Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

mercoledì 30 giugno 2021

1972 XR 750 TT

xr 750 tt 1972

xr 750 tt 1972

xr 750 tt 1972

xr 750 tt 1972


Il valore dello usato Sportster, specialmente ora, è molto elevato. Forse pure troppo. In parte giustificato dalla legge della domanda (molta richiesta) e dell'offerta (è uscito di produzione in Europa alla fine del 2020), in parte da quanto si verifica nel caso beni iconici (in questo caso parlo di beni e non di moto), i cui prezzi subiscono un'impennata immediatamente dopo la loro cessata produzione, salvo poi calare ed assestarsi nel lungo periodo. 

Difatti, comprare uno Sportster usato in questo periodo storico non conviene affatto e bisogna aspettare.

Diverso è il caso dei modelli da corsa che hanno fatto la storia della Harley-Davidson. Il prezzo rimane quasi immutato nel tempo ed assai elevato, perchè si tratta di moto prodotte in un numero limitato di esemplari. Anzi: potrebbero rappresentare un buon investimento a livello economico. 

La richiesta per questa XR 750 TT del 1972 (TT è la versione per le gare su asfalto della celebre XR 750) è di quasi cinquantamila Dollari, non pochi in senso assoluto, ma bisogna sempre rapportare il prezzo richiesto ai pochi esemplari prodotti per questa versione XR750 ed al fatto che, stando quantomeno alle specifiche dell'annuncio, si tratta di una moto completamente restaurata senza alterarne l'originalità, a corredo della quale viene fornita tutta la documentazione storica. 

Siete pronti ad investire ????? 

mercoledì 23 giugno 2021

Desert Wolf!

desert wolf sportster 1200 el solitario




"Il lupo del deserto" è apparso qualche tempo addietro, ma merita assolutamente di essere riproposto in questa torrida estate, dove qualche escursione sulla sabbia potrebbe rappresentare un modo per affrancarsi anche dalle ristrettezze della pandemia. Contrariamente a molte elaborazioni di Sportster “da sabbia”, questa volta è stato scelto un modello post-2003 (con il telaio allargato nella parte centrale e posteriore ed il motore montato su supporti elastici che aumentano il peso globale della moto di quasi 50 kg), più precisamente un 1200 Roadster che è stato elaborato pesantemente in vista di una traversata nel deserto, privilegiando quindi l’aspetto funzionale rispetto a quello estetico. Non che sia una moto brutta. Anzi e molto bella, ma esce fuori dai canoni tradizionali a cui si è abituati. 

Per riuscire a compiere una vera e propria spedizione in Marocco per quasi 3000 km nel deserto (ne sono stati preparati diversi esemplari), David Borras alias El Solitario, ha dovuto elaborare lo Sportster secondo precisi criteri (la verniciatura non è tra questi….).

Prima di tutto bisognava aumentare la luce da terra. Forcella ed ammortizzatori forniti da Ohlins sono stati fondamentali per questo scopo. La moto doveva avere poi un comportamento “neutro” sulla sabbia. Si è ricorso all’utilizzo di una coppia di cerchi Kineo da 19 pollici con pneumatici Dunlop da flat-track. Per evitare problemi al motore e rotture varie, era indispensabile anche pensare ad uno scarico dalle forme differenti. L’italiana SC Project ha studiato appositamente uno scarico alto due-in-uno con terminale a cono, dotato di retina finale. 

Non meno importante è stata la scelta dell’impianto di illuminazione (doppio faro della PIAA) e set di bagagli (con il portapacchi per il parafango) fornito dalla Kriega. E la sella di pelliccia nera ????? Una splendida trovata in puro stile El Solitario!!!!!! 


 

venerdì 18 giugno 2021

Excelsior XB

buell xb tribute excelsior henderson



buell xb tribute excelsior henderson


Excelsior Henderson è tra i marchi di moto che più richiamano al passato ed in particolare agli anni venti. Nel variegato mondo custom vi sono intrecci vari. 

Elaborazioni di marchi blasonati che ripropongono modelli più o meno famosi, case motociclistiche ritornate improvvisamente in vita. Una Buell XB12 del 2006 che richiama il famoso marchio americano è però qualcosa di molto raro, se non unico!!!! 

Il concetto che viene sviluppato è relativamente semplice. Si lavora il minimo indispensabile sulle scarse sovrastrutture (serbatoio del carburante e dell'olio sono contenuti nel telaio e nel forcellone), sostituendole con alcune appositamente costruite, montando una sella singola in pelle su un telaietto con corto parafango posteriore. 

Aspetto fondamentale da curare e la verniciatura. Scelta la tinta bianca con elementi rossi che viene data su tutto il telaio. Per il resto, salvo un terminale Vance & Hines, la moto rimane di serie, ma l'effetto scenico è garantito.

mercoledì 9 giugno 2021

CARLO TALAMO - Per come l'ho conosciuto io in dieci anni!!!!


