneck Engineering che ha il cannotto di sterzo inclinato di trentotto gradi. L'idea è stata quella di avere un mezzo molto basso ed i cerchi da 16 pollici (con larghezza da 3,5 pollici davanti e 5,5 pollici dietro, abbinate a pneumatici Dunlop D251 nelle misure 150x80R16 all’anteriore e 200x60R16 al posteriore) sono fondamentali per ottenere questo risultato.

La forcella tipo "Springer" è stato un altro "must" del progetto. Il bobber, sebbene dotato di cavalleria in eccesso, è stato pensato con un impianto frenante che genera non pochi dubbi sulla sua reale funzionalità, dato che vede montato un singolo freno a disco posteriormente, sul quale opera una pinza in alluminio billet a sei pistoni ricavata dal pieno della Performance Machine, così come in alluminio billet ricavato dal pieno sono le pedane fornite da Jocker Machine.

Domanda che molti potrebbero porsi: perchè pubblicare una moto che in fondo non piace ????? 

La risposta è molteplice. Questo blog è dedicato a Sportster e Buell (anche se per il futuro non si esclude altro) e cerco di dare una panoramica su quanto si può realizzare con queste moto, pure nel caso di mezzi che possano suscitare qualche disappunto. Inoltre, se è vero che critico ampiamente chi "smembra" certi modelli per farne delle special, eppur vero che, come in questa situazione, non si può non apprezzare il grande lavoro svolto nella progettazione e nella costruzione di questa Buell, unita ad un ottimo risultato.

martedì 16 maggio 2023

2005 - Sportster 883R - km 12000,00




Uno dei modelli Sportster che secondo me vale la pena di comprare, a patto di trovarne in condizioni decenti, è proprio questo. Mi riferisco alla seconda versione a carburatore prodotta dal 2004 al 2006, con il nuovo telaio modificato nella zona centrale ed il motore montato su supporti elastici. Per il primo 883 R nemmeno a parlarne.....una moto che è un vero e proprio "cult".

Questa versione non è stata prodotta in moltissimi esemplari ed ha solo due colorazioni: il classico arancio racing della foto ed il nero lucido con le stesse grafiche da corsa sul serbatoio del carburante. Diversamente dagli altri Sportster dell'epoca, sulle versioni "R" si vede il motore nero goffrato, unitamente ad altre parti verniciate in nero lucido come i gambali della forcella, la parte interna dei cerchi in lega, il gruppo faro ed il manubrio.

Io stesso ne ho avuto uno che ho venduto dopo cinque anni pentendomi amaramente di averlo fatto!!!!! La moto che avevo era di serie salvo ammortizzatori e molle forcella Bitubo e terminali QD Exhaust.

Questo esemplare in vendita sembra tutto originale (salvo il copri filtro dell'aria cromato al posto di quello nero opaco di serie) ed in ottimo stato. Si parla di pochissimi chilometri e ciò sembrerebbe confermato dalla garanzia del dealer ufficiale Harley-Davidson Portofino.

Il prezzo di Euro 7900,00 GIUSTO.

https://www.moto.it/moto-usate/harley-davidson/sportster/883-r-2004-05-xl-883r/9154269

 

giovedì 11 maggio 2023

2013 - Sportster 1200 C - Km 15.000




Forse è un caso che mi imbatto in annunci di Sportster 1200 C di mio gradimento. La moto ha molto meno appeal rispetto al Forty-Eight, forse a causa della sua vocazione turistica che la rende agli occhi meno rude rispetto alla sorella "bobber".

Questo modello è stato presentato nel 2011 ed ha goduto di un discreto successo, anche se non lontanamente paragonabile rispetto al Forty-Eight, rispetto al quale monta un serbatoio più grande, sella più comoda, manubrio dotato di riser alti ed arretrato, abbondanza di cromature.

Il modello in vendita (stando sempre a quanto dichiarato) ha pochi chilometri ed è dotato di qualche accessorio molto utile come lo schienalino a sgancio rapido con portapacchi, borsa laterale in cuoio, terminali aperti.

La cifra richiesta è più o meno in linea con le quotazioni degli Sportster, poichè si parla di Euro 10.400, e la moto sembra perfetta. In più, valore aggiunto, gode della garanzia del concessionario Harley-Davidson Dolphin Garage Pescara.

https://www.moto.it/moto-usate/harley-davidson/sportster/1200-custom-cb-2013-17-xl-1200cb/9157787

giovedì 4 maggio 2023

THE HOPE - 2001 Sportster 1200 scrambler





“The Hope”: la speranza. Nome azzeccatissimo per questo Sportster scrambler, verde come i prati, costruito per fare qualche divagazione in mezzo ai boschi, ma anche per fare la sua figura in qualche bike show di primo livello. 

Diversamente da altri scrambler proposti, che potevano essere facilmente replicati dentro al proprio garage, in questo caso bisogna essere dei veri e propri professionisti non solo in fase di realizzazione della moto, ma anche per quanto riguarda l'ideazione stessa. Ad essere sinceri, uno scrambler così rifinito va un poco contro la sua naturale vocazione, ma  talmente fatto bene che non ci si pensa.

E’ un progetto tutto nuovo dove pochissimo del modello originale è rimasto intatto. La parte più evidente del lavoro si nota sulla parte ciclistica (rimasta con le misure originali). Il telaio è stato tutto rimaneggiato con alcune parti modificate ed altre costruite, come il forcellone, i morsetti delle ruote ed il serbatoio dell’olio sagomato all’interno del telaio. La forcella, seppur di serie, è stata rivisitata internamente e sono state costruite nuove piastre di sterzo in alluminio ricavato dal pieno.

Neppure il motore (totalmente verniciato in nero goffrato) è sfuggito ad interventi, anche se non radicali: pistoni ad alta compressione in sostituzione degli originali (cilindrata 1200), valvole più grandi, carburatore Mikuni da 42mm con filtro dell’aria artigianale, scarico due-in-uno anche questo artigianale.

Un coppia di pneumatici tassellati Hidenau, montati su cerchi con misure originali, rappresentano un’ottima scelta per questo tipo di moto.