Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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martedì 7 giugno 2016

Aria nuova: Sportster Turbo!

sportster turbo


sportster turbo engine



L'azienda torinese Twin Service si spinge oltre l'ordinario, elaborando il motore di uno Sportster attraverso il montaggio di una turbina.


Breve premessa. L'utilizzo della sovralimentazione attraverso compressori volumetrici e turbine è stato sempre ad appannaggio del settore automobilistico ed assai raramente il mondo delle moto ha attinto a questa tecnologia.

Verso la fine degli anni settanta la Honda mise in produzione la CX 500 Turbo e solo recentemente la Kawasaki ha adottato il compressore volumetrico per la sua Ninja H2 ma, come detto, si tratta di esempi estemporanei.

Anche nel mondo del custom si è avuta questa situazione. Raramente sono state, infatti, viste elaborazioni su motori attraverso l'utilizzo di turbine di vario tipo, in particolar modo per quanto riguarda le Harley-Davidson.

Tralasciando gli aspetti squisitamente tecnici ed economici che verranno probabilmente trattati in seguito, la sensazione è che l'utilizzo del turbo non sia un  “must” tra i customizzatori o, per dirla in parole semplici, non sia una moda.

Roberto Rosso, titolare della citata officina Twin Service di Chivasso (Torino), decide che è arrivato il momento di provare ad elaborare uno Sportster con il turbo, forse anche attratto dall'idea di andare, in un futuro non troppo lontano, sul lago salato di Bonneville per provare a stabilire un record di velocità.
Lo Sportster in questione, sebbene abbia connotati racing stilistici e tecnici, nasce come una moto da utilizzare tutti i giorni.

Il motore a parte l'aumento di cilindrata da 883 a 1200 attraverso l'utilizzo di pistoni Wiseco rimane di serie. Non solo. Per montare il turbo (dietro al carburatore RevTech), senza avere problemi di detonazione e, quindi, mantenere la proverbiale affidabilità del motore di serie, Roberto è costretto a diminuire parecchio il rapporto di compressione del motore.

Il telaio di serie, modificato nella parte posteriore in modo da farlo diventare rigido, è accoppiato alla forcella stock accorciata e lucidata.

Vengono poi montati bellissimi cerchi a tre razze (anche essi forniti dalla RevTech) che rispettano le dimensioni degli originali, un serbatoio peanut da otto litri ed una sella singola provvista di singolo ammortizzatore.

Il tutto viene esaltato da una stupenda verniciatura bianca ed azzurro metallizzato. Si tratta di una moto che colpisce non solo per l'utilizzo del motore turbo e per la sua estrema fruibilità (Roberto afferma che la moto viene utilizzata regolarmente tutti i giorni), ma per la generale eleganza che la contraddistingue. L'aspetto tecnico è stato curato quanto quello estetico con estrema cura e meticolosità.


UP: la bellissima verniciatura ed alcuni dettagli quali molle forcella e cornetto di aspirazione del carburatore tinti di azzurro

DOWN: il motore andava cromato o quanto meno lucidato



sabato 16 aprile 2016

Cafe Racer Inspired



 

“Ispirata alle Cafe Race, la nostra 883 Iron mixa gusto vintage e richiami sportivi. Filo conduttore è stato la voglia di non esasperare gli interventi ma di puntare a un custom originale e alla portata di tutti.”


Presentiamo l'ultima moto della Battle Of The Kings con le parole del dealer di Viterbo che l'ha creata. Si è volutamente chiuso con questa moto per mostrare effettivamente come la customizzazione di una moto abbia mille sfumature diverse. Si possono avere moto praticamente costruite da zero e risultare bellissime ed altre solo arricchite con pochi accessori (come in questo caso) ma risultare ugualmente belle ed attraenti. Condizione fondamentale del buon risultato finale è il gusto. Se si ha gusto nel creare una moto il risultato è garantito come in questo caso. Basta una bella verniciatura, un paio di scarichi abbinati ad un filtro dell'aria per far respirare meglio il motore e pochi altri accessori.

UP: il concetto di fondo che ha ispirato questa motocicletta

DOWN: la targa laterale non piace proprio








lunedì 4 aprile 2016

The Iron Belle




Esplicito richiamo le WLA 750 degli anni quaranta. Una moto elaborata con pochi e mirati interventi, ma in grado di non passare inosservata.

 

L'idea è seducente: basta partire da un'ottima verniciatura per dare l'impronta ad una motocicletta. Il resto sono pochi dettagli.

UP: verniciatura e parti in cuoio

DOWN:  i pneumatici originali che, invece, sarebbero dovuti essere tassellati



lunedì 18 maggio 2015

Dualing 23 S











Contrariamente a quanto possa sembrare, la particolarità di questa moto non è tanto nella verniciatura, quanto nei cerchi da 23 pollici costruiti a mano. Si tratta di una soluzione tecnica che non abbiamo finora mai visto su uno Sportster (....e non ricordiamo nemmeno su altre moto....) e che ha richiesto anche la progettazione e la costruzione di un forcellone appositamente dedicato. Ma la realizzazione di questa 883 del 2007 ha richiesto anche la progettazione e la costruzione di numerose altre parti come, ad esempio, gli scarichi e la sella. Questa moto ci è subito piaciuta per la cura dei dettagli e lo stile, oltre che per la verniciatura del tutto inconsueta. E da quanto ne sappiamo ha vinto pure un premio alla Daytona Bike Week.

venerdì 15 maggio 2015

13






Ho fatto 13!!!! Questo potrebbe essere il titolo di questo post, con riferimento al vecchio gioco del Totocalcio. Tuttavia, anche se non si tratta della famosa vincita che tanto faceva gridare al miracolo nei decenni passati, questo Sportster iberico fa sgranare gli occhi. I ragazzi della Macco Motors hanno innanzitutto creato un mezzo non definito, un mix ben riuscito di diversi stili: bobber, custom e brat style (tanto in voga ora), ma di ottimo impatto, pur se non colpisce per le verniciature sgargianti. La base di partenza è il caro, vecchio XL 883 del 2003, il cui motore non subisce modifiche se non per il montaggio di un filtro dell'aria più aperto e due scarichi liberi che sputano fiamme verso il basso. Al contrario, il telaio viene tagliato posteriormente. Attraverso il montaggio di due ammortizzatori posteriori corti, insieme ad un lavoro operato sulla forcella si ottiene l'effetto rasoterra voluto. Accessori vari, i pneumatici Avon Safety Mileage e la verniciatura fatta in casa, completano opera.

martedì 31 marzo 2015

Agnese






Per realizzare una bella customizzazione non occorre spendere cifre folli, inventando qualche diavoleria. Basta avere gusto ed idee chiare, così come dimostra Roberto Rossi, boss della concessionaria Harley-Davidson Mantova.  Lo Sportster in questione non è altro che un modello di serie del 2003 affinato in alcuni elementi. Punto. Nulla di trascendentale, ma con un ottimo risultato finale da prendere come esempio. 

venerdì 6 marzo 2015

XLHR








Alla fin fine basta poco per dare allo Sportster quel tocco in più in modo da renderla ancor più affascinante. In questo caso si è trattato di un parafango posteriore, un diverso serbatoio ed uno scarico due in uno. La base di partenza è un 1200 del 1998.