Alla fine mi è sembrato doveroso (anche se ci ho pensato molto a lungo) fare questo video e raccontare quanto ho vissuto nei dieci anni in cui ho conosciuto Carlo Talamo e molte persone legate a lui. Dieci anni fantastici in cui c'era la costante sensazione di far parte di qualcosa di unico ed irripetibile. Carlo non era un tipo facile e non eravamo amici, ma gli volevo bene e lo ammiravo. Lo aveva capito e penso che nutrisse anche lui affetto nei miei confronti. Sono quasi venti anni che è scomparso eppure il suo ricordo è più vivo che mai, così come il suo modo di elaborare le moto e concepire le concessionarie ed il rapporto con i clienti (spesso amici). Sarebbe interessante ascoltare altre testimonianze! 

P.S. il video forse non si vede in modalità telefonino.

giovedì 3 giugno 2021

Little HD

sportster chopper freeway magazine 1996




Quando, negli anni novanta, la presenza HD in Italia iniziò a farsi sempre più importante, grazie a Carlo Talamo ed alla sua Numero Uno, immediatamente emerse una netta distinzione tra chi aveva il "1340" e chi aveva lo Sportster. Il primo era, per la maggior parte dei casi, l'harleysta "figo", mentre lo Sportster veniva considerata la moto di passaggio verso la cilindrata maggiore. 

Il mondo delle corse statunitensi con gli Sportster era pressochè sconosciuto in Italia e poco nel resto dell'Europa. Le preparazioni che utilizzavano come base gli "small block" non erano moltissime. 

Accanto alle rivisitazioni in chiave sportiva, con ciclistiche prelevate da moderne "jap" iniziarono a diffondersi chopper su base Sportster con telai cambiati. Questo Sportster 883 del 1988 segue la tendenza dell'epoca: telaio rigido (Pauchgo) con largo cerchio posteriore da 16 pollici ed anteriore da 19, manubrio basso, abbondanza di cromature, motore elaborato ricorrendo all'aumento di cilindrata tramite pistoni maggiorati Wiseco, montati dopo aver alesato i cilindri, carburatore S&S, scarichi liberi.    

giovedì 27 maggio 2021

Old Sport

sportster xlch arlen ness

sportster xlch arlen ness

sportster xlch arlen ness

sportster xlch arlen ness

Il compianto Arlen Ness, vero e proprio "guru" della customizzazione ed inventore dello stile "low", per le sue creature, amava utilizzare grossi motori HD ai quali molto spesso aumentava a dismisura centimetri cubici e cavalli. Raramente si cimentava in realizzazioni su base Sportster.

La moto di questo servizio è del lontano 1996 ed ha come base un XLCH 900 degli anni sessanta.

Non molte erano le riviste negli anni novanta che si occupavano di customizzazione e le moto di Arlen Ness colpivano sempre nel segno, seppur esageratamente sontuose. Moto difficili da comprendere nella vecchia Europa ma assolutamente in linea con gli standard statunitensi.

Con queste premesse, si capisce anche il maggior interesse suscitato da quelle realizzazioni su base Sportster. 

"Old Sport" non tradisce le premesse, presentandosi come una moto in chiaro stile Arlen Ness, riconoscibile ovunque e della quale (come in tutte le sue creazioni) si puo apprezzare la cura maniacale dei dettagli e la pregevole lavorazione delle parti in alluminio billet, marchio di fabbrica Arlen Ness. 

giovedì 20 maggio 2021

Street 48


forty eight street tracker

forty eight street tracker


Ci avevate mai pensato ?????

Il secondo Forty-Eight proposto a distanza di poco tempo dall’altra elaborazione in chiave cafe racer  che si discosta non poco da quella che è (o dovrebbe essere…..) unicamente la sua anima bobber (si tratta sempre di uno Sportster…..).

In questa occasione è il tassello a dominare ed il lavoro non è così complicato quanto possa, in realtà, sembrare.

Si inizia da un paio di pneumatici adatti rappresentati, in questo caso, dai Pirelli MT60. Trovati i pneumatici, si deve intervenire principalmente su sovrastrutture e ciclistica. Le sospensioni sono rimaste di serie salvo le molle della forcella, mentre al posto del serbatoio e della sella originali si è montato un codone e sella (ricamata) Saddlemen, abbinati ad un serbatoio FXD degli anni settanta con grafiche AMF, ben modificato lateralmente per ospitare la pompa del carburante. L’opera è completata da un paio di scarichi sovrapposti S&S abbinati ad una centralina aggiuntiva Thunder Max ed una serie di componenti forniti da RSD come pedane arretrate, carter motore, manubrio e filtro dell’aria. Eliminato il parafango anteriore e semplificato l’impianto elettrico. 

Avete pronti i vostri Forty-Eight ?????