Harley-Davidson Sporster: la storia, le special e la pubblicità. Una sezione dedicata alle Buell motorizzate Harley-Davidson.

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mercoledì 7 ottobre 2020

The Blaster!!!!





Quest'altra preparazione in chiave flat-track della Blast è il segno che forse il "mono" Buell aveva qualcosa da dire......


Più passa il tempo e meno comprendo le politiche di Harley-Davidson degli ultimi venti anni, specialmente per quanto riguarda la gestione del marchio Buell e della produzione Sportster.

La Buell Blast. La moto non era bella da vedere (seppur in linea con le scelte stilistiche Buell) ed aveva poca potenza, oltretutto il motore non era bicilindrico. Il mercato non la accolse positivamente. La scelta di cessarne la produzione fu più che sensata. Ma perchè abbandonare totalmente un progetto fatto in casa, oltretutto togliendo semplicemente un cilindro ad un basamento (il motore è quello dello Sportster mozzato del cilindro posteriore) quando bastava metterlo in "naftalina" per un poco di tempo ?????

Scelta non comprensibile se si pensa (come i tempi lasciavano intravedere) che ora il mercato delle motociclette è dominato da bicilindrici frontemarcia e monocilindrici di stampo classico.
Che senso ha avviare accordi con aziende per produrre "mono" marchiati HD lontani anni luce dalla tradizione americana ?????

La Blast qui presentata è stata preparata a dovere sia nella ciclistica che nel motore. Il telaio originale è stato sostituito con un con un C&J abbinato a cerchi a tre razze Performance Machine e freno posteriore Brembo.

La parte più interessante riguarda l'elaborazione del motore, avvenuta tramite un kit "Big Bore" che porta la ciclindrata a 515 cc (lasciando invariata la corsa) con un aumento di potenza dagli originali 30 cv agli attuali 46 cv (!!!!!). Il kit comprende cilindro e pistoni maggiorati (con relativo spinotto di attacco del pistone alla biella) ed una differente guarnizione. Notevole l'aumento del rapporto di compressione che ora arriva a 10,5:1. Il tutto abbinato ad uno scarico Supertrapp.

Vedendo questa Buell Blast da flat-track aumenta il rammarico per la cessata produzione di questo "mono"!!!!!!

mercoledì 22 aprile 2020

Ora legale!!!!

harley davidson xr750 street tracker

harley davidson xr750 street tracker

harley davidson xr750 street tracker

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Qualcuno è riuscito nell'intento di addomesticare (si fa per dire) una belva come l'XR750 da flat-track....


…..e di farla circolare sulle strade statunitensi, situazione quasi impossibile in Italia (se si vuole essere in regola con le norma del Codice della Strada).
Per legalizzare la moto sono bastati pochi accorgimenti: faro posteriore, targa freno anteriore.
In più la “belva”, rispetto a quando correva sugli ovali in terra battuta, ha avuto qualche accorgimento.

Il motore è rimasto come era in origine, con i due carburatori Mikuni da 38mm ed il doppio scarico Supertrapp sul lato sinistro, ma per adattare la moto all'utilizzo stradale è stata montata una frizione Magura.

Il telaio C&J è stato sottoposto ad una attenta verifica e nuovamente verniciato, la forcella proviene da una Honda CBR600, mentre il singolo ammortizzatore posteriore e della Penske, del quale è stato leggermente aumentato l'interasse per avere maggiore carico sulla parte anteriore e permettere alla moto di curvare più velocemente (si tratta di una moto stradale...).

Parlando del comparto freni, all'anteriore troviamo Brembo (disco da 320mm)  ed al posteriore Grimeca.
I cerchi sono entrambi in alluminio forgiato da 19 pollici della Performance Machine, mentre la carrozzeria è interamente in fibra di carbonio.

Certo che definire  “stradale” una moto simile che sviluppa quasi 100 cv, solo perchè ha targa e faro posteriore mi sembra esagerato..... 


lunedì 7 maggio 2018

The Punisher!

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

the punisher sportster street tracker 1600 cc by mule motorcycles

Come fare a creare un vero e proprio “mostro” ???? La risposta è alquanto semplice: basta prendere un motore Sportster Evolution elaborato all'inverosimile ed inserirlo in un telaio Mule!!!!!


Quando ci si imbatte in trasformazioni su base Sportster raramente, per non dire quasi mai, capita di vedere motori elaborati pesantemente. Spesso gli unici interventi sono praticamente quelli di routine, con la sostituzione di scarico e filtro dell'aria. Il motivo è sia economico, dato che i costi crescono all'inverosimile, sia tecnico, dal momento che si corre il serio rischio di avere rotture se l'elaborazione non è effettuata in maniera certosina. 

Ogni tanto qualcuno decide di affrontare questa sfida assai impegnativa.

The Punisher (il nome è preso dall'anti-eroe della Marvel...) è il risultato della chiara volontà di creare uno Sportster spinto all'inverosimile e con un look in grado di richiamare le XR 750 da flat-track degli anni '70. Il motore ha raggiunto la soglia dei 1660 cc con circa 130 cv a 7500 giri alla ruota (!!!!!!!!) e mette soggezione fin dall'avvio. 

Il progetto, ovviamente, non è stato semplice e ci sono voluti diversi anni per portarlo a termine, anche perchè il difficile non era solo ottenere cavalli, ma evitare che il motore si rompesse immediatamente. Infatti si è dovuto studiare attentamente il modo per ottenere corretta lubrificazione di tutte le parti interne.

Si è partiti da un basamento S&S, sul quale sono stati aggiunti cilindri Axtell, teste Baisley a quattro candele ed una coppia di carburatori Kehin modificati, scelta indispensabile per avere il look XR750.
Il motore così elaborato è stato alloggiato in un telaio C&J appositamente progettato e differente dal Mule standard. Infatti si sono dovuti apportare degli aggiustamenti che hanno riguardato la parte posteriore (ora più alta e rinforzata). La forcella è da 45mm e proviene da una Honda CBR900, mentre gli ammortizzatori posteriori sono della Ohlins. Cerchi da 19 pollici della A&A Racing con freni Brembo e forcellone della C&J completano l'opera.

Inutile dire che il progetto ha subito costanti e continui aggiornamenti, motivo per il quale ha richiesto così tanto tempo per la sua realizzazione.

Sembra superfluo sottolineare che The Punisher è tra le realizzazioni che piacciono di più poiché ha richiesto un grosso lavoro di ingegneria nella progettazione del motore e del telaio, con ottimi risultati anche a livello estetico.